Home Nautica Smart grid sulle navi: progetto di Università Trieste, Wärtsilä, Fincantieri, Seastema

Smart grid sulle navi: progetto di Università Trieste, Wärtsilä, Fincantieri, Seastema

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Università Trieste
Veduta aerea del porto di Trieste che punta a ridurre le emissioni inquinanti

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La missione dell’Università di Trieste: produrre energia sulle navi, migliorare l’efficienza e ridurre le emissioni nocive.  Mission dell’Ateneo con il Digital Energy Transformation & Electrification Facility insieme ai gruppi industriali Wärtsilä, Fincantieri SI e Seastema.

I grandi protagonisti della nautica hanno firmato un accordo di cooperazione per un progetto cofinanziato dal Segretariato Generale della Difesa. Svilupperà tecnologie innovative relative alla microgrid elettrica marina (marine smart grid) e realizzerà, a Trieste, un dimostratore tecnologico (ETEF) per testare nuove soluzioni.

La nautica è sempre più elettrica e orientata a ridurre le emissioni nocive

Traghetto elettrico
Ecco le linee dei due traghetti elettrici Wärtsilä

Gli scienziati dell’Ateneo triestino hanno le idee chiare sullo sviluppo sempre più elettrico delle navi: “L’industria marittima si sta muovendo verso l’elettrificazione dei sistemi principali e ausiliari, resa possibile dagli sviluppi in campi come l’elettronica di potenza, i sistemi di distribuzione, le macchine elettriche, le celle a combustibile e i sistemi di accumulo di energia“.

C’è tanta carne al fuoco e sono interessanti gli obiettivi che si vogliono raggiungere: “Le nuove tecnologie consentono una varietà di soluzioni energetiche per la piattaforma della nave moderna che migliorano l’efficienza e riducono o addirittura eliminano le emissioni nocive“.

La ricerca dalle navi militari a quella civile

Università Trieste
L’Università di Trieste lavora sulla elettrificazione delle navi

Gli scienziati di Trieste elencano gli obiettivi che intendono raggiungere attraverso lo sviluppo: “Una distribuzione elettrica modulare innovativa per generare e controllare l’energia elettrica in una configurazione a microgrid” . Si traduce nell’integrazione di diverse risorse energetiche in particolare rinnovabili. “La nuova tecnologia per la microgrid elettrica marina si concentra oggi sulle applicazioni in ambito militare, ma in futuro aumenterà l’importanza anche per quelle mercantili“.

A bordo  Fincantieri SI e Seastema

Andrea Lombardi, direttore operations di Fincantieri SI, ha sottolineato: “Il progetto aprirà nuove strade all’elettrificazione in campo navale, consentendo l’applicazione di tecnologie indirizzate alla riduzione delle emissioni, area dove Fincantieri SI detiene una leadership”. Per Alessandro Concialini, amministratore delegato di Seastema: “Il controllo della smart grid marina e l’ottimizzazione della loro gestione per ridurne l’impatto ambientale oltre che aumentarne l’efficienza, sono priorità strategiche per Seastema”.

L’Ateneo di Trieste punta sul ritorno ambientale

Il professor Giorgio Sulligoi

Il professor Giorgio Sulligoi, responsabile scientifico del Digital Energy Transformation & Electrification Facility ha dichiarato: “Conduciamo ricerche su concept tecnologici e metodologici della nave elettrica volte a migliorarne i ritorni ambientali, armatoriali, costruttivi e progettuali. Il dimostratore tecnologico ETEF, costituirà un’infrastruttura di ricerca condivisa del sistema scientifico e industriale triestino, per consolidarne la posizione negli ambiti dell’ingegneria dell’energia elettrica e dei sistemi delle navi del futuro”.

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