Il soccorso a mare in Svezia si fa in elettrico. Ed è più sicuro. Lo assicurano i responsabili della Swedish Sea Rescue Society che ha scelto le emissioni zero oltre che per rispetto dell’ambiente nei porti e nelle vie d’acqua interne, anche per trovare meglio i dispersi.
E’ Torqeedo il fornitore del sistema elettrico e della batteria della nuova barca dell’organizzazione. Una prima per la flotta della Sea Rescue Society che da oggi vanta un’unità con motori diesel ed elettrici paralleli.
Motori da 50 kW, batterie da 10 kWh

Il propulsore primario è quello diesel Scania da 650 cavalli. Il sistema elettrico è composto da due motori Torqeedo Deep Blue da 50 kW (secondo il marchio tedesco equivalgono a 160 cavalli). Le due batterie sono le Deep Blue da 10 kWh al litio.
Autonomia da 1,5 ore a 6 nodi

Si può navigare in silenzio e a zero emissioni fino a 1,5 ore ad una velocità di crociera di 6 nodi.Vediamo con le parole di Lars Samuelsson, capo del dipartimento marittimo, l’uso elettrico: “Scegliamo la modalità elettrica per entrare e uscire dal porto e attraversare le vie navigabili più fragili dal punto di vista ambientale”.
Soccorso a mare in elettrico? “E’ più sicuro”
Il diesel si accende “per corse ad alta velocità verso il luogo di salvataggio, quindi torna alla modalità elettrica per le operazioni di ricerca e salvataggio”. E qui scopriamo un elemento interessante: “È di fondamentale importanza navigare in silenzio poiché anche il suono più piccolo può ostacolare la ricerca di un persona scomparsa in acqua“.
Per soccorso a mare 3/4 persone a bordo
La barca misura 14 metri (46 piedi), battezzata Rescue Mercedes Eliasson Sanne, trasporta un’ equipaggio di tre o quattro persone per le missioni di salvataggio. E’ in servizio nella stazione di soccorso di Rörö nell’arcipelago settentrionale di Göteborg mentre la forma dello scafo è il frutto dello sviluppo dell’ex classe Victoria della Society e ha molte caratteristiche in comune con le quasi 40 barche costruite in questa classe dal 1997. E’ stata allungata di due metri per una navigazione più sicura.
L’associazione conta 2200 volontari
La Swedish Sea Rescue Society è un’associazione senza scopo di lucro che si occupa di salvare vite in mare. “Senza alcun sostegno del governo – sottolineano -. Ci sono 2.200 marittimi volontari lungo la costa della Svezia e nei laghi più grandi, pronti a decollare con qualsiasi tempo, tutto l’anno”.
Un nuovo standard per il soccorso

“Questa nuova barca a due modalità imposterà un nuovo standard per la progettazione di imbarcazioni di salvataggio a livello internazionale“. Parole di Christoph Ballin, CEO di Torqeedo. “Ha senso sia per preservare l’ambiente, ma anche per ridurre le spese e migliorare le capacità operative per le imbarcazioni di ricerca e salvataggio“.
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