Smart #1: è questo il nome scelto per il nuovo Suv elettrico della Casa nota per le sue piccole auto da città. Un hashtag e un numero, l’1, che sta per ripartenza.
Smart #1: coefficiente aerodinamico di 0,29
Smart #1 sarà la prima auto prodotta nel nuovo corso della Casa, ora controllata al 50% dalla Mercedes e della cinese Geely. Il lancio è previsto per quest’anno, dopo la conclusione dei test aerodinamici e invernali. Il design è curato dal partner tedesco, mentre il colosso cinese si occupa della progettazione e della produzione. Un dato arrivadopo i test nell‘Automotive Engineering Research Institute di Chongqing, il centro di prove aerodinamiche più avanzato in Cina, tra ii primi al mondo. Qui, la smart #1 ha ottenuto un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,29. Un risultato ritenuto eccellente dal costruttore, soprattutto se confrontato con i SUV concorrenti dello stesso segmento. Questo dato è particolarmente importante: il coefficiente di resistenza è il fattore che maggiormente influenza consumi di energia e autonomia. Oltre al fruscio aerodinamico e alla stabilità dei veicoli ad alta velocità.

Un nome scelto per l’era digitale
Ma perché il nome smart #1? In una nota si spiega che “il simbolo ‘#’, oggi comunamente utilizzato per indicare gli hot topic nei social media, suggerisce il trendsetting nell’era digitale”. Il numero 1 sta a indicare invece che questo sarà solo il primo di una famiglia di veicoli, tutti elettrici, che rivoluzioneranno l’immagine della smart conosciuta finora. La smart #1 avrà infatti 5 posti e una lunghezza di oltre 4 metri, per la precisione 4,29. Larghezza di 1,91 metri per un’altezza di 1,70. È la taglia di veicoli come la Peugeot e-3008, per dare il riferimento di un altro modello elettrico. Si parla di motorizzazioni (nel posteriore) fino a 250 Cv. E di un pacco-batterie vicino ai 70 kWh, che garantirebbe un’autonomia WLTP di 440 km. Ovviamente con ricarica rapida, almeno a 100 kW, e aggiornamenti software over-the-air. Daniel Lescow, Vice President di smart Automobile, si dice convinto che “la smart #1 entusiasmerà i futuri clienti, sia in Cina che in Europa. Inaugurando nuovi trend di mobilità urbana“.
Conclusione: Non è più una Smart! Il nome stesso stava (deve ancora uscire questa nuova versione ma parlo già al passato) allora ad indicare e rimarcare l’intelligenza e la praticità del prodotto.
Tutto questo non c’è più.
Premettendo sempre “Grazie al cielo è elettrico” però bisogna dire anche: un altro trattore su strada. Che niente a che fare con la filosofia Smart. E quel CX di 0,29 mi fa arrabbiare. Se per un suv si arriva a 0,29, per una berlinetta filante a quanto si può scendere ? e quanta energia si potrebbe risparmiare ?
È la stessa osservazione che facevo io: abbiamo bisogno di elettriche piccole, la sfida più difficile ma anche più stimolante per un costruttore. Se anche la Smart, che ha aperto una strada nell’uso di micro-auto poco ingombranti e poco inquinanti, si butta sui Suv da 4 metri e più…
Speriamo passi presto la moda SUV. O che qualcuno li vieti (figurati !).
A margine di tutto questo viene anche da dire che alla Daimler prima e alla Geely oggi, pare proprio che coi nomi di questo marchio non se ne venga fuori mai bene: passiamo dalla “Per Due” e “Per Quattro” alla “Cancelletto 1”. mamma mia !