A tutto sole e vento per Silent 60 che con le rinnovabili naviga per 100 miglia nautiche: l’ultimo yacht del cantiere Silent-Yachts è armato di 42 pannelli solari per 17 kWp a cui aggiunge una vela “aquilone” da 9 o 13 metri quadri.
I pannelli alimentano il pacco batteria con una capacità di 286 kWh che dà corrente a un sistema di propulsione composto da due motori elettrici da 340 kW. Tanta potenza.
La vela kite per migliorare le prestazioni
La novità per Silent 60 è la dotazione di una vela kite, un “aquilone”, da 9 o 13 metri quadri, disponibile opzionalmente su tutti i modelli Silent. Viene ospitata su un apposito gavone sotto il ponte di prua dove trova spazio anche un verricello elettrico e un albero corto e pieghevole.
Sulla prima unità di Silent 60 già consegnata l’albero è collegato da quattro sartie agli occhielli in coperta che distribuiscono le forze attraverso la struttura dello scafo, ma per le consegne successive (8 unità con l’opzione kite wing sono state ordinate fino ad oggi) l’albero sarà montato su un piastra di base all’interno del gavone per lasciare il ponte di prua sgombro.
Come funziona? Dopo averlo gonfiato, l’aquilone viene rilasciato fuori bordo per andare alla deriva sulla superficie dell’acqua. Tirando le cime lo si lancia in aria e una volta raggiunta l’altezza di volo ottimale come sottolineano da Silent “inizia a tracciare una figura nel cielo e generare potenza utile per lo yacht“. I movimenti della vela Kite sono regolati grazie all’app per spostarla e abbassarla elettricamente con il verricello e ripiegarla sul ponte di prua. Pronta per lo stivaggio.
L’aquilone carica le batterie in navigazione
Secondo Silent i vantaggi dell’ aquilone rispetto a un sistema a vela convenzionale sono diversi: “Non fa ombra sui pannelli solari, non ha bisogno di un albero alto e genera fino a 10 volte più potenza per metro quadrato di una vela tradizionale. Inoltre, consente di risparmiare circa 1,5 tonnellate di peso rispetto al rigg convenzionale e costa molto meno“.
Questa la spiegazione di Michael Köhler: “Ha ancora più senso per le barche Silent che funzionano con energia solare rinnovabile perché la potenza generata da un aquilone supera facilmente il consumo energetico del sistema, quindi puoi caricare le batterie mentre navighi con la potenza dell’aquilone. E oltre a questo, è molto divertente!”
Con la vela si naviga a 6/7 nodi
“Abbiamo testato le prestazioni su diverse direzioni e con angoli del vento fino a 40 gradi con l’aquilone da 9 metri quadri“, sostiene il capitano Mike Wandler di Silent-Yachts. “A differenza di una barca a vela convenzionale, i migliori risultati sono stati direttamente sottovento. Sotto la potenza del kite senza motori accesi o eliche in movimento, la velocità della barca era tra i 4 e i 5 nodi. Abbiamo quindi acceso i motori elettrici che consumano solo 1kW ciascuno per ridurre la resistenza delle eliche e migliorare il flusso d’acqua sui timoni, questo ha portato a velocità della barca da 6 a 7 nodi sulle stesse voci – un miglioramento significativo sul nostro previsioni originali“.
Volando più in alto è spinto da venti più stabili e più forti l’aquilone: “Può essere utilizzato già con vento debole, inferiore a 10 nodi, quando non avrebbe alcun senso issare una vela su una barca a vela di dimensioni comparabili“. La difficoltà di gestione viene risolta accendendo i motori e facendoli girare a bassa velocità, a 100 giri/min.
Velocità di crociera da 6/8 nodi e massima da 20
“A 5 Beaufort possiamo guidare con l’aquilone in modo continuo a 6-7 nodi, più veloci di un analogo catamarano a vela in tali condizioni di vento quando si attraversa l’oceano, ad esempio“, aggiunge Michael Kohler. Silent 60 ha una velocità di crociera di 6-8 nodi, ma può raggiungere i 20 nodi.
Ma entriamo dentro il catamarano dove si scoprono quattro cabine ospiti sul ponte inferiore, tra cui una spaziosa suite armatoriale. Ci sono numerose aree sociali a bordo, tra cui un salone principale, un pozzetto di poppa, un’ area di prua e un flybridge. Grazie a un pescaggio inferiore a 1 m, lo yacht può accedere a baie poco profonde.
Photos – Credits Alberto Cocchi
Mi è capitato varie volte (anche su questo sito) di leggere che questo coso dovrebbe essere assemblato anche a Mondolfo o dintorni, ma pur vivendo praticamente lì e lavorando in un’azienda di strutture per yacht, non sono ancora riuscito a capire dove mai lo vorrebbero costruire, nonostante abbia cercato per anni, qualcuno ne sa di più?
Non solo nella nostra testata, ma è dichiarato nel loro sito https://yachtconsultingbarcelona.com/silent60_en
A aprte che l’aquilone porta la barca dove tira il vento e non dove il comandante desidera andare, con 17 Kw di potenza una barca così al massimo fa manovra in porto.
Esiste da millenni la regolazione delle vele
Peccato che questa non sia una vela. Se ti sfugge la differenza ti faccio un disegno.
Non ho tempo da perdere in questioni così evidenti che non hanno necessità di spiegazioni
Che figata!
Però non ho capito come genera energia il kait per caricare la batteria… Fornire supporto alla spinta ok, ma la ricarica?