Si guastano di più le auto elettriche? No, dice l’ADAC, l’Automobile Club tedesco, pubblicando l’indagine 2025 sull’affidabilità e analizzando un campione enorme.
Si guastano di più le termiche: 10,4 problemi ogni mille auto (4,2 per le EV)
I dati si basano su 3,6 milioni di guasti segnalati in Germania nell’ultimo anno e catalogati uno per uno dall’ADAC. Segnalando che finalmente il numero di auto elettriche in circolazione è diventato tale da poter fare confronti significativi con i modelli a benzina o gasolio.
Secondo l’Allgemeiner Deutscher Automobil-Club, dunque,i veicoli elettrici prodotti tra il 2020 e il 2022 hanno avuto un tasso medio di guasto di 4,2/1.000 veicoli. Molto meglio delle auto termiche, che hanno fatto registrare un’incidenza più che doppia, 10,4/1.000. Con un netto miglioramento su entrambi i fronti, comunque, rispetto a un analogo studio effettuato nel 2020, quando le elettriche erano a 8,5/1.000 e le termiche a 12,9/1.000. Ancora una volta la più frequente fonte di problemi, per tutte e due i tipi di motorizzazioni, è la batteria a bassa tensione, a 12V, sulla quale l’ADAC consiglia di fare sempre massima attenzione.

Molto bene le due Tesla, la VW ID.4 e la Spring, male la Hydai Ioniq 5
Tra le auto più virtuose spiccano sicuramente le Tesla. La Model Y ha un tasso di guasti minimo, 0,9/1.000, ma la Model 3 fa ancora meglio: le auto costruite nel 2022 sono a 0,5 (erano a 4,4 quelle prodotte nel 2019). Ottimo risultato anche per la più venduta delle Volkswagen EV, la ID.4, con un punteggio di 1/1.000 (modelli 2022). E bene anche la piccola ed economica Dacia Spring, decisamente sotto media con un tasso di 2,9/1.000 (sempre per le unità prodotte nel 2022).
Stupisce in negativo, invece, il risultato della Ioniq 5, modello di una Casa solitamente affidabile come Hyundai. Parliamo di un tasso di guasti di 18,3/1.000 per i modelli 2021 e di 22,4/1.000 per le unità vendute nel 2022: tra le elettriche è il risultato peggiore. Nel complesso l’ADAC riconosce comunque che, “anche se ci sono alcune eccezioni, la diversità e la robustezza generale dei veicoli elettrici sono sufficienti per abbassare il tasso di guasto complessivo“. Non era scontato da parte di un ente che ha sempre visto le EV con una certa diffidenza.
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Da quello che leggo i veicoli elettrici sono molto piu affidabili rispetto ai termici, il problema è che nei primi quando hai un problema o spesso non è di facile soluzione e/o molto costoso.
Articolo molto interessante (grazie !) che mi ha indotto ad andare “alla fonte” a leggere il resoconto complessivo dello studio ADAC
(https://www.adac.de/rund-ums-fahrzeug/unfall-schaden-panne/adac-pannenstatistik/ )
Francamente mi aspettavo un risultato simile, proprio perché le componenti in gioco sono di natura diversa: la maggior complessità meccanica (e le “cure” dei proprietari!) sono maggiori nel campo ICE rispetto alle poche esigenze delle BEV (salvo ricariche frequenti); i problemi maggiori sono comunque legati sempre a comportamenti del proprietario, perché se si tiene conto dello sforzo delle batterie 12V sulle auto moderne (per i tanti servizi che si “accendono” anche solo aprendo la porta guida) è normale che dopo 3/4 anni va cambiata (o quantomeno mantenuta ad ottimo livello con un “carichino”… ma serve il garage disponibile esattamente come i proprietari di auto BEV e la loro wallbox domestica, anche se basta una normale presa domestica).
Anche le problematiche legate a pneumatici o chiavi …. non è un vero “difetto” ma legato a comportamenti il più delle volte: qualità strade e comportamento alla guida, controllo continuo dello stato degli pneumatici (anche sul ponte in officina ! spesso ci son pericolose “bolle” o tagli da lato interno e non son visibili facilmente se non a chi va a verificare apposta, ad esempio al cambio gomme stagionale).
Un pochino sorpreso dalle “cattive” performaces di coreane (Hyundai) e giapponesi (Toyota ! ) anche se la seconda è rimasta vittima di una sottovalutazione delle dotazioni di bordo (come ho visto anch’io passando ai marchi FIAT/FCA con le batterie di primo equipaggiamento “sottotono” e tantissimi passaggi in accettazione a verificarne lo stato… ed a cambiarle anzitempo).
Resta da vedere come varieranno le statistiche negli anni, visto che le elettriche BEV sono tutte piuttosto “giovani” come presenza sul mercato europeo (ed italiano in particolare) e quindi con l’avanzare dell’età e del kilometraggio percorso…
Resta il mio invito a non trascurare un’accurata manutenzione periodica in centri professionali dove possono verificare tutte le potenziali cause di problemi e rimediare per tempo (è così che si tende a diminuire i guasti ed a migliorare i nuovi prodotti).
In effetti le ” “cattive” performaces di coreane (Hyundai) e giapponesi (Toyota ! )” non mi sembrano tali, nel caso di Toyota hanno appunto influito le batterie 12V sottodimensionate mentre forse le coreane sono state penalizzate dai difetti presentatisi in certi lotti di produzione (per esempio il riduttore della Kona)
Lotti produzione fallati (per cattiva componentistica o assemblaggio o regolazioni) son sempre esistite e, purtroppo, sempre capiteranno.
Queste statistiche del resto tengono conto delle problematiche rilevate (quindi di chi si è rivolto all’ assistenza per qualche motivo) mancando quelli che hanno risolto in altri modi (saltando possibilità di rilevazione).
Comunque, nonostante la grande complessità delle moderne vetture, i problemi gravi sono tutto sommato sporadici, soprattutto se il conducente si comporta bene (su strada e in manutenzione ordinaria).