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Settembre elettrico 2024: vendite +29%

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La Tesla Model 3 comanda nelle vendite di elettriche 2024.

Settembre elettrico 2024: le vendite salgono del 29%, grazie alla consegna delle auto acquistate con gli incentivi (subito esauriti) in giugno. Tesla ancora leader.

Settembre elettrico 2024: Tesla e Volvo ancora leader

SETTEMBRE ELETTRICO 2024

Mercato delle elettriche in controtendenza rispetto alle vendite di auto in generale, sceso in settembre del 10,7%, con 121.666 nuove immatricolazioni. Le EV, invece, sfruttano l’effetto incentivi e salgono del 29% a quota 6.437, tonificando anche il bilancio complessivo dei primi 9 mesi dell’anno, chiusi a quota 48.425. In crescita, quindi, rispetto alle 45.995 del settembre 2023.

A dettare legge sono sempre le stesse auto, a cominciare dalle due Tesla, anche se ora a comandare è la Model 3 davanti alla Model Y. Al terzo posto si conferma la Volvo EX30, che sale a 2.578 consegne nei primi 9 mesi dell’anno. Al quarto posto nel bilancio dei primi 3 trimestri si conferma la Jeep Avenger, davanti alla BMW iX1. M all mercato ora, una volta esaurito l’effetto degli incentivi, aspetta l’arrivo delle nuove piccole, tra cui la Citroen 3-C3, la Renault 5, la Hyundai Inster e la cinese Leapmotor T03.

settembre elettrico 2024Volano le ibride, il diesel cala ancora: ora vale il 12,7%

Tra le alimentazioni, i dati di settembre confermano l’ottimo momento delle auto ibride, che salgono al 43,9% di quota. Con un 13,9% per le “full” hybrid e 30,0% per le “mild” hybrid. In retromarcia, invece, le vendite di auto a benzina, scese di 3,9 punti, al 25,4%. Male anche il diesel, che  in settembre retrocede al 12,7% , mentre il Gpl guadagna 1,3 punti, salendo al 9,3%. Il metano ormai è praticamente azzerato, avendo immatricolato appena 9 autovetture nel mese.

Infine le ibride plug-in si fermano al 3,4%. Tutti gli occhi adesso sono rivolti alle prossime mosse del governo, per capire quali saranno le decisioni sul fronte degli incentivi 2025. Qualsiasi strada venga presa, sarebbe bene comunicarla per tempo, per evitare che il mercato resti ingessato nell’attesa.

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24 COMMENTI

  1. Aumenti o crolli nelle vendite sul breve periodo sono problemi delle aziende e non intaccano la questione bev-termico che è ben più complessa.
    L’intero mondo contemporaneo occidentale è costruito sulla mobilità e sulla semplicità nel reperire l’energia per muoversi.
    Nessuno andrebbe a lavorare (coma faccio io) a 40 km di distanza se non fosse certo di poter sempre arrivare in orario e poter fare rifornimento quando necessario, ognuno si cercherebbe un lavoro vicino casa, ecco perché ci sono decine di distributori sul mio percorso.
    Solo quando si garantirà la stessa semplicità nel reperire l’energia le cose cambieranno ma sarà sul lungo periodo, quando cioè sotto casa mia ci saranno delle colonnine di ricarica affinché al mattino io possa partire senza problemi.
    Persino la ricarica da casa è limitante, da me stanno mettendo le impalcature per rifare la facciata del palazzo, non avrò il garage per tre mesi, se avessi una bev sarei spacciato perché non ci sono colonnine dove vado a lavorare e non ci sono vicino casa.
    Quando non ci saranno più problemi le bev prenderanno il posto delle termiche, fino ad allora questo mondo, fatto per il petrolio, sarà insostituibile

    • Visto che da lei stanno per iniziare dei lavori e il suo box auto non sarà usufruibile per i prossimi 3 mesi (mi sembra strano che blocchino l’accesso visto che in altre ristrutturazioni ho visto gli accessi liberi) potrebbe cogliere l’occasione per predisporre il box con una linea elettrica adeguata per l’installazione di una wallbox o presa industriale da 16/32A in modo da fare un passettino per anticipare la fine di un mondo fatto per il petrolio.

  2. Ovvio che il metano è azzerato, non ci sono più auto in listino!?!?

    E anche stavolta invece di bloccare le alimentazioni più inquinanti (benzina e diesel) e quelle più pericolose (gpl), hanno bloccato il metano che (salvo perdite in atmosfera) è quello meno inquinante:
    – non deve essere raffinato;
    – non deve essere trasportato con autobotti;
    – produce meno CO2 di tutti gli altri combustibili fossili.

    Che dire: OTTIMO.

    Anche questa volta si è pensato al bene della raffinazione con tutte le sue royalties e non alla salute dei cittadini.

    • Hai ragione ma proviamo a vedere il lato positivo. Il motore termico è appetibile anche grazie ai diversi carburanti. Ogni alternativa in meno, metano o chi per esso, contribuisce ad azzopparlo. Da qualcosa bisogna cominciare. Una cosa invece che ritengo intollerabile è la truffa del mild hybrid, molto mild e tanto poco hybrid.

  3. Come sempre vaielettrico è corretto e puntuale, tutte le altre testate che hanno titolato al -44% di agosto non fanno altrettanto a settembre per. +29% contro la perdita delle altre motorizzazioni.

  4. Siete sicuri che siano stati gli incentivi di giugno? A settembre c erano 3mila euro di sconto tesla sulle model 3 pronto consegna con scadenza 30 settembre e infatti tutto l aumento di vendite è sulla model 3..

    • Giorgio ripeto il mio post, mercato elettrico senza le vetture Tesla +9,92% , mercato solo endotermico (incluse tutte le varianti ibride) -12,26%. Ora anche con gli incentivi ancora validi sul termico abbiamo anche questo mese una bella caduta. Aggiungo una chicca che ho appreso questa sera. Molti concessionari ed in particolari quelli Dacia si sono semplicemente rifiutati di vendere tutte quelle elettriche che per costo troppo basso avrebbero permesso ad una bella fetta di persone di acquistare una BEV anche senza accedere ad un finanziamento semplicemente perché il famoso incentivo che poteva essere con rottamazione dai 9.000 ai 13.500 € sarebbe stato riscosso dallo Stato almeno 180 gg dopo la consegna dell’auto mentre loro avrebbero dovuto saldare il debito con i costruttori prima dei 180 gg (in poche parole non vogliono anticipare) da qui si capisce anche la politica Renault che prevede il finanziamento obbligatorio con il quale i concessionari ricevono subito i soldi e allo stesso tempo le finanziarie fanno pagare all’acquirente i 180 gg sulle rate con un tasso opportunamente rialzato (io con questa politica ho rinunciato a comprare una Renault megane e-tech perché i 5.000€ di eco bonus se li sarebbe ciucciati la finanziaria). Dimmi tu se questa non è una politica anti elettrico! Ora se veramente volessero stimolare l’acquisto e mantenere un ritardo nell’erogazione dell’incentivo l’unico modo è non darlo ai concessionari ma concederlo come credito d’imposta sull’IRPEF da detrarre mensilmente sulle buste paga/pensioni (per i lavoratori dipendenti/pensionati) e sui versamenti IRPEF (che se non ricordo male sono 2 in un anno ovvero anticipo e saldo) per tutti gli altri. Sull’importo dell’eco bonus, secondo me, basterebbe tornare ai famosi 5.000€ massimo con rottamazione e 3.000 € senza. Tu vedresti 2 benefici immediati, i listini si abbasserebbero e ci sarebbe nuovamente la contrattazione visto che chi acquista dovrebbe comunque sborsare i soldi subito o aprire un finanziamento. Lo stato si vedrebbe diluito nel tempo l’esborso dell’incentivo. In più se il cittadino non ha la capienza, ad esempio perché già ha il rimborso per i crediti da ristrutturazione, il credito sarebbe ulteriormente diluito nel tempo, ovvero quando il contribuente ha nuovamente capienza.

  5. Con un mercato auto in calo del 10%, l’enfasi per il +29% delle bev mi ricorda il chirurgo che esulta per la riuscita dell’operazione (ma il paziente è morto)

    • Non mi sembra che ci sia la gente per strada a festeggiare. Comunque, il paziente sta bene a livello globale 🙂 l’Italia è un mercato difficile

    • Mettiamola così, escludendo tutte le Tesla vendute nel mese di settembre per gli anni 2023 e 2024 allora abbiamo che nel 2023 erano state vendute 4.083 (3% dell’immatricolato) auto elettriche, mentre nel 2024 abbiamo 4.488 (3,69% dell’immatricolato) auto elettriche, ovvero c’è stato un incremento del +9,92%.
      Sempre escludendo le auto Tesla dal totale di tutte le motorizzazioni siamo passati da 135.410 vetture vendute nel mese di settembre 2023, a 119.717 autovetture nello stesso mese del 2024, ovvero -11,59%. Se si escludono tutte le BEV abbiamo 131.327 nel 2023 contro i 115,229 nel 2024 con un decremento di -12,26% per quanto riguarda le sole motorizzazioni termiche. In poche parole sì Tesla ha fatto la parte del leone ma comunque gli altri costruttori hanno venduto più elettriche.

    • Al contrario, l’aumento delle elettriche assume ancora più risalto in un mercato in contrazione perchè va in controtendenza. Quel +29 non sarebbe altrettanto significativo se il mercato facesse +40

        • Giunto al quinto nick e al secondo indirizzo mail, lei, signor Filippo, continua imperterrito ad intervenire sul nostro blog battendo su due soli tasti: la difesa a spada tratta di Matteo Salvini e il fallimento dell’auto elettrica. Non sarà mica un “reduce” della pattuglia di disinformazione leghista nota con il soprannome di “La Bestia”?

  6. Buongiorno,
    Francamente considerare tra le elettriche le mild hybrid mi sembra fuorviante…ma anche inserire le plug-in e le full hybrid mi sembra una forzatura. Sarebbero da conteggiare nella corrispondente alimentazione principale ovvero benzina o diesel.
    Nel computo a % del full electric a quanto siamo? 😅

    • Le cosiddette ibride “mild” hanno, secondo me, una percentuale di “elettricità” paragonabile a quella delle caldaie a gasolio (che senza corrente, in effetti, non funzionano). Diciamo che sono davvero molto, molto… “mild”.

      Le altre, che assieme alle “mild” vengono definite “elettrificate” (forse focalizzando l’attenzione soprattutto sugli ultimi sei caratteri), mi hanno sempre dato l’impressione di una specie di… stratagemma grazie al quale i costruttori possono continuare a vendere vetture sostanzialmente “normali”, che però rispetto alle normali sono tecnologicamente assai più complesse, con ovvie conseguenze sui costi (di acquisto ed esercizio).

      Mi sembra significativo, in tal senso, l’elogio che da più parti viene rivolto alle cosiddette “ibride plugin” insistendo sul fatto che con esse è possibile, per qualche decina di km, viaggiare sempre in elettrico e lasciando quindi intendere che chi ha modeste esigenze di spostamento quotidiano può usarle tenendo il motore termico quasi sempre spento. Peccato che in tutti quei km elettrici il motore termico, con tutto il suo peso, debba essere comunque trasportato; e debba essere comunque sottoposto a regolare manutenzione. Senza dimenticare le prestazioni, che ovviamente col solo motore elettrico sono ben diverse da quelle “complessive” vantate dalle pubblicità.

      Il vero cambiamento si può avere solo passando a vetture totalmente elettriche, che per ora continuano però ad essere fortemente penalizzate dai problemi tecnologici relativi alle batterie.

  7. Ma quale effetto incentivo! Si vende solo tesla oltretutto perchè c’è stato uno sconto di 3000€
    Con questi numeri la baracca non reggerà a lungo

  8. ” le vendite salgono del 29%, grazie alla consegna delle auto acquistate con gli incentivi (subito esauriti) in giugno” : non capisco, ma non sono vendite già conteggiate a giugno allora?

    • Si parla di immatricolazioni. E una macchina non la puoi immatricolare quando firmi il contratto di acquisto se ancora deve essere prodotta/arrivare dalla fabbrica.

    • Salve Mirco, la vendita e’ una cosa l’ immatricolazione e’ un’ altra, quando vengono riportati questi dati si tratta di immatricolazioni quindi vetture targate e pronte per essere consegnate al cliente.
      In questo dato ci sono auto vendute nei mesi precedenti ma arrivate a settembre e di conseguenza immatricolate.
      Sicuramente l’ incentivo statale, durato poche ore, ha influito abbastanza su queste immatricolazioni ma c’e’ da dire che ci sono alcune offerte finanziarie, da parte delle case automobilistiche, che vanno prese in considerazione nonostante gli incentivi per l’ elettrico siano terminati.

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