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Sicilia Carbon Free, vi convincono i 10 comandamenti?

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Sicilia Carbon Free: Legambiente ha preparato i 10 comandamenti (+1) per fare dell’isola una regione modello, libera da emissioni nocive. Ce n’è per tutti: i cittadini devono cambiare stili di vita, la politica fare scelte coraggiose…Che ne pensate?

Sicilia carbon free: solare, auto elettriche, idrogeno…

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Sicilia carbon free  EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Incoraggiare i progetti di efficientamento energetico di qualità, con particolare attenzione al miglioramento della prestazione energetica dell’involucro. Anche attraverso gli incentivi del 110%, di solarizzazione degli edifici e l’installazione di centraline per la ricarica elettrica per auto e bici. Perché oggi le rinnovabili possono soddisfare i fabbisogni delle famiglie per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici e per la mobilità sostenibile.


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IMPIANTI SOLARI

Semplificare e incentivare l’installazione di impianti solari su tetti e in tutte le aree dismesse e da bonificare. La Regione e i Comuni devono mettere a disposizione per la realizzazione degli impianti di energie rinnovabili tutte le aree libere nelle zone industriali e artigianali. Bisogna prevedere specifici incentivi e nuovi strumenti normativi per consentire L’utilizzo dei tetti dei capannoni privati.


DECARBONIZZAZIONE UFFICI PUBBLICI

Solarizzare i tetti degli edifici pubblici (scuole, asili, palestre, uffici, ecc.) con gli impianti fotovoltaici e termici dev’essere impegno prioritario delle Amministrazioni locali. Anche i tetti degli edifici nei centri storici devono poter ospitare gli impianti integrati. E, quindi, le Soprintendenze devono aggiornare le valutazioni sui pareri da dare, tenendo in grande considerazione l’obiettivo della decarbonizzazione.


Sicilia carbon freeREVAMPING IMPIANTI EOLICI

Favorire il revamping degli impianti eolici esistenti. Oggi abbiamo la possibilità di ridurre il numero di pale a parità di MW installati, e aumentare la produzione di elettricità dal vento.


NUOVI IMPIANTI EOLICI

Definire una procedura per i progetti di nuovi impianti eolici, Con la revisione del decreto presidenziale dell’ottobre 2017 che stabilisce i criteri e l’individuazione delle aree non idonee alla realizzazione degli impianti. E introduca l’inchiesta pubblica per informare e far partecipare i cittadini, in modo da individuare preoccupazioni e impatti da ridurre.


Sicilia carbon freeEOLICO OFFSHORE

Dare il via libera ai progetti eolici offshore galleggianti distanti oltre 10 km dalle coste dell’arcipelago siciliano. E accelerare la realizzazione delle connessioni sottomarine verso l’Italia e la Tunisia, per rafforzare la produzione da fonti rinnovabili e la sicurezza della rete.


IDROGENO VERDE

Costruire una strategia per l’idrogeno verde (prodotto solo da fonti rinnovabili e non dal gas fossile) in Sicilia. Da legare ai nuovi progetti eolici offshore e solari di grande dimensione in aree industriali.


AGROVOLTAICO

Valorizzare i progetti di agrivoltaico, ossia di impianti solari integrati con le produzioni agricole e portati avanti dalle aziende, senza consumare ulteriore suolo. E quelle non in rete devono puntare all’autoproduzione a partire dal mini eolico.


ISOLE MINORI

Puntare all’indipendenza energetica e alla sostenibilità delle isole minori siciliane. Laddove possibile con la connessione tramite cavo sottomarino alla terraferma e valorizzando al massimo la diffusione e lo sviluppo delle rinnovabili. Adeguando, a tal fine, anche le norme contenute nei singoli piani paesaggistici.


COMUNITÀ ENERGETICHE

Sostenere la creazione di comunità energetiche e informare i cittadini delle nuove possibilità di autoproduzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili. Rese possibili dalle nuove Direttive europee. Finalmente si è aperta una prospettiva che può aiutare cittadini, imprese ed enti locali e che in Sicilia può offrire opportunità enormi, anche occupazionali, in ogni territorio.


BIOMETANO

Realizzare in Sicilia gli impianti di digestione anaerobica per gestire la frazione organica della raccolta differenziata e per i sottoprodotti dell’agroalimentare.  per produrre biometano da mettere in rete e compost di qualità per i territori sempre più desertificati.


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5 COMMENTI

  1. Non sono d’accordo con Enzo. I minimpianti FV democratizzano la produzione di energia, creando indipendenza dalle società energetiche (potere forte)

  2. Serve in primis una mentalità aperta all’argomento. Se i norvegesi avessero il clima della Sicilia esporterebbero energia e viaggerebbero in elettrico da 10 anni ormai. Finché in Italia blocchiamo gli impianti eolici offshore perché rovinano il paesaggio non si andrà da nessuna parte

  3. È importante che la Sicilia diventi regione esportatrice di energia. Bastano 3mila kmq di fotovoltaico per il fabbisogno energetico nazionale (diurno)
    Lasciare perdere l’inutile e costoso idrogeno, prevedere linee in corrente continua ad alta tensione (HVDC) per trasportare elettricità in tutto il Paese con basse perdite

  4. Daccordo. È ciò che dovremo fare tutti, spero il prima possibile. Per quanto riguarda la ricetta, non andrebbe scolpita nella pietra, ed andrebbero pesati i vari punti. Io darei molto peso al piccolo e medio pv con accumulo, alle comunità energetiche (la svolta, a mio parere) ed al biometano che insieme ad idrogeno (limitato a quanto basta, qb) ed insieme ai pompaggi (non in lista) dovrebbero rappresentare la maggior parte dello storage

  5. A parità di spesa meglio maxi impianti fotovoltaici che tanti mini impianti sui tetti dei privati. Per il resto deludente: non leggo di incentivi allo smart working…

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