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Navigare in franchising

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Navigare in elettrico è silenzioso, ecologico ma pure un business nonostante le cassandre. Lo sa bene Luigi Nani che con il marchio EcoNavighiAmo ha creato un network di 5 imprese di navigazione  sostenibile, altre sono in arrivo per la prossima stagione,  che vanno a piene batterie, danno lavoro e soddisfano i turisti. Anche gli italiani e non solo i tedeschi e gli austriaci abituati alla navigazione slow.

E’  possibile noleggiare una barca elettrica da Portogruaro  al Lago di Como, da  Sperlonga a  Cavallino Treporti nella Laguna Veneta. Un network con  il marchio EcoNavighiAmo che unisce in rete gli imprenditori della navigazione sostenibile. L’idea, come nel caso di Green Boat Technology di cui abbiamo scritto di recente, nasce in Francia. Al Salone di Parigi dove Luigi Nani e altri 3 soci quarantenni scoprono la barca elettrica. Lui lavora nel settore edile, i compagni di avventura nella grafica. Siamo nel 2008 quando il quartetto  acquista una barca per un test. Superata la prova ordinano altre 6 imbarcazioni che arrivano  a 12 nel 2009. Una piccola flotta che regala subito delle soddisfazioni: “Avevamo sempre le barche occupate”, spiega Luigi che decide di rilevare il marchio dai soci e continua da solo la navigazione. Nel 2011 si avvia il motore (elettrico) del network con i primi imprenditori disposti ad investire: “Li ho trovati nel Lago Maggiore,  nel Lago di Como, finora sono cinque le aziende aderenti ma sono previste nuove attività, a iniziare da Verbania il prossimo anno”.

Il progetto funziona: “allarghiamo il bacino di utenza del turismo nautico, non tutti noleggerebbero una barca a motore. Quella elettrica è semplice da manovrare. E’ vista come un gioco e ci sale pure il nonno con i nipotini, anche se stiamo molto attenti alla sicurezza. Con la geo localizzazione il gestore conosce sempre la posizione della barca”. Navigare a zero emissioni piace agli italiani, e tanto agli stranieri: “In particolare a tedeschi e austriaci, loro si gustano proprio l’escursione. Una filosofia diversa: il piacere è il tragitto, non il punto di arrivo”.

Come funziona il  franchising

EcoNaviGhiamo fa costruire le barche, grazie ad un accordo con il Cantiere Nautico Laguna, e le vende agli imprenditori. Ma poi come si entra nella rete? “Una volta che le barche vengono acquistate il cliente può decidere se associarsi o no, nel caso decida di lavorare con noi può scegliere quali servizi acquistare – spiega Luigi -.

Ci sono servizi una tantum – grafiche, sito internet, partecipazione a singole iniziative – ed altri in abbonamento: geo localizzazione, il gestionale, manutenzioni, sostituzione batterie. Per arrivare alla completa gestione della base con costi garantiti,  un servizio a step, l’associato può decidere a quali servizi accedere”.

La sfida: barca con camera (da letto)

La prossima sfida di EcoNavighiAmo è la House Boat dedicata alle famiglie: quattro posti letto più 2  per imbarcare gli ospiti. Una camera galleggiante alimentata da un  motore da 4 kw e 6 ore di autonomia, ma “con generatore per alimentare le batterie. Soluzione da utilizzare in caso di emergenza. Siamo al prototipo, stiamo cercando i finanziamenti per realizzare il progetto”. Buon vento.

CONTINUA CON: Navigare in franchising/2 La Barca

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