Si muove Acea: la grande utility capitolina vuole installare subito 100 colonnine di ricarica a Roma, ma il piano al 2024 prevede in tutto 2.200 punti di ricarica.
Si muove Acea, alla ricerca del tempo perduto
Un po’ in ritardo sulle grandi consorelle del Nord, Acea annuncia progetti ambiziosi nell’infrastruttura del Centro Italia. Finora a dotare di colonnine la capitale ci ha pensato soprattutto Enel X. Ora l’ex municipalizzata fa sapere che delle 2.200 installazioni che ha in programma entro quattro anni, oltre 2.000 saranno a Roma. L’ investimento complessivo è di 29 milioni di euro. Le prime 100 colonnine che verranno installate a Roma nei prossimi mesi erogheranno energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili. Utilizzeranno due diverse tecnologie: una a corrente alternata, “Quick”, per una ricarica standard, l’altra a corrente continua, “Fast”, per una ricarica più veloce. La scelta delle aree, fa sapere Acea, “si è basata su uno studio che ha permesso di individuare le zone della Capitale dove maggiore è la richiesta da parte degli utenti. Questo per favorire la più capillare distribuzione geografica dell’infrastruttura e il più ampio utilizzo da parte dei cittadini“.
Vinta una gara anche per 46 colonnine a Terni

L’implementazione delle colonnine sarà realizzata da Acea Innovation, la società del Gruppo che gestisce le infrastrutture di ricarica (Charge Point Operator). Acea Innovation ha da poco acquisito Electric Drive Italia, specialista nel progettare e realizzare piattaforme gestionali ICT per erogare di servizi alla mobilità elettrica. La mobilità elettrica è un settore di interesse per Acea anche al di fuori del territorio romano. Umbria Energy, società del Gruppo, si è aggiudicata come mandataria di un gruppo di imprese la gara del Comune di Terni per installare 46 colonnine di ricarica. Spiega Giuseppe Gola, ad del gruppo: “Nei prossimi anni investiremo in maniera importante nella mobilità elettrica con l’obiettivo di diventare uno dei principali player per l’e-mobility a Roma. Ma guardiamo con interesse anche al di fuori del territorio della Capitale. L’ingresso in questo mercato è in linea con la nostra strategia che punta a supportare la transizione energetica per favorire uno sviluppo della mobilità sostenibile“.
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che senso ha sprecare investimenti per le colonnine in alternata?