Shell e VW si alleano per creare una rete di stazioni di ricarica Flexpole da 150 kW in tutta Europa. La prima già attivata a Gottinga, in Germania.
Shell e VW, colonnine Flexpole con sistema di batterie integrato
Le colonnine, installate nei distributori Shell, sono realizzate da Elli,il branddel Gruppo Volkswagen per la ricarica. Con un sistema di accumulo unico nel suo genere, che permette il collegamento alla rete a bassa tensione, grazie al sistema di batterie integrato. Senza la necessità di un trasformatore specifico o di costosi interventi strutturali. E, a seconda del tipo di veicolo, consentendo di ripristinare un’autonomia di fino a 160 chilometri in 10 minuti. Grazie a questa nuova tecnologia, VW assicura che “le stazioni di ricarica possono essere installate in modo semplice e flessibile, permettendo di accelerare l’ampliamento della rete“. Il che permetterà appunto l’attivazione di stazioni di ricarica Flexpole nelle stazioni Shell anche in altre località europee, come preannuncia il costruttorein una nota.
La Germania vuole un milione di ricariche entro il 2030
Il Governo tedesco, spiega Volkswagen, ha l’obiettivo di mettere almeno un milione di punti di ricarica a disposizione dei conducenti di auto elettriche entro il 2030. Secondo l’Agenzia Federale per le Reti1, lo scorso anno il numero di punti di ricarica è aumentato significativamente, di circa 21.000 unità, per un totale di oltre 80.000 punti. Di questi, circa 67.000 sono punti di ricarica standard e circa 13.000 di ricarica rapida. Un’espansione più veloce dell’infrastruttura di ricarica è ostacolata dalla necessità di trasformatori specifici, con tempi di consegna attualmente lunghi. Inoltre, circa 900 operatori tedeschi di sistemi di distribuzione hanno requisiti diversi per i trasformatori. “Elli Flexpole rappresenta una soluzione a questo problema.proprio perché può essere collegata direttamente alla rete a bassa tensione”, ribadisce Volkswagen.
– Quante ore di autonomia ha la tua elettrica? VIDEO
Per quello che riguarda le ricariche veloci, la rete di produzione dovrà essere adeguata per le richieste improvvise di forti picchi di consumo elettrico. Di colonnine possiamo metterne quante ne vogliamo, ma il problema è la produzione in caso di picchi estremi di consumo.
Lodevole l’impegno che viene da più parti per l’installazione di colonnine fast: questo è indubbiamente un ottimo passo verso la conversione all’elettrico. Però non si deve dimenticare la notevole maggior presenza sulle nostre strade delle auto PEV, per cui oltre alle sopra citate colonnine è opportuno rendere più capillare la presenza di quelle che erogano corrente AC, magari con l’introduzione del pagamento con carte di credito/debito senza per forza passare tramite app.
Non ha alcun senso. Una PHEV non la ricarichi “in pochi minuti” durante il viaggio. Se hai benzina prosegui a benzina e fine. Usi la parte elettrica solo per il primo tratto del viaggio. Oppure se trovi un parcheggio con colonnina lenta per la pausa pranzo.
E come ha detto giustamente anche Mauro, il futuro non è PHEV.
Era ora questo a mio parere che ho anche già espresso sarebbe l’unico sistema per avere finalmente una mobilità elettrica senza stress da ricarica esattamente come adesso con l’auto a benzina si va in qualsiasi distributore si fa il pieno in dieci quindici minuti si paga e si va fuori dalle scatole.le ricarichine da pochi kW in ore e ore chi può se le fa a casa e nei parcheggi basta che poi si tolga immediatamente dalle scatole a ricarica finita
Per quello che riguarda le ricariche veloci, la rete di produzione dovrà essere adeguata per le richieste improvvise di forti picchi di consumo elettrico. Di colonnine possiamo metterne quante ne vogliamo, ma il problema è la produzione in caso di picchi estremi di consumo.
Lodevole l’impegno che viene da più parti per l’installazione di colonnine fast: questo è indubbiamente un ottimo passo verso la conversione all’elettrico. Però non si deve dimenticare la notevole maggior presenza sulle nostre strade delle auto PEV, per cui oltre alle sopra citate colonnine è opportuno rendere più capillare la presenza di quelle che erogano corrente AC, magari con l’introduzione del pagamento con carte di credito/debito senza per forza passare tramite app.
Il futuro non è PHEV. Qui poi si parla della Germania, non dell’Italia. Siamo noi gli unici babbei dove si vendono più plugin di elettriche pure.
Non ha alcun senso. Una PHEV non la ricarichi “in pochi minuti” durante il viaggio. Se hai benzina prosegui a benzina e fine. Usi la parte elettrica solo per il primo tratto del viaggio. Oppure se trovi un parcheggio con colonnina lenta per la pausa pranzo.
E come ha detto giustamente anche Mauro, il futuro non è PHEV.
Era ora questo a mio parere che ho anche già espresso sarebbe l’unico sistema per avere finalmente una mobilità elettrica senza stress da ricarica esattamente come adesso con l’auto a benzina si va in qualsiasi distributore si fa il pieno in dieci quindici minuti si paga e si va fuori dalle scatole.le ricarichine da pochi kW in ore e ore chi può se le fa a casa e nei parcheggi basta che poi si tolga immediatamente dalle scatole a ricarica finita