Settembre elettrico 2021: irrompe la Dacia Spring

Settembre elettrico 2021: irrompe sul mercato la Dacia Spring, che conquista il primo posto tra le EV, scalzando la Fiat 500. Al terzo posto la Tesla Model 3.

Settembre elettrico 2021: 1.876 Spring, un record

settembre elettrico 2021
Le immatricolazioni di auto elettriche in settembre. Fonte: Unrae.it.

Partenza bruciante anche sul mercato italiano per la prima elettrica low-cost: la Dacia Spring conquista la prima posizione con 1.876 auto consegnate in settembre. È il primo auto con un prezzo (19.900 euro meno incentivi) veramente competitivo con le citycar a benzina e i risultati si vedono subito. La Casa del gruppo Renault ha iniziato a smaltire le prenotazioni accumulate già da primavera e nelle ultime settimane aveva stoppato gli ordini, per troppa richiesta. Arretra in seconda posizione la Fiat 500, che pure archivia un buon mese, con 1.289 consegne. Segue la Tesla Model 3, a un filo dalle mille consegne (si è fermata a quota 999...), con il Model Y già in quinta posizione, a quota 430. Esce dalla top 5 la Renault Zoe, con solo 408 immatricolazioni, con un risultato deludente che fa il paio con quello della Volkswagen ID.3 (356).

Elettriche alla quota record dell’8%, plug-in al 5,2%

settembre elettrico 2021
Le immatricolazioni di auto ibride plug-in in settembre. Fonte: Unrae.it.

La spinta della Dacia Spring ha consentito alle auto elettriche di salire alla nuova quota record dell’8% sul totale del venduto in Italia, con 8.492 consegne in un mese. Complice anche la continua caduta del mercato in generale, azzoppato dalla crisi dei componenti elettronici e dall’esaurimento degli incentivi. In settembre le immatricolazioni complessive sono state 105.175, cioè 51.200 vetture in meno (il 32,7%) rispetto al 2020. Ancora in calo le vendite di benzina e diesel che scendono rispettivamente al 25% e al 19,1% del totale. Il Gpl arriva a rappresentare il 9,4% delle vendite, mentre il metano rimane stabile con una quota del 2% sul totale. Boom invece delle elettrificate: le ibride arrivano al 31,3% di quota,  con le “full” hybrid al 7,5% e le “mild” al 23,8%. Le ibride plug-in, infine, raggiungono il 5,2% di quota.


— Vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato? Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter e al canale YouTube

 

Visualizza commenti (39)
  1. Alla tv e’ passata la notizia della caduta delle vendite – comprensibile poiche’ l’industria dell’auto e’ uno dei pilastri su cui si reggono le nostre societa’ – ma nessun cenno al buon risultato (per il trend storico italiano) della vendita di bev. Anche questo e’ un segno. Meglio continuare a danzare e sperare che non affondi piuttosto che cambiare nave

  2. Il boom della Dacia Spring è collegato al fatto che gli ordini fatti nei mesi scorsi prevedevano la consegna e quindi l’immatricolazione nel mese di Settembre. Quindi ordini di 6 mesi accumulati. Con la fine degli incentivi le vendite della Spring crolleranno. A quel prezzo era un “affare”, la classica seconda auto “suv da città” a meno di 10.000 euro con in più il risparmio dalla ricarica casalinga. Per chi non ha velleità ulteriori, era decisamente un’offerta allettante. A 20.000 è una “sola”.
    Resta il dato che ad oggi le elettriche costituiscono, da inizio anno, il 4% del totale contro il 4.5% delle plugin. L’ “onda elettrica” c’è ma non è così impetuosa come in altri paesi, frenata soprattutto dai limiti che ancora ci sono e che sono destinati a sparire nei prossimi anni. Gli incentivi servono ma ancor di più dovremmo spalancare il mercato all’import delle auto elettriche cinesi: avremmo molta più scelta e auto che si vendono da sole come il pane, senza bisogno di imporle a nessuno.

    1. Mauro Ghislandi

      La Spring è fabbricata completamente in Cina. Solo il prezzo non è cinese.
      Gli incentivi hanno permesso di gonfiare un po’ i listini. Chiaro che su una Tesla gli incentivi in percentuale pesano meno, ma su modelli così economici valgono il 50% del prezzo.
      Sono scettico su questi incentivi, penso sarebbe più opportuno usarli per la rete distributiva imponendo prezzi al kWh calmierati.
      Ma trovandomi con un rudere da rottamare e vedendo diminuire l’offerta di auto a metano (che guido da vent’anni) ho anticipato un acquisto che senza incentivi avrei sicuramente fatto solo tra qualche anno.

      1. Mauro hai fatto benissimo. Con meno di 10000 euro ti trovi una citycar che consuma davvero poco in città e che ricarichi a casa. E condivido la tua idea sui prezzi gonfiati: in Cina con 7000 euro compri oggi molto di meglio.

        Il motivo per cui i cinesi ancora non sono venuti in massa qui è che soffrono lo shortage di chip a alluminio e quindi già non riesco a stare dietro alla domanda interna: arrivare in Europa in queste condizioni, col rischio di scontentare i clienti con attese inaccettabili. potrebbe essere un autogol. Ad ogni modo ci stanno pensando e già iniziano le prime proposte per le fabbriche che i big stanno dismettendo. E per questo, come scrivi, sarebbe giusto ripensare questi incentivi: con la “droga” degli incentivi rischiamo di portare sulla rete via anche i cinesi che potrebbero essere tentati dal gonfiare il prezzo.

      2. Sommandoci (per i fortunelli) pure gli incentivi regionali,
        questa cinesina dagli occhi a mandorla, si è lasciata mangiare in un sol boccone. 😂👌

        1. Cinesata del gruppo WV , però c’è un problema di fondo, se lavorano solo loro con prezzi bassi, poi chi gli comprerà i prodotti che qui il 70% sarà disoccupato, questi conti vi scordate di farli.

          1. quando si parla di auto elettriche pare che tutti in italia lavorino per Stellantis. Quando si parla di pandemia pare che siamo tutti ristoratori e tour operators. Quando si parla di Ilva siamo tutti impiegati nella siderurgia. Santo cielo un pò di misura !

          2. Marco Pi ti rispondo qui, io lavoro in Italia e cerco di mantenere vivo il patrimonio di aziende che operano in Italia, se tutti comprassimo cinese , poi non ci lamentiamo se chiudono qui per produrre li.

  3. Mauro Ghislandi

    Ce l’ho da dieci giorni.
    Esperienza positiva. Ottima come auto da città o brevi spostamenti extraurbani.
    Autonomia che si va stabilizzando in base ai dati che si aggiungono, tra i 270 e i 280 Km.
    Difficilmente può essere l’unica auto in famiglia, se si vuole andare in vacanza in auto. Ma al limite si può tranquillamente noleggiarla per il periodo in cui serve (costa certo meno che mantenere un’auto di proprietà).
    Purtroppo non dispone della carica rapida in Cc, quando l’ho ordinata a marzo l’optional non era disponibile e con gli incentivi e la disponibilità dell’auto limitati l’ho ordinata comunque senza questo optional.

    Non ho ancora installato una wallbox domestica. L’auto dispone comunque di un cavo per ricarica da presa domestica. La ricarica completa da 0% a 100% richiederebbe (è una stima) almeno 18 ore, ma per i rabbocchi notturni posso sopravvivere fino all’installazione della wallbox.
    Provata anche una ricarica da una colonnina pubblica e mi è parsa un po’ lenta, ma ne ho fatta solo una e molto parziale, perciò non ho ancora dati attendibili.

    Il consumo dipende enormemente dallo stile di guida. Per arrivare all’autonomia che ho io bisogna avere un piede davvero leggerissimo e mantenere permanentemente la modalità ECO che limita potenza e velocità.

    1. Si ma guarda che con la modalità eco in città non tene accordi, ovviamente se sei uno che guida a cs.
      Per la vallbox non è necessaria io a casa ho 3kw e negli anni ho abbandonato il più possibile il gas per elettrico e ho ancora il contatore/potenza installata trent’anni fa, unica cosa se non vuoi blackout è spargere durante il giorno l’utilizzo degli elettrodomestici.

  4. È la dimostrazione che nel segmento citycar ci sono praterie per l’elettrico. In questo segmento non c’è bisogno di nessuna novità tecnologica. Quello che c’è è più che sufficiente. Manca solo l’offerta.

  5. Di Spring vendute in arrivo ce ne sono ancora molte e verranno immatricolate nei prossimi mesi, ma i fondi per gli incentivi ecobonus sono finiti, qualcuno sa quando li rimettono? Altrimenti le nuove vendite di auto elettriche sono ferme!

  6. Bei numeri ma ancora troppe ICE ok per le auto da lavoro, ma per quelle casa/lavoro mi sarei aspettato un qualcosa in più, purtroppo fin che si incentivano i bruciatori non si va tanto avanti

  7. C’è un solo modello elettrico low cost Ed è subito boom… Se ci fossero altri modelli tra i 25000 – 30000 euro di listino con autonomie prossime ai 400km di benzina e diesel non se ne venderebbe praticamente più

    1. Se ne vendono perché il mercato è drogato dagli incentivi altrimenti nessuno (tranne gli amatori) spenderebbe 20k/30k e passa per queste vetture

      Nelle grandi città anche con gli incentivi non se le possono comprare per mancanza di spine casalinghe, l’acquirente tipo vive fuori dai centri urbani.

      In città come Roma o Napoli sarebbe molto più green costruire metro /tram che dare questi contributi a pioggia per comprare mini auto a chi vive fuori città e che comunque fa traffico quando ci va…

      1. Giuliano, si informi nel sito del Mise: da mesi gli incentivi per le elettriche sono esauriti, mentre attualmente sono incentivate solo le auto termiche. Quindi?
        E di “spine”, come le chiama lei, che ne sono migliaia in ogni casa e in ogni strada. Mentre nei centri storici sono spariti poroprio i distributori di carburanti.

        1. Massimo, i dati sulle immatricolazioni che girano sono drogati dagli incentivi, ti prego non diciamo fesserie, altro che mesi…
          Sul serio pensi che qualcuno spenderebbe 20k per una dacia spring?

          Migliaia di spine dove? Tu dove abiti? Io Roma e in nessun quartiere all’interno del GRA ci sono case con la spina, è già un miracolo che trovi parcheggio quando torni a casa….

          Ma è lo stesso a Milano Napoli Torino etc, nessuno, nessuno in zona urbana ha il garage o il posto auto elettrificato.

          1. Quanto “spine” ha in casa sua? 10 o 20? Se ne hanno messe tante in casa sua, pensa che sia così difficile metterne altrettante nei garages, nei cortili e nelle strade? Capisce che tecnicamente ed economicamente questo è un problema insignificante?

          2. Ancora con i garages ed i cortili? Ma lo fate apposta o siete seri?
            A Roma i palazzi non hanno nulla, nulla. Edifici di 9 piani con negozi al piano terra, molto spesso parcheggio lo trovi (se lo trovi) ad un km da casa. Dove ricarico? continuo a domandare e rispondete coi cortili ed i garages. Una colonnina ogni 3 metri lungo le strade che però non posso occupare più della ricarica stessa? Perfetto, così facciamo i giri con le macchine tutto il giorno / notte…

      2. Di fatti le termiche stanno vendendo alla grande grazie agli incentivi perché nessuna persona comporterebbe un auto che già fra meno di 5 anni sarà obsoleta, mentre le elettriche son finiti da un bel po’ e non se ne parlerà fin l’anno prossimo salvo pressioni EU

        1. Non stanno vendendo bene per nulla invece.

          E mentre si fanno ragionamenti utopici sulla co2 emessa, l’italiano a reddito medio / medio basso continuerà a girare con euro 0 1 2 3 e quando va bene 4 o 5 facendo un disastro dell’aria che respiriamo.

          L’aver confuso molto il consumatore soprattutto in un momento difficile rendendo obsolete (a botte di marketing) vetture termiche moderne ha avuto l’effetto contrario…

          Chi ha una vettura che cambiava ogni 3/7 anni (molto spesso diesel) sta procrastinando l’acquisto perché non ha idea di cosa comprare al momento e questo non è un bene, per il pianeta per le casse dello stato e per i lavoratori del settore.

          Io preferirei un euro 6d in giro per la mia città piuttosto che un euro 4 in attesa di capire se tra qualche anno può comprare un elettrico o un ibrido.

          1. I tuoi euro 6d vengono omologati con tolleranze sulle emissioni anche del 35% sui limiti imposti. Questa è la vera presa per i fondelli. La verità è che oggi le auto termiche hanno faticosamente raggiunto i limiti di emissioni fissati 15 anni fa.

          2. A parte che le tue percentuali sono inventate.
            In ogni caso, meglio avere dei fantastici euro 3 in giro che sognano una elettrica forse un giorno?

          3. Ha dalla tua risposta si capisce quanto ti informi.
            Magari girassero tutti in euro 0 , avremmo già fatto la transazione ecologica, visto che le elettriche pure sono Euro 0, mentre quelle prima del Euro 1 sono le non Euro.

          4. Il problema di fondo siamo noi, perché se una cosa non funziona o non va bene, siamo solo capaci di lamentarsi a gran voce senza però fare nulla di nulla, per quanto riguarda Roma, mio cugino che è venuto a trovarmi, e vive a Roma e lavora a Roma, dopo aver girato una settimana con me se ne talmente tanto innamorato che la prossima auto sarà full eletric, quindi se un Romano che vive in centro fa questo pensiero, vuol dire che se si vuole ce sé la può fare.

          5. e dove la ricarica il cugino ? la lascia a casa tua?

            ma smettetela di sognare con i cugini e gli amici dei cugini

  8. Io l’ho già vista in giro e mi ispira simpatia.una linea da piccola SUV con tocchi colorati ripeto davvero simpatica e al di là di questo comunque prezzo abbordabile per una 100% elettrica quello di cui c’è bisogno,credo sia importante partire dal basso per “democratizzare” la mobilità elettrica che và però incentivata nell’acquisto, sempre.

    1. E perché invece non incentivare i mezzi pubblici che sarebbero molto più green e democratici visto che accessibili anche a chi non ha i mezzi per comprare una costosa auto elettrica?

      Quando si parla di soldi pubblici si dovrebbe ricordare che sono di tutti e non a solo utilizzo di una fetta abbiente.

      Una nuova linea della metro toglierebbe migliaia di vetture /giorno dalle strade con risparmio milionario sia per i cittadini che per l’ambiente.

      1. Giusto spingere l’uso dei mezzi pubblici, ma ricordo che sono abbondantemente incentivati con i fondi per ripianare le perdite delle aziende di gestione. Poi c’è chi questi soldi li usa bene, come Milano, è chi come Roma si ritrova con vecchi bus che vanno a fuoco un giorno sì e l’altro pure. Detto da uno innamorato di Roma.

        1. Tutto vero, ma ti faccio un esempio invece di dare incentivi alle auto che invadono la città…

          Vera cura del ferro con nuove linee finanziate

          Per chi ha isee sotto i 40k mezzi pubblici gratis

          Caldaie condominiali a gasolio proibite dal 2022 (incentivi già ci sono per cambiarle)

          Magari si comincerebbe a ragionare e i soldi non finirebbero nelle casse della dacia

  9. Dario Ferrari

    Io non chiamerei ibride le mild. Sono macchine a benzina che usufruiscono senza un vero motivo ecologico, degli incentivi statali

  10. Nel secondo sottotitolo c’è un errore: le elettriche pure sono alla quota record dell’8% non del 5%!
    Cmq impressionante la caduta libera delle auto termiche e l’impennata delle vendite di elettriche e plug-in!

    1. L’impressione dovrebbe fartela molto in negativo .

      Per primo perché in Europa si spenderanno miliardi per sovvenzionare i lavoratori con casse integrazioni varie, secondo perché la gente che non cambia vettura continua a girare non è che si chiude in casa e lo fa con vetture euro 0 1 2 3 4 5, non mi sembra un grosso affare per l’ambiente.

      1. Ancora con sto euro 0 🤣🤣
        Magari girassero tutti con euro 0
        Comunque sia se uno gira con euro 1.2.3.4 e non ha soldi comunque non cambierà mezzo, e i mezzi pubblici non sempre ci sono o magari hanno tratte e orari non compatibili con i nostri orari/percorsi, vedasi le mega città, che pur avendo migliaia di linee e orari sono comunque invase dalle auto, quindi prima si pensa ad abbattere gli inquinanti prima ci parliamo il culo, perché il pianeta vivrà a prescindere.

        1. Devi pensare alle emissioni medie del vetusto parco circolante , serve a poco pensare alla media delle auto nuove dato che se ne vendono sempre meno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Varo di Sarisc, al lago di Varese (2 ottobre)

Articolo Successivo

10% di autonomia persa in 6 mesi, possibile? Vaielettrico risponde

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!