Home Vaielettrico risponde Se solo avessimo le tariffe di ricarica spagnole…

Se solo avessimo le tariffe di ricarica spagnole…

21

Se solo avessimo le tariffe di ricarica spagnole…Giovanni ci gira lo screen-shot di una ricarica Iberdrola: rispetto all’Italia prezzi molto più bassi. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Se solo avessimo le tariffe
Lo screen-shot di una ricarica effettuata da Giovanni con una colonnina AC della rete di Iberdrola, in Spagna.

Se solo avessimo le tariffe…/ Qui ricarico nelle AC a 0,35/kWh al massimo…

“Da circa un anno sono un felice possessore di una Peugeot 208 elettrica. Ottima vettura, eccellente motore e batteria, un po’ meno finiture e dotazioni ma comunque discrete. 

Allego uno screenshot di una ricarica che sto effettuando. Preciso che vivo all’ estero, in Spagna, ma che comunque le tariffe dell’elettricità non sono poi così diverse che in Italia. Normalmente ricarico in colonnine lente a 0.21/0,35 euro al kW, le rapide (50kW) sono tra 0.37 e 0.45 euro al kW, senza abbonamenti vari. Non ho la possibilità di caricare a casa. La disponibilità di colonne è buona, migliorerà, ma già è sufficiente.

 Questa mail solo per dire che se si vuole si possono abbassare le tariffe e anche di molto: spetta alle compagnie non tirare troppo la corda con i prezzi. Come lo ha fatto questa compagnia, lo possono fare anche le altre, io sono certo che con prezzi più bassi il mercato delle elettriche decollerà.

Io sono per fare meno incentivi (meno, non zero) sull’acquisto delle vetture e aiutare le compagnie elettriche con incentivi per migliorare la rete. E per abbassare i prezzi delle ricariche. Coi miei complimenti. Giovanni Visconi

Se solo avessimo le tariffe
Le tre fasce di prezzo delle ricariche della rete Enel X.

In Italia i prezzi più cari d’Europa, per la gioia dei petrolieri

Risposta. Non c’è dubbio che lo scarso successo riscosso dalle auto elettriche in Italia dipenda anche dal costo abnorme delle ricariche pubbliche. La rete più importante, Enel X,  pratica prezzi di 0,69/kWh nelle AC e di 0,89-0,99 nelle colonnine in corrente continua, a seconda della potenza. Mentre Endesa, società spagnola che fa parte dello stesso Gruppo Enel, pratica in patria tariffe sostanzialmente  allineate a quelle indicate da Giovanni per Iberdrola.

La stessa Tesla, che pure non ha certo nella ricarica il suo business principale, applica in Italia la tariffa più alta tra i principali Paesi europei, secondo le statistiche. È un fattore molto penalizzante, sopratutto per chi vive in grandi città come Roma e Milano e non ha la possibilità di ricaricare a casa.

Il paragone con il costo di benzina o gasolio perde di convenienza e gli stessi abbonamenti sono stati modificati, perdendo gran parte del loro appeal. Tutto questo, unito al fatto che il governo da tre mesi continua a promettere incentivi che non arrivano, deprime fortemente le vendite. E la lobby del petrolio esulta.

Apri commenti

21 COMMENTI

  1. Magari avere anche il costo dei carburanti come in Iran, Venezuela, Algeria, e molti altri ancora……..altro che boiate elettriche. Se tutti circolassero in elettrico col cavolo che i governi ( in primis dal nostro) rinuncerebbero alle accise dei carburanti e vi farebbero pagare almeno 2€ a kilowatt per compensare i mancati ricavi delle accise dei carburanti…….. cicavete mai pensato?SVEGLIA ….

    • Ecco l’intelligentone ..
      ha citato 3 paesi PRODUTTORI di idrocarburi
      grazie al C..esto che la benzina costa poco da loro , la producono in loco ..

      sa quanto costa all’Italia mantenere il BARACCONE degli idrocarburi
      60 miliardi di dollari nel 2022 fonte fmi
      42 miliardi di Eur nel 2023 , le sue accise non bastano per coprire le spese ..

      la Meloni l’ha capito ,dopo aver fatto campagna elettorale contro le accise, qualcuno gli avrà fatto un disegnino
      provi a chiedere a lei ..

    • IPOTESI COLONNINA CON ACCISE
      40 cents a kwh, costo composto da:

      – 7 cent. costi PUN energia (tra qualche anno sarà anche meno)
      – 7 cent. dispersioni, costi e oneri di rete
      – 7 cent. margine a regime del gestore di ricarica
      – 19 cent. Tasse Stato ( accise + iva)

      > non dovendo pagare i sussidi alla filiera dei carburanti, le accise sul kwh possono essere metà delle attuali (si passa da 7 cents/km a 3,5 cents/km)

      > non dovendo pagare il petrolio importato, anche il costo al km per l’automobilista può essere più basso rispetto ai carburanti attuali

      dettagli del calcolo li avevo scritti in un commento qui:
      https://www.vaielettrico.it/la-manovra-urso-e-riuscita-italia-ultima-per-ev-vendute/#comments

  2. Infatti,a mio avviso, oggi anche in Italia le tariffe dovrebbero essere simili o poco più…mi pare evidente la virata dei colossi energetici che guardano ( se cambia il governo) da che parte sventola la bandiera. Se poi ai posti di comando ci mettiamo gente fidata( alla faccia di chi c’era prima e che magari aveva dimostrato capacità e lungimiranza) cosa si pretende? Vedi anche la questione incentivi…sarebbe stato più utile toglierli e basta invece si è fatta una scelta, di proposito, ben studiata…e se sono incompetenti ( e molti lo sono…non tutti!!) c’è sempre chi suggerisce…portatori d’intense e…anche peggio!

  3. Alla politica italiana non interessa la mobilità elettrica. Fanno solo delle parole, parole al vento.

  4. Ecco sul sostenere con incentivi pubblici le big companies dell’energia non sono d’accordo visto che stanno facendo utili monstre da 2 anni a questa parte.

  5. Sono perfettamente d’accordo con Giovanni. Sono proprio i costi di ricarica elevati che frenano la diffusione delle elettriche. Quando vedi che in autostrada un kWh costa 1 euro ti rendi conto che andare a corrente ti costa più che andare a benzina e il problema non si risolve con cervellotici abbonamenti per i quali devi fare ricorso all’IA per districarti. Ci vorrebbe una sana concorrenza per abbassare i prezzi ma qui in Italia hanno fatto cartello per aumentarli.

  6. Questo dato dà ragione a coloro che dicono che il lavoro degli emsp si può fare senza ricorrere agli abbonamenti, mentre ci sono altri che dicono “eh non sai di cosa parli, in questa fase sono necessari”. E invece no. Se in Italia avessimo queste tariffe, sarebbe un bel boost per l’elettrico. Per il resto la Spagna è un mercato come l’Italia. Le elettriche in Spagna a Febbraio erano al 4.7% di quota, in Italia al 3.4% ma solo perché tutti aspettano i nuovi incentivi, quindi se si può fare lì perché non anche qui?

    Possiamo smetterla di difendere i signorotti italiani che fanno i furbetti con gli abbonamenti?

  7. La verità è semplice, gente che spara sull’elettrico senza nessuna fonte o con fonti totalmente a caso, tutto questo perchè purtroppo perchè costano un’infinita ( detta loro) ma nessuno gli ha impedito di recarsi in uno storie di elettronica e comprarsi un iPhone da 1500€ con cui guardano fake news tutto il giorno e commentano senza senso sui social.
    Posseggo una Niro elettrica da 1 anno, ho 32 anni, e sono un semplice operaio. Ma da quando uso elettrico sembra che vado al lavoro in bici ( PS. Ho casa e famiglia).

  8. Spagna 2023 , raggiunto il 50% di energia elettrica prodotti da rinnovabili ..

    aspetto il macaco che dice , però in Spagna
    hanno il nucleare ,
    non hanno la nostra industria pesante ..
    per dirgliene 4 ..
    anzi 2

    • solo per completezza:

      >> in Spagna in autunno hanno ratificato la dismissione del nucleare

      >> rinnovabili hanno fatto circa 57% nel 2023; il parziale del 2024 è 63%; i dati del Portogallo poi sono ancora più alti, e in alcune settimane è a 100% rinnovabili

      >> Spagna e Portogallo in questi mesi (tra l’altro invernali) stanno avendo i prezzi PUN (elettricità all’ingrosso) più bassi di Europa, a circa 3 cent al Kwh o anche meno

      https://www.energy-charts.info/charts/price_average_map/chart.htm?l=it&c=IT&week=09&year=2024

      oramai sappiamo che il PUN non determina direttamente prezzo alla colonnina, perchè contano molto di più i ricarichi commerciali, comunque è utile sapere che da loro produrre elettricità costa molto poco ed a una bassa impronta carbonica, può essere un valore aggiunto per fare li una attività industriale o tecnologica

      le rinnovabili le installano da tempo (eolico, fotovolatico, idroelettico), ma molto pare lo abbiano installato dal 2018, in 6 anni di tempo sfruttati a testa bassa, senza tentennare, hanno dato una bella accelerata

      • così però il macaco troll benaltrista non abbocca più..

        al massimo dobbiamo accontentarci di un complottista

        le rinnovabili diventeranno il Gomblotto tetesco-portoghese-spagnolo a danno dei gasdotti-oleodotti italici

      • 😂😂😂😂😂🤷‍♂️🤷‍♂️🤷‍♂️🤷‍♂️🤷‍♂️

        (Però non cavalcare a briglia sciolta il tema della “battaglia dell’energia”, per una elettricità sovrana, autarchica e patriottica ✋🇮🇹🦲… tipo che sarebbe un goal a porta vuota nelle menti di molti… Ecco, più che da str0n7i lo trovo da c06l10n1.)

        • Il problema di avere una destra utile solo per stendere i panni tra un saluto romano e l’altro ..
          In Germania il Centro Destra della Merkel ha fatto la rivoluzione verde ,20 ANNI FA
          oggi sono leader dell’eolico e hanno occupato 1 Milione di persone ..
          mentre da noi avevamo da una parte un Impresario Felliniano alleato con Hannibal lecter ..
          e dall’altra un Progessista ,narcolettico ..
          che hanno partorito il mega piano energetico legato al “tubo del gas”

          cambiano i governi ma sempre “attaccati al tubo del gas”
          rimaniamo

          quando paesi alla nostra latitudine hanno fatto progressi incommensurabili con le rinnovabili

          Portogallo,Spagna .. ma anche Grecia ..
          da loro il kWh costa meno che da noi

          “Era meglio fallire da piccoli ..
          con il pelo del C.esto a batuffoli
          che fallire da grandi soldati ..
          con i peli del C.esto bruciati !”

Rispondi