Le ibride con l’incentivo (in vigore dal 1° marzo) sono una vera alternativa all’elettrico? Vediamo alcuni modelli che rientrano nelle soglie di emissioni dello sconto governativo. Ovvero 70 grammi di CO2/km.
Qui non c’è l’ansia da ricarica
Premessa: è vero che le elettriche sono care, ma non è che le ibride plug-in (ricaricabili con la spina) siano regalate. I prezzi sono comunque alti. L’incentivo è più contenuto: 2.500 euro se si rottama un’auto fino a Euro 4, oppure 1.500 euro senza (qui il dettaglio). Per le elettriche parliamo invece di 6 mila e 4 mila euro. Le ibride hanno un doppio motore, in genere benzina-elettrico. E non danno l’ansia da ricarica, perché comunque rifornirsi in uno dei tanti distributori è piuttosto agevole. Finora, però, non hanno avuto un grande successo. Chi si avvicina al mondo delle auto con motori a batterie, preferisce fare un salto deciso. L’ibrido plug-in è vissuto come una via di mezzo. Lo dicono i numeri: nel 2018 si sono vendute più elettriche che ibride un po’ in tutti i mercati: in Italia, in Francia…Ma vediamo un po’ di modelli (qui invece trovi “La Guida facile a 20 elettriche con l’incentivo”).
Hyundai Ioniq Plug- in. Da 31 mila euro
Per consumi non ha rivali. E anche per emissioni, visto che è l’unica ibrida a poter vantare 24 grammi di CO2/km. Grazie a un coefficiente aerodinamico eccezionale (0,24 di CX) può dichiarare in condizioni ideali un consumo di…1,1 litri per 100 km. Condizioni ideali, significano ovviamente una buona parte di percorrenza in solo-elettrico, grazie al pacco-batterie da 8,9 kW. Pacco-batterie che alimenta un motore elettrico da 61 cavalli. Il propulsore a benzina è invece un 1.600 cc. a iniezione diretta, con potenza massima di 105 cavalli e 147 Nm di coppia. La percorrenza in solo-elettrico è di circa 50 km, più che sufficiente per i normali spostamenti in città. Anche la Ioniq elettrica è straordinariamente efficiente: con un pacco-batterie da soli 28 kWh dichiara 280 km di autonomia. Il motore ha 120 cavalli. Il prezzo dell’elettrica parte da 37.750 euro, quindi quasi 7 mila euro in più dell’ibrida plug-in. Il prezzo della Phev, invece, scende a 28.500 euro con rottamazione e a 29.500 senza rottamazione.
Scopri come è fatta e quanto costa
Kia Niro 1,6 Phev. Da 36.700 euro
Ha uno dei prezzi più abbordabili tra le ibride plug-in e anche un livello di emissioni più contenute: 29 grammi di CO2/km. Dichiara un’autonomia in elettrico di 58 km, non male, grazie a un pacco-batterie da 8,9 kWh. Il motore a benzina è un millesei: con il propulsore elettrico arriva a una potenza in totale di 141 cavalli. I consumi sono eccezionali. In città si va in elettrico, con una spesa minima. Fuori città si va poco oltre i tre litri per 100 km, come dimostra anche questa prova di Motor1.Il doppio motore comporta un peso maggiorato di 70 kg e un sacrificio nella capienza del bagagliaio di 50 litri. La Niro elettrica, invece, , dichiara una potenza di 201 cavalli e un’autonomia di 440 km, grazie a un pacco-batterie simile a quello della Hyundai Kona, da 64 kWh. Il prezzo della Niro elettrica non è ancora disponibile. La Phev, invece, con l’incentivo scende a 34.200 euro con rottamazione o 35.200 senza rottamazione.
Volkswagen Golf GTE 1.4 TSI Plug-in. Da 39.650 euro
La Golf la trovi con tutte le propulsioni possibili (elettrica compresa) e non poteva mancare l’ibrida plug-in. Che in elettrico percorre una cinquantina di km, grazie a un pacco-batterie da 8,7 kWh. Che si può tranquillamente rabboccare con la presa di casa, rifornendo in circa tre ore e mezza. L’accelerazione da 0 a 100 è stimata in 7,6 secondi, le emissioni omologate in 40 grammi di CO2/km. I consumi, considerando la parte in elettrico (quindi a consumo di benzina zero), parlano di 66,7 km con un litro di carburante. Il motore a benzina è un 4 cilindri 1.400 cc TSI, turbo a iniezione diretta da 150 cv, mentre l’unità elettrica ha una potenza massima di 102 cv. La Golf solo-elettrica, invece, dichiara un’autonomia di 300 km. Nella realtà su strada siamo sui 200 km, che è un terzo della Golf ibrida plug-in. Il consumo dichiarato, invece, è di 12, 7 kWh per 100 km (il costo per kWh va da un minimo di 20centesimi per le ricariche lente domestiche fino a 45-50 centesimi di alcune ricariche superfast). Costa 40.100 euro.
Mini Countryman Hybrid Plug-in – da 39.800 euro
È molto divertente da guidare, con uno spunto in accelerazione notevole: da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi. In elettrico dichiara un’autonomia fino a 40 km, sufficiente per tanti spostamenti casa-lavoro, con un pacco-batterie da 7,6 kWh. Il motore termico 1.500 è piuttosto brillante, con una potenza massima di 136 cavalli, ma è ovvio che il doppio propulsore (con cui la potenza sale a 224 cavalli) finisce per gravare sul peso, che è di 1,66 tonnellate. Il motore termico interviene quando la velocità è più sostenuta o quando il pacco-batterie è scarico. I consumi dichiarati sono molto allettanti: 2,1 litri per 100 kmi, con emissioni di CO2 pari a 49 grammi/km. Con un’opzione di guida, Save Battery, che permette di escludere il funzionamento in elettrico, per preservarlo per la città. Con gli incentivi, il prezzo d’attacco scende a 37.300 euro con rottamazione, 38.300 senza rottamazione.
Audi A3 SPB e-tron. Da 39.850 euro
I due motori sono un millequattro turbo a benzina da 150 cavalli e un propulsore elettrico da 105. Quest’ultimo è alimentata da batterie al litio capaci di 8,8 kWh. L’autonomia e emissioni zero varia da 30 a 50 km a seconda dello stile di guida. Ricaricarle a casa con una normale presa richiede circa 4 ore, tempo che praticamente si dimezza nelle colonnine pubbliche. È omologata con emissioni di 36 grammi di CO2/km. Quindi: il prezzo d’attacco scende a 37.350 euro (con rottamazione) e 38.350 (senza rottamare).
BMW Serie 2 Active Tourer. Da 38.550 uro
È una monovolume a trazione integrale che, secondo la Casa, in elettrico può percorrere fino a 41 km.I due motori sono un mille cinque turbo a benzina, che aziona le ruote davanti, e un motore elettrico sul retrotreno, con potenza massima fino a 88. L’auto è mossa dal noto 1.5 turbo a benzina da 135 cavalli (muove le ruote anteriori) e da un motore elettrico (montato al retrotreno) con potenza fino a 88 cavalli. Quest’ultimo è alimentato da un pacco batterie da 7,6 kWh, che può essere ricaricato al massimo a 3,7 kW. Insieme i due propulsori erogano 224 cavalli. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in solo 6,7 secondi, mentre la velocità massima raggiungibile è di 202 km/h. È omologata con emissioni di 52 grammi di CO2/km. Quindi: il prezzo d’attacco scende a 36.050 euro (con rottamazione) e a 37.050 (senza rottamare).
Mitsubishi Outlander PHEV. Da 49.900 euro
È un Suv a trazione integrale di dimensioni importanti: è lungo 4,70 metri, con una massa di 18 quintali, ma le emissioni sono contenute in 46 g/km di Co2. In elettrico la percorrenza arriva fino a 52 km, con uno spunto in accelerazione misurato in poco meno di 11 secondi nel passaggio da 0 a 100 km/h. La velocità massima è di 135 km/h. Qui è il motore termico, un 2,4 litri a ciclo Atkinson da 135 CV, ad assistere quelli elettrici e a fungere da generatore per la batteria da 13,8 kWh, nel caso in cui questa esaurisce la sua carica. Carica che può essere ripristinata con una colonnina rapida da 22 kW in circa mezz’ora. Con il doppio motore, l’Outlander Phev è in grado di percorrere fino a 55 km con un litro di benzina. Al costo del carburante, ovviamente, va aggiunto la spesa per l’energia. Con l’incentivo il prezzo d’attacco scende a 47.400 euro con rottamazione, a 48.400 senza rottamazione.