Se si guasta l’auto elettrica, i ricambi possono essere un problema. L’ennesima segnalazione arriva da Lorenzo, per la sua Renault Zoe del 2013. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
Se si guasta…/ “Non si trova un cuscinetto della Zoe del 2013, che si fa?”
“Come promesso vi aggiorno. A 196.000 km la Zoe del 2013 della nostra associazione ha richiesto solo la sostituzione di un braccetto della sospensione, oltre i normali tagliandi. Ora è rimasta in panne per la rottura di… un pezzo meccanico!! Un cuscinetto della trasmissione. Il Centro Renault è oberato, se ne parla dopo ferragosto, ma hanno messo le mani avanti: sembra che non facciano più il pezzo compatibile. E mo’ che si fa? Aspetto la mazzata? Suggerimenti? Grazie!!!“. Lorenzo Cassani
Risposta. In quasi 200 mila km nessuna rottura che riguardi la parte elettrica. E questa è la buona notizia. La cattiva è che basta il minimo inconveniente per subire dei fermi-macchina insopportabili. Non è possibile che una Casa seria come la Renault non fornisca i ricambi per un’auto che ha 11 anni di vita. Lèggiamo continuamente di nuovi centri super-automatizzati in grado di assicurare qualsiasi pezzo in poche ore. Lo facciano venire dalla Francia, se serve. Ma l’auto va riparata, in tempi umani.
Consumi anomali con la mia ID.3, che fare?
“La mia Volkswagen ID.3 dopo 55 mila Km sembrava soffrire , soprattutto a 30/36 gradi, tanto che con l’1 % di batteria faceva a malapena 1 Km a 80 Km orari. Ho sempre ricaricato con la wallbox a 4 KW,ma settimana scorsa ho provato una colonnina a 90 KW: ora a 80Km orari e 36 gradi percorre 4Km con 1% di batteria. Non so se essere contento o preoccupato“. Fulvio Pensotti
Risposta. Sono consumi anomali: al di là del modo in cui si ricarica, non è possibile che una ID.3 faccia a malapena 1 km con l’1% di batteria. Serve un controllo in assistenza per capire che cosa sta succedendo.
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Io sempre per una ZOE 2020 sto aspettando un grappo ottico posteriore rotto a seguito di incidente da 5 mesi.
Fortuna che quello danneggiato comunque funziona.
Vorrei direi a Lorenzo (che non dice da dove scrive) di non scoraggiarsi. Se non ha fretta si può trovare il cuscinetto di ricambio, ma deve rivolgersi ad officine terze che sanno lavorare anche con l’elettrico. Ne abbiamo pochissime, ma si può risolvere.
E dopo che ha risolto potrebbe anche fare un giro dal venditore per chiedergli se secondo lui la prossima auto che acquisterà sarà della stessa marca visto il disinteresse da parte dell’assistenza.
Sarebbe interessante sapere qual’è l’autonomia residua dopo oltre dieci anni e quasi 200000 km. Anche di altre auto:magari poter fare una statistica x l’Italia ma ancor meglio più allargata e ovviamente con dati certi.
Ciao autonomia 140 km non in inverno. 22 kWh lordi iniziali. Non so quanto sia la capacità residua ma con un caricatore juice booster 2 trifase non abbiamo mai problemi di autonomia per le nostre commissioni
Ciao e Grazie x l’informazione!
Purtroppo ci sono case serie e case poco serie.
Personalmente sia con le Delta (quelle vere) che Alfa 147 poco dopo i 9-10 anni mi sono trovato senza alcuni ricambi ed a dover cercare soluzione alternative.
L’unico consiglio che posso dare al possessore della Zoe è di andare presso:
– un’officina specializzata nella riparazione di trattori stradali (ma anche mezzi agricoli può essere utile), potrebbero avere qualche compatibile;
– contattare la casa produttrice del cuscinetto (in mancanza della stessa anche la concorrenza) alla ricerca di comunanze;
– cercare un buon tornitore (sia officina che privato) in grado di ricostruire il pezzo – costerà caro ma si può fare.
Purtroppo esiste una legge in Italia (e forse anche altrove) che limita a 10 anni l’obbligo di mantenere la disponibilità del ricambio.
Inoltre in italia abbiamo pure la tassa sul magazzino, che fa arrivare le concessionarie a rottamare pezzi di ricambio nuovi solo perché appartenenti a vetture che per età o diffusione non frequentano più tanto spesso l’officina.
Poi ci sono le case automobilistiche serie come ad es. BMW e Porsche che hanno un reparto dedicato a risolvere questi problemi, magari lo paghi più caro ma non resti mai con “il sedere per terra”.
Si, penso che la reperibilità del ricambio di un’autovettura sia direttamente proporzionale alla serietà ed al rispetto nei confronti del cliente che una casa automobilistica possiede.
sembra incredibile ,tanti anni fa facendo riparazioni casalinghe su un audi 100, ndr 1985 . ho rotto il mozzo del semiasse ruota anteriore sinistra , tirando troppo il bullone . mancava un centimetro di filetto . per poter avvitare il dado ho smontato il mozzo e dopo tornitura ho creato abbastanza spazio per avvitare il dado del mozzo .questo per dire che probabilmente esistono escamotage , ma ci vogliono i meccanici giusti . si trovano anche pezzi non originali , se si cerca online si trovano un mucchio di marche che producono compomenti tipo auto doc , tuttoricambi etc . buona fortuna per la riparazione .
Assolutamente vero e che ad oggi gran parte delle officine ma soprattutto i conce ufficiali lavorano per sostituzione e non in riparazione. Comunque sembra cronica a 360° la mancanza di ricambi; io dai ricambiati ufficiali Peugeot non trovo due tubi freni Cod 4887×8 e 7×9 , li ho trovati dopo varie ricerche e ordinati dalla Lituania altrimenti dovevo aspettare a settembre per farmeli fare da una ditta specializzata. Per il cuscinetto , se è smontabile , se lo fa dare ( sul cuscinetto è marcato tipo e modello e sono tutti commerciali, Ntn , Fag, Skf, ABC, timken, nrb, koyo, bianchi…..)e vai da un rivenditore di cuscinetti(es casa del cuscinetto) e gli dici dammelo uguale vedrà che lo trova così se lo fa cambiare dandoglielo direttamente in mano al meccanico.
A Fulvio va ricordato che, come ben spiegato da Guido B (sempre molto preciso nei dati che scrive). il consumo è % elevato sui tragitti brevi e ripetuti.
Io proprio per questo motivi non uso Mai il climatizzatore su percorsi brevi (rischio di arrivare appena l’ abitacolo è arrivato alla temperatura) ma preferisco spalancare tutte le porte (specie se parcheggio al sole…molti spesso ..e pure a casa).. poi parto con i finestrini aperti ed il ventilatore piuttosto veloce
Solo quando piove magari è utile usare PdC anche per diminuire l umidità in abitacolo
Comunque anche con la mia BEV (non Tesla) confermo i bassissimi consumi medi dell’ A.C. estate/inverno.
Ovviamente.. per chi ha W.B. a casa e/o azienda. o sta ricaricando ad una colonnina pubblica… Sempre meglio cominciare il condizionamento abitacolo durante la fase finale della ricarica…così…batteria piena . e moglie.. fresca 😉
PS: non esagerate col delta temperatura esterno/interno…fa consumare (a volte anche inutilmente) di più.. e fa pure male alla salute!
Meglio +/-5 o 6 gradi di differenza.
Io tengo il clima fisso. 20° estate-inverso quel consumo in più si ricambia dal confort in abitacolo e non solo… Meglio la moglie fresca ed un paio di euro spesi in più che il contrario
Per gli euro … sicuramente! Nessuno va in fallimento per pochi spiccioli.
Magari non so dove vi muovete voi .. io. A 35/37 gradi da molte settimane consecutive. Con 22 gradi in macchina mi ammazzerei (ho diversi amici e parenti ammalati..per eccesso di climatizzatore .. in casa li faccio girare tutto il giorno…ma in deumidificazione…sto benissimo…e se esco -spesso in bici- non collasso 😉
Per il problema di reperibilità ricambi…in 30 anni di lavoro ne ho visti tantissimi casi come questo del ricambio introvabile.
Son sempre capitati…sempre capitano e capiteranno.
Non a caso alcune diffuse vetture sono pure in testa da decenni alla classifica delle auto rubate ..per procurare ricambi nei circuiti illegali.
Il caso più divertente (per me ed i colleghi) e più sicuramente amaro per il malcapitato…
fu quello di un signore, proprietario di una potente auto giapponese molto vincente bei rally…che la espose in mezzo ad una rotonda con un cartello sopra; recito a memoria..” è 1 anno che ce l’ho… è 6 mesi che è guasta e non trovano il ricambio”… Il mio titolare fece pure le foto.
Ma casi simili capitarono pure a noi .con auto europee molto diffuse .
Tra l’altro…il guaio è di natura meccanica.. ed ancora rimpiango il pensionamento di quei vecchi meccanici che si mettevano al tornio e ricostruivamo molti pezzi introvabili.. o da adattare .
Piano piano appariranno pure i maghi dell’ elettronica e delle batterie.
È solo questione di tempo
Ci sono ma non autorizzati dalle case altrimenti il business delle sostituzioni va a farsi friggere. Ho fatto rifare il gruppo ABS completo, pompa/centralina, ricambio originale Bosch 3,5k€, tutto il lavoro tra smontaggio, rigenerazione pompa, rifacimento scheda elettronica montaggio, rimappatura e test 1k€ la contropartita è stata di 3 mesi di fermo veicolo perché sono veramente pochi coloro che fanno questa attività
Come cifra.. sicuramente corretta (anche se non so di quale vettura..ma +/- mi torna). Anche io sull’ultima Jeep (di 5 anni) avevo varie opzioni per riparare il gruppo navigatore (che fa da unità di comando touch oltre alle manopole) ho trovato un riparatore con varie opzioni (riparare il mio, sostituzione con prodotto “di concorrenza” ma con specifiche pure superiori… oppure.. circuito ufficiale..con procedura “speciale” ).
Ci sono tanti ottimi meccatronici che possono specializzarsi su BEV.
Man mano che aumenta il numero di auto circolanti ne vedremo spuntare parecchi…
Appena poi i batterypack saranno facilmente smontabili (e non annegati in collanti o altro) diventeranno riparabili e quasi eterni…
Ho fuso il GMC dopo quasi 600k km , mi sono appena sistemato una Camaro kit copo del 2010 già prenotata per vendita, in contemporanea dalla spagna mi son portato a casa una “B” GTC supercharged del 2015 customizzata da un preparatore tedesco, gli ho sistemato l’abs, cambiato tutti i manicotti con quelli siliconici, ho smontato le testate che trafilavano e che ho mandato a rettificare e nitrurare le sedi valvole, attendo alberi bielle e pistoni alleggeriti e poi scarico in inox fatto su misura dalla borla…. Agosto in officina. X quelle elettriche mi devo ancora attrezzare e capire quanto si rischia con gli assetti e modifiche varie ma al momento nn ho richieste in merito
Fulvio,
una domanda che può sembrare scomoda e offensiva, ma devo farla: quanti chilometri fa ad ogni tratta? Come ha misurato quell’1%?
Perchè se io salgo in macchina (bianca) dopo averla lasciata parcheggiata al sole con i finestrini chiusi, facilmente è a 70°. Se percorro 1 km ai 60 km/h di media e poi mi fermo, consumerò 80Wh per il motore e circa 150 Wh per l’aria condizionata (non sono valori sparati a caso, sono reali) e sembrerà che improvvisamente la macchina consumi il triplo del normale. L’aria condizionata (così come la pompa di calore in inverno) incide percentualmente sui tragitti brevi in modo drammatico, come diventa sostanzialmente ininfluente in quelli lunghi autostradali (estate o inverno ai 130 in autostrada il consumo sarà sostanzialmente il medesimo).
La mia Model 3 consuma 700 Wh per portare l’abitacolo da 65° a 25° con il veicolo fermo, in 4 minuti. 700Wh sono l’1,5% della batteria, senza essersi mossi… se a quel punto faccio 1 km, avrò consumato 800Wh, con cui faccio normalmente 6km.
Non è che manca semplicemente la calibrazione della batteria (cioè ricaricarla al 100% almeno una volta) per cui le indicazioni sono soltanto sbagliate? L’indicazione percentuale mostrata è arrotondata (nella Id.3 non lo so), se la batteria è a 70,6% viene mostrato 71%, quando scende a 70,4% probabilmente indicherà 70%, ma non è che ho consumato l’1%. Controlli la sezione energia dove viene probabilmente mostrato il dettaglio con decimali.
Risposta perfetta Guido. Temo solo che ID3 non abbia la sezione Energia con i decimanli come Tesla.