Senza incentivi terrà la vecchia termica. Eppure…

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Deluso dagli incentivi che lo escludono, e non potendosi permettere l’acquisto di un’auto nuova, Roberto si terrà la termica di 14 anni, ormai molto costosa da manutenere. Fa bene? Inviate domande e osservazioni a info@vaielettrico.it.

Anch’ io vi scrivo per esprimere più del semplice disappunto, ma proprio incredulità, per i criteri per gli annunciati incentivi, soprattuto per il vincolo della residenza nelle FUA, del quale non è possibile capire una ratio e viene da pensar male…Non aggiungo altro a quanto correttamente osservato da voi e da altri utenti, se non la mia personale esperienza: abitando in zona pressoché rurale in pianura padana veneta, la nostra famiglia non può prescindere da due automobili (figli, lavoro etc…).

Ho il fotovoltaico che produce più di quel che mi serve

Essendo una di queste ormai di quattordici anni fa e con spese in vista, ci sembrava utile sostituirla con una elettrica,  sfruttando il nostro impianto fotovoltaico che produce grande eccesso di energia per almeno 8/9 mesi l’anno. Prima l’incertezza tutta italiana che non permette mai una pianificazione, ora il colpo di genio delle FUA…con il risultato che non potremo far altro che tenere la vecchia auto e investire in manutenzione, sicuramente non possiamo andare a spendere un capitale per una automobile termica. Roberto Lattanzi

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Anche senza incentivi, l’elettrica le converrebbe

Risposta-Capiamo perfettamente il suo disappunto, che è quello della gran parte dei nostri lettori e anche nostro. Tuttavia lei è nelle condizioni ideali per passare all’auto elettrica, guadagnandoci anche senza incentivi. Dispone infatti di un impianto fotovoltaico di potenza eccedente il suo normale fabbisogno, quindi gran parte dell’energia elettrica per alimentare una BEV le verrebbe a costare esattamente come la misera cifra (fra 0,10 e 0,16 €/kWh) che le riconosce oggi il GSE per il ritiro dedicato. In più non pagherà il bollo per 5 anni, spenderà meno della metà di manutenzione ordinaria, risparmierà qualcosa sull’assicurazione e in molti centri urbani avrà il parcheggio gratuito.

Faccia due conti e vedrà che, rispetto all’attuale vecchia termica, potrà risparmiare fra mille e duemila euro l’anno. E se non può permettersi una termica nuova –  tantomeno una elettrica nuova – cerchi un’ elettrica d’occasione. Oggi ne trova a volontà, in ottime condizioni e ancora in garanzia, a un prezzo vicino alla metà rispetto al nuovo.

Il nostro consiglio è: lasci perdere i rimpianti per la grande occasione mancata con gli incentivi a base territoriale ma colga quella, magari meno spettacolare, di risolvere il suo problema di mobilità rientrando della spesa in cinque o sei anni, risparmiando poi qualcosa in quelli successivi.

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Visualizza commenti (28)
  1. Anche io sono ino dei delusi dal criterio FUA (il mio comune non è parte di una Fua, nonostante l’elevato pendolarismo verso Roma e nonostante si trovi nella Valle del Sacco, zona di dichiarata emergenza ambientale). Nonostante questo, però, dovendo necessariamente acquistare una nuova vettura, ho deciso di comprare comunque elettrico, anche non avendo fotovoltaico a casa, proprio i ragione degli elementi che sono elencati nell’articolo, oltre al oiacere di guida che i vari teat drive mi hanno regalato.

  2. Marcello Adelfio

    Ci penseró. Ho già avuto un’auto a gpl e non é stata una bella esperienza. Ho quasi sempre comprato auto usate perché spero attirino di meno le attenzioni dei ladri. Purtroppo dobbiamo fare i conti con le realtà in cui si vive. Anche questo é un grosso ostacolo per qualunque innovazione. Pertanto ritengo che gli incentivi così fatti sono inutili, se l’auto elettrica deve diventare la normalità allora bisogna pensare non agli attuali utenti quasi tutti forniti di impianti propri di ricarica, ma a quelli che al momento sono esclusi per le loro situazioni abitative, altrimenti é inutile lamentarsi se le vendite resteranno al palo salvo improvvise fiammate legate agli incentivi, trascinando nel baratro l’industria dell’automotive come stanno affermando un pó tutti i CEO delle case automobilistiche europee

    1. Vivo nella campagna veneta, a Pramaggiore, stessa situazione con pannelli solari. L’anno scorso ho preso un’auto elettrica con gli incentivi pagandola circa metà prezzo. L’auto ha 4500km dopo 9 mesi precisi, ho fatto una valutazione per curiosità e in concessionario mi danno meno del 50% del valore dell’auto. A rigor di logica gli incentivi sono un escamotage per farti acquistare un’auto che perde tutto il valore in pochi anni. Inoltre, nel tuo caso specifico, basta prendere un’auto elettrica dell’anno scorso con 5-10000km ed è come se avessi preso incentivi anzi forse la paghi ancora meno! Ancora in garanzia e salute della batteria >97%

  3. Purtroppo mi piacerebbe leggere anche qual he contro su questo sito ma oramai schioppo e basta, troppa fanbase

    1. Pienamente d’accordo. Non si dice mai che per avere una carica “casalinga” di potenza bisogna passare ai 10Kw minimo trifase. Con tutti gli oneri che ne conseguono (impianto elettrico da rivedere secondo la normativa, ecc). Questi la fanno facile. Non dicono , tra l’altro, che ultimanente chi non può permettersi un garage, rischia di ritrovarsi la mattina con l’auto senza il pacco batterie. . Per non parlare dell’autonomia REALE che su strada è mediamente inferiore del 30% rispetto a quella dichiarata su percorso misto. In sintesi: se vi serve solo la macchinetta da città (quella con la targa da motocilcli per intendersi) l’elettrico va anche bene. Anzi sarebbe da promuovere. Per il resto aspettare gli incentivi è come aspettare il superbonus…….

      1. Ma quante baggianate riesce a scrivere? Falso che sia necessario passare alla trifase; demenziale che l’autonoma reale sia del 30% inferiore a quella dichiarata; criminale sventolare il rischio di furto della batteria (ma sa quanto pesa, quant’è grande, quanti fissaggi e qualti cablaggi sarebbero da rimuovere)? SE qualcuno dubita di cosa sia l’analfabetismo funzionale, eccolo servito

      2. Non so da quali evidenze tiri fuori queste conclusioni ma sicuramente sul discorso impianto trifase e furto batteria posso sentirla sul primo punto ( ho una Tesla e la ricarico pur avendo mantenuto l’impegnativa a 3kw che il GSE mi ha passato gratuitamente a 6 nelle ore notturne e domenica, pur avendo un kilometraggio che sarà prossimo ai 30k km anno ci sto dentro), nel secondo caso furto di batteria auto (bev) per ora è una roba che non ho mai sentito eppure sono sempre a leggere su questi topic avendone una, ne mi sembra una roba tanto semplice e appetibile al momento

      3. Non so da dove uscirebbe fuori questa cosa dei 10 kw trifase che nessuno direbbe ma non è assolutamente vero, conosco anche chi, senza ftv e con casa senza gas e con una buona tariffa, ricarica a casa una Tesla avendo semplicemente aumentato a 6kw il contatore.

      4. Anche se totalmente in disaccordo sui punti di vista a dir poco distorti…
        Dico da esperienza personale, che in quanto personale, cambia da persona a persona e dalle esigenze diverse di ognuno di noi.
        Ci sarà chi fa 5000 Km annui, e quindi, può tranquillamente caricare in monofase, c’è chi purtroppo vive nelle aree rurali, e di km ne farà 50000 in un anno, e magari le BEV in famiglia diventano 2, o 3… a quel punto solo per la ricarica, forse un 10 KW trifase diventano d’obbligo… ed è vero che si spende qualcosa in più annualmente di costi fissi, ma i risparmi garantiti dalle BEV li fanno rientrare presto…
        e nel caso di “miscaldoelettrico” e “cucinoelettrico” in contemporanea, vanno fatte delle valutazioni serie e interessanti.
        Qui il trifase la farà da padrone.
        Buona scelta consapevole a tutti!

  4. Situazione simile al signor Roberto, il comune letteralmente confinante rientra (un ponte ci divide) il mio no. Avevo pure io intenzione di passare all’ elettrico ma mi terrò la mia benzina/gpl di 15 anni.
    La cosa che mi fa più arrabbiare è che probabilmente ne beneficeranno coloro che potrebbe farne a meno (mezzi pubblici)

  5. Non abbiamo i soldi in Italia per permetterci le auto elettriche senza incentivi. Mettetevelo bene in testa. E’sotto gli occhi di tutti. E’ancora un prodotto per una élite, per cui programmare incentivi per chi ha un ISEE basso è da incompetenti.

    1. Hai perfettamente ragione @Carlos
      quindi capisci che qui sul blog prendersela “contro” chi ha o potrebbe avere l’ auto elettrica è inutile (per tutti) e dannoso (per tutti) perché un qualsiasi prodotto tecnologico diventa disponibile ed alla portata di tutti (anche meno abbienti) Soltanto Se viene allargata al massimo la base utenti e indotta vera competizione.

      Difendere ad oltranza prodotti “vecchi” e invendibili all’ estero (i potenziali clienti di prodotti europei) è tagliarsi le gambe da soli… altrimenti resteranno Solo asiatici…pari pari come è successo negli elettrodomestici (che producevano in Italia)..i televisori, i computer ed i cellulari…

      Chi non può attualmente comprare auto nuove (BEV o ICE) si occupi di riuscire ad avere le condizioni per riuscirci…ed eventualmente aiuti chi già Potrebbe a farlo… così pian piano i prezzi scenderanno 😉

    2. Non capisco dove vuole arrivare, che solo i ricchi hanno la diritto di comprarsi e avere un’auto elettrica oppure che l’ISEE è un dato fasullo? Il fatto è che solo in quest’anno stanno cominciando a uscire delle auto elettriche paragonabili a una punto che era l’auto più venduta.

  6. Panizzo Bernardo

    Io nel 2023 ho acquistato una MY RWD senza incentivi, volevo quell’auto incentivi o no e in quel periodo erano stai sospesi, ma del resto mi ricordo che all’epoca entrando in un concessionaria Volkswagwen e anche in caso di termica con le stesse caratteristiche non è che mi chiedessero di meno 50.000€ minimo più optional che costano un botto anche quelli più scontati, era difficile uscire con preventivo sotto i 55000€, bisogna eventualmente cercare qualche offerta della casa madre, ma guarda caso quando le vai a chiedere in concessionaria o non ce le hanno o non le ordinano , insomma inventano mille scuse.
    Non l’ho mai capita questa storia delle concessionarie, da una parte un preventivo da 100 dall’altra 120,stessa auto, ma ste auto quanto costano veramente? Per me non valgono tutti questi soldi che chiedono.

  7. Roberto, anch’io per la geniale trovata che chi abita in città con meno di 50mila abitanti non ha diritto agli incentivi mi terrò la mia focus di 12 anni . io percorro 12k km anno e la mia auto per come la curo andrà avanti altri 12 anni, nella speranza che il governo faccia dei veri incentivi aperti a tutti i cittadini

  8. Al prezzo di acquisto di una nuova auto, specialmente se elettrica va aggiunto il costo di un’ assicurazione sui danni accidentali.
    Con una vecchia auto per quanto bisognosa di manutenzione è una spesa inesistente e se la si moltiplica per gli anni, almeno 5 che uno la andrebbe a pagare si potrebbe sfiorare i 5 Mila € .
    Sinceramente concordo concordo con il signor Roberto,
    Quando si accorgeranno di aver fatto un’ altro buco nell’ acqua potrebbero correggere i decreti attuativi in modo da ampliare la platea di possibili acquirenti.
    Anche perché mi quanti nei grossi centri abitati siano interessati ad acquistare una elettrica partendo dal presupposto che pochissimi hanno un garage, che in una famiglia generalmente ci sono due auto, che probabilmente chi abita nelle zone più urbanizzate ha la possibilità di sfruttare i mezzi pubblici con il rischio di avere un’ auto nuova buttata in strada con un bassissimo coefficiente di utilizzo e una elevata possibilità che venga danneggiata solo per dispetto, e cosa non da sottovalutare la scomodità di dover cercare e modificare alcune dinamiche familiari per poter ricaricare l’auto sistematicamente alle colonnine perché non si possiede un punto di ricarica privato.
    Le statistiche sono tanto belle ma la realtà è un’ altra.
    Considerato che posseggo un’ auto elettrica da 5 anni e una vecchia termica ovviamente per esigenze logistiche abitando in una zona poco servita e percorrendo Circa 60/70 km al giorno ovviamente in elettrico tutti i giorni.
    Stavo valutando la seconda elettrica ma aspetterò ancora un po’.

  9. Il consiglio di puntare su un elettrica usata sarebbe buono.. Il problema è evitare le troppe auto usate in vendita che come ho letto sono pesantemente schilometrate (prima di ogni tagliando cosicché anche questi involontariamente attestano il falso) . E trovare una persona conosciuta che ti vende un usato veramente sicuro è un impresa quasi impossibile viste le poche auto elettriche in giro.

      1. Grazie per le indicazioni, ne sto tenendo conto. Chiedo però quali strumenti sono a disposizione per misurare e certificare lo stato della batteria? Anche negli annunci di usato sul sito spesso l’informazione è omessa e orientarsi non è sempre facile per chi come me non ha molta esperienza.

  10. Il Fua sarà un fallimento e forse in pochi potranno sfruttare. Il problema è che ipotizzato chi vive nelle aree Fua, molto probabilmente non ha posto auto e non può ricaricare. In più queste persone sono ben fornite di servizi pubblici (metro, tràm,car sharing) e micro mobilità). Spesso non hanno nemmeno un auto da rottamare. In periferia è diverso. Se non sei servito da un buon servizio pubblico Devi usare auto. Io vado a lavoro ed entro in queste cittadine con un termica. Posso ricaricare a casa e anche al lavoro ma quei 10000 in meno non mi posso permettere. La fate facile voi a consigliare nel investire nel futuro. Io penso che il flopp di richiesta incentivi nei primi mesi darà una frustata e farà si che ci sarà un cambio di rotta magari togliendo la fu

  11. Mi dispiace l Italia è proprio il paese di pulcinella.ho già un elettrica, ma se devo consigliare fi spendere tutti quei soldi senza incentivi, consiglio la termica, questa nuova invenzione delle zone, non ha senso se si vuole incentivare l elettrico….

  12. Marcello Adelfio

    Forse non mi é chiaro, ma mi pare di capire che comunque i beneficiari di questi incentivi saranno poche migliaia, una specie di lotteria. A questo punto ci si lamenta di essere esclusi da una lotteria? A me sembra ridicolo il solo concetto. Dove si vuole andare a parare a furia di regali per pochi “fortunati”? Qual’é il beneficio per la collettività? Il lettore si vanta di avere un impianto fotovoltaico che sovraproduce. Allora non sarebbe meglio convogliare questa sovraproduzione in impianti di ricarica più efficienti e meno costosi che da soli incentiverebbero la vendita delle BEV? Non era a questo che sarebbero dovuto servire i soldi degli incentivi? Anch’io mi terró stretta la mia termica diesel di 15 anni, ma non perché non usufruiró degli incentivi, magari ci rientrerei pure, ma perché non ho possibilitá né di fotovoltaico né di box privato abitando in condominio. E no, non siamo tutti uguali, e nessuno é o dovrebbe essere più uguale di un altro.

    1. Se ha una Diesel di 15 anni… almeno la converta in una usata benzina (magari con GPL) di pari uso .. perché i vecchi motori a gasolio stanno impestando ovunque l’aria con particelle PM0.x che sono un’ arma letale: lo dico da ex automotive che ha lavorato con tutte le generazioni di motorina gasolio ed ha visto le false promesse dei filtri antiparticolato (quelli “funzionanti”…non quelli truffaldini del Diesel Gate e tutti quelli modificati abusivamente in officina 😱☠️)

      Purtroppo in Italia si lamentano più del costo delle attuali BEV (persino contro chi le usa …a favore della salute di tutti) piuttosto che di esigere Stipendi decenti e Politiche di Tutela Salute& Ambiente.

  13. Questi incentivi sono solo un buco nell’ acqua, ormai il green non tira più, e i soldi spesi in armi rendono meglio al governo…

    1. Commento davvero profondo di cui effettivamente si sentiva la mancanza. In particolare contribuisce in modo determinante alla discussione.

  14. Daniele Sacilotto

    Faccia come me: foglio excel con 2 colonne comprendenti tutte le voci di spesa di mantenimento annuo auto vecchia (dal bollo alla benzina alla manutenzione etc..) e mantenimento auto elettrica (per il consumo kilowattora prenda il dato WLTP tanto il 30% di differenza dalla realtà lo recupera col fotovoltaico). Quando avrà quantificato la differenza di costi li moltiplichi per gli anni che pensa di tenere la vettura ed avrà il totale di spesa che in caso di sostituzione si paga da sola. Rimarrà sorpreso mi creda

  15. Mario Marini

    Caro Roberto, capisco il tuo disappunto ma secondo me ti conviene cercare un’elettrica usata, stando bene attento a cosa ti porteresti a casa e in cui lo stato certificato della batteria è fondamentale.
    Nel mio piccolo mi sono accorto che, anche per le auto nuove, se vai dal concessionario riesci a spuntare sconti notevoli. Io ho ordinato un Hyundai Inster nuova, nel mio caso, oltre 27 mila € teorici, 20 in strada con permuta della vecchia euro 5.
    Anch’io ho un impianto fotovoltaico e riesco a consumare il 35% di quanto produco, anche se, non avendo le batterie, devo attingere dalla rete quando il solo cala. Nella mi opinione, tenerti un’auto vecchia che richiede manutenzione, è, nel tempo, la scelta più onerosa

  16. Nei prossimi incentivi si parla (per ora) di incentivi per chi abita in comuni con numero di abitanti maggiore di 50.000 abitanti . Mi chiedo se sia legale e non discriminatorio nei confronti di tutti gli altri. Non parliamo poi dell’ISEE che favorisce tutti quelli che non pagano le tasse, penalizzando i dipendenti

    1. Isee è l’ unica cosa giusta per avere un’ isee superiore a 30 mila € bisogna superare i 50 Mila di reddito lordo.
      Sono dipendente anch’io con un reddito ben sopra la media italiana e come isee sono molto al di sotto dei 30 mila.
      Se fossi sopra i 40 Mila di ISEE non credo che mi interesserebbero gli incentivi.
      Si parla di redditi lordi veramente elevati

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