Se tutte le ricariche fossero come i Superacharger…

Se tutte le ricariche fossero come i Superacharger…Antonio fa viaggi di migliaia di km, con spese e tempi ideali grazie alle ricariche Tesla, senza tessere o app. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
se tutte le ricariche
Antonio in viaggio con gli amici, in Tesla 3.

              di Antonio Pedrazzini

“Sono possessore di una Tesla Model 3 Highland dal 29 maggio 2024, ho fatto due viaggi in Ucraina, entrambi senza fare autostrada, uno di 5.000 km e l’altro di 4.200. E pochi giorni fa un viaggio di 4.850 km a Gibilterra, poi con visita ad Almería, Granada, Cordova, Saragozza e Briancon. Partendo da Milano e senza fare autostrada ad eccezione delle strade veloci spagnole. Il trucco? Affidarsi ai Supercharger Tesla, ne ho trovati anche in posti sperduti, sempre disponibili, funzionanti e con prezzi convenienti!.

se tutte le ricariche“Il mio viaggio a Gibilterra: 4.839 km spendendo 279 euro”

L’unica volta che ho dovuto caricare con Iberdrola, ho trovato su due colonnine di una occupata in ricarica e una rotta. Ma non si capiva che era rotta, me l’ha detto chi aveva appena finito di ricaricare. Lì dove poi sono riuscito a ricaricare (l’altro aveva finito) i prezzi erano di 0,58 al KWh, buoni tutto sommato. Mai una volta che abbia avuto difficoltà e perdipiu le ricariche sono fin troppo veloci. Ti costringono a volte a tornare per spostare l’auto mentre i tuoi compagni di viaggio sono ancora intenti a fare altro ( colazione, pranzo, spesa, wc ecc). Questo constatato dai miei compagni di viaggio. Era la prima volta che salivano su un’auto elettrica! Sono rimasti sconcertati. Hanno verificato con il loro vissuto (4.830 km in una settimana e poco più sono tanti ) che quel che si dice in giro sulla mobilità elettrica sono luoghi comuni e ipocrisie. Ho fatto 18 ricariche in viaggio e e speso 279,45 euro per fare 4.839 km.

se tutte le ricaricheSe tutte le ricariche…/ Prezzi equi,  senza tessere né app

Giusto per darvi qualche dato. Fatti andando anche a 130 in Francia e 120 in Spagna, dove ho percorso quasi sempre le strade veloci che sono come un’autostrada. Ho preso anche una multa in Spagna, per aver sorpassato ai 117 dove il limite era 90 su una strada lunghissima…Questo per dire che non andavo a passo d’uomo per consumare poco! Ho usato la macchina elettrica come uso quella termica. Ora ho all’attivo più di 23.000 km e sono stracontento della scelta fatta e mai più tornerei indietro al termico. Sono anche convinto che per togliere un po’ di inquinamento dalle nostre città dobbiamo usare sempre più la mobilità elettrica. Dobbiamo fare in modo che i punti di ricarica diventino come i Supercharger, senza tessere e app e soprattutto con prezzi equi, proprio come i Supercharger! La Tesla è fantastica, la consiglio veramente a tutti …Provare per credere!Infine un ringraziamento per il vostro lavoro di informazione corretta, continuate così!“.
Se tutte le ricaricheRisposta. Lo diciamo da anni: lo scarso successo delle auto elettriche in Italia è legato in primis al caro-ricarica. Anche se poi chi gestisce le colonnine ribatte che il problema non si risolverà fintanto che il numero di auto in circolazione resterà così basso. In tutto questo i Supercharger Tesla sono una lodevole eccezione, per prezzo e velocità. Purtroppo non sono ovunque e non possono soddisfare tutte le esigenze.
– Quanti minuti di ricarica ti servono per fare 1.111 km in Porche Taycan? La VIDEO-SFIDA di Paolo Mariano con un compagno di viaggio a sorpresa… 

Visualizza commenti (20)
  1. In effetti anch’io quando viaggio preferisco comunque uscire dall’autostrada ed affidarmi alla rete supercharger.

    Primo per i costi, rispetto alle colonnine Free2X siamo al 60% in meno. Ma anche fuori dall’autostrada. Follia pura e cartello dei fornitori di energia palese su cui nessuno fa nulla. Antitrust dove sei?

    Secondo motivo è l’affidabilità ed i servizi solitamente presenti. Non ho mai rischiato di rimanere senza carica con i SUC, mentre con la rete Ionity o peggio EnelX… Più volte con l’altra elettrica di casa.

    Terzo motivo: basta tessere ed app. Attacchi e funziona. FINE

    1. Concordo con quanto scrivi e aggiungo che i supercharger Tesla ti danno anche quella sicurezza psicologica che avendo sempre numerosi punti di ricarica hai praticamente la certezza di trovarne sempre almeno uno disponibile, o se proprio va male uno che si libera in pochi minuti.

  2. antonio gobbo

    facendo 2 conti la spesa per ke ruxariche è stata di circa 6 euro oer 100km che è più o meno di quel che si spende ol GPL.
    Certo per chi fa lunghi viaggi e/o decine di migliaia di km all’anno una tesla può anche essere interessante per la silenziosità e il :piacere di guida” per l’italiano medio che ne fa 10000 avere un listino di 15000 euro superiore a una MG HS o alla futura dacua Bigster forse molto meno salvo sperare che i prossimi bonus suano altrettanto generosi di quelli del 2024, se a questo aggiungiamo chi non ha l’opportunità dj poter ricaricare a casa o al lavoro … bhe direi che a oggi il gioco non vale la candela.

    1. Si si. Hai proprio ragione. Dacia GPL vs Tesla M3 Highland. Hai davvero ragione. Un ragionamento che fila benissimo. Saranno in molti dopo il tuo articolato e ragionato commento a prendere una Dacia GPL invece che una Model3.

      1. quando arriveranno i dati aggiornati dei nuovi satelliti che misurano le dispersioni antropiche di gas in atmosfera .. ci sarà da avere spaventi !
        già abbiamo ampia dimostrazione in questo tremendo ottobre di cosa significhi l’alterazione importante del clima… con varie regioni devastate da frane ed alluvioni, morti e dispersi….
        continuare a pensare di poter viaggiare a GPL/benzina/gasolio “perché spendo poco” e “ci metto 2 minuti a rifornire” .. e poi magari un temporale ti spazza via casa ed azienda…. e magari ti tocca pure farti ospitare da altri “sine die” …

        non ho ancora capito se Antonio Gobbo ha provvigioni sulla continua sponsorizzazione delle vetture a GPL … O magari li monta lui gli impianti… di sicuro non ha capito che le sue figlie dovranno andare all’estero NON per lavorare (visto che a causa dell’ amore sconfinato per gli idrocarburi la nostra economia nazionale perirà in pochi anni) ma per scappare alla devastazione climatica della nostra povera Italia … e dovranno andare via pure tra molti meno anni di quanto si sperava nel decennio scorso…

        1. Perché la devastazione è solo in Italia? è un fenomeno globale e ne risentiranno tutti, a dover cambiare dovrebbero essere le politiche energetiche di tutti i paesi – perché ricordiamoci che il contributo maggiore è sempre dato dalla generazione di energia (energia che utilizziamo tutti quanti, e sempre di più).

          Fa un confronto che per lui è valido, perché una tesla costa, è più lunga ecc ecc…A livello di costo e risparmio il suo ragionamento va benissimo, soprattutto se per lui l’investimento sarebbe fuori budget.

          Ogni tanto sembra che chi ha un’auto EV si senta il salvatore del mondo…Son tanti i gesti che si posson fare per rendere il mondo un posto migliore, sicuramente l’EV aiuta ma come detto più volte, non è – al momento – adatto a tutti (per svariati motivi)

          1. non sono certo il salvatore del mondo … ma non si contano più le tragedie legate al cambiamento climatico….
            Occorre cambiare rapidamente Tutto il nostro sistema (folle ! ) di consumare risorse e spargere inquinanti e climaalteranti….

            Nella mia zona siamo già stati colpiti 2 volte in pochi giorni….
            Oggi tiene la “scena dell’orrore” quello che sta succedendo in Spagna (Valencia oggi e …speriamo di no .. Barcellona domani ? ) …

            e ancora non è nulla di quanto succederà nei prossimi anni….

    2. Vincenzo Di Vincenzo

      come paragone ci può anche stare il GPL, ma sono stati considerati i costi della manutenzione ordinaria e straordinaria e apporto benzina? 6€/100km per una segmento D GPL mi sembrano un po’ pochi, considerando il GPL a 0.74€/l e una ipotetica Passat GPL da 10l/100km, stiamo a 7.4€/100km….senza considerare che le ricariche sono state fatte ai SUC e non a casa, e senza considerare una cosa importantissima: quante stazioni di servizio GPL ci sono lungo il viaggio descritto nell’articolo? se non erro, è l’Italia la nazione con più stazioni GPL economiche sul territorio, al di fuori sono rari i casi di stazioni ‘economiche’…in Spagna forse siamo a 1€/l per il GPL e 1.50 la benzina

      ciò detto, è giustissimo fare paragoni con auto differenti, ma dovrebbe essere fatto a pari ipotesi, altrimenti anche una aygo del 2010 conviene di più

      1. L’apporto di benzina è irrilevante per una GPL, che la si dovrebbe usare al 90% a GPL.
        Diciamo che se si dovesse fare un confronto a pari…un’auto della stessa classe avrebbe avuto un costo un po’ più alto ai SUC rispetto ad una Tesla, e consumi diversi – ma di base il confronto ha senso

    3. Io rimango sempre esterrefatto da questi voli pindarici per dare contro alle auto elettriche. Adesso paragoniamo macchine a GPL (che non coprono ma soprattutto non hanno mai coperto alto o medio segmento) con auto tecnologicamente e prestazionalmente superiori? Pur di non darla vinta ogni aspetto viene sempre piegato all’ideologia imperante italiana, ci si continua a contorcere in una melma di ignoranza e analfabetismo funzionale che ormai da la nausea…

      1. Mi sembra si sia letto altro dal commento, ha fatto un confronto che per lui calza in quanto una EV è un investimento maggiore rispetto ad una GPL, e chi ha scritto il commento probabilmente ha fatto il conto che l’investimento – per lui – non vale la candela.
        Non è questione di darla vinta, è che non siamo tutti uguali e nelle stesse condizioni.

  3. Tesla nasce facendo auto elettriche e quindi con la necessità di dare anche un servizio di ricarica, così facendo ha creato uno dei suoi più grandi plus, i Supercharger!

    Guardo con attenzione gli sviluppi di mercato e le presentazioni di nuove auto elettriche, ma fino ad oggi, nessuno è come Tesla per visione del futuro, per esperienza e semplicità d’acquisto e gestione, per innovazione e anche per competitività.
    Tutti gli altri si portano dietro ancore strutturali e concettuali che ne determineranno l’estinzione (salvo decisi cambi di rotta).

  4. Come si evince da tutto quello che si sente in Italia è appunto questo il problema, tante colonnine a bassa potenza, molte non funzionano e prezzi assurdi per 1 kW.
    Prima di tutto i prezzi alla colonnina non dovrebbero superare i 0,4€ ( meglio se 0,3€) le colonnine devono essere mantenute funzionanti con controlli ( anche remoti) e migliorare la distribuzione. Se per una ricarica ci metto 20 minuti, va benissimo, il problema è quando si parla di ore…(Tipo a 22kwh).

    1. Stefano .. in molte situazioni (tipo una sosta per fare altro per qualche ora) una ricarica lenta va benissimo; colonnine 11/22kW AC andrebbero messe in contesti di sosta lunga (luoghi di lavoro, palestre, stabilimenti balneari….); in contesti lavoro o quartieri dormitorio va benissimo pure 3kW se poi ci passi 8/10 ore….
      Quando vado a far la spesa ai supermercati (1 volta la settimana..per un’ora circa) le colonnine >50kW son pure troppo veloci per la mia batteria da 60kWh…

      Il guaio enorme è che in Italia non si pianifica correttamente un bel nulla ! a partire dal posizionamento “random” di qualche sparuta colonnina qua e là dove c’è spazio ed una cabina elettrica adeguata….
      Se in ogni zona artigianale/industriale si piazzassero parcheggi con ricarica per i dipendenti di zona sicuramente avremmo più richiesta di BEV (visto che anche le aziende sono indietro con propri impianti F.E.R.); ove mi muovo io invece vedo enormi superfici spesso occupati da grandi impianti di lavaggio auto automatici, spesso sotto-utilizzati… tanto cemento a terra nulla… Se invece avessero ospitato pensiline FV abbinate a storage BESS e colonnine lente per i lavoratori della zona.
      Colonnine veloci >150kW DC son già ottime per rifornire in 20minuti durante i viaggi; per i super frettolosi le ricariche HPC 350kW si stanno finalmente per diffondere sulle principali direttrici di traffico… certo che siamo molto in ritardo, ma sicuramente l’arrivo in stabilimenti italiani di modelli BEV (seg. C/D/E) e la distribuzione delle prime Leapmotors daranno tanti motivi a Stellantis per far abbassare i costi di ricarica pubblica anche in Italia: molto meglio che incentivi !

  5. Perché quando vedo questo articolo mi escono gli AD banner della pubblicità “compra una Dacia”? Credo che qualcosa sia andato storto. Primo, perché ho già una Tesla. Secondo, in base all’articolo, avvallo ancora di più la mia convinzione che Tesla ad oggi è l’unica vera BEV. Quindi, perché gli AD banner del Corriere sono di una Dacia? Semplice… è tutto sbagliato e ora metto in blacklist il sito ViaElettrico.

  6. Purtroppo Tesla non ha la capacità produttiva di produrre una Model 2.
    Per cui, a malincuore ci ho rinunciato, troppo grande la 3 per il parcheggio del palazzo.

    E forse non tutti i mali vengono per nuocere. Io da Giugno giro in MG4, presa con gli incentivi, avessi scelto Tesla chissà che non ero ancora a gasolio.

    1. A titolo informativo, la Model “2” (se si chiamerà così) verrà presentata agli inizi del 2025 e la produzione inizierà nei mesi successivi.

    2. non occorre sempre il TOP della tecnologia per fare tutto e vivere felici… io sto benissimo con la mia da due anni; mi godo il volume compatto (4.20m) ma con spazi interni uguali e bagagliaio pure più grande del SUV precedente di 4.4m; parcheggio molto meglio, non ho problemi in stradine troppo strette (e che magari richiedono pure capacità di sterzo notevoli…o “angoli d’attacco” in salite e discese ardite..); pazienza se devo fermarmi qualche km prima a ricaricare (tra l’altro farlo in AC22kW per me è un plus irrinunciabile…visto che non ho SUC vicini ma tantissime colonnine 11/22kW a disposizione nelle città dove mi sposto settimanalmente…
      E poi @ilariovs … alla fine basta poter sfruttare i SUC Tesla “aperti” ad un prezzo decente….

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