Home Vaielettrico risponde Senza ricarica privata ha senso una EV a Milano?

Senza ricarica privata ha senso una EV a Milano?

22
Marco non ha un box privato: potrebbe ricaricare nel Carrefour vicino a casa.

Senza ricarica privata ha senso un’auto elettrica a Milano? È l’interrogativo che ci propone Marco, un lettore che pensa nel caso alla Peugeot e-208. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it .

senza ricarica privataSenza ricarica privata potrei usare le colonnine del Carrefour qui vicino…

Vivo a Milano, ho 42 anni e ho due figlie. Ho una Audi diesel Euro 5 che quindi non può più circolare in Area B. In famiglia comunque ci muoviamo quasi sempre coi mezzi e in bici. L’auto la si utilizza poco e comunque nel weekend (in passato anche qualche giro più lungo… Emilia-Romagna e un paio di volte fino alla Sicilia). Non ho una “vera” necessità di cambiare auto, ma sono combattuto e stavamo riflettendo se non abbia senso prendere una piccola macchina elettrica per gli utilizzi urbani. E magari provare a tenere l’Audi diesel quando e se servirà per gite fuori porta (avevo adocchiato la Peugeot e-208).
Altro problema: non abbiamo un box. Tuttavia all’interno del parcheggio del supermercato Carrefour sotto casa hanno da poco installato una stazione di ricarica BeCharge. Ci si domandiamo quindi se ha senso avere un’auto elettrica a Milano senza un box. E, nel caso, appoggiandosi a questa stazione di ricarica (nella speranza che ne verranno fuori altre). Marco Firrincelli

Senza ricarica privata
* Prezzi al lordo dell’incentivo statale, fino a 5 mila euro con rottamazione. Per la 500e è disponibile anche la versione con batteria 42 kWhm con autonomia 321 km e prezzi da 33.150.

Le cose da appurare prima di acquistare

Risposta. Non è che a Milano manchino le stazioni di ricarica: A2A e gli altri operatori continuano ad installare a ritmi molto sostenuti, maggiori che nel resto d’Italia. ChargeMap ne censisce e localizza 248, lo stesso Comune ne tiene  una mappa aggiornata Ma chi non dispone di un allaccio privato tende ad esitare nel passaggio all’elettrico interrogandosi proprio sull’effettiva disponibilità delle ricariche. Nel caso di Marco le domande da porsi sono anzitutto due: sono normalmente libere le BeCharge del Carrefour che ha addocchiato? E quanto costano al kWh (in base alla potenza erogata)? Normalmente, se non si ha fretta di partire,  una citycar si ricarica in AC. E nel caso di BeCharge parliamo di 0,50/kWh, con un risparmio del 50% rispetto alle DC in corrente continua, che sono molto più veloci, ma partono da 0,90. Nella tabella abbiamo elencato capacità della batteria, autonomia e prezzi d’attacco di 7 citycar, tra cui la citata Peugeot e-208 (che ricarica fino a 7,4 kW in AC e 100 in DC). Se si viaggia solo in città, e si fa un uso accorto della frenata rigenerativa, con temperature ideali si possono ottenere anche percorrenze superiori.

  • L’auto elettrica ha senso se parcheggi in strada? Guarda il VIDEO

Apri commenti

22 COMMENTI

  1. Ci sono diverse soluzioni di noleggio a breve termine di vettura elettrica. Secondo me una delle migliori è il CarCloud di Drivalia (ex Leasys) con il quale potrà provare anche la e-208. Io feci così per la ibrida plugin (Jeep Compass 4xe) e dopo sei mesi di noleggio mi convinsi a passare ad una 100% elettrica.

  2. Ma io direi di non cambiare auto visto che non la usate. Per quale ragione spendere dei soldi per un utilizzo sporadico. I mezzi pubblici , la bici, mi sembrano i mezzi su cui investire. In questo caso.

  3. Senza ricarica privata ha senso una EV a Milano?

    Scusate… La risposta sarebbe?
    Perché io non trovo risposte nell’articolo ma solo altre domande che, spero bene, il lettore si sia già fatto (e risposto).

    Io incuriosito dall’elettrificazione del trasporto privato (ma con problematiche simili a quelle del lettore) trovo inutile un articolo del genere. Poi mi consolo che a dare risposte siano altri lettori.

  4. Quoto quanto suggerito da altri utenti, sicuramente un abbonamento Flat fa abbassare i costi…
    e infatti, pur avendo un box in cui potrei ricaricare la macchina, dallo scorso settembre ricarico solo da colonnine pubbliche. A conti fatti pago molto meno a fare così rispetto al prezzo che pago nella bolletta del box (contratto condominiale con costo di quasi 0,7 euro al kWh).
    Nella zona di Milano in cui abito è presente una sola colonnina (di A2A) ma, lavorando in centro, ho a disposizione un numero quasi esorbitante di colonnine.
    Per me, quindi, il vero problema non è trovare una colonnina libera, piuttosto sono i tempi di ricarica. Ho una Zoe che riesce ad assorbire 22 kWh (chiaramente se nessun altro è collegato). Quindi, ci sono volte in cui per ricaricare il 40% della batteria ci metto esattamente un’ora. Il problema sta, nel dover fare necessariamente pausa per staccare la macchina. Quindi, a seconda degli impegni lavorativi, mi tocca posticipare o anticipare la ricarica.
    Chiaramente non è un grosso problema, ma un velato consiglio a Marco: Valutare la velocità di ricarica in AC (quella in DC è utile, ma non indispensabile per un utilizzo esclusivamente cittadino).

  5. Non avendo un posto privato per ricaricare,prima di fare il passo,proverei tramite una app a fare “delle simulazioni” di sessione…annoterei i km che faccio e prendendo spunto dalla percorrenza che può avere la e208 valuterei se ho possibilità di ricaricare comodamente e se ho colonnine disponibili vicino… l’elettrico è sempre auspicabile ma poi lo si deve rapportare alla vita reale ..se come dice lei l’auto la usa poco forse le conviene attendere altrimenti rischia di fare un acquisto impulsivo per poi vederla tra le fila di chi torna indietro🖖

      • Io ne conosco personalmente due ma non sono dei lavoratori dipendenti e, date le lunghe percorrenze autostradali e la poca propensione all’adattamento, per ora l’autonomia risulta loro insufficiente.

  6. Come già scritto in un altro articolo mia suocera quasi 80 anni, vive a Milano, zona Porta Venezia, senza box ha preso 10 mesi fa un auto elettrica ed è felice. La usa solo a Milano e risparmia parecchi soldi grazie ai parcheggi sulle strisce e gialle e quelle blu gratis.
    Ricarica alle colonnine, ha fatto abbonamento flat con A2A a 29 euro al mese che non riesce neanche a consumare.
    Con una e-208 probabilmente deve ricaricare una volta alla settimana e se c’è una ricarica sotto casa, come scrive, non vedo assolutamente problema a fare questo passo.
    Saluti

  7. Io ho una Kia Niro da quasi due anni , 30000 km e ho fatto due ricariche in box , essendo vicino a colonnine sia. A casa che al lago

  8. Dipende da un fattore che tutti trascurano e la cui assenza è la causa della quasi totalità dei problemi dell’uomo….la moralità.

    E’ proprio nei centri urbani che i gas di scarico delle auto fanno maggiormente sentire i propri effetti che purtroppo non si fermano al cattivo odore o ai bruciori di naso e gola.

    Anni fa uno studio certificò che la benzina verde aveva provocato nei centri urbani un aumento delle malattie respiratorie ed oncologiche nei bambini e negli animali di piccola taglia (senza ovviamente contare le malattie che provoca a tutti: Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, infatti, circa 307 mila decessi avvenuti nel 2019 sono collegati all’esposizione cronica alle particelle tossiche presenti nei gas di scarico, che avvelenano l’aria delle città europee.

    Senza parlare dell’onnipresente discorso legato alla CO2 per la quale è indifferente se la combustione avvenga a Milano o nel Sahara.

    Quindi l’auto EV ha senso ovunque, sul pianeta terra…ed è immorale non volerla acquistare………..in altri non saprei.

  9. Ma perché vi ostinate a voler dare informazioni sbagliate e fuorvianti???
    Più che corretta quella di suggerire di appurare il tasso di occupazione della colonnina che si vuole utilizzare principalmente ma completamente sbagliata quella riguardo i costi!
    Ma secondo voi uno che non ha ricarica domestica è che quindi si approvvigionamento unicamente alle colonnine pubbliche ha difficoltà ad utilizzare un piano flat? È realistico pensare che uno che ricarica solo ed esclusivamente a colonnine pubbliche non riesca in un mese a prelevare i kWh di una flat minima (per enelx per esempio il minimo vuol dire 70 kWh, cioè neanche 500 km da fare in un intero mese…)??? Ed allora perché “spaventarlo” prospettando i costi delle ricariche a consumo quando è scontato che non sarà quella la sua modalità di ricarica? Il suo reale costo varierà dai 0,35 ai 0,31 €/kWh (a seconda di quale taglia di flat aprirà) a prescindere dalla velocità di ricarica…. altro che 0,5 in A.C. o addirittura 0,9 in D.C. !!!! Mi domando perché voler far ragionare su di una spesa finanche tripla rispetto a quella che realmente sosterrebbe…..

    • Anch’io mi sono stupito che una simile risposta venga da vaielettrico.
      E’ ovvio che si andrà di abbonamenti e di distinzioni AC e DC se ne infischia.

    • Ma infatti, non dico che chi scrive gli articoli su questo sito debba avere un’auto elettrica per sapere cosa scrivere, ma almeno deve sapere le basi!
      Altrimenti smettete di rispondere ai lettori ai quali state dando notizie false.

  10. Volevo aggiungere per la Redazione e Marco che può caricare in AC fino a 11kW con l’OBC opzionale (400€).
    Con la mia e-C4 (con OBC da 11kW) carico dal 20 all’80 %, l’energia che mi basta per la settimana, in meno di tre ore con colonnina AC 11/22 kW.

  11. Sinceramente secondo me no. Per adesso.
    Conosco bene Milano, al posto suo diventerei matto nel giro di pochi mesi.
    Tra gente che occupa il posto con macchine a pistoni e il fatto che poi sarebbe “schiavo” deggli obblighi imposti da tale soluzione (in primis: liberare la colonnina una volta ricaricato) secondo me nel giro di pochi mesi rischia di chiedersi “chi me l’ha fatto fare”.

    Anche perchè d’estate forse no, ma d’inverno tra calo di autonomia e riscaldamento energivoro (ohimè, così è…) con a batteria della Peugeot lei si troverebbe nella necessità di fare il pellegrinaggio alla colonnina anche un giorno si e uno no.
    cioè, non sarebbe da escludere.

    Avendo un box o un punto di ricarica certo e affidabile, in città l’elettrico vince per decreto. cento a zero. Senza un punto di ricarica certo e sicuro, oggi come oggi io la vivrei come una penitenza, diciamo così.
    Tra 10 anni… boh, sicuramente molto meno o forse addirittura no.
    Poi magari a lei piace il rischio eh? 😀

    Finchè non compaiono soluzioni “strutturali” per chi deve ricaricare appoggiandosi alle strutture pubbliche, fossi in lei punterei ad una “soluzione ponte”. la classica piccola “modello luca carboni” (usata ma tenuta bene) ovviamente Euro 6, ovviamente benzina. cercando con calma e senza pretese si trovano belline anche attorno ai 10/12k euro.
    Se le va di spingersi fino a Rescaldina… Tanto per dire…

    https://www.autoscout24.it/annunci/dacia-sandero-streetway-1-0-sce-75-cv-s-s-access-benzina-bronzo-d0ace59a-2b64-4cc2-8bdf-db2cb417612a?sort=price&desc=0&lastSeenGuidPresent=false&cldtidx=5&position=5&search_id=9obvsrii2l&source_otp=t10&source=listpage_search-results

    • E se invece esistesse la possibilità di noleggiare un’elettrica per un mese, in modo da farsi un’idea ben precisa. Penso che un mese, soprattutto in questa stagione, se riesce a passare la prova del fuoco è fatta, niente lo fermerebbe più. A Milano esistono agenzie di noleggio che offrono anche l’elettrico, certo i prezzi non sono popolari quanto per le termiche, ma male che vada, la restituisce pure prima della fine del contratto. Cosa ne pensi Alessandro?

Rispondi