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Sergio non ci crede, VW parecchio

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Sergio Marchionne, si sa, all’elettrico non crede. La Volkswagen, invece, chissà perché ci punta tutto e non passa giorno senza che annunci modelli in arrivo: non solo auto, ma anche la riedizione del mitico ‘pulmino’, che gli americani chiamano ‘Bulli’, e un minivan  per la città creato dal nuovo brand Moya.

Un interno del pulmino Volkswagen

Lunedì 4 dicembre Wolfsburg ha confermato ufficialmente che anche il mitico pulmino Volkswagen farà parte della nuova gamma di tre veicoli completamente elettrici che da qui al 2020 verranno prodotti su una nuova piattaforma nella fabbrica di Zwickau, in Sassonia. I nomi di progetto sono I.D., I.D. Crozz e I.D. Buzz, quest’ultimo a identificare appunto il nuovo Bulli.  Naturalmente non bisogna pensare a un veicolo povero, tipo figli dei fiori: in Germania si parla di un prezzo attorno ai 60 mila euro, per un modello ad alte prestazioni e con una percorrenza molto estesa, oltre al sistema più avanzato di guida autonoma. L’obiettivo della Volkswagen è di fare di Zwickau, non lontana da Lipsia, la capitale europea della nuova mobilità elettrica: non solo una fabbrica, ma anche un grande centro di ricerca e studi, per guidare la riscossa del vecchio continente nei confronti di Tesla, Nissan & c.. I modelli della serie I.D. non saranno comunque i primi elettrici del gruppo tedesco: a fine 2018 sarà nelle concessionarie la Audi e-Tron Quattro, già pubblicizzata in questi giorni con una campagna di spot televisivi e visibile nella forma definitiva al prossimo Salone di Ginevra, ai primi di marzo.  

Il van elettrico che Moya introdurrà ad Amburgo nel 2018

Non è un caso che il primo veicolo uscito dai laboratori di Moya, il brand creato da VW neppure un anno fa per esplorare le strade della nuova mobilità, sia stato presentato non in un Salone dell’auto, ma al TechCrunch Disrupt di Berlino, ovvero in un evento dedicato ai prodotti che creano una rottura con le tecnologie in uso. Sarà sulle strade di Amburgo già nei primi mesi dell’anno nuovo, con la missione di portare a spasso sei comodi passeggeri reclutati con una app in base alla comune destinazione. Non si tratta di un veicolo tradizionale adattato all’elettrico, ma di un’architettura finalmente innovativa: i bagagli saranno ospitati sotto il cofano anteriore (il pacco batterie è sotto i piedi dei passeggeri), in modo da creare lo spazio per posti da premium class, con tanto di presa Usb, wi-fi, luci dedicate e soprattutto la possibilità di distendere le gambe a piacimento. Moya annuncia che il nuovo veicolo avrà un’autonomia di circa 300 km. (calcolati con lo standard WLTP), ma quel che più conta è che lo si potrà ricaricare all’80% in soli 30 minuti. Attualmente il servizio che sarà garantito ad Amburgo con 200 nuovi veicoli Moya è in sperimentazione ad Hannover con un van Volkswagen T6.

 

 

 

 

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