Servono cartelloni per far vedere le colonnine, soprattutto…

Servono cartelloni per far vedere le colonnine di ricarica. Non solo (e non tanto) per chi l’auto elettrica ce l’ha già, ma soprattutto per chi non si fida ancora…

Servono cartelloni, anche per promuovere l’elettrico

L’auto elettrica, tra le altre cose, sta rivoluzionando il modo di “rifornire”. Possiamo improvvisamente farlo a casa nostra. Cosa che non è mai stata possibile (ovviamente) con un’auto termica. Ma questo lo sa bene solo chi già la guida un’auto elettrica. Ricaricare a casa è in realtà il metodo più comodo, efficace ed economico di rifornire (per chi ha la possibilità di un box o di uno spazio privato).

Enel x Oristano
La prima colonnina di ricarica fast in Sardegna

Il mio appello alle istituzioni quindi è: adottiamo una cartellonistica importante ed evidente per le colonnine pubbliche esistenti. Facciamolo per i guidatori di auto termiche, che sono i destinatari degli incentivi alla mobilità sostenibile. Almeno per tutte le stazioni di ricarica FAST sparse per l’Italia. Un cartello in più vale più di mille pubblicità per chi ancora guida un’auto termica. Chi guida elettrico invece sa perfettamente quante ce ne sono e come trovare queste stazioni. Non aspetterebbe mai di imbattersi per caso in un cartello per sapere dove fermarsi a ricaricare. Anche se gli stalli spesso sono nascosti in angoli e luoghi impensabili.

Servono cartelloni. E parlare come chi guida altre auto

servono cartelloni
Un frame dello spot presentato in Francia per il lancio della Renault Twingo ZE.

Oggi un lungo viaggio in elettrico deve essere un po’ programmato, come abbiamo visto. E chi guida un’elettrica sa che ci sono applicazioni come ABRP (per la pianificazione dei viaggi) o Nextcharge (per la ricerca delle colonnine) a supporto del viaggio. Ma l’importante funzione di questi cartelli sarebbe  quella di informare i guidatori di auto termiche che le colonnine non sono poi così poche come essi immaginano. Forse, vedendo che è così, in molti potrebbero per lo meno prendere in considerazione l’elettrico come alternativa. E poi rendersi poi conto che magari presenta anche dei vantaggi, e che quei cartelli erano solo informazione e se vogliamo pubblicità a una mobilità sostenibile e più economica.

Appello alle istituzioni: comunichiamo efficacemente!

Proviamo ad allargare il discorso al tema dell’ autonomia. In pochi hanno bisogno, per l’uso  quotidiano, di una citycar elettrica con 300 km di autonomia. Quasi tutti i possessori di citycar elettriche, con il senno di poi, avrebbero volentieri speso meno per avere un’auto con meno autonomia. Ma vendere una citycar elettrica con 300 km di autonomia (a chi non l’ha mai utilizzata) è più semplice. Forse, quando e se le auto elettriche saranno più diffuse, le cose cambieranno.

Forse, quando e se le auto elettriche saranno più diffuse, le cose cambieranno. Forse, quando ne avremo tutti metabolizzato il funzionamento, sarà diverso. In molti si saranno resi conto di poter tranquillamente convivere con autonomie inferiori. In molti vorranno poter comprare auto più economiche, leggere e risparmiose. E anche la “range anxiety” sparirà. Ma per arrivare a questo risultato avremo prima dovuto vincere le ritrosie e i retaggi. E anche a questo servono cartelloni.

Cominciamo noi a farlo sapere! Lo sapevate che…

servono cartelloniSe doveste dire quante colonnine FAST ci sono nella vostra regione, lo sapreste? Normalmente le persone si stupiscono di quante siano in realtà. Per chi è curioso di verificarlo, è sufficiente scaricare l’app JuicePass di Enel X, con la quale è possibile verificare la posizione di tutte le oltre 9000 colonnine di ricarica. E’ possibile inoltre filtrarle per tipologia (AC e DC, quindi “lente” o rapide). Così come è possibile fare anche con l’ottima app Nextcharge (che raccoglie non solo le colonnine di Enel X in Italia ma anche quelle di altri gestori interoperabili). Altra utili app già più volte citata e con la quale è possibile simulare gli spostamenti è ABRP (A Better Route Planner).

Visualizza commenti (1)
  1. Nemmeno un commento? Eppure è uno dei temi più importanti.

    Anche io penso che le colonnine di ricarica debbano essere super visibili, anche da lontano, e anche per dare consapevolezza della diffusione alla pubblica opinione.

    Un distributore di carburante si riconosce da lontano soprattutto per la copertura.

    Ero un grande fan di Fastned ma pare non abbiano piani per l’Italia.

    Le stazioni di ricarica devono avere il “tetto” come i distributori di benzina.

    È un punto cruciale.

    Riconvertiamo i benzinai all’elettrico, è la via più facile, le strutture ci sono già, l’elettricità c’è in ogni distributore, basta solo installare le colonnine.

    Tutti gli altri servizi accessori (comunque non indispensabili) in molte stazioni di servizio ci sono già, autolavaggio, bar, ricambi auto, tergicristalli, liquido lavavetri, accessori per la pulizia).

    Si doveva essere già fatto a livello europeo, siamo in colpevole ritardo.

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