Con SHE un cantiere importante come Sanlorenzo investe sull’elettrificazione degli yatch – dove il full electric chissà se arriverà – con un sistema di propulsione ibrido. Più nel dettaglio un IPS di Volvo Penta con doppia alimentazione che permette di navigare in modalità elettrica nelle aree più fragili e sensibili.
Su SHE la batteria si ricarica in navigazione
Lo yatch è dotato di due unità IPS30 (2×1000 HP) che garantiscono una velocità di crociera fino a 20 nodi in modalità ibrida. Cala la velocità in modalità elettrica dove si naviga silenziosamente fino a 9 nodi. Chiaro che non è adatto a grandi traversate, il format propulsivo è pensato per entrare e uscire dai porti, con manovre più sicure e fluide, o per rimanere all’ancora riducendo le emissioni e l’inquinamento acustico.

Sono tre gli elementi che definiscono la missione di SHE: propulsione elettrica per una navigazione silenziosa nelle aree portuali e nelle aree marine più fragili, la propulsione diesel che mentre si naviga permette la ricarica automatica della batteria (45 minuti per garantire la capacità massima) e durante le soste notturne si può evitare l’uso del generatore. Infine la modalità “booster” che aggiunge spinta elettrica alla propulsione diesel e migliora le prestazioni riducendo il numero di giri del motore.
A bordo il tender elettrico
Vediamo alcuni dati: lunghezza fuori tutto: 25.5 m, lunghezza scafo: 22.9 m, baglio massimo (Maximum Beam): 6.5 m, pescaggio @ pieno carico: 1.77 m, dislocamento @ pieno carico (*): 83 t. Alloggi: ospiti 6 persone, equipaggio 3 persone. Passiamo ai motori: 2 x IPS30 1350 PHEV Volvo Penta D13 – 1000 HP. Infine velocità massima: 20 nodi, di crociera 17 mentre in modalità elettrica massimo 11 nodi e velocità di crociera 7 nodi.

A bordo trova spazio il tender personalizzato di SHE: un’imbarcazione ultraleggera in fibra di carbonio lunga 3,95 metri dotata di un sistema di propulsione elettrica. In questo caso l’alimentazione è tutta a batteria.
Oltre l’elettrificazione il cantiere per varare una barca più sostenibile ha investito anche sulla costruzione dello scafo, realizzata con laminazione a strati per ridurre il peso e utilizzando resine a base biologica. «Si è lavorato alla gestione energetica e all’innovazione dei materiali, ogni elemento della struttura tecnologica di SHE è concepito per migliorare la sostenibilità, semplificare le operazioni e preservare la raffinatezza del suo design».


