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Servono più ricariche, la Volkswagen all’attacco

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Thomas Ulbrich, responsabile della e-Mobility del Gruppo Volkswagen.

Servono più ricariche, la Volkswagen va all’attacco. Lo fa per bocca del responsabile e-mobility Thomas Ulbrich, in questa intervista dal sito VW. Il top manager si riferisce alla realtà tedesca, ma in Italia le cose non sono diverse.

Servono più ricariche, “il mercato crescerà in fretta”

  • Quali sono le ragioni dell’attuale trend di vendita delle auto elettriche?

La gente vuole auto elettriche. La domanda è in forte aumento. In ottobre, la quota di mercato dei veicoli elettrici puri in Germania è stata superiore all’8%. Includendo gli ibridi plug-in, era addirittura superiore al 17%. Un anno fa eravamo ancora al 2-3%. Considerando la situazione attuale – mi riferisco al Covid 19 – è uno sviluppo molto forte. Gli incentivi giocano sicuramente un ruolo, ma sicuramente modelli ci sono modelli più interessanti sul mercato, come  i nostri ID.3 e ID.4“.

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L’ecosistema VW per la ricarica, tra app WeCharge, colonnine pubbliche Ionity e wall-box Elli.
  • E il problema della rcarica?

Ricaricare non è mai stato così facile e conveniente. Chiunque acquisti un’auto elettrica oggi ha una gamma di opzioni. In Germania, il rapporto tra punti di ricarica pubblici e veicoli elettrici è attualmente di circa 1:14, che è esattamente in linea con gli obiettivi. C’è una fitta rete di stazioni di ricarica rapida sulle autostrade. E app come We Charge rendono il processo di ricarica molto semplice. Chiunque utilizzi questi servizi andrà molto d’accordo nella vita di tutti i giorni con l’auto elettrica“.

“La rete di colonnine va moltiplicata per 10”

  • Che cosa succederà se in futuro sempre più auto elettriche circoleranno sulle strade?

Sarà una sfida enorme. Ovviamente l’infrastruttura di ricarica deve essere in grado di far fronte al boom delle auto elettriche. Ma questo succederà solo se l’espansione accelera in modo significativo ora. Quest’anno, il numero di auto elettriche è già cresciuto due volte più velocemente dell’infrastruttura di ricarica. Quindi “business as usual” non è sufficiente. Nel 2025, sulle strade tedesche potrebbero esserci dai tre ai quattro milioni di auto elettriche e ibride plug-in, il che richiederebbe 300 mila punti di ricarica pubblici. Serve un aumento di 10 volte dell’infrastruttura di ricarica nei prossimi 5 anni“.

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  • Che cosa serve per un’espansione più rapida?

Il governo tedesco sta già affrontando questioni importanti con il Master Plan Charging Infrastructure. Spetta a tutti implementare questo piano. I Comuni devono diventare pro-attivi e designare aree appropriate. Purtroppo in molte amministrazioni locali nessuno si sente veramente responsabile. In linea di principio, serve un gestore della mobilità elettrica in ogni città. Anche le imprese possono e devono fare di più: per il retail e l’immobiliare, la ricarica offre grandi opportunità. Chiunque investe ora, ne raccoglierà i frutti per molto tempo a venire. Una cosa è certa: nei prossimi anni ci sarà un enorme aumento del numero di clienti alla ricerca di un’opportunità di ricarica “.

SECONDO NOI. Chiunque abbia viaggiato in Germania o in Svizzera nei mesi scorsi si è trovato spesso in stazioni in cui occorreva aspettare il proprio turno per ricaricare.servono più ricariche Il discorso di Ulbrich vale per la Germania come per l’Italia:servono più ricariche, la rete va adeguata prima che il problema si ponga. Ma da noi bisogna lavorare molto anche sulla ricarica domestica. Nei condomini delle grandi città mettere una wall-box o una colonnina è spesso un rebus. Ma è proprio da lì che inizia la soluzione al problema sollevato dalla VW.

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