Il piccolo diportista elettrico soddisfa in gran parte le sue esigenze con la tecnologia disponibile, ma cosa facciamo per le barche sportive, commerciali e trasporto passeggeri? In acqua c’è Sealence con il suo potente motore Deespeed che abbiamo testato di recente su una barca d’epoca convertita alle emissioni zero. Servono anche batterie capaci e si sta investendo anche su questo fronte: si vuole aprire uno stabilimento di produzione.
A 30 nodi e non sentirli
L’esperienza immersiva che abbiamo fatto a Milano nello spazio dell’Idroscalo a Electric Boat Show sulla barca Sealence è una conferma: la nautica elettrica non ha solo, per fortuna, la forma del turismo lento. Va bene godere della natura a bassissime velocità con la maggior parte delle proposte oggi sul mercato, ma ci sono anche altre esigenze da cogliere che non sono solo quelle ludico sportive ma anche commerciali e di trasporto locale.

A bordo del woden boat retrofittato si vive la normalità. Una bella normalità se si considera normalità navigare a 30 nodi senza rumore, senza vibrazioni eccessive, ascoltando i suoni della natura, senza la terribile puzza degli idrocarburi. Questo il dato prevalente dell’esperienza che permette di vivere l’acqua e l’ambiente in massima tranquillità.
Eccoci a bordo di Sealence
Motori per barche sportive
Abbiamo chiesto a William Gobbo, Ceo di Sealence, la dinamica attuale di mercato: “Abbiamo richieste di tutti i tipi, ma puntiamo sul diporto sportivo e di lusso. Così come è successo per ogni nuova tecnologia, pensiamo a Tesla o all’iPhone, si declina meglio in un mercato con disponibilità finanziaria. Poi allargheremo al trasporto commerciale e anche da questo settore registriamo una domanda di prodotto“. Insomma Sealance punta su un mercato premium.

Più nel dettaglio si tratta di “imbarcazioni sportive tra 12 e 24 metri con punte di velocità tra i 45/50 nodi“. Pensiamo al progetto Zagato (leggi) dove “autonomia è sulle 50 miglia a 30 nodi di velocità con una destinazione lago o come supporto a imbarcazioni più grandi“. Per progetti a più lungo raggio dove oggi l’elettrico non garantisce l’autonomia si lavora su un range extender che potrebbe anche sfruttare l’idrogeno.
Veloci i motori, veloce la ricarica? “Parteciperemo al Monaco Energy Boat Challenge – spiega il Ceo – dove abbiamo in programma la dimostrazione di una ricarica sulla nostra barca: a 200 kW e in 12 minuti si ricarica al 80%“.
Il progetto SafeLi Giga Factory per batterie nautiche
Oltre che sui motori Deepspeed, Sealence punta sulla produzione delle batterie. Un settore dove è già presente grazie all’acquisizione di eDriveLAB, startup emiliana che ha mosso i primi passi come spin-off dell’Università di Parma.

Insomma c’è un capitale di conoscenze sulle batterie che Gobbo vuole spendere e valorizzare in una produzione industriale con uno stabilimento dedicato. E’ il progetto SafeLi Giga Factory. Si parte dalla batteria al litio SafeLi da 83 kWh già in produzione “che si contraddistingue per l’elevata potenza di uscita di 240kW, per la sua capacità di essere ricaricata all’80% in soli 12 minuti“.
Un prodotto di cui avevamo scritto l’anno scorso (leggi qui). E’ stata già individuata la regione che dovrà ospitare lo stabilimento, ma al momento non si rilasciano altri dettagli. Work in progress, ma ad alta velocità seppur senza fare tanto rumore.