Solo 30 km in elettrico con la mia ibrida plug-in: Stefano è soddisfatto della Peugeot 3008 che ha in uso, ma deluso dall’autonomia reale: che succede? Vaielettrico risponde. I vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
Solo 30 km in elettrico, ho provato tutte le ricariche…
“A dicembre 2022, dopo ben 14 mesi di attesa dall’ordine, mi è stata consegnata una Peugeot 3008 Hybrid 225 come auto aziendale. Nel complesso non mi posso lamentare della macchina: comoda, silenziosa, spaziosa ben rifinita. Ma …. c’è sempre un ma.Da quando la uso la ricarica non è mai andata oltre 30 km di autonomia, che sono ben al di sotto di quella dichiarata dalla casa. Pur con tutti i se e ma ben noti legati a come i dati sono forniti. Vivo vicino a Roma, quindi in una zona non particolarmente ostile dal punto di vista climatico. Ho provato a ricaricare sia dalla wall-box che usando la presa domestica con il trasformatore fornito con la macchina. Pensando che magari potesse esserci un “limitatore” con la carica lenta. Nulla: solo e sempre 30 km. Ho provato a caricare di sera, appena tornato dall’ufficio con la macchina “calda”, di giorno al sole con 22 gradi, e altre infinite combinazioni e nulla. Solo e sempre 30 Km“.
C’è malafede da parte dei costruttori?
“Ho cercato risposte su vari forum e a quanto pare il problema è ricorrente e comune.Io mi considero fortunato, la macchina è aziendale, a casa ho il fotovoltaico da 6,5kW ora e batterie da 14,5 kW quindi posso ricaricare quanto voglio a costo quasi zero. Ma se la macchina l’avessi pagata (come giustamente si lamentava un altro utente)? O dovessi pagare le ricariche ( con questa percorrenza una ricarica completa chilometricamente costa come l’equivalente in benzina)? Sarei molto alterato (per usare un eufemismo) come gli altri utenti incappati nella stessa “disavventura”. Inizio a sospettare una certa malafede da parte dei costruttori“. Stefano Lombardi
Il simulatore sul sito Peugeot ti consente di simulare l’autonomia nelle varie condizioni di velocità, temperatura, tipo di guida e clima interno.
Solo 30 km in elettrico? È la metà del dichiarato…
Risposta. I costruttori dichiarano quello che i test di omologazione consentono loro di affermare. Il problema è che, come segnalato anche da altri lettori, nella vita reale le percorrenze sono molto distanti da quel valore. Vale per tutte le auto, ma nelle ibride plug-in (visto il range in elettrico contenuto) il problema si avverte di più. E il discorso vale sia per l’autonomia sia per i consumi, questi ultimi oggetto di diversi testcon risultati non proprio incoraggianti. Va detto però che i 30 km di cui parla Stefano ci sembrano un po’ pochini per la Peugeot 3008. È la metà del valore dichiarato, una cifra a cui il simulatore presente sul sito della Casa non arriva neppure andando ai 110 di media con 10° di temperature esterna. E sicuramente il problema non deriva dalle modalità di ricarica, dato che l’indicatore dovrebbe segnalare quando la batteria è al 100%. Meglio far dare una controllata.
Buongiorno,
la mia auto aziendale è una Peugeot 3008 Hybrid4 (quella con 2 motori elettrici, uno nel cambio, l’altro sul differenziale posteriore) da Giugno 2020. La mia esperienza sulle ricariche è la seguente:
– percorro circa 30.000 km/anno, più che altro in statale ed in città, molto poco in autostrada (dove vado a benzina).
– la batteria ha una capacità TEORICA di 13.1 kWh, REALE di 12.4 kWh.
– il tipo di ricarica non influisce sul livello di carica: il 100% si raggiunge sia con il caricatore da 1.8 kW, sia con le colonnine a 7.4 kW (il massimo accettato da OBC).
– le prestazioni della batteria sono massime quando la temperatura ambientale sta in un range fra i 22°C ed i 26°C. In questo intervallo l’autonomia è quasi uguale al dichiarato (il display arriva a mostrare anche 52 km, che si dimostrano reali!) ma solo a patto di avere uno stile di guida MOOOOLTO addormentato…!
– quando la temperatura è fuori dal range indicato (sopra, o sotto) l’autonomia cala mostruosamente, fino a raggiungere anche i 30 km in pieno inverno, con temperature anche sotto 0°C. Se poi adotto una guida “brillante”, il display arriva anche a mostrare 28 o 26 km!
Con queste premesse, il punto di equivalenza fra elettroni e benzina, con la benzina a circa 1.80 €/litro, si aggira fra 0,40 e 0,50 €/kWh. Se costa di più (e di questi tempi è spesso così), non conviene andare in elettrico! È fortunato chi può ricaricare da fotovoltaico a costo (quasi) zero!!
Buongiorno Sig. Gianluca.
Leggendola, mi è venuto da pensare che il suo racconto è una possibile dimostrazione pratica del fatto che dovrebbe essere vietato alle “flotte” ed ai “noleggi”, e non incentivato, l’acquisto di una Plug-in. Con 30.000 Km all’anno, lei fa mediamente più di 100 km al giorno lavorativo, o una 80ina abbondante per 365 giorni se utilizza l’auto ogni santo giorno. Range definibile come ideale per una BEV!
Con una PHEV, invece, ogni giorno lei “rischia” di essere fuori dal range elettrico concesso dalla batteria! E, da quanto dice, dimostra anche che un SUV non è la “massa” ideale per farci una PHEV. Con 12,4 kWh netti di batteria fare 20 Km in meno della mia che ha 10,4 kWh netti testimonia che non sono davvero auto ideali i SUV. Però piacciono, sono di moda e nulla si può dire però, a mio avviso, sono un vero controsenso ecologico.
Inoltre, vedo che viene sempre considerato per “oro colato” quello che dice il computer di bordo. Ma la sua “vera” autonomia qual è? Cioè da una carica alla successiva, quanti Km riesce a fare realmente ed esclusivamente in elettrico (più il residuo indicato prima della carica, se c’è)?
Non conosco cosa consente di fare la sua auto ma, da alcune cose che dice, o non la sta usando al meglio oppure è un’auto non ideale come Plug-in: se la si sa usare, o se l’auto consente di porvi rimedio, non c’è alcun crollo obbligatorio di autonomia invernale. Io ho 65 Km di autonomia di omologazione e d’inverno, con gli opportuni accorgimenti (che ho indicato in un’analisi che la redazione non riesce a pubblicare, credo) io faccio tranquillamente una media di 70 Km in elettrico. E non d’inverno inteso 21 dicembre – 21 marzo, visto che in questo inizio marzo ci sono già 18-20 gradi, temperatura già ottimale per la mia, ma nei tre mesi più freddi. Quindi, se riesco a farlo io, non c’è un “obbligo” invernale di crollo dell’autonomia!
Tornando alla “precisione” del computer di bordo ieri, ad esempio, ho dovuto andare verso le montagne e poi sono tornato. Il computer di bordo a 10 Km da casa mi indicava un’autonomia residua di 48 Km. Arrivato a casa dopo 10 Km mi diceva 51 Km di autonomia residua. Magia? No: salita all’inizio e discesa al ritorno. Il computer di bordo, alias indovinometro, non può che “vaticinare” in base a ciò che è accaduto nei Km precedenti, perché non può “vaticinare” per i Km che seguiranno, e men che meno per i viaggi che seguiranno.
Spero però di sbagliarmi: nei 30.000 Km che indica ci potrebbero essere due o tre viaggi annuali di 1.500 Km ed allora le cose si “aggiusterebbero” un po’ perché l’uso nel quotidiano potrebbe essere entro l’autonomia dell’auto.
Tutto ciò esclusivamente in ottica ecologica, perché se lei è soddisfatto dell’auto, e non ha neppure dovuto pagarla, ci mancherebbe che la mettessi in discussione!
Buona domenica!
Non leggo una cosa nell’articolo, stile di guida e percorso, ovviamente se va in autostrada ai 140 e inchioda a culo delle auto gli va pure benecome consumo.
Altra inesattezza è la batteria, dove viene fornita la capacità lorda e non l’utilizzabile.
Buona sera Valeria.
Cosa intende per “Mai ricaricato più di 28-30km dichiarati”?
La ricarica è inerente ai kWh che “mette” nella batteria, che vengono “mostrati” in percentuale.
In una Plug-in (nella mia, almeno) occorre sempre ricaricare fino al 100%, che in realtà non è (non lo è sulla mia) l’effettivo 100% e scaricarla fin sotto il 5/10% (che non è solo il 5/10%, senza però rischiare di far partire il termico, in tal caso va caricata a percentuali più alte, sempre che nella sua Plug-in si possa andare per tutta l’autonomia elettrica senza che si attivi il motore termico: sembra infatti che ci siano delle Plug-in che si comportano non da Plug-in ma da quasi da Full Hybrid).
Normalmente, per allungare la vita della piccola batteria delle Plug-in, le case “permettono” di usarne solo l’80%, e quindi si parla di batteria lorda (nel mio caso 13 kWh) e di batteria netta, cioè quella ricaricabile e scaricabile (nel mio caso 10,4 kWh). Indicativamente, quando viene indicato il 100% di carica è circa pari al 90%, quando indica 1% è attorno al 10%: ovvero, come detto, si usa solo l’80% (più o meno, non è detto che sia realmente il 90% ed il 10%: non viene dichiarato, le ho solo portato un esempio).
L’autonomia reale NON è quella che le indica il Computer di bordo, soprattutto ad auto nuova (ma lo è raramente, tanto che lo strumento viene chiamato “indovinometro”). La vera autonomia sono i Km che riesce effettivamente a percorrere ESCLUSIVAMENTE in elettrico tra una carica e la carica successiva, più i Km che vengono indicati come residui al momento della carica che si appresta a fare.
Il problema è che, mentre i kWh caricati al 100% quelli sono e non cambiano (nel mio caso i 10,4, in realtà poco più per le dispersioni elettriche in carica), per l’autonomia il discorso è molto più complesso ed estremamente variabile ed articolato (in particolare se interessa utilizzare il meno possibile il termico, se si può con la propria Plug-in).
L’autonomia dipende, infatti, da quanto sa usare la sua auto, da come sa (o può) modificarne i settaggi, da come la guida, dal traffico, dalla velocità, dal clima, e chi più ne ha più ne metta.
Le variabili sono tante e tali che, nella mia (va sempre precisato perché non c’è una plug-in uguale ad un’altra, ogni casa ha la sua “architettura” tecnica), tra i primi tre mesi invernali di utilizzo, in cui non sapevo nulla dell’auto e riuscivo a fare mediamente solo 45 Km scarsi (pur avendo un’autonomia media di omologazione di 65 Km), e questi ultimi tre mesi, sempre invernali, ci sono ben 25 Km di differenza: 70 Km di autonomia, cioè perfino 5 Km in più dell’omologazione. In estate faccio agevolmente oltre 75/80 Km. Per incrementare l’autonomia è fondamentale saperla usare e conoscerne i “trucchetti”. E si impara solo usandola e vedendo di volta in volta che succede facendo una cosa piuttosto che un’altra.
Vede bene che ci sono molte variabili. Ed è molto facile sbagliare, all’inizio, anche molto più di “qualcosa”.
Ma magari lei queste cose le sa già, e sono io, invece, che ho frainteso la sua domanda. In tal caso, mi scusi per la “tirata”.
Grazie Ivano, effettivamente devo ancora studiare 😅. È un’auto aziendale quindi non scelta consapevole, ma obbligata. Detto questo, raramente riesco a fare più di 30km con una carica, e la uso solo in città. Sicuramente il riscaldamento influisce, ma il percorso cittadino non consente grandi manovre, credo. E io ancora devo imparare ad usarla meglio, questo è certo.
Un altro punto dolente è che l’azienda rimborsa la benzina, ma non la ricarica elettrica, quindi non ho nessun incentivo ad andare elettrico, se non quando ricarico in ufficio. Questa cosa l’ho sentita anche da altre aziende e non capisco quale sia il motivo, visto che sarebbe un risparmi per tutti e per l’ambiente. Forse c’è qualche inghippo fiscale? Forse vaielettrico.it potrebbe chiarire il punto?
Grazie a tutti!
Buona sera Valeria, buona domenica.
Il fatto che la sua azienda, e purtroppo non è l’unica, incentivi col rimborso l’uso a benzina a discapito dell’elettrico fa capire al meglio perché sia un fondamentale errore incentivare l’acquisto di PHEV per flotte aziendali (e per noleggi). E spiega anche perché le PHEV abbiano risultati così poco ecologici nelle analisi periodiche che vengono fatte. E’ un enorme peccato, perché alcune Plug-in sono estremamente ecologiche se utilizzate correttamente e nell’ambito previsto.
Col suo utilizzo sarebbe stata una perfetta utente di un’auto BEV, per giunta sicuramente a zero emissioni.
Comunque, sono andato velocemente a vedere alcuni dati della sua auto.
La prima considerazione è che è un SUV. Questo comporta un po’ di problemi nell’efficienza, soprattutto a causa del peso.
Infatti, BMW dichiara un consumo WLTP col termico che va da 2 a 2,6 litri/100Km, dato che le dico subito essere fasullo, non perché sia falso di proposito, ma perché non considera il consumo elettrico (è così per tutte le PHEV). E’ però un consumo piuttosto alto (la mia, una station wagon certamente molto più leggera ed aerodinamica, è omologata per 1,2 l/100Km, quindi circa la metà). Il consumo “vero” può essere molto migliore o molto peggiore di così, ciò in funzione del suo utilizzo. Io uso la mia auto nel 97% dei viaggi in elettrico, per cui il mio consumo reale col termico è di 0,4 l/100Km (sempre fasullo nel senso indicato prima perché non considera quel 97% di viaggi fatti in solo elettrico ma considera tutti i Km).
Anche le emissioni di omologazione sono abbastanza alte, visto che BMW indica un’emissione che va da 45 a 59 g/Km di CO2 (la mia è omologata per 23,8 g/Km, ma per come la uso sto emettendo 9 g/Km).
Quanto al consumo elettrico, BMW dichiara consumi che vanno da 18,9 a 20,5 kWh/100Km. Altini anche questi (la mia è omologata per 14,4 kWh/100Km, ma faccio, ora che la so usare, da 10/12 a 13/14 kWh/100Km, il primo dato è estivo, il secondo invernale. Vita auto, con tutti gli errori iniziali compresi, 15,08 kWh/100Km).
Quanto all’autonomia, BMW dichiara un range da 45 a 59 Km. Con una dozzina di kWh di batteria netta sono pochini. Io ho poco più di 10 kWh e l’omologazione parla di 65 Km di autonomia. Ne faccio 70 in inverno!
In alcuni test della sua BMW su Youtube che ho adocchiato, i tester riuscivano a fare poco più di 30/35 Km. Quindi sostanzialmente come lei. Ma non è detto che i tester sappiano usarla al meglio, le Plug-in bisogna avercele in mano per mesi per cavarne fuori il meglio.
Sono tutti valori dovuti al fatto che sia un SUV. E, se non la si sa usare, soprattutto all’inizio, i dati reali sono normalmente peggiori.
Se la usa prevalentemente in città (non so per quanti Km), ci sono solo due possibilità di migliorare il consumo e, quindi, l’autonomia (sempre caricandola al 100%):
1) pre-climatizzazione prima del viaggio (se la sua auto la può fare, e deve essere fatta con l’auto attaccata alla rete elettrica di casa: naturalmente non rimborsata dalla sua azienda, quindi un costo vivo in più) e, conseguentemente, clima che lavorerà di meno in viaggio, o proprio clima spento (partendo con l’abitacolo già in temperatura, se il viaggio è breve e cittadino, non se ne accorgerà neppure).
2) imparare ad usare un tipo di guida predittivo. Questo significa molte cose, ma tutte orientate a far fermare ed a far variare la velocità dell’auto il meno possibile, col minor uso possibile di freno ed acceleratore. Ad esempio, se scorge in lontananza che sta per giungere ad un semaforo rosso, inizi da subito a rallentare e faccia “scorrere” l’auto in attesa che il semaforo diventi verde, al fine di non dover muovere quel bestione da fermo.
Il resto lo si impara usandola. Non è un’auto termica, non va usata come un’auto termica.
Buono studio, se non si scoccia prima, visto che l’auto non è sua e che le rimborsano benzina e non l’elettricità. Però, se può, pensi all’ambiente… meno userà il termico meglio sarà per i nostri polmoni e per il clima.
Io utilizzo una DS4 Ibrida plug in e percorro circa 20 km in elettrico e circa 40 km in modalità ibrida. Per ricaricare gli 11 kW/h impiego circa 2h 30′ con colonnina a pagamento ed il costo della ricarica è di circa 8,50€. Qualcuno di voi geni elettrici potrebbe spiegarmi la reale utilità di questa cosa? Sono 3 mesi che cerco di darmi una spiegazione logica che possa spingere una persona sana di mente ad utilizzare una vettura di questo tipo ma nonostante i miei sforzi non ho ancora trovato una sola ragione valida. Dimenticavo di aggiungere che in zona Milano/Bergamo le colonnine di ricarica sono quasi tutte fuori servizio oppure rotte. Quindi, se non avessi anche un motore termico a supporto dell’inutile motore elettrico, passerei le mie giornate a chiamare il carroattrezzi oppure, come ormai accade sempre più spesso, dei generatori a gasolio per ricaricare la mia batteria. Con buona pace delle transizione green. Buona giornata e viva il gasolio!
8,50 € per 11 kWh? Forse è il caso di cambiare provider?
Le colonnine fuori servizio di chi sono? Facciamo tranquillamente i nomi, penso che se c’è un problema la redazione potrebbe essere interessata a indagare…
Non me ne voglia chi è ben contento della sua ibrida e riesce a sfruttarla correttamente ( come la signora Mia) ma lei si è risposto da solo… io avevo preso in considerazione il gpl ma verificato che non si può fare il self-service ho optato x la Kona 64 con soddisfazione totale ( anche economica, vedi 2€x100 km ) oltre ogni previsione e ovviamente x le mie esigenze… ibrida neanche presa in considerazione!!
una plug-in la ricarichi a casa o sul lavoro punto..
sbattersi alle colonnine pubbliche tutti i giorni io non lo farei mai
ideale è fare come me che con il fotovoltaico ho anche la possibilità di ricaricare nelle ore centrali del giorno ..
altra storia ancora è acquistare una plug-in OGGI , con costi spesso superiori a una bev a media/lunga percorrenza , imho mossa stupida
ancora più stupido è rifornire presso le colonnine pubbliche spesso senza un abbonamento
le bev e le plug-in non sono auto per chi non è minimamente informato
acqustare un’auto senza informarsi prima è stupido
acquistare un’auto plug-in o beb senza informarsi prima è molto stupido
my 2 cent di stupidate contro la retorica stupida contro l’elettrico
Buona sera Elenio.
Come mai ha una Plug-in se non ha un posto dove ricaricarla mentre lei dorme o mentre lei lavora?
Non va usata come una “viva il gasolio”. A differenza delle “viva il gasolio” si fa rifornimento quando non la si usa, non mentre la si usa.
Non si sforzi, comunque: non so se sono sano di mente (alle volte mia moglie lo dubita), ma io mi trovo da pascià con una Plug-in.
Mediamente 70 Km di autonomia elettrica in inverno, oltre 75/80 Km in estate (io faccio circa 26 Km al giorno e non tutti i giorni, per cui, ad esempio, sono 4 giorni che la uso in elettrico senza aver ricaricato, 6 viaggi per 60 Km e mi restano ancora 10 Km: stanotte ricaricherò, anzi, faccio che avviare la carica da remoto proprio ora. Fatto! Scusi!).
Il mio utilizzo è per il 97% dei viaggi a Km zero, pari al 90% dei Km. In 17.500 Km totali ho usato 130 litri di benzina, ma ne ho usati così tanti solo perché nei primi sei mesi non avevo proprio idea di come usarla al meglio, ed ho fatto grandi errori. Più alcuni lunghi viaggi imprevisti.
L’ultimo pieno, che ho fatto 388 giorni fa e dopo che avevo imparato ad usarla, racconta di 7.500 Km percorsi da allora, con 30 litri di benzina consumata (le lascio calcolare i Km al litro). Di quel pieno mi restano nel serbatoio circa 9,5 litri. Certo, dipende dal fatto che viaggio quasi totalmente in elettrico, e la benzina, in modalità ibrida, la uso solo nei lunghi viaggi (con un consumo di 28,4 Km/l con i due motori).
Non è che, magari, noi insani di mente abbiamo scelto quel tipo di auto perché era perfettamente adatta per le nostre necessità di utilizzo? Sa, l’insania mentale a volte fa pensare a come si debba usare una cosa prima di avercela, non dopo.
Infine, non è molto corretto mescolare Plug-in ed elettriche. Con 300 o 400 Km di autonomia si hanno necessità molto diverse da chi ha una Plug-in da 50/80 Km. Magari, se provasse un’elettrica, si accorgerebbe che non è così malaccio come pensa. Ovviamente se il suo utilizzo è confacente alle caratteristiche di una BEV. Vale sempre la pena di chiederselo. Prima!
Buona notte!
Eh, l’età, la stanchezza!
Questa:
Il mio utilizzo è per il 97% dei viaggi a Km zero, pari al 90% dei Km.
è da intendersi:
Il mio utilizzo è per il 97% dei viaggi a zero emissioni, pari al 90% dei Km.
Hai visto mai che qualcuno insano di mente mi legga, prolisso come sono…
Io ho una kia niro phev almeno 40000 km in elettrico 4 anni promette 58 e da meta’ marzo a meta’ ottobre li fa sempre (no autostrada) dopo cala anche 15 km
AVEVO UNA JEEP 4XE DATA PER KM 50 NON SONO MAI ARRIVATO A 30..L’HANNO TENUTA UN MESE E…TUTTO A POSTO POI MAXI RICHIAMO PERCHè LA MACCHINA TRA LE ALTR COSE NON RICARICAVA, MAI FATTO IL RICHIAMO PERCHE HO PRESO UNA KIA SPORTAGE PLUG IN…UN MOSTRO!!! ALTRO CHE FIAT
Secondo me questi “convinti senza se e senza ma” hanno dei seri problemi. Oppure non hanno mai utilizzato una vera auto alimentata a benzina o gasolio. Leggere certe scemenze mi fa venire il dubbio che viviamo in 2 realtà diverse.
Io ho una 308 plug-in hybrid da 225cv da ormai 1 anno, 15000 km.
Batteria 12,4 kW, autonomia dichiarata sui 60 km.
Io, senza condizionatore accesso (che riduce l’autonomia in maniera considerevole in pieno inverno o in piena estate), sono riuscito ad arrivare anche a 64/66km (vi sono dei video su youtube di gente che fà anche un filo meglio). Con guida predittiva, piede leggero, sfruttando i sali e scendi delle mie zone (provincia di Monza). Senza Brake mode attivata, ma facendo scorrere la vettura quando possibile (quella che molti definiscono guida predittiva, non arrivare allo stop e frenare di ma rallentare un pò prima, per esempio).
In pieno inverno (temp. prossima a 0°C) o piena estate (30°C e oltre), condizionatore accesso, meno di 38/40 km non ho mai fatto.
Penso che questo sia il caso di una batteria difettosa, o di problematiche legate al modello 3008 nello specifico. Perchè altri miei amici, con altre Peugeot (308 come la mia o 508), Mercedes ecc plug-in, non hanno avuto tali problemi.
Buongiorno, vorrei dire per prima cosa che sono favorevole alla propulsione elettrica. Secondo, vivo in un paese non europeo. Terzo, qui col costo dei pannelli ci si compra direttamente un’auto di prestazioni più che sufficienti per un uso cittadino, circa 100-150 km al giorno (non siamo nei piccoli centri delle piccole città Italiane). Quarto, senza i balzelli imposti all’energia, la propulsione convenzionale costa praticamente come quella elettrica e come autonomia non c’è assolutamente confronto. Qui per via delle distanze differenti, con le batterie da telefonino (litio) ci fai quello che viene normalmente definito un giro attorno all’isolato…
Penso che fuori dalla nube di informazioni confuse e spesso contrastanti cui viene sottoposta, la mente umana riesce a ragionare meglio. Penso che si, l’elettrico è meglio come concetto, perché è silenzioso. Si, lo adotterò quando la tecnologia sarà matura ed economica veramente e non solo per le campagne di marketing. Il risparmio maggiore (di denaro, risorse e tempo) vorrei fosse mio, e non delle holding automobilistiche, energetiche o dei governi.
Buona Fortuna a tutti, e che il KWh vi sia leggero
Per quello che vale, io vivo una situazione analoga. Peugeot 308 aziendale ibrida plug-in e stesso powertrain elettrico della 3008 (mentre la versione è quella da 180 CV). Auto ritirata a metà settebre 2022, percorrenza stimata dall'”indovinometro” sempre sui 50-56 km. Poi con l’inverno drastico calo a 34-38 km di autonomia stimata. In realtà con un po’ di attenzione (guida “one pedal”, prevedere il comportamento del traffico etc ) si riesce a migliorare quanto ipotizzato dallo strumento. Però se lo stile di guida non si adatta all’elettrico,anche i consumi ne risentiranno. Benzina e Diesel se messi alla frusta si comportano alla stesso modo. Disattivando l’e-brake e utilizzando l’acceleratore come un interruttore (tutto aperto o tutto chiuso) credo che l’effettiva autonomia potrebbe scendere facilmente a 25-30 km con un pieno di corrente.
Sig. Lombardi, la sua auto ha la possibilità di pre-climatizzare da remoto (o con programmazione)?
Se la risposta è si, provi a pre-climatizzarla da mezz’ora prima di ogni viaggio quando è collegata alle rete elettrica in garage (o se ha un posto di ricarica al lavoro). In base alla durata del suo viaggio, potrà o proprio non utilizzare il climatizzatore grazie all’abitacolo già alla temperatura che desidera, od usarlo con poco consumo proprio perché, grazie alla pre-climatizzazione, non ci sanno i 10 minuti iniziali particolarmente energivori.
Se può farlo, provi! Io, facendolo (assieme ad altri accorgimenti, che ho scritto in un’analisi che ho inviato alla redazione), sono passato dai 45 Km medi del primo inverno a 70 Km medi in questo inverno (il terzo). Con un’autonomia media di omologazione di 65 Km!
Dimenticavo: si scordi dell’autonomia che le fornisce il computer di bordo. Non sempre è preciso. L’autonomia vera sono i Km che effettivamente riesce a fare tra una carica e la successiva, più i Km indicati come residui.
Ennesima mail, ci mancherebbe, ma ormai ne abbiamo lette..
Ma vogliamo fare un minimo di statistica e dire una buona volta che la stragrande maggioranza di quelli che si lamentano dell’autonomia delle plugin hanno preso delle vetture del gruppo stellantis?
Perchè io con la mia Kuga, che ha un powertrain Toyota, d’inverno faccio 50/55 km e d’estate più di 70? A fronte di un “dichiarato” da Ford di 55 km in elettrico?
E con tutto che la Kuga è tra le plugin più diffuse, manco uno che abbia scritto per lamentarsi (ovvio: nemmeno delle Toyota visto che il “motore” è poi lo stesso).
Non sarà che a pensar male si fa peccato… eccetera? 😉
Le case automobilistiche, non possono dichiarare valori arbitrari sull’autonomia (che sia elettrica o termica o combinata). I valori vengono determinati in fase di omologazione del veicolo. Chiaramemte ci sono dei margini di variabilità legati al fatto che non tutti gli allestimenti veicolari sono uguali e generalmente le case automobolistiche dichiarano il migliore (allestimento più leggero, ruote con cerchi di minore larghezza possibile, configurazione aerodinamica migliore, ecc). Nello specifico, 30 km sono nettamente bassi per quella vettura, per quella batteria, e per le condizioni di utilizzo dichiarate dal lettore, quindi anche io consiglierei di far verificare la vettura dal concessionario.
Confermo le percorrenze della Kuga plugin! La posseggo anche io e mi trovo benissimo, il sistema Toyota montato sulla Kuga è efficientissimo! Anche il cognato di un mio collega con la Pegeout 3008 plugin ha percorrenze elettriche inferiori!
Buongiorno,
la mia auto aziendale è una Peugeot 3008 Hybrid4 (quella con 2 motori elettrici, uno nel cambio, l’altro sul differenziale posteriore) da Giugno 2020. La mia esperienza sulle ricariche è la seguente:
– percorro circa 30.000 km/anno, più che altro in statale ed in città, molto poco in autostrada (dove vado a benzina).
– la batteria ha una capacità TEORICA di 13.1 kWh, REALE di 12.4 kWh.
– il tipo di ricarica non influisce sul livello di carica: il 100% si raggiunge sia con il caricatore da 1.8 kW, sia con le colonnine a 7.4 kW (il massimo accettato da OBC).
– le prestazioni della batteria sono massime quando la temperatura ambientale sta in un range fra i 22°C ed i 26°C. In questo intervallo l’autonomia è quasi uguale al dichiarato (il display arriva a mostrare anche 52 km, che si dimostrano reali!) ma solo a patto di avere uno stile di guida MOOOOLTO addormentato…!
– quando la temperatura è fuori dal range indicato (sopra, o sotto) l’autonomia cala mostruosamente, fino a raggiungere anche i 30 km in pieno inverno, con temperature anche sotto 0°C. Se poi adotto una guida “brillante”, il display arriva anche a mostrare 28 o 26 km!
Con queste premesse, il punto di equivalenza fra elettroni e benzina, con la benzina a circa 1.80 €/litro, si aggira fra 0,40 e 0,50 €/kWh. Se costa di più (e di questi tempi è spesso così), non conviene andare in elettrico! È fortunato chi può ricaricare da fotovoltaico a costo (quasi) zero!!
Buongiorno Sig. Gianluca.
Leggendola, mi è venuto da pensare che il suo racconto è una possibile dimostrazione pratica del fatto che dovrebbe essere vietato alle “flotte” ed ai “noleggi”, e non incentivato, l’acquisto di una Plug-in. Con 30.000 Km all’anno, lei fa mediamente più di 100 km al giorno lavorativo, o una 80ina abbondante per 365 giorni se utilizza l’auto ogni santo giorno. Range definibile come ideale per una BEV!
Con una PHEV, invece, ogni giorno lei “rischia” di essere fuori dal range elettrico concesso dalla batteria! E, da quanto dice, dimostra anche che un SUV non è la “massa” ideale per farci una PHEV. Con 12,4 kWh netti di batteria fare 20 Km in meno della mia che ha 10,4 kWh netti testimonia che non sono davvero auto ideali i SUV. Però piacciono, sono di moda e nulla si può dire però, a mio avviso, sono un vero controsenso ecologico.
Inoltre, vedo che viene sempre considerato per “oro colato” quello che dice il computer di bordo. Ma la sua “vera” autonomia qual è? Cioè da una carica alla successiva, quanti Km riesce a fare realmente ed esclusivamente in elettrico (più il residuo indicato prima della carica, se c’è)?
Non conosco cosa consente di fare la sua auto ma, da alcune cose che dice, o non la sta usando al meglio oppure è un’auto non ideale come Plug-in: se la si sa usare, o se l’auto consente di porvi rimedio, non c’è alcun crollo obbligatorio di autonomia invernale. Io ho 65 Km di autonomia di omologazione e d’inverno, con gli opportuni accorgimenti (che ho indicato in un’analisi che la redazione non riesce a pubblicare, credo) io faccio tranquillamente una media di 70 Km in elettrico. E non d’inverno inteso 21 dicembre – 21 marzo, visto che in questo inizio marzo ci sono già 18-20 gradi, temperatura già ottimale per la mia, ma nei tre mesi più freddi. Quindi, se riesco a farlo io, non c’è un “obbligo” invernale di crollo dell’autonomia!
Tornando alla “precisione” del computer di bordo ieri, ad esempio, ho dovuto andare verso le montagne e poi sono tornato. Il computer di bordo a 10 Km da casa mi indicava un’autonomia residua di 48 Km. Arrivato a casa dopo 10 Km mi diceva 51 Km di autonomia residua. Magia? No: salita all’inizio e discesa al ritorno. Il computer di bordo, alias indovinometro, non può che “vaticinare” in base a ciò che è accaduto nei Km precedenti, perché non può “vaticinare” per i Km che seguiranno, e men che meno per i viaggi che seguiranno.
Spero però di sbagliarmi: nei 30.000 Km che indica ci potrebbero essere due o tre viaggi annuali di 1.500 Km ed allora le cose si “aggiusterebbero” un po’ perché l’uso nel quotidiano potrebbe essere entro l’autonomia dell’auto.
Tutto ciò esclusivamente in ottica ecologica, perché se lei è soddisfatto dell’auto, e non ha neppure dovuto pagarla, ci mancherebbe che la mettessi in discussione!
Buona domenica!
Non leggo una cosa nell’articolo, stile di guida e percorso, ovviamente se va in autostrada ai 140 e inchioda a culo delle auto gli va pure benecome consumo.
Altra inesattezza è la batteria, dove viene fornita la capacità lorda e non l’utilizzabile.
BMW X3 plug in di tre mesi. Mai ricaricato più di 28-30km dichiarati. Sbaglio qualcosa?
Buona sera Valeria.
Cosa intende per “Mai ricaricato più di 28-30km dichiarati”?
La ricarica è inerente ai kWh che “mette” nella batteria, che vengono “mostrati” in percentuale.
In una Plug-in (nella mia, almeno) occorre sempre ricaricare fino al 100%, che in realtà non è (non lo è sulla mia) l’effettivo 100% e scaricarla fin sotto il 5/10% (che non è solo il 5/10%, senza però rischiare di far partire il termico, in tal caso va caricata a percentuali più alte, sempre che nella sua Plug-in si possa andare per tutta l’autonomia elettrica senza che si attivi il motore termico: sembra infatti che ci siano delle Plug-in che si comportano non da Plug-in ma da quasi da Full Hybrid).
Normalmente, per allungare la vita della piccola batteria delle Plug-in, le case “permettono” di usarne solo l’80%, e quindi si parla di batteria lorda (nel mio caso 13 kWh) e di batteria netta, cioè quella ricaricabile e scaricabile (nel mio caso 10,4 kWh). Indicativamente, quando viene indicato il 100% di carica è circa pari al 90%, quando indica 1% è attorno al 10%: ovvero, come detto, si usa solo l’80% (più o meno, non è detto che sia realmente il 90% ed il 10%: non viene dichiarato, le ho solo portato un esempio).
L’autonomia reale NON è quella che le indica il Computer di bordo, soprattutto ad auto nuova (ma lo è raramente, tanto che lo strumento viene chiamato “indovinometro”). La vera autonomia sono i Km che riesce effettivamente a percorrere ESCLUSIVAMENTE in elettrico tra una carica e la carica successiva, più i Km che vengono indicati come residui al momento della carica che si appresta a fare.
Il problema è che, mentre i kWh caricati al 100% quelli sono e non cambiano (nel mio caso i 10,4, in realtà poco più per le dispersioni elettriche in carica), per l’autonomia il discorso è molto più complesso ed estremamente variabile ed articolato (in particolare se interessa utilizzare il meno possibile il termico, se si può con la propria Plug-in).
L’autonomia dipende, infatti, da quanto sa usare la sua auto, da come sa (o può) modificarne i settaggi, da come la guida, dal traffico, dalla velocità, dal clima, e chi più ne ha più ne metta.
Le variabili sono tante e tali che, nella mia (va sempre precisato perché non c’è una plug-in uguale ad un’altra, ogni casa ha la sua “architettura” tecnica), tra i primi tre mesi invernali di utilizzo, in cui non sapevo nulla dell’auto e riuscivo a fare mediamente solo 45 Km scarsi (pur avendo un’autonomia media di omologazione di 65 Km), e questi ultimi tre mesi, sempre invernali, ci sono ben 25 Km di differenza: 70 Km di autonomia, cioè perfino 5 Km in più dell’omologazione. In estate faccio agevolmente oltre 75/80 Km. Per incrementare l’autonomia è fondamentale saperla usare e conoscerne i “trucchetti”. E si impara solo usandola e vedendo di volta in volta che succede facendo una cosa piuttosto che un’altra.
Vede bene che ci sono molte variabili. Ed è molto facile sbagliare, all’inizio, anche molto più di “qualcosa”.
Ma magari lei queste cose le sa già, e sono io, invece, che ho frainteso la sua domanda. In tal caso, mi scusi per la “tirata”.
Grazie Ivano, effettivamente devo ancora studiare 😅. È un’auto aziendale quindi non scelta consapevole, ma obbligata. Detto questo, raramente riesco a fare più di 30km con una carica, e la uso solo in città. Sicuramente il riscaldamento influisce, ma il percorso cittadino non consente grandi manovre, credo. E io ancora devo imparare ad usarla meglio, questo è certo.
Un altro punto dolente è che l’azienda rimborsa la benzina, ma non la ricarica elettrica, quindi non ho nessun incentivo ad andare elettrico, se non quando ricarico in ufficio. Questa cosa l’ho sentita anche da altre aziende e non capisco quale sia il motivo, visto che sarebbe un risparmi per tutti e per l’ambiente. Forse c’è qualche inghippo fiscale? Forse vaielettrico.it potrebbe chiarire il punto?
Grazie a tutti!
Buona sera Valeria, buona domenica.
Il fatto che la sua azienda, e purtroppo non è l’unica, incentivi col rimborso l’uso a benzina a discapito dell’elettrico fa capire al meglio perché sia un fondamentale errore incentivare l’acquisto di PHEV per flotte aziendali (e per noleggi). E spiega anche perché le PHEV abbiano risultati così poco ecologici nelle analisi periodiche che vengono fatte. E’ un enorme peccato, perché alcune Plug-in sono estremamente ecologiche se utilizzate correttamente e nell’ambito previsto.
Col suo utilizzo sarebbe stata una perfetta utente di un’auto BEV, per giunta sicuramente a zero emissioni.
Comunque, sono andato velocemente a vedere alcuni dati della sua auto.
La prima considerazione è che è un SUV. Questo comporta un po’ di problemi nell’efficienza, soprattutto a causa del peso.
Infatti, BMW dichiara un consumo WLTP col termico che va da 2 a 2,6 litri/100Km, dato che le dico subito essere fasullo, non perché sia falso di proposito, ma perché non considera il consumo elettrico (è così per tutte le PHEV). E’ però un consumo piuttosto alto (la mia, una station wagon certamente molto più leggera ed aerodinamica, è omologata per 1,2 l/100Km, quindi circa la metà). Il consumo “vero” può essere molto migliore o molto peggiore di così, ciò in funzione del suo utilizzo. Io uso la mia auto nel 97% dei viaggi in elettrico, per cui il mio consumo reale col termico è di 0,4 l/100Km (sempre fasullo nel senso indicato prima perché non considera quel 97% di viaggi fatti in solo elettrico ma considera tutti i Km).
Anche le emissioni di omologazione sono abbastanza alte, visto che BMW indica un’emissione che va da 45 a 59 g/Km di CO2 (la mia è omologata per 23,8 g/Km, ma per come la uso sto emettendo 9 g/Km).
Quanto al consumo elettrico, BMW dichiara consumi che vanno da 18,9 a 20,5 kWh/100Km. Altini anche questi (la mia è omologata per 14,4 kWh/100Km, ma faccio, ora che la so usare, da 10/12 a 13/14 kWh/100Km, il primo dato è estivo, il secondo invernale. Vita auto, con tutti gli errori iniziali compresi, 15,08 kWh/100Km).
Quanto all’autonomia, BMW dichiara un range da 45 a 59 Km. Con una dozzina di kWh di batteria netta sono pochini. Io ho poco più di 10 kWh e l’omologazione parla di 65 Km di autonomia. Ne faccio 70 in inverno!
In alcuni test della sua BMW su Youtube che ho adocchiato, i tester riuscivano a fare poco più di 30/35 Km. Quindi sostanzialmente come lei. Ma non è detto che i tester sappiano usarla al meglio, le Plug-in bisogna avercele in mano per mesi per cavarne fuori il meglio.
Sono tutti valori dovuti al fatto che sia un SUV. E, se non la si sa usare, soprattutto all’inizio, i dati reali sono normalmente peggiori.
Se la usa prevalentemente in città (non so per quanti Km), ci sono solo due possibilità di migliorare il consumo e, quindi, l’autonomia (sempre caricandola al 100%):
1) pre-climatizzazione prima del viaggio (se la sua auto la può fare, e deve essere fatta con l’auto attaccata alla rete elettrica di casa: naturalmente non rimborsata dalla sua azienda, quindi un costo vivo in più) e, conseguentemente, clima che lavorerà di meno in viaggio, o proprio clima spento (partendo con l’abitacolo già in temperatura, se il viaggio è breve e cittadino, non se ne accorgerà neppure).
2) imparare ad usare un tipo di guida predittivo. Questo significa molte cose, ma tutte orientate a far fermare ed a far variare la velocità dell’auto il meno possibile, col minor uso possibile di freno ed acceleratore. Ad esempio, se scorge in lontananza che sta per giungere ad un semaforo rosso, inizi da subito a rallentare e faccia “scorrere” l’auto in attesa che il semaforo diventi verde, al fine di non dover muovere quel bestione da fermo.
Il resto lo si impara usandola. Non è un’auto termica, non va usata come un’auto termica.
Buono studio, se non si scoccia prima, visto che l’auto non è sua e che le rimborsano benzina e non l’elettricità. Però, se può, pensi all’ambiente… meno userà il termico meglio sarà per i nostri polmoni e per il clima.
Dimenticavo!
Qui Vaielettrico ha affrontato (per l’ennesima volta, mi pare di ricordare), il tema dei rimborsi “elettrici” per chi ha l’auto aziendale:
https://www.vaielettrico.it/auto-aziendale-se-ricarico-a-casa-il-rimborso/
Io utilizzo una DS4 Ibrida plug in e percorro circa 20 km in elettrico e circa 40 km in modalità ibrida. Per ricaricare gli 11 kW/h impiego circa 2h 30′ con colonnina a pagamento ed il costo della ricarica è di circa 8,50€. Qualcuno di voi geni elettrici potrebbe spiegarmi la reale utilità di questa cosa? Sono 3 mesi che cerco di darmi una spiegazione logica che possa spingere una persona sana di mente ad utilizzare una vettura di questo tipo ma nonostante i miei sforzi non ho ancora trovato una sola ragione valida. Dimenticavo di aggiungere che in zona Milano/Bergamo le colonnine di ricarica sono quasi tutte fuori servizio oppure rotte. Quindi, se non avessi anche un motore termico a supporto dell’inutile motore elettrico, passerei le mie giornate a chiamare il carroattrezzi oppure, come ormai accade sempre più spesso, dei generatori a gasolio per ricaricare la mia batteria. Con buona pace delle transizione green. Buona giornata e viva il gasolio!
8,50 € per 11 kWh? Forse è il caso di cambiare provider?
Le colonnine fuori servizio di chi sono? Facciamo tranquillamente i nomi, penso che se c’è un problema la redazione potrebbe essere interessata a indagare…
Non me ne voglia chi è ben contento della sua ibrida e riesce a sfruttarla correttamente ( come la signora Mia) ma lei si è risposto da solo… io avevo preso in considerazione il gpl ma verificato che non si può fare il self-service ho optato x la Kona 64 con soddisfazione totale ( anche economica, vedi 2€x100 km ) oltre ogni previsione e ovviamente x le mie esigenze… ibrida neanche presa in considerazione!!
una plug-in la ricarichi a casa o sul lavoro punto..
sbattersi alle colonnine pubbliche tutti i giorni io non lo farei mai
ideale è fare come me che con il fotovoltaico ho anche la possibilità di ricaricare nelle ore centrali del giorno ..
altra storia ancora è acquistare una plug-in OGGI , con costi spesso superiori a una bev a media/lunga percorrenza , imho mossa stupida
ancora più stupido è rifornire presso le colonnine pubbliche spesso senza un abbonamento
le bev e le plug-in non sono auto per chi non è minimamente informato
acqustare un’auto senza informarsi prima è stupido
acquistare un’auto plug-in o beb senza informarsi prima è molto stupido
my 2 cent di stupidate contro la retorica stupida contro l’elettrico
Buona sera Elenio.
Come mai ha una Plug-in se non ha un posto dove ricaricarla mentre lei dorme o mentre lei lavora?
Non va usata come una “viva il gasolio”. A differenza delle “viva il gasolio” si fa rifornimento quando non la si usa, non mentre la si usa.
Non si sforzi, comunque: non so se sono sano di mente (alle volte mia moglie lo dubita), ma io mi trovo da pascià con una Plug-in.
Mediamente 70 Km di autonomia elettrica in inverno, oltre 75/80 Km in estate (io faccio circa 26 Km al giorno e non tutti i giorni, per cui, ad esempio, sono 4 giorni che la uso in elettrico senza aver ricaricato, 6 viaggi per 60 Km e mi restano ancora 10 Km: stanotte ricaricherò, anzi, faccio che avviare la carica da remoto proprio ora. Fatto! Scusi!).
Il mio utilizzo è per il 97% dei viaggi a Km zero, pari al 90% dei Km. In 17.500 Km totali ho usato 130 litri di benzina, ma ne ho usati così tanti solo perché nei primi sei mesi non avevo proprio idea di come usarla al meglio, ed ho fatto grandi errori. Più alcuni lunghi viaggi imprevisti.
L’ultimo pieno, che ho fatto 388 giorni fa e dopo che avevo imparato ad usarla, racconta di 7.500 Km percorsi da allora, con 30 litri di benzina consumata (le lascio calcolare i Km al litro). Di quel pieno mi restano nel serbatoio circa 9,5 litri. Certo, dipende dal fatto che viaggio quasi totalmente in elettrico, e la benzina, in modalità ibrida, la uso solo nei lunghi viaggi (con un consumo di 28,4 Km/l con i due motori).
Non è che, magari, noi insani di mente abbiamo scelto quel tipo di auto perché era perfettamente adatta per le nostre necessità di utilizzo? Sa, l’insania mentale a volte fa pensare a come si debba usare una cosa prima di avercela, non dopo.
Infine, non è molto corretto mescolare Plug-in ed elettriche. Con 300 o 400 Km di autonomia si hanno necessità molto diverse da chi ha una Plug-in da 50/80 Km. Magari, se provasse un’elettrica, si accorgerebbe che non è così malaccio come pensa. Ovviamente se il suo utilizzo è confacente alle caratteristiche di una BEV. Vale sempre la pena di chiederselo. Prima!
Buona notte!
Eh, l’età, la stanchezza!
Questa:
Il mio utilizzo è per il 97% dei viaggi a Km zero, pari al 90% dei Km.
è da intendersi:
Il mio utilizzo è per il 97% dei viaggi a zero emissioni, pari al 90% dei Km.
Hai visto mai che qualcuno insano di mente mi legga, prolisso come sono…
Io ho una kia niro phev almeno 40000 km in elettrico 4 anni promette 58 e da meta’ marzo a meta’ ottobre li fa sempre (no autostrada) dopo cala anche 15 km
AVEVO UNA JEEP 4XE DATA PER KM 50 NON SONO MAI ARRIVATO A 30..L’HANNO TENUTA UN MESE E…TUTTO A POSTO POI MAXI RICHIAMO PERCHè LA MACCHINA TRA LE ALTR COSE NON RICARICAVA, MAI FATTO IL RICHIAMO PERCHE HO PRESO UNA KIA SPORTAGE PLUG IN…UN MOSTRO!!! ALTRO CHE FIAT
Secondo me questi “convinti senza se e senza ma” hanno dei seri problemi. Oppure non hanno mai utilizzato una vera auto alimentata a benzina o gasolio. Leggere certe scemenze mi fa venire il dubbio che viviamo in 2 realtà diverse.
Io ho una 308 plug-in hybrid da 225cv da ormai 1 anno, 15000 km.
Batteria 12,4 kW, autonomia dichiarata sui 60 km.
Io, senza condizionatore accesso (che riduce l’autonomia in maniera considerevole in pieno inverno o in piena estate), sono riuscito ad arrivare anche a 64/66km (vi sono dei video su youtube di gente che fà anche un filo meglio). Con guida predittiva, piede leggero, sfruttando i sali e scendi delle mie zone (provincia di Monza). Senza Brake mode attivata, ma facendo scorrere la vettura quando possibile (quella che molti definiscono guida predittiva, non arrivare allo stop e frenare di ma rallentare un pò prima, per esempio).
In pieno inverno (temp. prossima a 0°C) o piena estate (30°C e oltre), condizionatore accesso, meno di 38/40 km non ho mai fatto.
Penso che questo sia il caso di una batteria difettosa, o di problematiche legate al modello 3008 nello specifico. Perchè altri miei amici, con altre Peugeot (308 come la mia o 508), Mercedes ecc plug-in, non hanno avuto tali problemi.
Aggiungiamo che se la spingi la macchina può fare ancora più km.
Buongiorno, vorrei dire per prima cosa che sono favorevole alla propulsione elettrica. Secondo, vivo in un paese non europeo. Terzo, qui col costo dei pannelli ci si compra direttamente un’auto di prestazioni più che sufficienti per un uso cittadino, circa 100-150 km al giorno (non siamo nei piccoli centri delle piccole città Italiane). Quarto, senza i balzelli imposti all’energia, la propulsione convenzionale costa praticamente come quella elettrica e come autonomia non c’è assolutamente confronto. Qui per via delle distanze differenti, con le batterie da telefonino (litio) ci fai quello che viene normalmente definito un giro attorno all’isolato…
Penso che fuori dalla nube di informazioni confuse e spesso contrastanti cui viene sottoposta, la mente umana riesce a ragionare meglio. Penso che si, l’elettrico è meglio come concetto, perché è silenzioso. Si, lo adotterò quando la tecnologia sarà matura ed economica veramente e non solo per le campagne di marketing. Il risparmio maggiore (di denaro, risorse e tempo) vorrei fosse mio, e non delle holding automobilistiche, energetiche o dei governi.
Buona Fortuna a tutti, e che il KWh vi sia leggero
Neppure un cenno su inquinamento e sostenibilità 🤔
And who cares?
Per quello che vale, io vivo una situazione analoga. Peugeot 308 aziendale ibrida plug-in e stesso powertrain elettrico della 3008 (mentre la versione è quella da 180 CV). Auto ritirata a metà settebre 2022, percorrenza stimata dall'”indovinometro” sempre sui 50-56 km. Poi con l’inverno drastico calo a 34-38 km di autonomia stimata. In realtà con un po’ di attenzione (guida “one pedal”, prevedere il comportamento del traffico etc ) si riesce a migliorare quanto ipotizzato dallo strumento. Però se lo stile di guida non si adatta all’elettrico,anche i consumi ne risentiranno. Benzina e Diesel se messi alla frusta si comportano alla stesso modo. Disattivando l’e-brake e utilizzando l’acceleratore come un interruttore (tutto aperto o tutto chiuso) credo che l’effettiva autonomia potrebbe scendere facilmente a 25-30 km con un pieno di corrente.
Sig. Lombardi, la sua auto ha la possibilità di pre-climatizzare da remoto (o con programmazione)?
Se la risposta è si, provi a pre-climatizzarla da mezz’ora prima di ogni viaggio quando è collegata alle rete elettrica in garage (o se ha un posto di ricarica al lavoro). In base alla durata del suo viaggio, potrà o proprio non utilizzare il climatizzatore grazie all’abitacolo già alla temperatura che desidera, od usarlo con poco consumo proprio perché, grazie alla pre-climatizzazione, non ci sanno i 10 minuti iniziali particolarmente energivori.
Se può farlo, provi! Io, facendolo (assieme ad altri accorgimenti, che ho scritto in un’analisi che ho inviato alla redazione), sono passato dai 45 Km medi del primo inverno a 70 Km medi in questo inverno (il terzo). Con un’autonomia media di omologazione di 65 Km!
Dimenticavo: si scordi dell’autonomia che le fornisce il computer di bordo. Non sempre è preciso. L’autonomia vera sono i Km che effettivamente riesce a fare tra una carica e la successiva, più i Km indicati come residui.
Ok vedere sempre 30 km di autonomia, ma poi quanti ne riesci a fare??
Ennesima mail, ci mancherebbe, ma ormai ne abbiamo lette..
Ma vogliamo fare un minimo di statistica e dire una buona volta che la stragrande maggioranza di quelli che si lamentano dell’autonomia delle plugin hanno preso delle vetture del gruppo stellantis?
Perchè io con la mia Kuga, che ha un powertrain Toyota, d’inverno faccio 50/55 km e d’estate più di 70? A fronte di un “dichiarato” da Ford di 55 km in elettrico?
E con tutto che la Kuga è tra le plugin più diffuse, manco uno che abbia scritto per lamentarsi (ovvio: nemmeno delle Toyota visto che il “motore” è poi lo stesso).
Non sarà che a pensar male si fa peccato… eccetera? 😉
Le case automobilistiche, non possono dichiarare valori arbitrari sull’autonomia (che sia elettrica o termica o combinata). I valori vengono determinati in fase di omologazione del veicolo. Chiaramemte ci sono dei margini di variabilità legati al fatto che non tutti gli allestimenti veicolari sono uguali e generalmente le case automobolistiche dichiarano il migliore (allestimento più leggero, ruote con cerchi di minore larghezza possibile, configurazione aerodinamica migliore, ecc). Nello specifico, 30 km sono nettamente bassi per quella vettura, per quella batteria, e per le condizioni di utilizzo dichiarate dal lettore, quindi anche io consiglierei di far verificare la vettura dal concessionario.
Confermo le percorrenze della Kuga plugin! La posseggo anche io e mi trovo benissimo, il sistema Toyota montato sulla Kuga è efficientissimo! Anche il cognato di un mio collega con la Pegeout 3008 plugin ha percorrenze elettriche inferiori!