Home Auto Serena rottama il diesel per l’elettrico. Sceglie Mazda MX-30

Serena rottama il diesel per l’elettrico. Sceglie Mazda MX-30

198
Serena e la sua nuova Mazda MX-30

Serena rottama il diesel per l’elettrico. Serena, trent’anni, il suo luogo di lavoro a circa 45 km da casa, da 8 anni guida una Fiat Bravo 1.9 turbodiesel, che di anni ne ha 12. Circa un mese fa’ si trova di fronte ad un bivio. Un problema tecnico la costringe a una scelta: procedo alla riparazione o valuto un’alternativa? Analizzato il mercato e le varie opzioni a disposizione, decide di acquistare un’elettrica. Le abbiamo chiesto il perché della sua scelta.  In fondo all’articolo: la nostra Video Prova della Mazda  MX-30

Serena buon pomeriggio! Grazie innanzitutto del tempo che hai deciso di dedicarci. Cosa è successo alla tua vecchia auto?

Possiedo una Fiat Bravo 1.9 Turbodiesel del 2008. Circa un mese fa’ avrei dovuto provvedere alla revisione biennale. Appena prima l’auto ha segnalato un’anomalia al motore. Anomalia che, dopo un’approfondimento tecnico, si è rivelata essere dovuta a un problema all’elettronica. Responso del meccanico: necessaria la sostituzione di una centralina. Costo dell’intervento: 1.000,00 Euro. Ma la mia auto ha circa 11 anni e il suo valore residuo è molto basso. Quindi non è conveniente spenderci tutti questi soldi. A questo punto ho iniziato a guardarmi attorno per capire cosa eventualmente acquistare.

Capisco. E a quali soluzioni hai guardato?

Inizialmente ho guardato al mercato dell’usato. L’auto deve innanzitutto piacermi. Visto che ci spendo tanto denaro, per me è fondamentale farlo per un’oggetto che mi appaghi anche esteticamente. Ho cercato nel mercato dell’usato: prevalentemente tra le Alfa Romeo Giulietta, un’auto che ho sempre guardato. Ho identificato anche un paio di alternative che inizialmente ho valutato come interessanti: auto del 2012, con meno di 100.000 km, a circa 7.000,00 Euro.

E poi cosa è successo?

Un collega un po’ di tempo fa’ mi aveva messo la pulce nell’orecchio. Mi aveva mostrato i costi di gestione relativi alla sua auto elettrica. La cosa mi aveva incuriosito, ma in quel momento non pensavo a una sostituzione dell’auto. Quando però è venuto il momento, ho ripreso in mano l’argomento. E l’ho approfondito.

Ok, e come?

Non è stato particolarmente complicato. Ho identificato un’elettrica che mi piacesse. Quando ho visto Mazda MX-30 me ne sono immediatamente innamorata. Da sempre ho desiderato un’auto un po’ più alta, non un SUV, ma almeno un crossover. E MX-30 è di fatto un piccolo crossover. Cofano lungo, dentro molto confortevole e ben rifinita. Non è una campionessa di consumi e autonomia, ho scoperto, ma è compatibile con il mio profilo di utilizzo, è silenziosissima e si guida bene.

E poi?

A questo punto ho inserito tutti i costi in una tabella e ho proiettato le spese per i prossimi 10 anni con una percorrenza di 20.000 km/anno. Poi nella colonna vicina ho immaginato un’alternativa diesel, come ad esempio un’Alfa Giulietta. Beh, sarebbe dovuta costare 3000,00 Euro affinché avessi potuto spendere la stessa cifra. Guidando un’auto nemmeno lontanamente paragonabile a Mazda per tecnologia e confort.

E i limiti dell’elettrica, non li hai considerati? Mazda MX-30 non è sicuramente tra le auto con più autonomia…

Si, certo. Ho fatto delle attente valutazioni relativamente all’autonomia dell’auto e alla possibilità di ricaricarla. Al momento non posso caricare a casa. Ma lo posso fare sul posto di lavoro. E l’energia accumulata durante il giorno mentre sono in ufficio è molto più che sufficiente a coprire le mie necessità di mobilità, anche del week end. Con gli stessi soldi avrei potuto acquistare auto con maggiore autonomia. Ma non ne ho bisogno. Quindi non ha senso. Mi porterei sempre appresso del peso inutile. E, oltretutto, a me piace questa.

Se ci fosse qualche imprevisto?

Non lontano da casa ho una stazione Ionity con 4 stalli, dove posso andare a ricaricare in FAST. E a qualche km di distanza un’altra stazione FAST Neogy con un solo stallo. Se dovessi aver bisogno potrei sempre andare lì. In pochi minuti accumulerei energia a sufficienza per diverse decine di km.

Bene Serena, grazie per aver ci raccontato la tua scelta. Ci auguriamo che sia per te quella giusta. Magari ci risentiremo in futuro per capire come sta andando!

Considerazioni finali:

Serena rottama il diesel per l’elettrico ma lo fa dopo attente valutazioni sul suo profilo di utilizzo. Dopo aver identificato un luogo dove poter ricaricare durante il giorno, dopo aver controllato che le performance dell’auto rispettino il suo profilo di utilizzo e dopo essersi accertata che quest’auto faccia davvero per lei. Solo così potrà effettivamente trarre dei vantaggi dalla sua scelta.

La nostra video-prova, firmata da Luca Palestini

Apri commenti

198 COMMENTI

  1. E’ molto semplice Enzo.
    Se non vuole essere offensivo, eviti di sentenziare su argomenti che di cui non ha conoscenza diretta, ma soprattutto eviti di screditare chi invece le informazioni prima di riportarle le verifica personalmente, e sia un po’ più umile. Chieda piuttosto spiegazioni se qualcosa non le torna. Magari abbiamo sbagliato qualcosa, ma magari c’è qualcosa che lei non conosce.
    Abbia un minimo di rispetto per chi la ospita, visto che è sua la scelta di essere qui e visto che trascorre ore e ore su questo sito.

    • Lo farò Paolo, ai miei prossimi commenti mi faccia notare subito se sono stato troppo irruento o poco umile nei toni, cerco sempre di avere un tono interlocutorio, di documentarmi e di confrontarmi con i dati alla mano. Io farò altrettanto. Errori ci possono essere sempre, da entrambe le parti, ma credo che di base ci debba sempre essere il rispetto reciproco. Da parte mia ci sarà sempre.

  2. Enzo, rispondo qui perché il sistema non permette di fare diversamente.
    Riguardo a quelle che chiama offese, io non l’ho offesa. Ho solo descritto lucidamente e oggettivamente ciò che lei fa su questo sito.
    Se io so poco o nulla (e solo per quanto ne ho letto) di trapani a percussione e ne ho forse usato uno solo un paio di volte, non attacco chi scrive con cognizione di trapani e li utilizza da anni dicendo che tutto ciò che ha detto è sbagliato. Solo perché magari altrove ho letto qualcosa di incompatibile con quanto sta affermando. Probabilmente chiedo piuttosto spiegazioni.
    E noi le spiegazioni siamo qui per darle.
    Quindi Enzo, se vuole continuare a leggere e a scambiare opinioni (e vista l’assiduità con la quale ci segue immagino sia così), cambi cortesemente registro, oppure questo non sarà più possibile.

    • Paolo non serve una laurea per poter esprimere un giudizio su un rapporto prezzo/prestazioni. Tra l’altro questi sono commenti ad un post di un blog, non un trattato scientifico sulla base del quale il Parlamento europeo scriverà una legge. Per lei un’auto da 34000 euro di listino con autonomia wltp da 200 km (in estate) va bene anche per chi fa 90 km al giorno: io ho un giudizio più critico e, ripeto, per formulare questo giudizio non serve una laurea in ingegneria nucleare. Altrimenti chiudete i commenti e scrivete solamente voi, perché siete gli unici “competenti” a farlo. Credo che chi commenta non debba essere uno yes man, ma saper argomentare i propri convincimenti.

      Per quanto riguarda il cambio di registro, attendo dettagli perché non ho capito a cosa si riferisce: io le ho specificato quali sono le sue parole che reputo offensive, mi dica pure quali sono le mie e starò attento a non usarle in futuro. Sempre che per “cambio di registro” non si intenda che debba per forza convenire con le vostre opinioni.

  3. La tizia non capisce nulla, e si vede. Ma come darle torto sull’ignoranza somministratale da cotanti eco-ignoranti

    • È sempre stato così: chi non ha argomenti, offende. Non val la pena rispondere a chi usa questi termini nei confronti di una persona che ha espresso civilmente il suo punto di vista. Tanto più se si tratta di una donna, alla quale dovreste portare un minimo di rispetto.

    • Al di là degli insulti,

      Le cose andrebbero provate a fondo prima di dare dei giudizi così assoluti. Quando ho preso la mia mx 30 conoscevo poco o niente delle elettriche. Ora ti posso assicurare che non la cambierei per nessun’altra macchina elettrica o no. 200 km di autonomia possono essere pochi o molti: dipende dalle esigenze di ognuno di noi. Quello che raccomando sempre ai miei studenti universitari durante la prima lezione del corso è “usate il cervello perché se lo avete ci sarà un motivo, non vi fate mai influenzare dagli altri e cercate di testare e giudicare le cose attraverso la vostra esperienza”

      Un saluto.

  4. “Alessandro 26 Dicembre 2020 at 10:59 – Elettriche di anche 10 anni di vita con oltre 300.000 km?! E quali sarebbero?”

    Tesla Roadster, ad esempio.

  5. Voglio fare una domanda direttamente a Serena: come mai non hai optato per la stessa auto ma con la disponibilità del range Extender? Non ho guardato la tabella ma ho letto molti commenti e mi è parso di capire che la tua necessità quotidiana è di spostamento è poco inferiore alla capacità della batteria, considerando che la puoi caricare solo al lavoro. Il range Extender ti avrebbe tranquillamente permesso di goderti la tua auto elettrica, avendo però un piccolo generatore a benzina per riuscire in via eccezionale a percorrere anche più km, senza necessità di trovare una colonnina il prima possibile.

    • Salve G.R. l’avevo considerata a dire il vero, ma al momento la versione con il range extender non è disponibile e io mi sono trovata a dover scegliere una soluzione in breve tempo. Inoltre avendo un altro motore termico non beneficia di tutti gli incentivi destinati all’auto elettrica.

  6. Per quelli che “le auto termiche costano meno delle elettriche” e che non riescono mentalmente a visualizzare che il futuro non è mai stato uguale al presente, suggerisco questa bellissima intervista a Steve Ballmer all’uscita dell’iPhone.

    https://youtu.be/eywi0h_Y5_U

    Allora Ballmer rideva, ma poi non ha più riso molto. Il tutto è finito con l’acquisizione di Nokia in stato di fallimento, e poi è fallito tutto il progetto di Windows Phone.
    Ballmer snocciola anche dei dati sulla convenienza della loro soluzione rispetto al costoso iPhone appena uscito, che inoltre necessitava di una costosa connessione dati ad alta velocità per funzionare bene (si potrebbe dire come oggi le ricariche fast delle auto), ciò nonostante il mercato è stato dominato dalla soluzione più costosa e i telefoni non smart si sono praticamente estinti.

    Non so cosa ne pensiate voi di Vaielettrico, ma nel settore auto mi pare che il tempo delle risate sia già finito, e Toyoda l’ultima volta che ha parlato non aveva affatto il sorriso sulle labbra.

  7. Credo che la Mazda MX-30 sia un modello estremamente interessante, adatta per un pubblico vasto, anche per gli euroscettici, purché non si pretenda troppo in termini di prestazioni. La versione da comprare, però, non è la 2020 ma la 2021. Nel 2021 (in vendita dal 2022), infatti, la MX30, consapevole dell’enorme limite della sua autonomia, uscirà con un motore wankel rotativo (ricordate la sportivissima Mazda RX8?) a benzina aggiuntivo. Esattamente, avete letto bene: un fantastico motore “1 tempo” che funzionerà come range extender, ovvero quando l’energia della batteria terminerà il “piccolo” motore a benzina si azionerà per ricaricare a volo la batteria, regalando percorrenze senza preoccupazioni per tutti. Lo stesso motore wankel sarà montato anche sulla piccola Mazda 2 EV. Quella del range extender è una strada che iniziò con la Fisker Karma e che Mazda vuole mantenere. Mazda, infatti, dichiara ufficialmente che la costruzione delle batterie elettriche la preoccupa moltissimo per l’emissioni di CO2 (è il quarto produttore a dirlo, insieme con Volvo, Rimac e Toyota): la strategia di Mazda, dunque, è quella di usare batterie piccole e leggere (a beneficio anche di peso e handling). E per risolvere il problema dell’autonomia, per gli spostamenti più lunghi, anziché lunghe pause caffè e serie tv con Netflix, ecco rispolverare la cara e vecchia benzina, con un bel motore Wankel a garantire una gita fuoriporta senza pensieri, con 400 km di autonomia. Se proprio volete ordinare la MX30, il mio suggerimento è di aspettare un altro annetto: ma MX30 wankel sta arrivando! (fonte: https://www.motorionline.com/2020/10/12/mazda-ritorna-il-motore-rotativo-wankel-ma-come-range-extender-mx30-2022/ )

    • La soluzione range extender è una rottura ben peggio delle ricariche fast, oltre ad avere il problema di aumentare i costi di manutenzione.

      Mazda avrebbe potuto imparare dall’errore di BMW ma sono abbastanza cocciuti da volerlo fare da soli. Facciano pure, per quanto mi riguarda ho poche certezze ma di sicuro quello non è il futuro.

      • Ah, e per inquadrare meglio il discorso rifacendosi al parallelo con l’iPhone del mio commento di oggi, le auto con range extender sono come i telefoni che uscirono con tastiera e touch screen dopo l’uscita di iPhone. Allora come oggi era difficile per molti produttori capire che l’oggetto di cui era necessario sbarazzarsi fosse la tastiera, così come lo è il motore a combustione oggi.

        Inoltre, per favore, smettiamo di ripetere come un disco rotto che la produzione di batterie emette più CO2 delle auto a combustione: è una balla bella e buona (già smentita da studiosi e produttori virtuosi) che i produttori che non hanno abbastanza capacità produttiva devono raccontare nella speranza di non perdere troppe quote di mercato. Se ne avessero convenienza, difenderebbero la soluzione tutto elettrico anche se fosse vero che inquina di più, dal momento che hanno sempre fatto così finora. Non li ringrazieremo certo per tutte le bugie raccontate, prima e dopo!

    • Enzo, lei purtroppo è qui al solo e unico scopo di creare scompiglio e di mostrarsi.
      Oggi denigra qualcosa. Domani ne diventa improvvisamente un fan sfegatato. Non ha importanza per lei. L’importante per lei è fare il suo show. Sentirsi protagonista. Gettare fango sugli altri.

      Solo che per fare ciò che lei desidera fare, servono intelligenza, conoscenza, approfondimento, tutte cose che per lei sono superflue. Lei parte da una sua convinzione e non fa alcun tipo di verifica prima di aprire bocca. Si presenta qui e vomita una serie di sentenze, pensando che qui stiamo giocando. Pensando che chi ci legge non aspetti altro che di leggere i suoi vaneggiamenti.

      Lei pretende di conoscere meglio di chi un’auto elettrica la guida da anni quali sono le dinamiche tecniche ed economiche che ne descrivono il funzionamento. E quando le si dimostra che si sbaglia, semplicemente inizia a parlare d’altro. E si permette persino di dispensare consigli. Non è proprio il caso, Enzo, non qui. Questo atteggiamento è di disturbo per noi, per i lettori che più volte lo hanno fatto notare e non è di nessun aiuto per lei. Se non per il suo intrattenimento. Ma non siamo qui per intrattenerla, Enzo.

      La legge italiana classifica un veicolo full electric dotato di range extender come ibrido e non come elettrico, facendo decadere tutti i vantaggi economici in termini di incentivo previsti per i veicoli elettrici. A decadere sono anche i benefici in termini di possibilità di accesso a eventuali ZTL interdette agli ibridi, e gli sgravi di tassazione. Poco vantaggiosa quindi, a mio avviso, almeno in Italia questa scelta. Non ultimo il range extender termico rappresenterà un costo in termini di manutenzione che diversamente non avremmo. Se per qualcuno la necessità in termini di mobilità supera le performance di autonomia del veicolo, preferibile piuttosto spostare l’attenzione altrove.

      • No Paolo, lei ed altri redattori continuate ad attaccarmi solo perché la penso in maniera diversa da voi. Voi la mettete sul personale, io mai. Come si esprime un’opinione che non è in linea con la vostra, giù di attacchi personali, ogni volta.

        Lei sbaglia. Io ho una diversa opinione dalla sua sul rapporto prezzo/qualità e gliel’ho dimostrato più volte, quando ho espresso il massimo giudizio per auto come la Xpeng, Aptera, Tesla Cybertruck e un giudizio più severo per un suv con un prezzo di listino da oltre 30000 euro con un’autonomia inferiore a quella di una 500. E’ un giudizio personale, poi ognuno acquista l’auto che vuole. A me non sembra difficile da comprendere, ma evidentemente è più facile non contestare nel merito il giudizio e buttarla sul personale.

        Ovviamente, essendo il giudizio soggettivo, io non pretendo si arrivi ad una sintesi: a lei può piacere un suv/crossover elettrico con autonomia limitata a me no. Non c’è da dispiacersi per questo e iniziare a insultare l’altro se non si conviene su una sintesi comune: rimarremo di idee diverse. Ad esempio a parità di prezzo è possibile acquistare una Xpeng G3 che ha il doppio dell’autonomia (ed è anche più tecnologia), che è già un’auto migliore. Ma evidentemente neanche questo si può dire.

        Il fatto che io sia molto attento al valore dei soldi che un consumatore spende non significa che voglia fare uno show. La stupirebbe sapere che l’auto che posseggo, una Abarth 124 spider, la considero un pessimo acquisto: non vale affatto 43000 euro, per quei soldi esiste molto meglio, se incontrassi qualcuno che l’ha pagata quella somma non avrei difficoltà a dirglielo. Lei starà pensando che anche questa frase è uno “show”. Non è così: io l’ho presa a fine produzione, pagandola a km 0 solo 25500 euro: se la vendessi oggi, con 16 mesi di vita, guadagnerei sicuramente tra 1500 e 4500 euro, e la venderei in pochi giorni.

        Poi ognuno può pensarla come vuole, io sono sicuro che Serena è felicissima del suo acquisto, traspare in modo evidente dalla sua recensione. Per me è stato un azzardo, ma come mi piace pensare ognuno è libero di fare ciò che vuole, per fortuna.

        Tornando alla MX30, so benissimo che aggiungendo un motore l’auto è classificata come ibrida, perdendo i vantaggi decisi dalla politica. Ma allo stesso tempo penso che la soluzione adottata da Mazda sia molto intelligente: senza perseguire l’intransigenza di una soluzione 100% elettrica, riesce a coniugare leggerezza, agilità, ecologia, praticità. Un proprietario come Serena, ad esempio, non accenderebbe quasi mai il motore Wankel, o forse solo un paio di giorni l’anno. Dal punto di vista della CO2, quella emessa in fase di utilizzo come range extender credo sia effettivamente inferiore a quella emessa per la produzione di una batteria maggiore, da long range. Credo che su questa soluzione potremmo convenire entrambi, visto che già le ibride plug-in emettono meno CO2 di una long range e le range extender si propongono come una versione migliore delle ibride plug-in (il Wankel della Mazda è di appena 333 cc). La riduzione del peso, come ho già scritto, porta benefici anche in termini di handling e sicurezza: la Mazda MX30 ha superato il test dell’alce a 74 Km/h, non male, se si pensa che la Golf 8 si è fermata ad appena 69 Km/h (fonte: https://auto.everyeye.it/notizie/mazda-mx-30-trovata-faccia-test-alce-come-andata-484114.html )

        • Enzo, quando mai ti abbiamo attaccato sul piano personale? Siamo molto misurati, nonostante riceviamo insulti in continuazione da gente che, peraltro, scrive in modo sgangherato e sgrammaticato. Ma mei sembra che nei tuoi confronti, al di là dei punti di vista diversi, il confronto è sempre stato rispettoso.

          • “L’importante per lei è fare il suo show. Sentirsi protagonista. Gettare fango sugli altri.”

            Io non getto fango su nessuno, non ho alcuna mania di protagonismo e non mi interessa fare show. Difendo la mia opinione portando argomentazioni, cifre e numeri. Rispetto quella altrui. Perché mai devo leggere questo cose a Natale sul vostro sito per aver espresso delle perplessità sui vantaggi di un’auto con un’autonomia così limitata? Mi sembra di non essere il solo qui dentro. Mi sembra che anche altri lettori, in altri articoli su questo modello [ https://www.vaielettrico.it/mx-30-lelettrica-che-fa-la-termica/ ], hanno espresso forti perplessità.

            E non finisce qui: “Solo che per fare ciò che lei desidera fare, servono intelligenza, conoscenza, approfondimento, tutte cose che per lei sono superflue. Lei parte da una sua convinzione e non fa alcun tipo di verifica prima di aprire bocca. Si presenta qui e vomita una serie di sentenze, pensando che qui stiamo giocando. Pensando che chi ci legge non aspetti altro che di leggere i suoi vaneggiamenti.”

            Le farebbe piacere leggere questo di lei? Aldilà del fatto che alcuni appunti su quella tabella mi sembrano sensati (come la stima dei consumi e il prezzo del carburante), le piacerebbe sentirsi dire queste cose? Lei condivide l’opinione di Paolo di essere uno che non si documenta e che non usa l’intelligenza prima di esprimere un’opinione?

        • Enzo, non si tratta di gidizi, che possono essere più o meno condivisibili. Si tratta del fatto che a lei piace sentenziare su argomenti che conosce poco o che non conosce affatto.
          Lei ha scritto che i miei calcoli sono completamente sbagliati e che 200.000 km percorsi con Mazda MX-30 costano 17.000,00 Euro se l’auto viene ricaricata nella colonnine pubbliche! Quando invece il costo non supererebbe i 9.000,00 Euro.
          Lei non guida un’auto elettrica ma vuole spiegare agli altri come sia.
          Abbia un po’ di umiltà, per cortesia. Non abbia la presunzione di voler spiegare ciò che non conosce. Non si tratta di valutazioni prezzo qualità, o di giudizi. E’ matematica.
          E quando prendendo il costo del gasolio da lei indicato e i dati di consumo di MX-30 da lei indicati, e i costi di Giulietta da lei indicati le ho fatto le somme e le ho messo davanti agli occhi le cifre mostrandole quanto più economica fosse Mazda, cosa ha fatto lei? Ha spostato l’argomento sul discorso autonomia e emissioni, come se non avessimo mai parlato di altro.
          A me non interessa che si arrivi a una sintesi. Ma che lei ci prenda in giro non lo accetto.
          Parla di Xpeng G3. Interessante. Ma Serena avrebbe dovuto acquistare un’auto non (ancora) commercializzata in Italia?

          • È lei che cambia discorso, Paolo, perché io ho riportato offese nei miei confronti e lei ora vuole riparlare di autonomia o sui costi. Come se il fatto che lei abbia ragione su questi argomenti le conferisce il diritto di insultare gli altri.

            Paolo sono uno dei pochi che riporta le fonti quando fa dei calcoli (e faccio calcoli, non sparo cifre a caso). In questo caso la fonte è Newsauto ( https://www.google.com/amp/s/www.newsauto.it/mazda/mazda-mx-30-test-su-strada-impressioni-di-guida-prova-2020-270627/amp/ ) che parla di 15 euro per un pieno alle colonnine enelx. Siccome un pieno offre un’autonomia di 200 km, per arrivare a 200000 km basta moltiplicare per 1000. Quindi 15000. Considerato il maggior consumo d’inverno e l’uso prevalente in extraurbano e il parcheggio non in box auto, 17000 euro sono anche pochi. Ma sono sicuro che Paolo conosce altre compagnie che offrono prezzi minori e che Enelx adesso avrà ridotto i prezzi. Ad ogni modo, prima di argomentare, mi sforzo di documentarmi, poi a me non interessa arrivare ad un battibecco e voler convincere l’altro. Dico la mia, l’altro espone la sua e per me finisce lì, la sintesi la fanno gli altri utenti con la loro testa. Ad esempio per l’autonomia effettiva a 90 km io ho portato fonti che parlano di 159 km di autonomia, non 200, ma non sono qui come un picchio a insistere di aver ragione, non mi interessa affatto (anche se mi piacerebbe che un possessore di mx30 mi smentisca sulla autonomia di 159 km a 90 kmh effettivi fissi). Io porto una fonte, un utente che parla di 159 km di autonomia a 90 kmh, un altro dirà oltre 200 sempre a 90 kmh e chi deve acquistare una mx30 potrà verificare, magari con un test drive, magari dipende se vive a Palermo o a Bolzano. Sono uno dei pochi lettori che quando testò l’auto elettrica si mise a fare i conti di autonomia e consumi a diverse velocità e condizioni.

            Però l’offesa omaggio è sempre lì gratis, dietro l’angolo. Buon Natale

  8. Io ho una curiosità sulle auto elettriche (ma è solo una curiosità, perchè avendo necessità di una macchina con un vano di carico molto grande pur facendo pochissimi km, se dovessi acquistarla elettrica avrebbe un costo decisamente alto, sicuramente fuori dalla mia portata): più o meno percorro 6 o 7000km all’anno per spostamenti piuttostro brevi e da maggio a settembre/ottobre, la macchina capita che stia ferma per intere settimane, a volte anche più di un mese. Con un utilizzo del genere, al di là del costo di acquisto, sarebbe possibile per me scegliere un’auto elettrica o con questi lunghi periodi di fermo si rovinerebbe/deteriorerebbe qualcosa?

  9. Naturalmente non intendevo affatto spingervi alla censura, ma soltanto lasciare più spazio ai commenti costruttivi e soprattutto a pubblicare le esperienze di chi ha già acquistato mezzi elettrici. Cordiali saluti e complimenti ancora.

  10. Buongiorno a tutti. Prima di ogni altra cosa vorrei fare i complimenti alla redazione per la qualità e la correttezza degli articoli e dei contenuti in genere.
    Unico appunto che mi sento di farvi è quello di dare troppo spazio ai commenti degli anti- elettrici che spesso sono sicuramente troll. Ciascuno compri quello che gli serve o piace, poi ci sono coloro che in più hanno a cuore i problemi ambientali e a questi ultimi, secondo me, dovete piuttosto rivolgervi. Buon lavoro, dunque, con la speranza che la mobilità sostenibile si affermi più rapidamente di quanto non speriamo.

    • Caro Giorgio, grazie per i complimenti. Quanto al suo appunto, crediamo che la mobilità elettrica possa affermarsi solo dialogando con chi ancora non l’ha capita. Quindi non toglieremo mai la parola a chi la pensa diversamente da noi.

  11. Inquinamento atmosferico e acustico sono manna per tutti noi. Basterebbero solo questi per compensare ogni eventuale sovracosto rispetto alle endotermiche.

    Ci sono studi riguardo ad un potenziale inquinamento elettromagnetico, soprattutto per chi siede in auto, e relativi effetti sui sistemi nervoso ed endocrinologo?

  12. Infine oltre all’inquinamento atmosferico non dimentichiamoci dei vantaggi anche sul fronte inquinamento acustico…immaginate un mondo senza il rumore dei motori endotermici, specialmente un domani anche su camion, autobus etc etc…ad oggi surreale, un domani impagabile!

  13. Non è questione di leggere qua e là, è questione.che il primo articolo che ho letto mesi fa era corretto, poi non ho più letto niente al riguardo, e prima nel ricercarlo ne ho trovati di più recenti che comunque confermano che il primo era corretto, ma in base alle 2 auto che avevano preso in esame e comparate…ora hanno rifatto altre comparazioni e studi ed è venuto fuori che per fortuna quei casi sono la minoranza…allora mi è sembrato giusto spiegare meglio…resta il fatto che purtroppo non è ancora così nel 100% dei casi…ma ci arriveremo…siamo sulla strada giusta ma nuova e le cose cambiano velocemente…

  14. Metto un ultima cosa che ho letto una settimana fa circa, John Goodenough, l’inventore della batteria agli ioni di litio, ha finalmente ottenuto dopo tre anni il brevetto per la sua ennesima rivoluzione ovvero la batteria di vetro …questa se dovessero riuscire a superare gli.ultimi ostacoli della fase di sviluppo, potrebbe costare innanzitutto molto meno, avrebbe migliaia di cicli di ricarica, autonomia anche di 1600 km con una ricarica di 60 secondi, quindi triplica la sua capacità, non ha dispersioni e non si incendia, un intervallo di temperatura che va dai -20 ai +60…insomma se trovano il catodo sembrerebbe che possa diventare realtà è visto di chi stiamo parlando, ci sono ottime possibilità che ciò avvenga…

  15. Buonasera,

    Vi porto la mi esperienza di possessore di mazda MX 30 launch edition da un mese e mezzo. È stata una scelta ponderata anche in virtù dei chilometri che faccio mediamente al giorno (40/50 km) e dela fatto che in famiglia abbiamo anche un’auto endotermica.
    – La guida è sempre piacevole tanto che quando torno sulla diesel mi sembra di guidare un trattore.
    – possiedo un impianto fv e ricarico sempre da casa; da un primo calcolo ho stimato che grazie al solo ssp (scambio sul posto) con una percorrenza di 14000 km spendo 93€ (Circa 220 km con un litro di gasolio)
    – è stata una bella sorpresa scoprire che per i primi anni non pago il bollo, e l’assicurazione é diminuita del 40%
    – è una goduria passare davanti alla pompa di benzina e non guardare più il prezzo del carburante 😀
    – sono andato più volte a casa al mare tranquillamente distante 60 km
    – l’autonomia dichiarata è bassa (200 km WLTP) ma è solo una questione di abitudine e di organizzazione

  16. Premetto che io sono a favore dell’auto elettrica, comunque l’articolo sullo studio dell’inquinamento l’ho letto mesi fa…ho provato ora a ritrovarlo, ma senza successo…se non ricordo male venne fatto da una società tedesca…nel cercare quello ne ho trovati altri più recenti che in sostanza dicono che considerando l’intero ciclo che dicevo prima, le auto elettriche possono inquinare più delle altre…però in rari casi e le variabili sono i modelli che vengono comparati, esempio una Testa con una Mercedes (e qui di conseguenza le possibilità sono infinite e non è facile trovarne due simili) e come viene prodotta l’energia nei vari paesi di utilizzo, quindi carbone o meno…insomma è molto complesso l’argomento specialmente se includiamo il discorso batterie…comunque ripeto…solo in alcuni casi, nella maggioranza è meno inquinante l’elettrica…e sulle batterie ci sono test fatti anche da Tesla che dopo un ciclo di vita di oltre 200000 mila km riescono ad essere ancora performanti all’80% e che vengono riutilizzate in altri ambiti…per esempio anche quelle della Nissan Leaf vengono riutilizzate come batterie d’accumulo per illuminare ed altro…

  17. Bene Alessandro, lei compra le auto per rivenderle il giorno dopo? Non è un gran business. Glielo sconsiglio.

    • Si, ma allora non si capisce perché non potesse riparare la bravo. Anche se aveva un valore residuo basso, mica la doveva rivendere il giorno dopo averla aggiustata

      • Non saprei. Dovremmo chiederlo a lei.
        Personalmente non spenderei 1.000,00 Euro su un’auto che ne vale 2.000,00 (forse) e che ne vale invece 4.000,00 in rottamazione sull’acquisto di un’auto nuova.
        Probabilmente Serena ha fatto lo stesso pensiero.

  18. Chat molto interessante e anche frizzante. Un dubbio. Se un recente sondaggio europeo ci informa che la questione numero uno per i potenziali clienti di auto elettriche è l’autonomia e Mazda sostiene coi fatti che essa è ai limiti dell’irrilevanza, possible che questa contraddizione non possa offrire argomento contrarono alla scelta di Serena? Personalmente, e forse mi sbaglierò, sarei per scommettere che dopo un anno al massimo se ne sbarazzerà rendendosi conto di avere un gioiellino inutile e fastidioso.

  19. Sono possessore di auto elettrica (Mini) e sono super soddisfatto sotto molto aspetti, come autonomia è in linea con la Mazda, forse un po meglio, ma comunque è un altro auto.
    Mi complimento con Serena per i ragionamenti su lungo periodo (che ad oggi sono rari, ragionare…) che l’hanno portata al suo nuovo acquisto. Inoltre faccio i complimenti a Paolo Mariano per il sito e soprattutto per la grande “autonomia” di pazienza che ha nel rispondere a certi commenti che non meriterebbero risposta, non per un pensiero differente, ma per la superficialità degli stessi.
    W l’elettrico!

  20. Enzo,
    finiscila di farneticare, cortesemente.
    Scrivi:
    “Paolo ma li ha visti quei calcoli? Sono tutti sbagliati. 200000 km costano quasi 12000 euro a casa, il doppio fuori casa (e lei ricarica fuori casa). 7000 euro neanche se scende e spinge. Il costo di un litro di diesel non è 1.45 ma 1.3 (oggi meno di 1.2 grazie al cashback). E lo saprà avendo una auto diesel. Per non parlare del resto. Ma dai, se uno si deve imbrogliare da solo è facile, se ti piace l’auto non devi trovare scuse per comprarla.”
    Con una media, pessimistica, di 5,75 km/kWh, e un costo di 0,20 Euro a kWh, il costo è esattamente quello indicato.

    • Paolo se mi rispondi qui poi finisce che non lo vedo il tuo commento, rispondimi direttamente al commento. Ad ogni modo tu scrivi che una media pessimistica è di 5,75 km/kWh ma qui [ https://www.vaielettrico.it/mx-30-lelettrica-che-fa-la-termica/ ] proprio tu scrivi il contrario!

      Ti cito: “Il consumo è stato quindi di 20,48 kWh (media consumo 21,78 kWh/100km). Ma su questo percorso abbiamo tenuto una media di velocità piuttosto bassa, causa traffico e cantieri. Abbiamo quindi ripetuto il test dei consumi autostradali su una tratta più corta (54 km), ma percorsa a 130 km/h con temperatura esterna di 5 gradi e clima sempre acceso e impostato a 21,5 gradi. La nostra media in questo caso è stata di ben 26,8 kWh/100km, per circa 120 km di autonomia autostradale”

      Quindi prendendo per buona la prima e non la seconda (sempre che Serena non viaggi in autostrada) il consumo è 100/21,78 = 4,59 km/kWh e non 5,75 ovvero ben il 21% in meno di quanto dichiari oggi! Inoltre commetti sempre il medesimo errore: fai il calcolo del costo al kw pari a 0,20 ma dimentichi sempre che l’inverter consuma il 15% che va sommato (non mi risulta che le auto diesel abbiano un inverter che consuma il 15%). Quindi se prendi i tuoi calcoli, correggi il consumo aggiungendo il 21% (sempre che Serena non viaggi in autostrada, altrimenti è ancora peggio), aggiungi il 15% dell’inverter e correggi il costo del carburante portandolo a 1,3 e non 1,45 perché è diesel e non benzina.

      • Enzo, buon Natale! 🙂
        Sa, non è inverno tutto l’anno. Quando la temperatura è superiore i consumi sono notevolmente inferiori. Il consumo in inverno non è rappresentativo del consumo medio, ma è il consumo massimo.
        Poi, se lei mi leggesse più attentamente, si sarebbe accorto che 0,20 Euro a kWh è già il costo di 0,176 a kWh + il 15%.
        Ma lei le cose che scrivo non le legge. Non è nemmeno la prima volta che parliamo di questo io e lei. Il costo del carburante nel mio ultimo calcolo in risposta al suo messaggio, l’ho messo a 1,30 Euro come lei suggerisce. Ma nemmeno di questo lei si è accorto. Troppa foga nel riempire il web di inutili idiozie per leggere e ragionare, eh? 🙂
        Enzo, non parli di ciò che non conosce.

        • Il tuo test è stato fatto in autunno, non in inverno. Quindi in autunno l’autonomia già è più che scesa, poi c’è l’inverno. Quindi almeno per 6 mesi l’anno c’è un bel decremento sull’autonomia.
          E hai corretto il prezzo del carburante.
          Ma quello che scrive inutili idiozie sono io.
          Buon Natale anche a te Paolo.

          • Enzo, è evidente che le auto non guardano al calendario ma alla temperatura. E temperature attorno ai 5 gradi non le abbiamo per sei mesi l’anno ma per molto meno.
            E non ho corretto proprio nulla, Enzo. Quelli pubblicati sono i dati di Serena, che immagino abbia considerato 1,45 Euro al litro per il gasolio prendendolo come valore realistico sul medio lungo termine.
            Quando lei ha suggerito 1,30 Euro/ litro per il costo del gasolio, ho semplicemente rifatto il calcolo prendendo a parametro 1,30 Euro/ litro. Quando ha suggerito un consumo maggiore per Mazda MX-30, ho preso il valore da lei suggerito. E, presi entrambi i valori, ho rifatto i conti e il risultato è che l’elettrica ha comunque costi nettamente inferiori alla termica.

  21. Dayson costruisce elettrodomestici , ben altra cosa e costruire automobili , Toyoda ha investito milioni nel full hybrid e tira acqua al suo mulino , e vuole solo recuperare i soldi investiti prima di puntare all elettrico.
    In una vettura elettrica si recuperano più del 98 per cento delle materie prime comprese batterie , che hanno una vita media di circa 20 anni.Mi spiego meglio , dopo aver raggiunto una capacità nominale netta inferiore al 70% rispetto alla capacità da nuova ( 8/10 anni di utilizzo ) la batteria diventa da accumulo fino a quando la capacità nominale netta scende sotto il 20% ( quindi altri 10/12 anni) poi si recuperano le materie prime e si produce un altra batteria.La rete di ricarica è destinata a migliorare notevolmente nei prossimi 2/5 anni grazie all coinvolgimento delle aziende “petrolifere” che affiancheranno ai distributori di benzina/gasolio le colonnine principalmente fast ed ultra fast in autostrada.
    Vorrei ricordare a chi difende strenuamente il motore diesel che basta un rifornimento di gasolio contaminato per lasciare più o meno 5000€ dal meccanico per ripristinare tutto il sistema di iniezione.
    Un ultima cosa quanta strada percorre un veicolo diesel con un euro di gasolio ?
    La Nissan Leaf prima serie (quelle con la batteria da 24 kwh) percorreva circa 48 km con un euro di corrente , i migliori diesel di ieri e di oggi non arrivano a 20 km litro , ovvero con una spesa di circa 1,35 euro litro ( tutto questo escluso gli altri costi fissi che per veicoli termici sono più alti).

  22. Buongiorno, ho letto dall’inizio tutto il discorso… Conti totali alla mano e senza dilungarmi ho acquistato nel 2017 una Ford Fiesta 1400 benzina/ GPL prezzo in strada €11.000 con 4 gomme inverno su ulteriori cerchi catene ecc ( benefit) . Faccio 420 km con 15/17 € . Credo Paolo che non ci sia storia ( anche considerato il cambio bombola a 10 anni) . Buona serata a tutti

    • Edoardo, quando si fanno i confronti, bisogna confrontare pere con pere e mele con mele.
      Non ho mai scritto che qualsiasi auto elettrica è più economica di qualsiasi auto termica.
      Cerchiamo per favore di stare concentrati e pensare prima di scrivere.

  23. Un grande incoraggiamento a Paolo Mariano e Leonardo e a tutti quelli che credono nella mobilità elettrica….. tenete duro non mollate, purtroppo ci sono in giro ancora tanti terrapiattisti, per loro la matematica ….. è un’opinione

  24. Signor Paolo non lo dice solo Enzo che l’elettrico non è vantaggioso, ne per chi lo compra ne per chi lo produce e nemmeno per l’ambiente, lo dice anche Dayson dopo aver speso 1 miliardo su 6 stanziati dal governo inglese per una ricerca sull’ elettrico, e ultimamente si è espresso pure il numero 1 di Toyota in quella direzione, quindi personalmente aspetterei ha comprare auto elettriche che hanno limiti enormi e non è del tutto chiaro quale sia il suo vantaggio.

    • Certo, perché una persona con un cervello aspetta che qualcuno gli dica cosa è conveniente e cosa non lo è. Non si fa due conti in autonomia e decise. No, troppo complesso vero?
      Dyson, non Dayson, non ha fatto una ricerca sull’elettrico, ma ha progettato un’auto, interrompendo poi l’attività prima di commercializzarla.
      Lei aspetterebbe. Aspetti. Ma non dica alle altre persone cosa devono fare.
      Non le è chiaro il vantaggio? Quando applicabile al proprio profilo d’uso, il vantaggio è economico, ecologico e di piacere di guida.

    • Lei parla per sentito dire. Dyson e Toyoda non hanno detto quello che lei pensa. Fra le critiche e il rozzo pregiudizio c’è una bella differenza.

  25. Diciamo che quello che ha detto il mega capo della Toyota è una castroneria…bisogna fare un solo ragionamento quando si parla di auto elettriche ed inquinamento…ci sono studi fatti da società serie e non di parte che hanno appurato che ad oggi un’auto elettrica inquina di più di una col motore endotermico…ovviamente il calcolo parte dalla progettazione fino alla demolizione…questo perché inoltre per le ricariche si considera di utilizzare corrente che ancora viene prodotta dal carbone per esempio…quindi la tua auto elettrica non inquina dove si muove, ma fa aumentare l’inquinamento nei luoghi dove sono le centrali…ovvero rimane il problema, cambia solo dove trovarlo.
    Quindi la soluzione unica e sensata è che chi la compra faccia ricariche green…se a casa o in azienda si ha la possibilità di mettere il fotovoltaico insieme alle batterie di accumulo ed alla colonnina di ricarica, allora abbiamo vinto…tra l’altro ad oggi con il superbonus del 110¡ Se installi una pompa di calore che è il trainante, puoi anche aggiungere i pannelli che sono trainati ed il tutto con pochi euro perché il resto lo mette lo stato…purtroppo non è vero che si possa fare a costo zero, ma quei soldi che vanno tirati fuori sono pochi e ne vale la pena sicuramente…

    • Di sicuro il mega capo della toyota non respira dallo scarico della sua auto endotermica, facile convincere la maggioranza che non vuole passare alle auto elettriche che l’elettrico è il male mentre l’endotermico e l’era del petrolio il bene. Io posso respirare dietro la mia auto elettrica e non passo a miglior vita mentre se chiunque attacca un tubo alla marmitta di una auto endotermica e respira da quello passa a miglior vita. Smettiamola di vedere tutto dal lato economico e smettiamola di vedere il male e il peggio nel cambiamento. Di certo a Toyota che ha puntato alla produzione ibrida (non plug in ) non conviene convertire le loro linee di produzione ad full elettric ma conviene convincere gli automobilisti che hanno l’endotermiche che la loro auto e’ meno inquinante di una full elettriche e che se però passano ad una auto full ibrida è la miglior scelta. Diffidare da chi diffonde notizie per incrementare il suo fatturato. Cerchiamo di pensare out of the box e di essere ambientalisti prima che sia troppo tardi saluti a Tutti

  26. Ad agosto 2020 ho rottamato una Opel meriva Diesel del 2005 che ha avuto una guasto al volano, senza esitazioni e senza fare comparazioni economiche sui costi e le spese di gestione/utilizzo ho acquistato una auto elettrica Opel Corsa e 2020. Amo guidare l’auto elettrica e sono felicissimo della scelta. Se fossi un responsabile di pubblicizzare e promuovere le auto elettriche divulgherei alla massa quanti kg di CO2 vengono emessi nell’atmosfera dalle persone che hanno una auto endotermica e che magari fanno tanto gli stupiti che l’aria che respiriamo sia inquinata. Scegliamo elettrico per respirare aria pulita per noi per gli animali e per le piante. Smettiamola di guardare tutto è sempre dal lato economico pensiamo al bene della terra e della natura, i costi saranno il meno se non potremo più vivere causa l’aria inquinata che avremo e stiamo creando ciao a Tutti

  27. Dai… non intendo fare polemiche, non è mia intenzione attaccare nessuno… è una vita che faccio conti… non voglio farne una questione di stato. Stuzzicato ho espresso un mio pensiero e citato alcune esperienze motoristiche mie, da questo è da cio che leggo traggo le mie conclusioni ma tutto qui. Fra qualche anno le cose saranno più chiare per tutti. Pensi, mezzo secolo fa usavo un carrello elettrico (Stigler) nel cortile di una cartiera… non aveva volante ma una maniglia per direzionarlo!😊👋

    • Certo Danilo. Però consideri una cosa. Se lei scrive “Tutti i ragionamenti, le tabelle, i costi… non sono realistici e sono di parte e fuorvianti”, se permette io mi sento nel diritto di chiedere cosa intende.

  28. Passato da Fiat Bravo 1.9 MTJ ad egolf full Electric, che spettacolo!!!cmq per rispondere ad Enzo ti sembrerà strano ma in giro si può ricaricare anche gratis soprattutto vicino ai centri commerciali e per chi può, la ricarica a casa costa 0,20 € al KW e con la mia mediamente al KW faccio 8,5 km a volte anche più sfruttando al max la rigenerazione! Poi viaggiare con il “cambio” automatico che comodità! Nn siate scettici, anche io lo ero all’inizio ma mi son ricreduto, certo che la scelta va ponderata in base alle proprie necessità, per me che percorro 2500km l’anno tra città e statali è l’ideale!!!

  29. Una Giulietta diesel di 10 anni vale ZERO. Se ti dice bene ci saranno incentivi rottamazione, altrimenti meglio venderla a pezzi. Già visto con la mia ex Leon tdi

  30. Giulietta, un’auto antiquata, senza adas; Mx 30 gioiello tecnologico ultra moderno. Un confronto a mio moodesto parere improprio. Ho una 500 1.2 del 2016, sto seriamente valutando di sostituirla con Mazda. Il costo di gestione è uno degli aspetti, fondamentale soprattutto la sicurezza del mezzo, in questo caso giulietta è purtroppo nettamente inferiore.

    • Andrea, coglie nel segno.
      L’head up display genera dipendenza, tanto è efficace. Gli ADAS a profusione danno tanta sicurezza e aiuto concreto. I fari Matrix poi fanno cadere la mascella per potenza luminosa ma soprattutto funzionalità.
      Non bastasse, l’ EuroNCap ha qualcos’altro da aggiungere: come ben saprà ha avuto 5 stelle e davvero ottimi giudizi.
      Ho la fortuna di avere la Exclusive, che monta di tutto di più e la ricomprerei subito.
      Buona scelta.

  31. Scusate ma per 1000 euro di spesa riparazione di un guasto dell auto posseduta ci si butta a capofitto in decine di migliaia di euro di spesa ributtando nel ciclo dell’ambiente oltremodo tonnellate di materialivecchi e nuovi??? Con 1000 euro quell auto poteva durare magari altri 10 anni in attesa di qualche soluzione vera e a prezzi onesti.

  32. Ok… Molto spesso guasti e anche consumi dipendono da comportamenti individuali e non desidero continuare su calcoli vari veri o presunti. Ciò che oggi mi frena di più mentalmente verso l’elettrico è che, se oggi mi va, prendo il mio vecchio diesel, percorro 500 o più km e ne faccio altrettanti di ritorno in giornata senza pensieri. Con l’elettrico siamo ancora a livello teorico👋

  33. Che tristezza. Un mega spot ad una casa automobilistica mascherato da esperienza di vita vissuta. Capisco i soldi vi servono, comunque personalmente la Mazda in tutte le sue”creazioni”mi indispone con le sue linee al limite anzi ben oltre il limite fa molto tamarro e vengono subito a noia e credo che questo sia il motivo per cui ti vengano buttate dietro e da usate non valgono niente.

    • Nessuno spot Claudia. Serena è una persona reale e l’auto in questione è la sua auto. Eviti certe uscite infelici per cortesia.

    • Nessuno spot, anzi, devo ancora girare l articolo alla concessionaria che mi ha venduto l auto.
      Provvedo a breve
      PS mi sento onorata di sembrare una modella di uno spot
      Grazie per il complimento. Apprezzo

  34. Ho Un macchina elettrica da giugno di quest’anno. Vi posso garantire che non c’è storia. Se provate una macchina elettrica, una ICE vi sembrerà un trattore. Motore silenziosissimo, sempre in coppia massima, fluidità di guida, manutenzione nulla.,frenata rigenerativa, quindi non si cambiano pastiglie dei freni e dischi. batterie che dopo 8 anni sono ancora al 90 %. Ho avuto 2 BMW X3 e sono rimasto a piedi in autostrada con tutte due a circa 120k km con la turbina rotta. La strada è per l’elettrico è tempo perso discutere l’argomento. C’erano i mainframe, i telefoni a disco, i dischi in vivinile, poi i CD, ora c’è Spotify, gli orologi meccanici e così via. Comprate un elettrica.

    • Quando sono usciti i CD si diceva che il suono digitale fosse “freddo” o “metallico” e che il vinile non sarebbe mai stato sostituito. Quando è uscito Napster si diceva che i CD sarebbero rimasti per sempre perché le persone volevano qualcosa fra le mani quando ascoltavano la musica.
      I musei sono pieni di tecnologie che non usiamo più, non sarà certamente diverso per le auto a combustione.

  35. Aggiungo, cosa farà Serena quando il suo datore di lavoro non vorrà più farle caricare la macchina? E se la licenziassero? E trovasse lavoro in una azienda dove non puoi ricaricare? E se fosse lontano? Troppo, per le avventate previsioni legate all’elettrico?
    Ma Serena esiste? Fa tutte le sue previsioni così?

      • Secondo te che uno cambi lavoro ha la stessa probabilità di accadere rispetto alla vincita di 10 milioni al super enalotto?

        • Buona sera Alessio, la risposta alla sua domanda è sicuramente no. Mi sembrava ovvio che la domanda che ho posto a Luca serviva semplicemente a dire che “nella vita può succedere di tutto” e quindi, in genere facciamo scelte che ci riguardano nel corto/medio periodo. Ma cosa sappiamo noi di Serena, per quanto mi riguarda potrebbe essere pure la titolare o la socia dell’azienda dove lavora, oppure sa già che fra due o tre anni non potrà più entrare con una termica nella zona dove attualmente svolge la sua attività. Quindi, Serena in tutto questo discorso è quella sprovveduta e noi siamo i più intelligenti, furbi, avveduti e infallibili? L’articolo parla chiaro, ha valutato il da farsi e ha ritenuto di aver fatto la scelta migliore per le sue esigenze da qui a 10 anni, solo la storia gli dirà se ha sbagliato o se ha fatto bingo. Questa volta la domanda la rivolgo a lei Alessio, nella sua vita, le scelte che ha fatto in qualsiasi campo, le ha azzeccate tutte? Nel mio caso devo dire di no, spero che lei sia stato più fortunato.

    • Ciao Luca
      Dubito di perdere il lavoro, è un lavoro davvero molto sicuro che non si è mai fermato nemmeno durante il lockdown, anzi è cresciuto, inoltre gli stalli di ricarica disponibili in azienda, inizialmente 2 da poco sono diventati 6. Semmai dovesse accadere però,esistono sempre soluzioni alternative, se non dovessi andare più così lontano l autonomia che ho per stare nel raggio dei 10 km mi basterebbe una settimana anzi di più.
      Ps
      Certo che esisto, se vuoi te lo provo con un selfie.
      Fammi sapere, attendo fremente tue notizie

      • Buon giorno Serena e buon Natale. Sono convinto che non devi dimostrare niente a nessuno, frequento da tempo “Vaielettrico” e i negazionisti non mancano. Anche io alcune volte dissento dal pensiero degli autori dei vari articoli ma mai mi sognerei di attaccarli e dubitare che siano dei “venduti” alle aziende che producono elettrico, nello stesso modo mi comporto con chi promuove termiche. Ogn’uno di noi ha le proprie esigenze e convinzioni. Un’alta peculiarità dei moderatori è che, da quello che mi risulta, non hanno mai bannato nessuno ma questo non ci deve autorizzare a comportarci al limite della maleducazione.

        • In verità, Marco, ci è successo talvolta di bannare qualche intervento. Ovviamente quando conteneva insulti e quando palesemente proveniva da un troll. Ma anche quando un lettore ha approfittato del nostro spazio per fare propaganda politica, diffondere false informazioni, ribadire ossessivamente i suoi pregiudizi. Per fortuna è accaduto raramente, e di questo ringraziamo tutti voi.

  36. Dispiace vedere le persone in questa situazione.
    Di fatto non ha acquistata la macchina in quanto pur di smerciarle le regalano sostanzialmente .
    Si renderà conto il giorno che dovrà BUTTARALA via perchè vecchia….
    Per 90 km al giorno compro una macchina elettrica??? Ma per favore….progetto fallito che potrà solo creare problemi (a chi le compra).
    Adesso tutti green e tuti sostenibili)))))))) povero paese…

    • Buona sera Stefano, anni fa, con l’azienda per cui lavoro, abbiamo installato due cabine elettrice in ingresso e in uscita delle galleria di Laives (Bolzano) che è lunga circa 3 km, purtroppo vi è un cabina anche a metà strada quindi in centro alla galleria, tutte le volte che andiamo a fare manutenzione ci troviamo a camminare su uno strato di particolato da 1 cm e a dover indossare mascherine FFP3. Non auguro a nessuno di lavorare in quell’inferno di polveri sottili generate dai diesel dichiarati “puliti”. Quindi eviti espressioni come “Adesso tutti green e tuti sostenibili” perché vorrei vedere lei come la penserebbe se dovesse lavorare in un’ambiente simile.

  37. Scusate ma vi rendete conto che avete messo a confronto due auto molto diverse per la potenza?
    Poi i costi di assicurazione della Mazda perché sono cosi piccoli?
    E se va bene per una signora che fa praticamente solo casa e lavoro ( e se dopodomani dovrebbe andare in un posto o a fare la spesa, lunedì con che cosa va a lavoro?) però per una che fa 250-300 km al giorno come si può fare?
    Buon Natale a tutti

    • Buon giorno Viorel,
      non abbiamo messo a confronto due auto molto diverse per potenza. Le due auto hanno prestazioni sovrapponibili.
      Le potenze inserite in tabella fanno riferimento alla potenza a libretto di circolazione. Tutte le elettriche, a libretto di circolazione, hanno una potenza molto più bassa di quella reale.
      La copertura assicurativa RC è più bassa per le auto elettriche. Si faccia fare un preventivo e vedrà.
      Riguardo all’autonomia lei parla come se Mazda MX-30 fosse l’unica auto elettrica al mondo. Ci sono modelli di pari categoria e prezzo con oltre il doppio di autonomia.
      E in ogni caso 200 km ogni giorno non sono poca cosa.

      • Caro Paolo

        Un po’ di obbiettività non guasterebbe.
        L’auto elettrica non è la soluzione a tutti i mali. Non rispondete mai in modo neutrale. Difendere a spada tratta senza ammettere gli evidenti e imbarazzanti limiti delle auto elettriche, vi espone a critiche.
        La scelta di Serena può essere condivisibile per una ristretta fascia di utenza.
        E poi, Toyoda, che difatto ha detto quello che chiunque abbia un po’ di sale in zucca come lo giudichi?

        Per piacere ammettilo che qualcosa non quadra…

        • Luca buon giorno,
          ho mai scritto o detto che l’auto elettrica è la soluzione a tutti i mali? No.
          Non difendo a spada tratta l’elettrico. Mai. E se lei avesse letto l’intervista se ne sarebbe reso conto e non mi farebbe questo appunto, visto che la mia conclusione recita:
          “Serena rottama il diesel per l’elettrico ma lo fa dopo attente valutazioni sul suo profilo di utilizzo. Dopo aver identificato un luogo dove poter ricaricare durante il giorno, dopo aver controllato che le performance dell’auto rispettino il suo profilo di utilizzo e dopo essersi accertata che quest’auto faccia davvero per lei. Solo così potrà effettivamente trarre dei vantaggi dalla sua scelta.”
          Ho forse scritto “Serena ha fatto la scelta che tutti dovrebbero fare indipendentemente dal proprio utilizzo dell’auto”?
          Molte troppe persone acquistano le auto sulla base dell’abitudine e dei retaggi culturali. E non si fanno nemmeno due considerazioni. Serena due considerazioni le ha fatte.

          • Ah, si parla di obbiettività e invece: “come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave?” (Mt 7,1-5)

        • Caro Luca, mi intrometto perché irritato dal tuo intervento. Stai parlando di obbiettività su una testata che si occupa di mobilità elettrica, ma per quale strana si dovrebbe essere obbiettivi?
          La correttezza, quella si invece c’è e ci deve essere!
          I limiti delle auto elettriche non sono imbarazzanti, imbarazzanti sono i commenti di chi non vuole credere che la mobilità elettrica sia già oggi realizzabile senza troppi problemi, anche se certamente non ancora per tutti.
          Toyoda deve aver ricevuto il rapporto che gli ha fatto vedere tra quanto poco tempo le sue ibride costeranno di più delle elettriche della concorrenza, e ora va a piangere in giro creando confusione e sperando di non perdersi troppi clienti nel prossimo futuro. Gli americani lo chiamano FUD (Fear, Uncertainty and Doubt), a Napoli si chiama “chiagni e fotti”

  38. Tutti i ragionamenti, le tabelle, i costi… non sono realistici e sono di parte e fuorvianti. Io posseggo una Bravo 1.6 td (ha 214.000 km) con cambio robotizzato. Uso diesel normale e non ho mai dovuto sostituire iniettori, la frizione è l’originale, amortizzatori e silenziatore pure… I costi lì indicati forse li raggiungo con altri 200.000 km. E che dire dei costi dell’elettrico, a parte i problemi della ricarica e i costi reali in condizioni normali e non privilegiate. Che ne sanno i possessori del neonato elettrico sul costo della manutenzione e di eventuali guasti visto che ci vorrà qualche annetto e km di strada per saperlo? Non entriamo poi sull’ argomento inquinamento… lo sanno tutti che a monte e a valle di una vettura elettrica si produce inquinamento. Non sono ne contrario ne negativo per quanto riguarda l’elettrico, ma anche se più interessi spingono verso l’elettrico , è palese che i tempi non sono maturi.

    • Buon giorno Danilo,
      se pensa questo, mi dica i suoi costi reali e li mettiamo nella tabella. Se i costi reali di manutenzione sono diciamo di 1750 Euro su dieci anni per una bravo diesel 1.6, mi pare che questo non sposti nulla. No? Quanti km percorre con un litro di gasolio con la sua auto? Quanto paga di bollo e di assicurazione?
      Riguardo all’elettrico, cosa intende per costi reali in condizioni non privilegiate? I costi della manutenzione sono dichiarati dal costruttore.
      Riguardo all’inquinamento, nessuno qui ne ha mai parlato. Ad ogni modo, è ovvio che anche le auto elettriche inquinino. Ma anche sommando le emissioni dalla costruzione fino alla rottamazione passando per il calcolo delle emissioni necessarie alla produzione dell’energia elettrica, il bilancio è comunque a favore delle elettriche rispetto alle auto termiche.

      • Paolo,

        pero’ facciamo due ragionamenti…. mettiamo che nel 2022 il forte incentivo venga ( il famoso “mercato drogato” quando si parlava al tempo) azzerato e aumentano il costo elettrico dell’energia, non certo ma plausibile…. è una variabile che tutti noi pensiamo che prima o poi arriverà se si abbandonerà le auto termiche, a quel punto basterà solo il gran risparmio della gestione a far comprare ancora auto elettriche…. visto che la piu’ scema, e decente, si parte da almeno 25/30k? Io questo sul piatto lo metterei…. certo diverso dai ragionamenti odierni…. ma gli incentivi così forti finiranno prima o poi è fisilogico

        • Quindi secondo lei, siccome potrebbe accadere che in futuro aumenti il prezzo dell’energia e finiscano gli incentivi, allora oggi, nonostante l’attuale situazione, dovremmo scegliere di acquistare auto termiche.
          Per cosa esattamente? Amore di coerenza nel tempo?

          • Paolo ma li ha visti quei calcoli? Sono tutti sbagliati. 200000 km costano quasi 12000 euro a casa, il doppio fuori casa (e lei ricarica fuori casa). 7000 euro neanche se scende e spinge. Il costo di un litro di diesel non è 1.45 ma 1.3 (oggi meno di 1.2 grazie al cashback). E lo saprà avendo una auto diesel. Per non parlare del resto. Ma dai, se uno si deve imbrogliare da solo è facile, se ti piace l’auto non devi trovare scuse per comprarla.

        • C’è da dire che per chi l’energia può produrla con pannelli fotovoltaici, il costo dell’energia non sarà un problema mentre i combustibili fossili avranno probabilmente costi sempre più alti. Oltre a questo, le auto elettriche stanno appena uscendo dalla nicchia e le economie di scala ragionevolmente porteranno ad una discesa dei prezzi.

          • Non soltanto ragionevolmente, le proiezioni già dicono che succederà in pochi anni, sostanzialmente per due motivi:
            1) come hai giustamente fatto notare, le economie di scala;
            2) il riequilibrio tra domanda e offerta, visto che in questo momento moltissimi comprerebbero le auto elettriche se il prezzo di acquisto fosse più basso e i modelli e il numero di auto prodotte è ancora basso.

            La buona notizia è che man mano che si produrranno auto e scenderanno i prezzi gli effetti si sommeranno e ci sarà una specie di effetto a valanga.

            Quindi tutti questi discorsi inutili su quale costi di più o di meno faranno tenerezza se riletti tra un po’ di anni, per esempio: https://www.plcforum.it/f/topic/123284-lcd-plasma-o-crt-un-consiglio/

  39. L unica auto elettrica che potrei prendere in considerazione per muovermi esclusivamente nei centri abitati è la AMI della Citroen. Motore da 6 kwatt pesa 400 kg costa 5.000 euro circa o 19 euro mese e la ricarico con i 3,5 kw di casa. Tutto il resto oltre ad essere un disastro concettuale…avere un mezzo elettrico che mi consuma tutta quella energia per muovere un peso mostruoso di batterie per ora non mi interessa. Se poi guardo il valore di un auto elettrica fatta da 1 ton di batterie e qualche giunto ruote e un computer e forse 2 motori elettrici dovrebbe costare molto molto molto meno di un auto con motore classico. Per i costi di ricarica ne riparliamo un domani ..se e quando saranno tante le auto full elettriche e l euro di imposte medio sul litro di carburante verranno pesantemente meno nelle casse dello Stato Italiano..a quel punto auguri a tutti i possessori di auto elettriche da 50 kwatt in su!

    • Con questa auto si può cominciare a parlare di vera ecologia, il consumo reale di energia è molto legato al peso da spostare. Dovrebbe essere valutato quando si dànno incentivi ecologici.

      • Legato sì, molto legato no: non stiamo parlando di un’auto termica che butta via tutta l’energia utilizzata per accelerarla.

        • Intendo dire che più l’auto elettrica è leggera, più è grande il risparmio di energia per muoverla, con tutto vantaggio per l’ambiente. Questo è il vero ecologismo. Sentire parlare di auto elettriche blasonate che pesano da 1600 a 2300 kg non vuol dire salvaguardare l’ambiente, solo una moda che scomparirà quando l’energia diventerà piu costosa. Poi dopo arriveranno le vere elettriche ecologiche.

          • Vedila in un altro modo: abbatte di più la sostituzione di un SUV, un autobus, un camion elettrico piuttosto che una citycar per cui il risparmio è modesto.

  40. Peccato che lcon i soldi di un auto elettrica se ne prendono 2 tradizionali quando scenderanno di prezzo saranno accessibili a tutti per adesso troppo care e punti di ricarica insufficienti in italia buona giornata a tutti

    • Qualcun’altro che non legge ma commenta. Mi faccia capire: ma a che pro? Perché tanta superficialità?
      Quale elettrica costa il doppio della sua controparte endotermica? E’ consapevole che la maggior parte delle ricariche chi ha un’elettrica non le fa presso le colonnine pubbliche?

      • Incredibile. Ogni volta succede la stessa cosa. Quando chiedo a qualcuno di dirmi quale elettrica costa il doppio della sua controparte termica, poi non mi risponde più… Non capisco.

  41. Ciao anche io ho un’auto elettrica da 3 mesi ed effettivamente qualche preoccupazione da ansia da ricarica ce l’ho avuta ma è più che altro una questione di abitudine e organizzazione . Non capisco perché Serena non può caricare a casa. Mirko

  42. Enzo,
    evidentemente non siamo stati sufficientemente chiari.
    30.989,00 Euro è il costo complessivo di Mazda MX-30 (acquisto dell’auto e costi di gestione con 20.000 km l’anno su un periodo di 10 anni, non 8).
    Ora, se lei ha speso 17.000,00 Euro per acquistare la sua Giulietta e spende, lei dice, circa 1500,00 Euro l’anno di carburante, 250 Euro all’anno di manutenzione (ho preso il suo valore di 2000 e l’ho diviso per 8 anni), circa 200,00 Euro di bollo l’anno (non so in quale regione viva, per questo il circa) e altri circa 200 Euro all’anno di assicurazione (se paga così poco, mi faccia la cortesia, mi mandi il contatto del suo assicuratore), arriviamo a un totale di 38.500,00 Euro.
    Ora, io non sono certo una cima in matematica, ma sono piuttosto sicuro che 38.500,00 Euro siano più di 30.989,00 Euro.
    Sa Enzo, questo portale è gratuito per gli utenti. Ma questo non significa che i contenuti che noi elaboriamo siano buttati lì. Sono il risultato di ore e ore di lavoro. Non ci offenda quindi per favore.

      • Non lo sappiamo quanto varrà tra dieci anni. Ma se anche il valore fosse zero e immaginando che il valore di una Giulietta diesel usata sia di circa 5.000,00 Euro, Serena avrebbe comunque risparmiato.
        Detto questo, è probabile che tra dieci anni abbia maggior valore sul mercato una full electric che non un diesel di dieci anni (posto che possa ancora circolare).

        • Una Giulietta diesel di 10 anni vale ZERO. Se ti dice bene ci saranno incentivi rottamazione, altrimenti meglio venderla a pezzi. Già visto con la mia ex Leon tdi

    • Perfetto Paolo, stavo per scrivere circa la stessa cosa.
      io con la mia Kona EV faccio più di 500km con una singola carica (512) in estate; in inverno questa autonomia scende a 470 circa. quindi a natale, anche io mangio il panettone.

      per quanto riguarda i costi, posso parlare meglio di pochi altri visto che la mia precedente auto era una C-HR 1.8 HSD e la mia precedente ancora era una bravo multijet 120cv, quindi ESATTAMENTE il motore del nostro Enzo. Ho guidato quindi tutte le alimentazioni possibili.

      Per un tagliando alla bravo, mai, mai, mai pagato meno di 200 euro, tagliandi OVVIAMENTE ufficiali della casa, tutti documentati con pezzi di ricambio matricolati e di cui erano stati conservati anche i cartoni (matricole in fattura corrispondenti), sempre con 30 euro / ora di manodopera, quindi non c’è niente da dire.

      Cambio guasto dopo 10 mesi, riparato sotto natale in garanzia.
      Pompa dell’acqua cambiata a 120.000 km per 480 euro e dischi cambiati almeno due volte; 270 euro di bollo all’anno. costi euro/km che si attestavano tra i 16 e i 12 cent/km.
      valore finale dell’auto, pagata 21mila euro nel 2009, dopo otto anni: 4000 euro. NIENTE.

      Con la C-HR ibrida, il costo è sceso a 8 cent/km, nonostante fosse più alta la cilindrata (1.8) e nonostante fosse benzina. dai 17/18 km/l che facevo con la bravo sono passato ai 22/24 che salivano a 27 in città.
      tagliandi mediamente cari perchè toyota è cara a prescindere, ma mai mezzo problema né elettrico né elettronico né meccanico
      Bollo zero (in puglia non si paga nulla per 5 anni)
      assicurazione sconto 26%
      valore finale dopo tre anni 16000 euro, ovvero circa 2000 in più di valutazione loro iniziale.

      con la kona è tutto un altro pianeta.
      bollo zero.
      20 cent/kw con card duferco, che fa sì che con 50 euro faccia circa 2000km al mese.
      ho fatto un calcolo al volo, a parità di percorrenza in quattro mesi ho già risparmiato qualcosa come 600 euro di benzina rispetto alla c-hr (e non ho osato fare il calcolo sulla bravo…)
      tagliandi 70~120 euro (non ne ho ancora fatti ma non ci sono parti meccaniche né altre robe “consumabili” che si sfasciano quindi costano poco).
      premio RC IN PUGLIA: 267 euro.
      i numeri sono impietosi.

      Enzo, in estate ho fatto un viaggio in abruzzo. ho speso 14 euro circa, tra andata e ritorno, per circa 880km.
      e sarebbe la tua, la macchina che cammina gratis? 😀

      • Ciao Andrea,

        i costi di gestione sono pochi come la spesa per camminare, vero anche che di listino la tua costa 40 mila per arriva a long range a 50 mila ( ovviamente vanno tolti gli incentivi ).

        Secondo me alla lunga, ad oggi, si va a finire a pari….. paghi di piu’ la macchina ma risparmi nella gestione ….. paghi meno la macchina ma la manutenzione/benzina ha la sua valenza.

        Ad oggi non c’è ancora un vero e netto risparmio dopo 10 anni che propenda per l’uno o per l’altra …… al netto che comunque, finchè la rete elttrica delle colonne non saranno capillari e ovunque, viaggiare in totale elettrico è piu’ impegnativo 😀

        Insomma rimane piu’ una scelta personale…..anche se è molto spinta dal mercato puntare sull’elettrico.

        • Secondo me…?? ma che significa?
          ma i numeri, signori, sono diventati un’opinione?
          Vi è così complicato prendere una calcolatrice e scrivere?

        • Ciao pinius,
          La mia non costa 50k, ma se pagata interamente, 41. Io non pago la maxi rata finale e la cambio ogni 3 anni, l’ultima volta mi hanno come ho già scritto, valutato la c-hr 2000 euro in più del valore garantito concordato, soldi che sono finiti dritti dritti nell’anticipo per la nuova. E non ho avuto l’ansia di dover cercare acquirente e rivendere sotto prezzo.
          Con la card duferco caricando alla rete pubblica, pago 20 cent al kW, come se stessi caricando a casa.
          Come dice giustamente Paolo, prendete le calcolatrici e fate i conti, rapportati al vostro uso.
          Ripeto, i numeri sono impietosi.

        • Pinius, ho avuto la bravo e la c-hr.
          Non esiste, non sono assolutamente pari come costi di gestione e manutenzione.
          Parliamo di 16 cent al km della bravo, ben che ti vada, contro 2 della Kona. 100km mi costano 2.70 euro, e non devo andare a 80 all’ora per raggiungere quelle cifre. Sono numeri che non fai neanche col metano, a patto di non prendere il turbometano audi

    • Paolo sono conti semplicissimi: se ricarichi sempre a casa vinci tu, se ricarichi sempre fuori casa vinco io. Su questo possiamo concordare. Serena è un caso speciale, perché, ad oggi e spero per lei per tutta la sua lunghissima vita, ricarica fuori casa a sbafo dell’azienda, cioè l’azienda regala solo a lei e non agli altri colleghi più di 10000 euro in 10 anni. Fossi un collega di Serena andrei dal capo a chiedere la quindicesima visto che a Serena la passa l’azienda, ma va benissimo così, ognuno si regoli come vuole.

      Già detto e ripetuto 100 volte: se un’azienda ti regala l’alimentazione dell’auto vincerai sempre, non c’è partita. A me l’azienda regala una card Eni con 200 euro di carburante, ad esempio, ogni anno. Se mi regalasse una card Eni da 1500 euro di carburante, non verrei qui a scrivere “ecco perché la mia Giulietta è più conveniente di una MX30 ricaricata a casa”, perché sarebbe un caso particolare che non fa scuola. Non porterei una tabellina di conti dicendo che mi conviene, perché non è così, sarei ridicolo, verrei sommerso da obiezioni.

      Quella tabellina proprio non ha senso perché Serena a casa non può ricaricare, quindi o il vicino si commuove e le regala un box auto o lei fa una prolunga che fa scendere dal quinto piano, attraversa la strada e la collega all’auto. Insomma non ce n’è.

  43. Ottima scelta Serena , te lo dice un tecnico automotive da oltre trenta anni, i moderni motori diesel euro 6d sono diventati troppo complicati e fragili soprattutto per un uso cittadino e su brevi tratte.

  44. Spero che la sig.ra Serena abbia stipulato una bella polizza Casco, mi dispiacerebbe che a seguito di un banale incidente dovesse spendere migliaia di Euro per sostituire il pacco batteria come accaduto già a molti in giro per il mondo.

    • Interessante Luca, non mi risulta che un banale incidente sia in grado di danneggiare il pacco batteria dell’auto.
      Visto che dice ne sono capitati molti in giro per il mondo, ci fa qualche esempio? Potrebbe essere un aspetto interessante da approfondire.

    • Che peccato, ogni volta che faccio una domanda interessante, poi alla fine non ho mai delle risposte. Mi domando come mai…

  45. L’ ho presa anch’io e quoto Serena al 100%.
    Non voglio convincere nessuno, dico solo che qualità, comfort, stile, appagamento e sicurezza che esprime te li godi ogni santo giorno che ci salti su e “scivoli” via come un alito di vento..
    I calcoli, al di la delle tifoserie opposte, dicono che comunque ” ci può stare”, perlomeno per molti (moltissimi?) di noi.
    E allora perché no, soprattutto scegliendo EV come questa, meno “ruffiana” di altre ma di sicuro aiuto per il bistrattato ambiente, che è davvero cosa buona e giusta…
    Se poi vi piacciono le cose belle…siete spacciati, tocca metterla subito sotto l’albero! 😉
    Buone Feste a tutti, “fossili” e non, mi raccomando!

  46. La parte azzardata di questo ragionamento è nella necessità di caricare al lavoro. Ricaricare da casa secondo me è una condizione quasi necessaria per una auto di poca autonomia. Che succede se una mattina si accorge che i punti di ricarica al lavoro sono occupati da colleghi con auto nuove? È un rischio.
    Comunque è vero, per un profilo utente come il suo è l’auto ideale.
    Per chi fa regolarmente distanze più lunghe ci vuole più batteria. Per chi ha profili utente più irregolari e non prevedibili forse la versione con il range extender che arriverà sarà interessante.

    • Oggi, 24 dicembre. È a lavoro, fa il pieno e torna a casa. 45 km. L’auto ha una autonomia reale di 155km in condizioni normali. D’inverno, col freddo e il riscaldamento, l’autonomia crolla. Lei tornerà a lavoro lunedì prossimo, l’auto è parcheggiata fuori, al freddo, per 5 giorni consecutivi. Lunedì mattina sale in auto, accende il riscaldamento e va a lavoro. 45 km. Ci arriverà? Speriamo, si accettano scommesse, speriamo non ci siano deviazioni per la strada. Ah, non è il caso che questo Natale vada a trovare i parenti, a meno che non le possano offrire una ricarica…

      Tu che fai questo Natale? Mangio il panettone. E tu? Devo andare a ricaricare l’auto elettrica altrimenti lunedì sono a piedi.

      • Enzo, i tuoi dubbi sono leciti, ma tu ne parli per ipotesi o interpretando info varie.
        io la guido da oltre un mese e ti posso dire che senza autostrada, scorrendo normalmente nel traffico (80 extra e 20 urbano) 200 km sono relativamente facili, mentre 20/30 in più un traguardo già raggiunto (ma per sfizio, con attenzioni specifiche.
        Questo vale proprio in questi giorni. Primavera ed estate la MX30 non le ha ancora conosciute..
        Tutto ciò non sposta comunque tanto le considerazioni sulla autonomia appena sufficiente, ma questo non è per niente un mistero.
        Anzi, è una scelta ben precisa di Mazda, come saprai senz’altro.
        Certo che vorrei avere il doppio o magari il triplo dell’autonomia, ma non “ad ogni costo”.
        Oggi mi sta bene questa. Fra qualche anno, dopo sicuri sviluppi tecnologici, l’impatto ambientale e il costo batterie in rapporto alla loro capacità saranno molto migliori. Mi aspetto che Mazda a quel punto, proponga un upgrade ragionevole ai proprietari “pionieri” (intenzione già espressa, o almeno così ho letto da qualche parte).
        Fino ad allora, la macchina da guidare e vivere resta uno spettacolo oltre che un buon progetto in senso ecologico ed io me la godo un sacco.

    • Abbastanza vero.
      Non é nemmeno comodo portarsi il caricatore da casa ogni volta ma non giriamoci tanto intorno: fosse per me metterei a disposizione solo le shutko, in otto ore carichi già quasi 100km, i costi per l’azienda sono irrisori… Per dover di cronaca durante i colloqui io chiedo sempre se tra i benefit mi fanno un punto di ricarica; vedeste che bei ragionamenti che ne escono. Non che ne abbia bisogno quando gioco quella carta ma finora è sempre stata una conferma!

  47. Mi è piaciuta la.storia di Serena, una scelta irrazionale e razionale allo stesso tempo: irrazionale perché sceglie un’auto partendo dal suo aspetto esteriore, razionale perché valuta attentamente se l’auto le costerà più o meno della sua attuale e se potrà soddisfare le sue esigenze di mobilità. Stupendo il calcolo del prezzo teorico di acquisto di un’eventuale auto termica che per pareggiare i conti dovrebbe costare soltanto 3000 €, che ci dà l’idea di quanto già oggi il modello di mobilità con motore a combustione sia praticamente arrivato al capolinea. Ancora pochi anni e quello stesso calcolo produrrà valori negativi, ossia in teoria dovremmo essere pagati per accettare di diventare proprietari di un’auto a combustione.

    • Grazie Leonardo,
      per le mie esigenze di spostamento sono più che soddisfatta della mia scelta.
      Certo viaggi più lunghi richiedono una programmazione molto attenta, ma se la contropartita è non spendere niente di combustibile è ammissibile qualche piccolo sacrificio, per non parlare poi del comfort di quest’auto. I miei 50 km giornalieri di tratta per lo spostamento casa-lavoro pesano sicuramente molto meno di prima, sia in termini di stanchezza perché l auto è silenziosa e la guida è molto più fluida, che in termini di costo (pari a 0) perché ho la fortuna di poter caricare presso il mio luogo di lavoro.

      • La ricarica di un veicolo elettrico non è a costo zero… La sua autonomia modestissima nel caso della Mazda merita una attenta riflessione… Poi ogni persona è libera di fare le propri scelte…

        • Infatti nel suo calcolo ha considerato anche i costi di ricarica. Circa 7000 Euro sul periodo. Costi che, se nulla cambia, al momento sono totalmente sostenuti dall’azienda.

    • Se a Serena piace la mx30, è giusto che la compri. Ognuno dovrebbe acquistare l’auto che gli aggrada di più, che sia SUV, crossover, citycar, spider con l’alimentazione che preferisce. Però se quella scelta è stata partorita a seguito di un calcolo economico, come ho dimostrato, quel calcolo è stato sbagliato, alla grandissima (a meno che la ricarica non gliela regala l’azienda come benefit aziendale!). Non solo ha pagato di più l’auto, paga di più anche i rifornimenti (senza neanche la necessità di contare il cashback), basta chiederglielo: Serena quanto ti costa un “pieno” alla colonnina e quanti km fai? Inoltre, mia curiosità, come ti organizzi? La metti in ricarica e poi a metà riunione interrompi per andare a spostare l’auto dalla colonnina perché la ricarica è completa e rischi la multa?

      • …ma la giulietta non piace, infatti con un prezzo di listino di 23000 sono ridotti a venderla a 17 o addirittura 15 mila km zero: non va a ruba, diciamo.

        Non sarà perché è così economica, o perché è un trattore per rumore e vibrazioni, o perché un diesel inquinante è destinato presto o tardi a diventare un problema per le limitazioni al traffico?

        • E’ Serena che ha detto che era indecisa tra Giulietta e MX30, evidentemente le piacevano entrambe. Io preferisco 1000 volte la Giulietta a un crossover, questioni di gusti. Vibrazioni totalmente assenti anche a 185 km/h, glielo garantisco. La MX30 non so, perché a 185 km/h non ci arriva neanche in discesa …

          • E lei Enzo, dove ci va a 185 km/h? E’ spesso in viaggio sulle Autobahn tedesche immagino…

      • Quasi tutte le aziende che hanno installato i punti di ricarica per EV per i dipendenti non fanno pagare l’energia, perché a fronte di un costo bassissimo per il benefit (proporzionato ai consumi di un’azienda) si hanno enormi vantaggi in termini di senso di appartenenza e benessere interno del dipendente. Se poi come da me hai 100kw di fotovoltaico installato sul capannone è praticamente gratuita. Una EV nella mia regione non paga il bollo per 5 anni e non necessita di tagliando (parlo delle indicazioni della casa sul modello da me acquistato). Non ci sono frizioni, volano, candele, distribuzione, alternatori. La batteria dura ben oltre i 160mila km o 8 anni da lei ipotizzati. Mi piacerebbe capire cosa c’è esattamente di vero piuttosto nell’espressione “cammina gratis” di un jtd.

      • Non ha dimostrato proprio nulla Enzo, se non il fatto di aver letto superficialmente intervista e calcoli pubblicati.

        • Paolo di cosa parliamo? Ha l’azienda che le fa pieno gratis, altre aziende regalano i buoni carburanti o addirittura la macchina. Chiaro che se la sua azienda le paga la corrente gratis vita natural durante e la benzina no le conviene l’auto elettrica: se invece le pagava il carburante le conviene l’auto diesel. Punto.

          Poi è innegabile che la ricarica a casa è un vantaggio e quindi offre un risparmio per cui poi si va (in parte o in tutto) ad ammortizzare il costo di acquisto, ma se Serena non avesse potuto ricaricare a sbafo e si fosse affidata a costi e disponibilità delle colonnine la convenienza sarebbe saltata perché ad oggi (poi vediamo se il governo alle parole farà seguire i fatti) ricaricare alle colonnine costo parecchio.

          • Enzo, stia attento per cortesia! Nel calcolo sono inclusi i costi delle ricariche (7.000,00 Euro nel periodo) anche se Serena non li paga.

    • Mi stavo proprio chiedendo: ma dove l’ha trovata per 3000 EUR? Il metodo ha senso, anche se i conti sono un po’ pessimistici condivido il sentimento perché anche io ero angosciato ormai più dalla manutenzione che altro.

    • Dato che molti italiani la vettura la tengono 15- 20 anni la nostra Serena ha chiesto quanto costa sostituire la batteria che non durerà più di 10 anni ?
      Perché molte case non lo dico io ma gli stessi produttori di veicoli elettrici non prevedono un mercato dell’ usato elettrico già dopo l’ ottavo anno per il fatto che la batteria costerà più del valore del veicolo .
      Alla luce di ciò sarebbe un dato da valutare , e l elettrico e’ economico solo se lo carichi da casa , altrimenti i costi sono gli stessi di un buon diesel .
      In ogni caso sarà una seconda vettura per viaggi brevi per ovvi limiti tecnici del consumo di energia in autostrada e extraurbane , non sarà una vettura per come fredde ecc.
      Ancora troppi limiti tecnici sulle batterie per le elettriche.

      • Posto che dopo dieci anni Serena potrebbe regalare la sua auto e avrebbe comunque risparmiato, se decidesse di tenerla è molto improbabile che debba sostituire il pacco batteria.

        • Non sono molto d’accordo. L’auto esce con una autonomia effettiva di 155 km, che d’inverno scende. Serena fa 90 km al giorno (45 + 45) senza considerare alcuna deviazione per supermercato, figli, passaggi, etc. Ha una media di 20.000 km l’anno, stando a quanto dichiara. Dopo già 11 anni l’auto ha 220.000 Km: in bocca al lupo con inverter, pacco batteria, etc., soprattutto d’inverno. Senza considerare che se per qualche motivo dovesse ricevere un’offerta di lavoro migliore da un’azienda che è 10 km più lontana dal luogo attuale di lavoro dovrebbe acquistare un’auto nuova!

          Avanti Paolo, lo ammetta, quando ha letto che il luogo di lavoro distava 45 km e Serena ha scelto un’auto pesante con una mini batteria da 32 kwh un brivido le ha percorso la schiena … almeno a me sì!

          • Enzo, non sto più al suo gioco malato.
            Appena le smonto una castroneria, lei sposta il discorso su altro.

          • Quale castroneria avrebbe smontato? Che quella auto con 7000 euro fa 200000 km? Che 1 litro di diesel costa 1,45 euro? Che quella batteria dopo 200000 km le permetterà di affrontare con tranquillità 90 km in pieno inverno? La reale autonomia a 120 km/h è di appena 110 km a macchina nuova. Tra 10 anni arriverà a casa a spinta. Fonte: https://www.forumelettrico.it/forum/range-test-mazda-mx-30-inverno-t13988.html?sid=386b4ec3f9c253ca49543af1ec95e5ad

          • Enzo, no, tendo a non smontare ciò che affermo io stesso. L’ultimo conteggio l’ho fatto con i valore che mi ha dato lei. Con il suo costo di acquisto, con il suo costo del gasolio. E le ribadisco, è matematica. Se stimiamo 5,7 km per kWh, per percorrere 200.000 km utilizziamo 35.000 kWh. Caricare a casa costa circa 0,20 Euro/ kWh.
            Adesso che fa, ha finito gli argomenti per ribattere e si sposta sulla durata della batteria?

          • Il consumo va calcolato sulla base dell’extraurbano, non dell’urbano, a meno che Serena non si sposta con la sua auto da Rio De Janeiro Nord a Rio De Janeiro Sud (magari mi smentirà). Secondo VaiElettrico [ https://www.vaielettrico.it/mx-30-lelettrica-che-fa-la-termica/ ] questa vettura ha in extraurbano un consumo di 21,78 kWh/100km che diventa 26,8 kWh/100km a 130 km/h (ma facciamo anche la prima ipotesi, una superstrada o una statale libera, perché l’autostrada non se la può permettere): sono 43560 kWh per 200000 km che per 0,20 fa 8712 Euro a cui va aggiunto il 15% a causa dell’inverter: 10018,8. MA Serena non ricarica a casa! E’ obbligata a ricaricare fuori! Che succede se un domani l’azienda decide di dismettere il servizio, se altri colleghi, come probabile, passeranno all’elettrica, se Serena viene licenziata, se cambia lavoro, se l’azienda fallisce? Il costo da applicare è quello della colonnina che è sensibilmente più alto, almeno il doppio: in questo caso, a voler essere buoni, stiamo sui 17000 euro, molto di più di una Giulietta.

            E sono stato più che generoso nei consumi della MX30. Stando invece all’altra fonte che ho riportato e che riporto di nuovo [ https://www.forumelettrico.it/forum/range-test-mazda-mx-30-inverno-t13988.html?sid=386b4ec3f9c253ca49543af1ec95e5ad ] un possessore di questo modello denuncia che, d’inverno, a 90 km/h costante l’autonomia è di appena 159 km e a 120 km/h l’autonomia scende a 110 km. D’inverno, dunque, le cose peggiorano sensibilmente, arrivando al ridicolo che se vorrà andare con quest’auto a sciare, nonostante viaggi più lenta di tutti gli altri veicoli in autostrada, ogni ora dovrà fermarsi un’ora per ricaricare l’auto: un’ora di viaggio, un’ora di sosta, un’ora di viaggio, un’ora di sosta e avanti così finché non arriva a meta. Ma chiudiamo parentesi e torniamo in focus: occorre inoltre considerare che parcheggiando l’auto per strada, al mattino la troverà un po’ scarica, e anche questo va contato (questo problema non esiste per i diesel). E se ieri, giorno 24, ha parcheggiato l’auto e la riprende lunedì 28 mattina, sarà ancora più scarica.

            L’ho scritto in premessa: se si parte dall’assunto che l’azienda regala l’alimentazione dell’auto, sia che parliamo di auto a benzina, sia che parliamo di diesel, l’auto che riceve l’alimentazione gratis vincerà sempre a mani basse, mi pare ovvio. Certo, per fare questo calcolo servirebbe una garanzia per iscritto da parte dell’azienda. Ma se si leva questo assunto, chi fa 90 km al giorno casa – lavoro e deve ricaricare fuori casa non deve comprare una mx30 (e forse neanche una elettrica). Ma sicuramente non una mx30, è proprio la scelta più sbagliata in assoluto, è l’elettrica con l’autonomia minore di tutti per fare un tragitto che non è affatto corto.

          • Enzo, ok, prendiamo il suo calcolo di 43560 kWh per i 200.000 km, quindi 8.172,00 Euro, al costo di 0,20 Euro a kWh. Non deve aggiungere nulla a questi 0,20 Euro. 0,20 Euro è già un costo medio dell’energia aumentato del 15% per la dispersione in fase di ricarica. Anzi, il costo è leggermente più basso in realtà. Perché qui stiamo considerando anche i costi fissi che lei comunque avrebbe (non ha un’utenza elettrica solo per l’auto). 1.172,00 Euro in pù nel calcolo non spostano proprio nulla.
            Se Serena un domani fosse obbligata a ricaricare fuori, utilizzerebbe probabilmente le colonnine fast gratuite in autostrada. Se quelle colonnine non fossero più gratuite potrebbe fare ad esempio un abbonamento flat con Duferco, al costo di 50,00 Euro al mese con 300 kWh compresi (0,167 Euro a kWh, meno di quanto pagherebbe a casa), quindi 6.012,00 Euro. I restanti 63 kWh al mese (7560 kWh) li pagherebbe 0,40 Euro a kWh (3024,00 Euro). Quindi in totale spenderebbe 9.036,00 Euro, con un costo medio dell’energia di 0,207 Euro/kWh.
            Non si parte quindi dall’assunto che l’azienda regali l’alimentazione dell’auto.
            Siamo a costi migliaia di Euro più bassi di quelli della Giulietta del confronto.
            Le auto elettriche non si scaricano da un giorno all’altro stando parcheggiate, Enzo. Magari scriva di cose sperimentate direttamente, non di ciò che erroneamente deduce. Che dice, non sarebbe meglio?

        • Io ero nella stessa situazione di Serena (l’ufficio è a 42km da casa) e ho acquistato una Mii elettrica perche è molto piu vantaggiosa economicamente (oltre ad essere piu potente del modello a benzina).
          In tanti non riescono a vedere anche coi numeri alla mano che non c’è paragone e l’elettrico vince. Io pero sono contento che ci sia la maggioranza della gente che non sceglie l’elettrico perche sennò incentivi, ricariche gratis, sconti autostradali, bollo gratis, parcheggi gratuiti, ecc finiscono e io sono gia pronto a cambiare la seconda auto (con un elettica ovviamente) 🙂

      • Buon giorno Andrea78, coma fa a sapere che la batteria non durerà 10 anni, e come fa a sapere quanto costerà quella batteria dopo quel tempo, sa qualcosa che dovremmo sapere pure noi, perché non vuole condividere le informazioni in suo possesso?

  48. Acquistata una Giulietta 1.6 JTD tdt 120cv a 17000 € nuova. Cammina gratis. Stessa percorrenza media annua, 20000 km, ci cammino gratis. Tagliandi dal meccanico 100 euro di spesa tutto compreso. 20000 km all’anno, mettendo diesel Ip Optoma a 1.3 €/l, con un consumo di 17 km/l sono 1500 € l’anno che col cashback sono 1350 €. Ma lasciamo pure 1500. Allora, immaginiamo che farò 160000 km, quindi sono 8 anni. In 8 anni sono 12000 € di carburante, esagero se dico 2000 euro di tagliandi. Quindi, escludendo spese di assicurazione e pneumatici (dove io pago meno), visto che ho speso 17000 € per l’auto, ho speso 31000 € in tutto. Dimmi come fai a spendere visto che l’auto costa di più e ricaricarla da Ionity ti costa di più. Sono curioso

    • Una bella promozione la Giulietta a 17000, tenendo conto che parte nell’allestimento più scarso da 23600€.

      Bisognerebbe chiedersi il perché…

    • Lasciamo perdere la fallacitá dei tuoi conti (trovare sempre il diesel a quel prezzo, i tagliandi così cheap, che voglio vederti al tagliando degli 80000; bollo e assicurazione che con gli elettrici scendo, o si azzerano)
      160000 km con un JTD fiat: un volano (o due) una frizione (o due) un giro completo di iniettori.
      Se poi fai un po’ di città ciao proprio…
      Poi, elettrico non è per tutti. Ma non venirmi a dire che con il JTD risparmi…

      • Avendo avute altre 2 Alfa prima di questa, posso dirti che i conti sono giusti. Mai cambiato gli iniettori neanche quando usavo diesel normale (nei miei conti ho riportato il diesel speciale di Ip, quello con gli additivi, che Io vende in tutta Italia al prezzo del normale). Io ho il tct doppia frizione con controllo elettronico, potrei fare guidare l’auto a un neopatentato, non c’è modo che mi possa bruciare la frizione o grattare il cambio.

        • Buon giorno Sig. Enzo, quindi lei ritiene che la signora Serena non esiste, od eventualmente ha preso un abbaglio o peggio ancora sia un’incapace nello stimare i costi da qui a 10 anni e forse sia stata prezzolata da Madza e dai costruttori di auto elettriche?

          • Marco ritengo che abbia comprato l’auto che le piaceva. Non deve giustificarne l’acquisto con il pretesto del risparmio perché nel suo caso non regge, la Giulietta costa meno di una mx30 che non viene ricaricata a casa (se poi l’azienda le regala la corrente è un altro discorso)

      • A prescindere che a me piace l elettrico…. Allo stato attuale delle cose non è economicamente vantaggioso… È una scelta che si fa con la testa e con il cuore di usare un auto più pulita…

      • A no ..se dici così, vuol dire che sei un profano. I diesel JTD come li chiami tu ora mjet, come robustezza sono al top! Quindi non insinuare castronerie

      • Forse I tagliandi non li troverai a così buon mercato, ma un longlife costa intorno ai 160 euro e si fa ogni 40.000 km o più.
        Se mangi 4 frizioni e due volani in 160000 km, assumi qualcuno che ti insegni a guidare, perché. La frizione arriva tranquillamente a 160.000 km e il volano lo fai ogni tre cambi di frizione.
        Gli iniettori? Sei proprio sfortunato, perché a me non è mai capitato in molta più strada col jtd.
        Ho guidato un furgone 1.6 jtd per 10 anni facendo solo la normale manutenzione, l’ho cambiato a 400.000 km perché non poteva più girare in centro a Milano. La frizione l’ho fatta tre volte e la cinghia una volta sola (come da libretto) 10 tagliandi alla media circa 120 euro,
        tutto fatturato e dimostrabile.
        Lasciamo stare il discorso manutenzione, perché non regge, o forse pensate di prendere l’elettrica e non cambiare mai niente? Vedremo quanto dureranno Inverter, alimentatori, cuscinetti dei motori, regolatori di carica, ecc..

        • Non saprei. La terremo aggiornata. Ma non ho mai sentito parlare di sostituzione inverter, alimentatori, cuscinetti motori e regolatori su nessuna elettrica. E sono in contatto con persone che guidano auto elettriche anche di 10 anni di vita con oltre 300.000 km.

      • Fiat, ottimi motori, frizione delicata si, ma non così delicata come insinua Lei
        IRinozto, nsinuazione le sue da estremista dell’elettrico….
        Guido Honda Civic Diesel, 1.6, consumo medio costante ma soprattutto reale di 4.5 kmL viaggiando senza attenzioni, anzi …
        L’elettrico sarà conveniente quando la Mazda in questione qui sopra costerà senza incentivi come la Giulietta a presso pieno …
        W la tecnologia …

        • Ah, si, certo. Perché un’auto elettrica che consuma così tanto meno, che non paga bollo, che ha costi assicurativi e di manutenzione così tanto più bassi, poi però sarà più conveniente solo quando il prezzo di acquisto sarà quello di una Giulietta… 🙂

      • Mah, io con il diesel precedente in 240k km non ho cambiato niente di quello che hai scritto…e usando sempre il gasolio più economico e mai fatti tagliandi originali tranne il primo. Era Vw allora il problema sarà che è Fiat non che è Diesel

    • Beato te che trovi un meccanico che ti fa il tagliando a 100 euro..e sei anche ottimista sulla durata della frizione della macchina.. stesso motore fiat sostituita a 42000 km..

      • Beh la signora fa 20000 mila l’anno immagino faccia molta strada ad alta percorribilità e città poca….. si presumo che la frizione, salvo rotture, duri ben aoltre i 100 mila km. Se i calcoli della signora son giusti 12 anni a 20 l’anno la fiat a fatto minimo 240 mila km …. sarebbe da chiederle se ha fatto la frizione 😀

      • Luca la signora Serena, per arrivare e tornare a casa con quella minibatteria che si ritrova, deve avere un piede leggerissimo sull’acceleratore, non superare mai i 50 in città, mai i 90 fuori e in autostrada mai i 120. Se lunedì 28 febbraio è in ritardo a lavoro e va di fretta, non ci arriva a lavoro, la batteria le muore prima. Con un piedino così leggero (tecnicamente parlando: da hypermiler) pura la vecchia Fiat 126 sarebbe in grado di fare 200000 km senza vedere mai un meccanico. Poi una curiosità: stesso motore fiat e stesso cambio tct a doppia frizione? Lo chiedo perché il 1.6 è un motore bello collaudato e la Giulietta, soprattutto la versione restyling dal 2017 in poi, non ha nessun difetto “strutturale” noto.

    • ..si si tutto vero, ma dove? 100 euro di manutenzione all’anno! …e poi, su un’Alfa Romeo!…
      Ma dove abiti che cambio residenza e vengo ad abitare li dalle tue parti!!

      • Sto a Pisa, il meccanico a Lucca. Vuoi imparare a risparmiare? Comincia a comprare su internet quello che ti serve. Olio Mobil 1 5-30 full synthetic: 37 euro per 4 litri [ https://www.ebay.it/itm/MOBIL-1-ESP-5W-30-MOTOROL-4-Liter/142583855289?hash=item2132a8f8b9:g:b~oAAOSwZ9xbg8Io ]. Ovviamente devi scegliere la versione adatta per il tuo motore. Ora quelli ignoranti diranno “ah ma non è l’olio consigliato dalla casa, tu risparmi sull’olio motore”. E faranno la figura di ignoranti che sono. Perché quello che conto dell’olio non sono le caratteristiche raccontate a voce “impreziosito con diamanti dell’Himalaya”, “testato sulla F1”, “con bacche di cipresso” ma le certificazioni API (SM, SN): quando andranno a fare un confronto con l’olio a 35 euro a litro che gli rifila la casa madre e l’officina autorizzata, scopriranno che la certificazione è inferiore a quella Mobil 1 e allora si accenderà qualche lampadina e inizieranno a informarsi, studiare e capire. Mobil 1 è un olio che costa meno di 10 euro a litro (su internet!) e ha le certificazioni migliori (a differenza di altri oli da supermercato economici e scadenti), anche migliori dell’olio “di lusso” consigliato dalla casa madre. Un kit di filtri per tagliando per la tua auto costano niente in internet. Poi dimmi tu quanto vuoi pagarlo il tuo meccanico per 40 minuti di lavoro (sto esagerando) fatto davanti ai tuoi occhi col materiale che gli hai portato tu. Basta saper spendere …

Rispondi