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Solo auto elettriche dal 2035, ma come produrremo l’energia?

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auto elettrica attendere
Auto elettrica Trento

Dario è convinto che mancherà l’elettricità per alimentare le future auto elettriche e si chiede perchè nessuno se ne sia reso conto o ne parli. Ma la realtà è ben diversa. Inviate i vostri quesiti e le vostre riflessioni a info@vaielettrico.it

Le auto elettriche saranno un fallimento

Dopo la decisione di mettere al bando i motori endotermici mi sembra di capire che la maggior preoccupazione degli italiani sia legata alla possibilità di ricarica delle auto.
Non sento mai parlare invece di come si produrrà l’energia elettrica necessaria che secondo me invece sarà il problema principale.
 Inizio  col far notare che le auto elettriche circoleranno durante il giorno e verranno ricaricate durante la notte quando la produzione solare è pari a zero.
Utilizzando i combustibili che ora alimentano i motori endotermici (che dato il calo di richiesta avranno un costo basso) con la somma delle perdite nelle trasformazioni di energia:
1) da termica a meccanica all’albero dell’alternatore
2) da meccanica ad elettrica
3) da elettrica a meccanica alle ruote.
mi sento di dire che per avere la stessa energia alle ruote,
 considerando che il motore endotermico ha la sola trasformazione del punto 1), bisognerà bruciare una quantità maggiore di combustibile e l’inquinamento globale aumenterà.
Da notare che oggi, senza le auto elettriche, le 6 centrali a carbone presenti in Italia sono tutte accese e tutti i gruppi installati stanno girando a pieno ritmo.
Rimane il nucleare ma per avere l’energia disponibile nel 2035 le centrali  dovrebbero essere non solo  progettate ma già in costruzione.
Lo stop ai motori endotermici in così breve tempo secondo me è una decisione ideologica che dovrà fare i conti con svariate realtà e quindi destinata a fallire almeno in questa faseDario Protti
auto elettriche
I consumi elettrici in Italia sono ben al di sotto del massimo storico del 2007, anche grazie all’efficientamento energetico. Nel 2022 si sono fermati a 317 TWh.

Solo 77 TWh in più se tutte le auto fossero elettriche

Risposta –  Vaielettrico ha affrontato più volte l’argomento. Se ne parla poco perchè nessuno lo considera un vero problema. Un veicolo elettrico consuma mediamente 17 kWh per 100 km; la percorrenza media per veicolo in Italia è di 12.000 km all’anno; quindi, se tutti i 38 milioni di veicoli circolanti in Italia fossero elettrici consumerebbero circa 77,5 TWh all’anno e si tratterebbe di incrementare la produzione elettrica del 25% circa. La conversione completa del parco auto italiano ed europeo non si completerà prima del 2050 perciò abbiamo 28 anni di tempo per aumentare la capacità di generazione elettrica di appena un quarto.

Ma serve più energia da fonti rinnovabili

Il problema è piuttosto passare da una generazione oggi per il 60-65% termoelettrica a una generazione da fonti rinnovabili a zero emissioni di CO2. I piani ci sono, come può leggere qui  Terna guarda al 2050: ecco i conti dell’Italia green (e in auto elettrica). Anche se la recente crisi del gas ha costretto diversi Paesi in Europa, noi compresi, a riaccendere centrali a carbone già in via di dismissione. Ma si tratta di una soluzione tampone, in attesa di sostituire le forniture russe con gas di altra origine.
auto elettricheE, in prospettiva, con nuovi impianti di generazione da fonti rinnovabili. In Italia le nuove installazioni sono triplicate nel 2022 (3 GW rispetto a 1 GW del 2021), anche se a livelli ancora inferiori a quelli necessari per raggiungere l’obiettivo di aumentare la capacità da fonti rinnovabili di 80 GW entro il 2030.
Le auto elettriche, come quelle termiche, circolano di giorno, ma non tutto il giorno: per il 90% del tempo restano ferme e quindi pronte per essere ricaricate. Sul luogo di lavoro o da una rete più capillare di colonnine pubbliche. Di notte il solare non produce energia, ma l’eolico, le biomasse e l’idroelettrico sì. I consumi, invece, quasi si azzerano come dimostrano le tariffe biorarie che incentivano i consumi notturni.

Le auto elettriche sono più efficienti

auto elettricheNon ci è chiaro il suo ragionamento sull’ efficienza delle diverse motorizzazioni. Il 70-80% dell’energia consumata da un motore termico si disperde in calore e solo il 20-30% va alle ruote; viceversa il motore elettrico trasferisce alle ruote il 90-95% dell’energia. Che sia più sostenibile la mobilità elettrica rispetto a quella termica  non vi è dubbio. Legga qui: I veicoli elettrici azzerano le emissioni? No, oggi le dimezzano soltanto.

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50 COMMENTI

  1. Siete veramente dei signori (e lo scrivo senza ironia) se vi siete presi la briga di rispondere ad uno che si basa su dei “secondo me” senza uno straccio di dato alla mano e con ragionamenti bizzarri campati per aria.
    Certo era un’ottima occasione per ribadire alcuni temi già discussi più e più volte: “repetita juvant”

  2. Fare previsioni senza conoscere le future autonomie, i tempi di ricarica e la distribuzione delle colonnine è ovviamente aleatorio.

    E’ anche quasi impossibile capire se e quando le auto saranno tutte elettriche e, sino a quando ci saranno camion diesel, dubito che si potrà impedire alle autovetture di continuare a circolare o di far pagare agli automobilisti il gasolio 20 Euro per litro, salvo atti di imperio tesi a vietare la circolazione delle termiche in toto.

    Posso però supporre che, se autonomie e tempi di ricarica saranno quelli attuali, molti di quelli che per lavoro effettuano grandi percorrenze in giornata dovranno puntare su aerei o treni che diventeranno più competitivi e ciò, con ragione probabilità, determinerà una contrazione delle percorrenze complessive ed una minore necessità di corrente rispetto al più 25% di cui si parla.

    La stessa diffusione delle videoconferenze, forse l’unico portato positivo del periodo del Covid, che ha già fatto diminuire i viaggi di lavoro per le classiche riunioni di mezza mattina “caffè-minerale-parliamone a pranzo e va via mezza giornata” e non c’è motivo di escludere che la tendenza prosegua. Anche molte udienze e le mediazioni, per rimanere nel mio ambito. sono passate su quel canale e credo che la cosa sia qui per rimanere.

    C’è poi l’incognita sui prezzi delle elettriche che, almeno fino a quando il mercato dell’usato non sarà a regime, potrebbe comportare anch’essa una diminuzione dei veicoli circolanti e, di converso, anche qui una minore necessità di energia.

    Comunque la si voglia mettere, il mercato dell’auto è saturo (in Italia più che altrove, pur se di veicoli mediamente vetusti e talvolta esistenti solo sulla carta) e, trattandosi di un mercato di c.d. sostituzione, è piuttosto improbabile che il numero delle auto circolanti non diminuirà con le premesse di cui sopra.

    Io penso che la mobilità in occidente cambierà in modo complessivo con meno auto e sperabilmente più mezzi pubblici i quali sono da sempre il modo più razionale per ridurre le emissioni di qualunque tipo; ovviamente i produttori di auto a prescindere dal tipo di motore, hanno solo interesse a vendere nuovi veicoli e ciò obiettivamente si scontra sia con la mia visione del mondo (della quale siete liberissimi tutti di fregarvene e lo dico col sorriso) sia con la complessiva riduzione della CO2 ed anche delle emissioni inquinanti.

  3. Secondo me puntano a prendervi per sfinimento. A furia di ribattere sempre alle stesse corbellerie ci sarà un cedimento, uno spiraglio lasciato al dubbio, magari anche un errore …e quello sarà il momento in cui l’argine della ragione cederà.

  4. I sig Dario sottopone un problema che è stato affrontato e sviscerato più volte in queste pagine. Il passaggio all’elettrico in più non è uno sfizio di moda o di sfruttamento, anche se purtroppo così viene spesso presentato e diffuso da molti media, ma una necessità come molti altri interventi per salvarci il futuro. Quindi il problema non è come produrre più energia elettrica per le auto, ma come produrre tutta l’energia elettrica senza impestare il pianeta e dobbiamo risolverlo il prima possibile.

    • È chi se ne frega del inquinamento, quando in altri paesi inquinamento non è visto come un problema ( india , Africa..). Rompono i m… a me per non riscaldarmi a casa con la stufa elettrica, ma la macchina elettrica va bene. Ma mi faccia il piacere.

      • Giusto.
        Siccome tanto le carceri sono piene, tanto vale delinquere, lo fanno gli altri, non deve farlo lei?
        Perchè fare la raccolta differenziata se non la fanno tutti? Ma buttiamo tutto insieme.
        Rispettare i semafori rossi? Con tutte le infrazioni che fanno, ma smettiamola e passiamo col rosso.
        Pagare le tasse? Ma se tanto tutti evadono? Via, tutto in nero!
        Il 31% delle donne ha subito nella propria vita almeno una molestia, ci pubblica il numero di telefono di sua moglie/madre/figlia/sorella, non vorrà farle sentire diverse, magari con un problema di autostima?
        Non si azzardi ad andare dal medico una sola volta nella sua vita: muoiono ogni giorno 1930 persone, tanto dobbiamo morire tutti.

        Ci faccia il piacere, per piacere.

      • Caro Daniel il suo commento denota una spiccata intelligenza e cultura. Un tale livello è sprecato su questo sito tecnico. Ci causa un senso di inferiorità intellettuale…incolmabile…mi fa davvero pensare che in fondo chissenefrega mandiamolo al diavolo questo pianeta. E io che pensavo di fare qualcosina di buono. Ma le sue parole mi hanno illuminato

      • @Daniel: non so se ha presente i problemi derivanti dalla siccità.
        Sono la somma di tanti chissenefrega come il suo.

  5. tanto per fare chiarezza , se il petrolio non viene usato il suo prezzo sarà molto piu alto ,perche a me sembra che molti non capiscano l economia di scala , se cè piu domanda il prodotto costerà meno abbassando i costi di produzione , più auto elettriche si comprano e meno costerà produrle e il prezzo di vendita , in certi casi produrre e pezzo costa come produrne 10 , nel caso del petrolio se la domanda cala sotto un certo limite tutta la filiera costerà uguale a prima solamente che al posto di raffinare e trasportare 10 saranno 3 ma il costo verrà spalmato su 3 quantità e non su 10 quantita. qualsiasi imprenditore lo sa bene

    • In realtà é l’esatto CONTRARIO ossia legge domanda offerta.

      Se io raccolgo 50 Kg di ciliege e mettendole a 1€ Kg in mezza giornata le finisco, al lrox giro le metto ad 1,20€ e se alle 3 del pomeriggio sono finite al prx giro ancora le metto a 1,40€.

      Se invece a fine giornata me ne rimangono 5 Kg al prox giro le metto a 90€cent, non certo ad 1,10€.

      Funziona tutto così, petrolio compreso.

      Solo che nel caso del petrolio se la domanda cala tagliano la produzione per preservare il prezzo con le ciliege é più difficile perché non possono stare sull’albero per anni.

  6. Ai tanti dubbiosi, vorrei solo aggiungere un mio pensiero.
    Passando tutti all’elettrico (adeguandoci a ricaricarle nelle soste diurne) e ove possibile tutti noi installassimo i pannelli fotovoltaici per coprire almeno i fabbisogni degli spostamenti dei privati cittadini e relative abitazioni (se poi cambiassero la normativa e ci permettessero di vendere l’energia prodotta in eccesso a prezzo di mercato molte più persone lo farebbero) ci troveremo a non dover dipendere dai capricci delle fonti fossili che potrebbero essere dirottate (ove non sia possibile decarbonizzare) ai processi industriali con il vantaggio che essendoci minore richiesta costerebbero anche meno
    Una vera boccata d’aria per il sistema industriale italiano.
    Speriamo che mamma ENEL si sbrighi a produrre quei benedetti pannelli fotovoltaici in modo da abbassare ulteriormente i costi.

    • Scusa , ma leggi cosa scrivi ?
      I “capricci dei fossili” ?? Ma lo sai che il solare/eolico dipendono dal meteo ? Più capriccioso di così!
      E poi oh, beato te che puoi permetterti la villetta col tetto e i pannelli, io vivo in un palazzone, come faccio ? Li piazzo in giardino comune ?

      • -come faccio ?-

        Le ho mai raccontato dei miei cricetini cocainomani? 🤭🤭🤭😉😉😉😉

        (Ovviamente per ridere… 🌹)

      • Tu che vivi nel palazzone ;
        sappi che la correte che ti arriva da un cavo , da una cetrale a gas e/o una centrale turbogas a centiaia di km, non è diversa o peggiore da quella che ti arriva da un campo fotovoltaico o eolico o dagli “avanzi” di quelli con la villetta, che consumando “roba loro” ne lasciano di più a te ..
        Potresti lasciare Enel e le altre compagnie elettriche ..
        libere di installarle rinnovabili lungo Autostrade ,Tangenziali ,Ferrovie
        obbligare i proprietari di centri commerciali e supermercati a mettere a disposizione queste aree alle compagnie elettriche suddette ..
        come in Francia (come ha detto un lettore)
        o fare come qualche comune virtuoso che usa edifici pubblici e scolastici
        per produrre più energia di quanto consumano , con le rinnovabili installate sui tetti,
        cedendo il suplus a buon mercato al resto della cittadinanza

        hai visto mai che facendo così , tra qualche anno ..
        l’energia elettrica vega a costare meno a mezzogiorno invece che a mezzanotte

        “a sa fa a lampadina tu ?”
        cit Troisi in:”Non ci resta che piangere”

      • Perché lei in cantina ha una turbina a gas che genera corrente? O per caso si attacca alla rete elettrica nazionale?

        E se la rete elettrica nazionale viene alimentata da eliche, pannelli FV, dighe, pozzi geotermici A LEI COSA CAMBIA?
        Che paga meno la corrente?
        Che emette meno CO2 ed altro?
        Tanto di guadagnato NO?

  7. Forse non è chiaro, o meglio , probabilmente fate finta di ignorare per portare avanti la faziosità delle vostre tesi , che il problema NON è la produzione, che non è certo comunque un problema da incrementare in futuro, quanto il fatto che TUTTA la rete di distribuzione nazionale va rifatta, dato che in molte aree montane arrivano elettrodotti costruiti col piano Marshall, e anche nelle città le varie sottocabine di zona SONO GIA IN CRISI OGGI solo coi condizionatori nei mesi estivi…vedere i frequenti blackout A MILANO CENTRO (dietro il Duomo eh, non a Baggio) che puntualmente accadono a luglio e agosto…in un palazzo da 50 garage, se solo ci sono 20 bev in carica, devo avere una cabina media tensione nei pressi, vi è chiaro questo o no?
    E di palazzi con anche 80-100 box, ce ne sono!
    Vi è chiaro che non si può arrivare dentro con la normale trifase (che gia non è banale averla , specie in palazzi anni 60, 70 e 80..) , in quanto occorrerebbero correnti da centinaia e centinaia di ampere in entrata?
    Vi è chiaro che le città o anche i paesi , andrebbero sventrate per poter implementare i punti di ricarica pubblici? pensate seriamente che bastino le linee che vanno ai lampioni stradali? (che sono -guarda un pò- a led proprio per non avere le linee eccessivamente cariche…) ..Va be che qui nel sito in altri articoli c’è gente che sostiene che l’energia si possa anche scambiare wireless tra auto..quindi probabilmente la conoscenza di ciò di cui si parla non è proprio abbondante…

    • Caro Michele per caricare una BEV in garage bastano 2-3 kW di potenza. Una asciugatrice e una lavastoviglie insieme ne consumano altrettanto. Difficilmente tutti gli inquilini del fantomatico palazzone caricheranno tutti insieme e tutte le notti. Ci abita solo gente che ogni giorno fa più di 200 km nel tuo palazzo ? E poi come già tante volte detto la maggior parte delle famiglie in Italia vivono in unità monofamiliari (le famigerate villette di cui spesso si parla) o in piccole palazzine. Quindi non serviranno cabine a media tensione che erogano potenze enormi dappertutto. Dove serviranno si faranno proprio come abbiamo visto fare scavi e installazioni per portare la fibra alle abitazioni.
      E poi dimentichi l’enorme leva del fotovoltaico. Io con i miei 4kw di pannelli ci ricarico la macchina senza generare necessità di sovradimensionamento rete elettrica di alcun tipo. La corrente (te lo spiego) a casa mia va dal tetto all inverter e dall’ inverter alla Wall box. Non passa mica dalle cabine di media tensione in strada. Sempre che non ci si estingua prima nel futuro avremo solo energia rinnovabile e mobilità green.
      E poi una volta per tutte ci lasciate in pace sui siti di EV dove si trovano info tecniche e interessanti approfondimenti per chi ci crede ? Come già scrissi io che sono vegetariano mica vado a rompere le … ai cacciatori o agli onnivori. Mi basta dare l’esempio.

    • Molto di quello che dice non è per nulla campato per aria, lo posso confermare per esperienza personale. Il problema è che però piaccia o no… Ma va fatto. Quando anche le questioni climatiche non esistessero, in prospettiva la direzione dovrebbe essere quella. Quello su cui non concordo totalmente è tragicità della cosa: senza dubbio si tratta di un grosso lavoro ( che penso di conoscere abbastanza bene poiché è parte del mio lavoro… ), e le anticipo senza problemi che secondo me si tratta di un lavoro probabilmente infattibile entro le date che ci siamo prefissati. però da questo a “sventrare città e paesi” … secondo me in tutta onestà ce ne passa parecchio. 😉

    • la rete non va rifatta ,
      va adeguata solo per i centri storici e forse nemmeno lì

      conosce i powerwall ?
      sa che esistono i megapack ?
      sa che sono in sperimentazione ,pre produzione, accumuli stagionali basati sulla compressione di co2 in Italia ?
      sa che sono in sperimentazione ,pre produzione, accumuli stagionali basati su batterie ferro aria in USA ?
      le gravitazionali in Cina ?

      va bene io volo “basso” ,
      a me bastano per l’auto e casa 20 kWh di lifepo4 e 6 kw di fotovoltaico per coprire le mie esigenze per 11 mesi l’anno
      oppure per 10 e il 50% per due , faccia lei
      costo dei materiali al pubblico per l’operazione 7.000 eur

      lono un riccone vero ?
      beep , sbagliato , vivo in periferia ,
      e come tanti che vivono in campagna o ai margine delle cittò, una volta tanto saremo agevolati a fare qualcosa di buono

      la rete elettrica non verrà Toccata o almeno non come pensa lei ?
      cavi più grossi per più ampere giusto ?
      SBAGLIATO !!

      alle auto servono i KWH , non i KW

      sono già in vendita colonnine DC con Batteria di accumulo incorporata con centinaia di kWh
      che ovviano propro agli assorbimenti di picco

      assorbono 10 KW per 24h dalla rete e/o dal fotovoltaico e cedono 100kW per mezz’ora
      erogano 50kWh di energia all’auto interessata

      non servono infrastrutture nuove , bisogna rendere intelligenti le esistenti

      in queste pagine è stato detto che molte reti per l’illuminazione stradale
      sono oggi sovradimensionate grazie all’introduzione delle lampade LED
      cosa costerebbe aggiungere qualche megawattora di accumulo , ferro aria ,sodio co2
      nelle centrali di trasormazione alta/media bassa tensione
      che grazie all’evoluzione dell’elettrotecnica oggi sono mezze vuote
      per non parlare delle centrali di telecomunicazioni analogiche nei centri urbani
      che grazie alla fibra sono proprio in rovina

      senza contare , il boom del fotovoltaico a isola ,
      che preleva sempre meno dalla rete e non appare nelle statistiche perchè non immette energia

      my 2 cent di elettrotecnica e plc

    • menomale che ci sei tu michele, vallo a dire a quegli sprovveduti di terna che sicuramente sono degli incapaci!!
      anzi, già che ci sei, fonda tu una società e fai le scarpe a terna!

      ma per piacere…

      ah comunque i lampioni li stanno mettendo a led non perchè le linee non ce la fanno, ma per risparmiare energia..

    • Dato che lei sta millantando competenze e ha un tono anche maleducato, prego fornisca documentazione tecnica a suffragio di tutte le sue affermazioni. Documentazione tecnica non significa il primo link che le capita che sostenga la sua tesi: deve essere scritto da qualcuno del settore energia. Io non perdo tempo a mostrarle i miei link (sono solo di Terna, di GSA e di ENEA, tutti perfetti incompetenti in campo energetico), perchè “a me è chiaro”.

      L’unica cosa che lei ha scritto correttamente è che in alcune zone le centrali sono da rifare: questo indipendentemente dalla diffusione delle elettriche, mi pare ovvio.

      • Perfetto, chi di voi verrà a casa mia a mettere una wallbox in ognuno degli 80 box sotto il mio palazzo ? (e magari pure in quelle altre centinaia sotto i palazzi vicini).
        Non è detto che tutte e 80 caricheranno tutte le notti (a parte che il mantra qui è sempre “le bev caricano quando son ferme! non servono colonnine fast in giro, tanto arrivi a casa, click ! 5” e hai fatto rifornimento!), ma diciamo che 20 lo facciano…son 60KW che servono (e ad oggi, la linea condominiale è da 20).
        Quindi ? Cabina di media tensione in giardino ?
        E caro Nello, visto che ci mastichi e sei esperto, tu dici “cavi più grossi per più ampere giusto ?
        SBAGLIATO !!”
        E invece è proprio CORRETTO !
        Piu Ampere passano, piu serve sezione, se ALZO la tensione, la potenza è la stessa ma CALA la corrente.
        Poi parli di powerwall, di torri…tutto fattibile ? Ok, si farà dove si potrà, ma le città e i loro palazzoni ? Sti poveri sfigati (come me) , si attaccheranno a cosa ? Al tram ? (che è elettrico 🙂 )
        Ok, diciamo che la domanda generale di elettricità calerà grazie a pannelli, torri, pozzi e altro che i fortunati dotati di villette / abitanti in periferia / abitanti nei paesini potranno mettere (che poi pure lì bisognerà vedere….ci son decine e decine di micro comuni persi nelle valli che voglio proprio capire come faranno a diventare indipendenti…), ma rimane il fatto che se voglio fare quanto scrivevo sopra (i famosi 80 box, che non sono una cosa così irreale eh, ci son palazzi ENORMI a Milano/Roma/Napoli) dovrò in qualche modo creare una rete elettrica ABNORME in quelle zone.
        PS. cercando in rete, si evince che oltre il 50% degli italiani vive in appartamento
        “Secondo gli ultimi dati ISTAT, nel 2021 in Italia erano presenti 18,2 milioni di famiglie e il 70,8% viveva in una casa di proprietà, 20,5% in affitto e 8,7% in usufrutto o a titolo gratuito”
        https://www.truenumbers.it/appartamento-casa/
        https://www.dove.it/news/casa-di-proprieta-e-affitto-dati-istat-2021/cl88if0dxr8gz0bum2t463uxs
        A voi la palla.

        PPS. signor Baccarini, io non ho millantato un bel niente, basta aver studiato da perito elettrotecnico per sapere certe cose e credo che per parlare coscientemente di elettricità, si debba un minimo conoscere la materia, mi dica allora lei come si dovrebbe risolvere il problema che ho sottoposto, visto che le vostre conoscenze a quanto pare sono molto più vaste.

        • Pensi che in meno di un secolo abbiamo portato in ogni casa: acqua, gas, elettricità, telefono, servizi igienici, riscaltamento. Come riusciremo mai a potenziare l’impianto elettrico nel suo condominio?

          • Non so signor Degli Esposti, me lo sto proprio chiedendo.
            Passare da 80 box con 20KW totali a 80x3KW (240KW) comporta qualche LEGGERISSIMO problema in più che fornire elettricità sufficiente per un neon / aspirapolvere in ognuno.
            Ripeto, pensate AI CAVI, banalmente. Cosa usate ? Gli stessi che avete ora e portano i 3KW in ogni unità ? Perfetto, ma il cavo PRINCIPALE ? Quanto diventa, se prima era adeguato a 20KW e ora ne deve tirare 10 volte tanto ? Ok, diciamo che scaviamo e ci stiamo…bene, ora replicate PER OGNI palazzo in zona che ha lo stesso “problema” (e ci sono interi quartieri così)…..
            E un palazzo anni 70 con 30-40 box con linea elettrica magari senza messa a terra ? O un bel palazzo storico dove manco puoi cambiare gli infissi ? Gli schiaffiamo un bel powerwall e via.

            PS. Nello, un Megapack costa una milionata di euro….

        • Anche per problematiche diverse da quelle da lei descritte ci sono due approcci:
          1) Usare le competenze per risolvere i problemi.
          2) Usare le medesime compentenze per identificare tutti i problemi e mettere in guarda gli altri sui rischi e le difficolta, amplificando le difficoltà fino a farle sembrare irrisolvibili.

          Il motivo per cui non siamo d’accordo è che io appartengo alla prima categoria. Tra l’altro, le soluzioni esistono già. Basta andare a vederle dove le hanno già realizzate.

        • Michele, guarda il lato positivo: con tutti questi lavori sarebbe una nuova El Dorado per l’occupazione in Italia.

        • Michele
          Lei ha scritto: “TUTTA la rete di distribuzione nazionale va rifatta”
          Le ho chiesto di documentarlo, non l’ha fatto.

          Lei ha scritto: “in un palazzo da 50 garage, se solo ci sono 20 bev in carica, devo avere una cabina media tensione nei pressi, vi è chiaro questo o no?” io ho preso la BEV, la carico esclusivamente a casa, non ho aumentato la potenza del contatore. Documenti, come le ho chiesto, perchè non sarebbe possibile ricaricare 50 BEV di notte contemporaneamente ognuna con 3kW ma sarebbe possibile che 50 appartamenti di giorno usino invece i 3kW per fare andare lavatrici, lavastoviglie e forni.

          Lei ha scritto: “Vi è chiaro che le città o anche i paesi , andrebbero sventrate per poter implementare i punti di ricarica pubblici?” documenti perchè andrebbero sventrate dato che OGNI strada è già attraversata, sotto o sopra o lungo le abitazioni stesse, da cavi che portano la corrente elettrica.
          Le ho chiesto di documentarlo, non l’ha fatto.

          Lei scrive: “pensate seriamente che bastino le linee che vanno ai lampioni stradali?” ci dica lei perchè non bastano, calcoli alla mano.
          Le ho chiesto di documentarlo, non l’ha fatto.

          Lei scrive: “qui nel sito in altri articoli c’è gente che sostiene che l’energia si possa anche scambiare wireless tra auto” dove? Non ricordo niente del genere, fornisca link. Le ho chiesto di documentarlo, non l’ha fatto.

          Lei scrive: “mi dica allora lei come si dovrebbe risolvere il problema che ho sottoposto” Perchè dovrei indicare come risolvere un problema che Terna, che possiede la rete nazionale, non lo vede come tale?

          Lei è un elettrotecnico? Benissimo. Io sono uno statistico e informatico. E come tale le dico che per alimentare 39 milioni di BEV (ora ne abbiamo 200.000… pensa che ci sia un po’ di tempo davanti?) che percorrono i km che già percorrono le termiche attuali ci vogliono meno di 80TWh. Cioè il 25% in più del consumo attuale annuale. Che però è di 20TWh in meno del picco del 2007 (ricorderà sicuramente i blackout e gli incendi del 2007… anche no). Quindi abbiamo un gap di 60TWh da colmare, sostituendo 1.400.000 auto all’anno, serviranno 28 anni per sostituire tutte le auto con BEV.
          Bene, abbiamo 28 anni di tempo per potenziare la rete, perchè là fuori, qualcuno, intanto, lavora per tutti, anche per quelli che si lamentano.

        • lei è pure Elettrotecnico ?
          ma si è aggiornato ?

          la sezione dei cavi dipende dalla frequenza e dagli ampere
          la potenza dai volt e dagli ampere

          basterebbe alzare la tensione da 230 a 460 volt per esempio per raddoppiare la potenza in gioco senza sostituire i cavi
          e rimarremmo sempre nell’ambito della bassa tensione BT <1000V
          per l'uso domestico basterebbe un contatore speciale con una manciata di mosfet per fare la trasformazione a 230V

          comunque non servirà ,servirà solo in alcune realtà particolari
          e forse non sarà nemmeno necessario perchè tra 15 anni i tempi di ricarica saranno simili a quello che impieghiamo a mettere benzina

          non deve credere a me deve credere ai dirigenti Terna e Enel
          che hanno detto pubblicamente che la rete elettrica italiana è una delle più avanzate del mondo ,
          in grado di gestire in 3 anni un aumento di 60 GigaWatt di energia rinnovabile

          le dirò di più , per Terna e Enel , il problema non è l'auto , che carica di notte quando dormiamo e …
          NON USIAMO LA RETE
          ma di giorno , molti utenti cominciano ad usare cucine a induzione per cucinare e pompe di calore per scaldare e raffrescare
          non deve credere a me ,cerchi "blowing in the wind" di Report del 16/5/2022
          troverà i numeri 1 di Enel e Terna che dicono il contrario di quello che diceva CingolENI ministro ,del governo Draghi
          e Consulente di quello Meloni

          comunque ,qui siamo ancora a 20 anni fa con la stessa retorica sull'auto elettrica
          quando nel resto del mondo stanno investendo cifre colossali
          per CAVALCARE L'ONDA di questa rivoluzione

          i megapack o simili ,
          che costano due milioni e mezzo di eur (modello nuovo più capiente)
          imho, vanno abbinati a campi fotovoltaci su autogrill e centri commerciali e punti di ricarica in DC
          Come le pompe di benzina non sono collegate h24 alle automobili
          nemmeno le colonnine saranno collegate alle automobili, nonostante i mass me-idioti oggi ci dicono il contrario tutti i giorni
          una parte significativa a due cifre userà RARAMENTE le colonnine ad alta potenza
          perchè avrà la sua rinnovabile e il suo powerwall personale o condominiale a cui attingere quotidianamente o ancora meglio , saranno le stesse auto a scambiarsi energia salvando la rete dai picchi di assorbimento

          questa estate è stata collaudata on successo la prima centrale virtuale in California
          fatta da alcune migliaia di powerwall collegati in rete ,controllati dalle compagnie elettriche , per una potenza impegnata di qualche megawat , quando la rete ne ha avuto bisogno

          c'è un ignoranza diffusa in questo paese ,
          che è sepolta da un pezzo in paesi europei simili a noi come Spagna e Portogallo

          un vero peccato

    • Ci sono palazzine che, durante lo scorso secolo, nell’arco di 30-40 anni hanno visto le seguenti trasformazioni del sistema di riscaldamento:
      Stufe a legna e/o carbone in alcune stanze. -> Riscaldamento in tutte le stanze a radiatori con caldaia centrale a olio combustibile. -> Sostituzione della caldaia da olio combustibile a gasolio. -> Sostituzione del riscaldamento centralizzato a sistemi con caldaie indipendenti a gas. Il passaggio da gasolio a gas richiese la costruzione della rete di traporto e distribuzione in città del gas.
      Rispetto alla trasformazione avvenuta in passato per i sistemi di riscaldamento domestico, credo sia molto più facile distribuire l’energia per wallbox da installare nei box auto.

    • Sig. Michele,
      forse non le è ben chiaro a lei che sappiamo benissimo tutti che ci sono problematiche da affrontare e risolvere. Sottolineo: Affrontare e Risolvere!
      Il fatto che alcune zone vadano in sofferenza oggi, non vuol dire che allora non si può fare null’altro.
      Innanzitutto, comincerei con responsabilizzare le utenze ad un uso più consapevole delle cose.
      Riprendendo l’esempio che ha portato sull’utilizzo dei condizionatori che mettono in crisi la rete, a mio modesto parere, bisognerebbe cominciare a sensibilizzare gli utilizzatori a non eccedere nella loro funzione. In molti locali/abitazioni le temperature impostate sono al limite dell’effetto opposto, ovvero, troppo freddo. Come se impostare una temperatura intorno ai 25°/26° sia già considerata “tropicale”. Per non parlare della ormai totale assenza di viali totalmente privi di alberi che, anche se scomodi da manutenere, creavano un effetto di frescura naturale. Infine, l’uso dei condizionatori per aver fresco nella abitazioni, comporta, per principio di funzionamento, una dispersione importantissima di aria calda, contribuendo ad aumentare la temperatura ambientale esterna. Provi ad immaginare tutte le unità esterne dei condizionatori come se fossero dei potenti asciugacapelli accesi, nonostante la temperatura esterna è già elevata. Più fresco voglio, più energia spreco, più caldo produco e più la temperatura esterna aumenta.
      Riguardo la richiesta di energia, le consiglio di aprire Google Maps e guardare l’attuale situazione delle coperture (tetti e terrazze) degli edifici, al di fuori di quelle sottoposte a vincolo paesaggistico, che sarebbero disponibili e predisposte per poter installare soluzioni fotovoltaiche. Tutta energia sia per autoconsumo, che alleggerirebbe la richiesta alla rete pubblica e grazie allo scambio sul posto, magari destinate anche ad alimentare ricariche a basso amperaggio, da poter utilizzare durante l’orario di lavoro? A Milano ed hinterland sarà solo un 0,1% coperta da pannelli. C’è un enorme potenziale! Certo, comporterà fare lavori anche importanti, soprattutto per le aree destinate allo stoccaggio dell’energia in surplus e ammodernare l’infrastruttura, ma si sono sempre fatti (linee metropolitane, fognature, fibra ottica, solo per citarne alcune). Lo hanno già fatto e lo stanno facendo in altre città europee, non vedo perché non dovremmo poterlo fare anche nel nostro paese. Non sarà a costo zero e non si fa dall’oggi al domani, ma l’importante è non perdere tempo. Come vede, c’è molto da fare, a dispetto anche di chi dice che la mobilità elettrica farà perdere posti di lavoro agli italiani. E questa è solo una parte delle opportunità che si andranno a creare.
      PS: le illuminazioni a Led ci sono non per evitare sovraccarichi, ma per evitare sprechi.

    • E quindi? NON capisco la problematica.

      70 anni fa a casa c’erano solo lampadine e frigo con 1,5 KW di contatore e fili da 1,5mm andavi largo.

      Benissimo oggi un appartamento deve avere una portante da 6mm predisposta per i 6KWh di contratto. In casa trovi forno, asciugacapelli, microonde, lavatrice, freezer, ecc ecc.

      D’ora in avanti ci saranno anche le colonnine e mano a mano che la richiesta aumenta metteremo nuove sottostazioni.

      Le lampade a LED NON sono per non sovraccaricare la rete ma per contenere i consumi perché l’illuminazione pubblica qualcuno LA PAGA ergo coi LED tagli la bolletta.

    • Ma come, prima mi dicono che chi abita in condomino deve parcheggiare per strada perché non ha il box e qui mi si parla di condomini con 80-100 box?
      dovreste chiarirvi le idee, oppure ammettere che non tutti condomini sono senza box e che molto di quelli che parcheggiano in strada hanno dedicato il box a cantina.

    • Uhm… solo per capire… il suo palazzo è alimentato da una linea da 20kW, quindi ci sono 7 appartamenti…. ed 80 box… 10 box per appartamento…. siete tutti concessionari di auto? Oppure ci sono 80 appartamenti, ognuno con il suo box, ed avete una bacheca in cui vi prenotate per usare l’asciugacapelli, perchè se 10 condomini lo usano contemporaneamente salta tutto?

  8. Nicola Armaroli ha già più volte affrontato questo argomento, consiglio vivamente a tutti di andarli a vedere su youtube.

    • Anche Luca Romano ha più volte affrontato il problema, si trovano molti dei suoi interventi come “avvocato dell’atomo” al riguardo.

          • le ho detto che non può citarlo forse? Lo citi quando vuole e mi lasci dire che ha stufato.

      • Romano come qualsiasi altro pro nucleare ..
        per me, sarà attendibile quando troverà i finanziamenti per costruire una centrale Nucleare SENZA FINANZIAMENTI PUBBLICI
        ma solo SOLO PRIVATI
        oggi ci sono MILIARDI di eur PRIVATI per investimenti sulle rinnovabili
        bloccati dalla burocrazia in Italia
        Perchè ?
        lei che sa tante cose , ce lo dica
        grazie

        • Strano che ö’Astuto non risponda. Ero curioso di sentire una risposta astuta ( scherzo 🙂 )
          Magari il fantomatico sig. Romano potrebbe delucidarci direttamente.
          Ho giusto un ing nucleare sotto mano contrario alla costruzione di nuove centrali…

  9. Esattamente SOLO il 25% in piu’ di elettricita’ (energia) , quindi sono piu’ che sufficienti le centrali elettriche esistenti in quanto molte sono sottoutilizzate.

    IL PROBLEMA NON ESISTE. Ovviamente c’e’ il tema di produrre sempre piu’ energia verde, ma e’ tutto fattibilissimo.

    P

    • Uscendo un po’ dal tema… in ottica di abbassare le emissioni dovute alla produzione dell’energia elettrica, con cosa si potranno sostituire le centrali a gas/olio combustibile/carbone? Purtroppo le rinnovabili per lo più sono intermittenti e temo che ci vorrà ancora parecchio tempo per vedere grossi impianti di accumulo.

      • Tante fonti intemittenti integrate da una rete intelligente
        fanno una fonte energetica stabile e costante
        abbiamo da un pezzo le tecnologie , oggi sono più che mature

        Così ha descritto Bernabei , l’impianto fatto in Cile da Enel
        inaugurato nel 2015

        cercare su youtube “Cambiamento climatico, elettrificazione e dintorni” per farsi una cultura sull’argomento

  10. Infatti il presupposto della produzione energetica è improprio.
    Primo la generazione di energia elettrica avviene in considerazioni che ottimizzano la produzione e i controlli di emissioni.
    Cosa ben diversa per un motore a combustione che lavora a regimi variabili e praticamente mai a quelli ottimali, tranne che in fasi di test .
    Le emissioni poi neanche a parlarne, il metodo è quello di accumulare a bassi regimi e poi scaricare il tutto con cicli di rigenerazione quando si hanno regimi e temperature che lo permettono.
    In sostanza limito i danni in città e poi scarico tutto quello che posso in autostrada.
    Secondo non esiste solo il fotovoltaico , c’è l’eolico che se ben strutturato potrebbe dare il suo contributo.
    L’energia delle maree per caso abbiamo giusto qualche migliaio di chilometri di coste se qualcuno se ne volesse accorgere.
    Il geotermico, il sud Italia mi pare abbastanza ben fornito ma per niente sfruttato.
    Certo c’è bisogno di investire e migliorare tecniche e infrastrutture,ma la prima cosa da fare sarebbe guardare la realtà e capire quello che abbiamo a disposizione non VEDERE solo quello che ci fa comodo.
    Obbiettare senza dare alternative non porta da nessuna parte.
    Se nel 1800 avessero ragionato così andremmo ancora in giro con le carrozze e moriremmo di tetano o di qualche altra infezione che oggi non sappiamo neanche dell’esistenza.

  11. All’università se confronti il rendimento energetico di una fonte di energia primaria con quella di una fonte di energia secondaria vieni bocciato. Con questo ragionamento anche un’auto ad idrogeno ha un rendimento altissimo se non consideriamo tutte le perdite che ci sono per produrlo. Possibile che ancora si confrontino rendimenti di energia primaria e secondaria?

    • Il riferimento finale agli studi accademici è proprio per tener conto di tutte le conversioni. Mi dica invece se otterrebe un 18 il ragionamento del nostro lettore, secondo cui l’efficenza del termico è “quattro volte superiore a quella del termico”.

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