Home Auto Se non parte l’auto elettrica…a me è successo

Se non parte l’auto elettrica…a me è successo

65
La Volkswagen ID.3 se ne va sul carro-attrezzi, per scoprire in officina il problema.

Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium
Webinar

Se non parte l’auto elettrica, che si fa? A me è successo, con la Volkswagen ID.3. Farla partire a spinta non si può… E allora entra in gioco il Servizio Clienti.

Se non parte l’auto elettrica: il selettore non va in “Drive”

Di ritorno all’auto dopo averla lasciata parcheggiata per una decina di ore, sono salito a bordo, ho premuto il pedale del freno e e ho girato il selettore su “D”. Ma con mia sorpresa, nulla è accaduto. L’auto non voleva saperne di entrare in Drive, e nemmeno in R (la retromarcia). Non mi era mai capitato prima. Ho pensato di non aver premuto abbastanza a fondo il pedale del freno e ci ho riprovato, ma nulla. Sono sceso dall’auto, l’ho chiusa, ho atteso per qualche minuto e ci ho provato nuovamente. L’auto non dava errori di alcun tipo, ma non c’era modo di portare il selettore su Drive e muoverla.

se non parte l'auto elettrica
Anche premendo il pedale del freno e ruotando il selettore, l’auto non andava in D (Drive) e non si muoveva.

Ho abbandonato l’idea di poter tornare a casa con la mia auto e ho chiamato il Servizio Clienti spiegando il problema. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e fornisce il supporto di mobilità su tutto il territorio europeo. L’operatore, molto gentile, mi ha chiesto se avessi bisogno di un taxi per rientrare a casa. Ho declinato e preferito chiamare un amico che è passato a prendermi poco più tardi.

se non parte l'auto elettrica
La schermata del Servizio clienti VW, con due tasti:  modello elettrico della famiglia ID o altri modelli.

Se non parte l’auto elettrica…entra in gioco il Servizio Clienti

Dal Servizio Clienti mi è stato chiesto anche se l’auto era in sicurezza (lo era, nel parcheggio di casa di un’amica). O se volessi farla recuperare immediatamente da un carro attrezzi. Ho preferito farla prelevare il mattino successivo, in modo che venisse portata direttamente in un’officina Volkswagen. Senza passare per un deposito. Spesso ci si dimentica che un prodotto è fatto anche del Servizio Clienti che c’è dietro. E che, in caso di un problema con l’auto, può fare la differenza tra ritrovarsi di punto in bianco a piedi o continuare a muoversi come se nulla o quasi fosse successo. Volkswagen, forse consapevole dei rischi connessi a un prodotto nuovo e complesso come la ID.3, si è organizzata con un servizio assistenza dedicato e ancora più attento. Abbiamo avuto modo, nostro malgrado, di testarlo personalmente. Ho lasciato le chiavi alla mia amica e l’indomani ho contattato il Servizio Clienti per richiedere il recupero dell’auto. Per i veicoli full electric della famiglia ID è un servizio dedicato.

Miracoli della tecnologia? O bizze dell’elettronica?

Hanno preso immediatamente in carico la richiesta, inviandomi un link con cui visualizzare la posizione GPS del carro attrezzi. Peccato che questo lo segnalasse presso il luogo del recupero ancora prima che arrivasse effettivamente. Ma poco male. Nel giro di circa 40 minuti, il mezzo è arrivato.Nel frattempo però, altra sorpresa. La mia amica, al mattino è salita a bordo dell’auto e ha provato a muoverla. Beh, l’auto, con mio enorme stupore, è partita regolarmente, come se nulla fosse. Ma ho pensato di consegnarla comunque al carro attrezzi. Volevo che venisse  verificata dall’officina Volkswagen. Ma un’ipotesi l’ho formulata.

se non parte l'auto elettrica
L’aggiornamento effettuato da remoto (OTA, over the air) che, FORSE, ha risolto il problema

La sera prima, mentre attendevo che mi venissero a recuperare, ho notato la notifica di un aggiornamento software disponibile. A partire infatti dal più recente up-grade effettuato presso l’officina Volkswagen, mi è stato spiegato che avrei potuto lanciare i successivi direttamente dall’auto. Quindi, nell’attesa ho pensato di provarci e così ho fatto. Ho lanciato l’aggiornamento, senza riuscire a vederne la conclusione. Quando al mattino l’amica mi ha detto che l’auto partiva, sul momento non ho pensato all’aggiornamento.

E se fosse l’aggiornamento software…? La VW indaga

Più tardi, però, ci ho riflettuto: e se l’aggiornamento fosse terminato più tardi, durante la notte, e avesse posto rimedio all’errore che si era generato?Quando l’auto è arrivata presso l’officina Volkswagen, sono stato immediatamente contattato. Ho spiegato l’accaduto e l’officina ha voluto verificare approfonditamente l’auto, dato che in casi come questo viene immediatamente coinvolto anche il costruttore. Mi hanno pertanto offerto di ritirare un’auto di cortesia (gratuita). E comunicato che mi avrebbero aggiornato non se non partel'auto elettricaappena possibile sui tempi di gestione della “eventuale” riparazione (l’auto ora apparentemente non ha nulla che non va). Ho ritirato nel pomeriggio una nuovissima VW T-Cross con la quale ho continuato a muovermi nel week end. Organizzazione ineccepibile, direi. Se proprio proprio volessimo essere pedanti, diremmo che disturba un po’ lasciare un’elettrica per una a benzina, anche se solo per qualche giorno… ma non vogliamo. Vi aggiorneremo sugli sviluppi appena possibile!


se non parte l'auto elettrica Vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato? Iscriviti gratis alla nostra newsletter e al nostro canale YouTube

 

Apri commenti

65 COMMENTI

  1. OT: Questa nuova modalità dei commenti paginati a due a due è orribile. Non si riesce e seguire il thread della discussione.

    Ricordo che una cosa simile capitò a Matteo Valenza ( noto YouTuber del settore) con la sua model3. Un aggiornamento pendente aveva fatto andare fuori uso l’auto.

  2. Ho comprato la.Opel Corsa elettrica. Devo dire che sono stra contento. Il problema che non partisse a me non è successo ma una sera ha cominciato a fare cose strane, non si spegneva più il computer di bordo, i fari sono rimasti accesi poi quando hanno voluto si sono spenti, non funzionava la telecamera posteriore. Allora non lo messa in garage e visto che dovevo caricarla l’ho attaccata. Il mattino seguente è ripartito tutto come se non fosse successo nulla. E ad oggi non mi ha più dato problemi. Contattato la concessionaria disponibilissima a ritirare l’auto e verificarla anche se ha detto che potevano essere degli aggiornamenti e quindi aspettare un paio di gg. Se si fosse ripresentato anche il benché minimo difetto di chiamarli subito. Ovviamente come tutte le macchine, al di la del tipo di alimentazione, quando sono nuove è facile che si presenti qualche difetto. L’importante credo sia sempre una pronta disponibilità e supporto del Servizio Clienti, perché a vendere sono capaci.tutti una buona assistenza non sempre viene data.

  3. Io vorrei chiedere una cosa, perché è tempo che mi assilla questo pensiero e non riesco a capacitarmi delle cose che avvengono su questa vettura, che è proprio nata male. Se VW è un gruppo enorme, e lo è, possibe che continua ad avere problemi software con le id3? Mi chiedo, non era forse più semplice prendere il software Audi che è già stracollaudato e adattarlo alle vetture elettriche? O se proprio quello della taycan, considerando che non si sono mai lette lamentele di questo? Possibile?! A me la cosa rimane piuttosto oscura, considerando oltretutto che il sw di id3 pur essendo nato per le auto elettriche pecca proprio di informazioni sulle colonnine e il navigatore è tutto fuorché strabiliante. È una situazione surreale, avere dei prodotti già pronti e voler sviluppare a tutti i costi qualcosa di nuovo che però poi (com’è logico che sia) ti porta dei problemi non da poco.
    A parte tutto, avere una vettura che non parte per il problema software fa capire in che schifo di mondo viviamo. Le auto di oggi (termiche, ibride ed elettriche a Idrogeno, tutte) se non parte o impazzisce l’elettronica diventano inutilizzabili. Assurdo avere un auto perfettamente funzionante che richiede di essere portata in officina per una centralina…, almeno fosse stata piatta la batteria da 12V uno la caricava “alla vecchia” e partiva, ma con questi problemi non ci si può fare assolutamente nulla. Dal mio punto di vista la cosa andrà sempre peggiorando e sebbene avere un auto ricca di funzionalità sia bello e confortevole queste situazioni ci fanno rendere conto di quanto ormai ne siamo completamente schiavi. Forse non si pensa alla gravità della cosa, ma fosse successo durante una vacanza all’estero, magari pure di sera senza possibilità di alloggiare da nessuna parte, sarebbe stato da denuncia per VW!

  4. Chi compra queste auto va incontro a maggiori possibili problematiche dovute anche alla gioventù dei progetti….a volte non è vero nemmeno che l’auto elettrica dia meno noie di un termico….la quantità di elettronica è elevata e in pochi ci sanno mettere mano!

  5. Un servizio eccellente non ci hai detto quanto costa, non ci hai deto cosa accade dopo la garanzia, non è chiaro se quando i veicoli elettrici saranno milioni saranno in grado di star dietro a tutto e a che prezzo, non vorrei che se hai una panda elettrica di dieci anni il servizio assistenza costa tre volte il valore dell’auto

    • Avrebbero dovuto lasciarti un’auto almeno della stessa categoria e quindi elettrica di quella in panne. Anche in considerazione che l’auto ha pochi mesi di vita…

  6. FIAT grande punto 1,3 diesel: 370.000 km fino ad ora senza mai nessun problema, tranne la regolare manutenzione, 900 km di autonomia. Ah..! ma le tedesche sono auto tecnologicamente molto evolute e perciò non alla portata di tutti, per ogni minima anomalia una spia si accenderà, ( e ti lascerà a piedi per un semplice aggiornamento), e giù onerose verifiche e complessi controlli. L’elettrico si rivelerà un grande bluff, ( per chi le compra) specie in un paese che ha rinunciato al nucleare e alimenta a gasolio le sue centrali elettriche, centellinando una costosa energia alle famiglie…ma fatemi il piacere…!!? // Anche l’Alitalia negli anni settanta si vantava dei servizi costosi ed esclusivi che forniva ai suoi pochi facoltosi clienti; poi si è visto come è finita. Quando cadrà il bluff e arriveranno le low cost anche nel settore auto, né vedremo delle belle…!! Auguri…

    • Hai assolutamente ragione. Il problema della tua punto era nella sua durata. Oggi si pensa all’ obsolescenza programmata…. Un’ auto NON deve percorrere 370.000 km senza problemi e ricavi per la assistenza della casa madre.

      • Scusate, non vi sembra di esagerare?
        Che vantaggio dovrebbe avere il costruttore a programmare l’obsolescenza di un componente a pochi mesi dall’uscita dalla fabbrica? Quando l’auto peraltro è ancora in piena garanzia…
        Non vi seguo.
        E di elettriche con centinaia e centinaia di migliaia di km mi pare ne circolino. Su vaielettrico stesso abbiamo pubblicato le storie di molti.

        • Sui vantaggi di programmare la fine di un prodotto, potrebbe informarsi presso coloro che producono registratori di cassa, ad esempio…..
          Il problema, al momento, è un altro:
          l’estrema complessità elettronica di queste vetture, e lo dico per esperienza personale con svariate marche
          Ci vorranno ancora anni per raggiungere l’affidabilità dei termici
          Poi, se ne vogliamo fare un discorso di emissioni….. Dirette, nn relative alla produzione di energia….

    • Alimenta a gasolio le proprie centrali? Ma è rimasto.indietro ad almeno 60 anni fa… oggi il mix energetico italiano è 40 da rinnovabili, 40 da gas (centrali nuovissime, efficienti e molto pulite), e solo 5 da carbone… il gasolio non si usa da decenni oramai…

  7. Sagace commento di max, l elettico è il futuro anche per lasciare un ambiente migliore alle future generazioni, direi che glielo dobbiamo

  8. Leggendo l’articolo e soprattutto i numerosi contributi mi rendo conto che siamo ancora nella fase pionieristica/sperimentale per molti modelli e che i possessori, pur avendole pagate molto profumatamente, sono ahimè usati come beta tester, con ulteriore punto oscuro sulla attuale reale preparazione tecnica delle officine sul territorio.
    Se poi aggiungo le continue anticipazioni che si leggono in ogni dove, con previsioni di sensibili incrementi di prestazioni e diminuzioni di costi …. vi ammiro e vi ringrazio …. ma per ora preferisco rimanere per il mio mezzo di trasporto, utilizzando sopratutto per esigenze lavorative, nel mondo endotermico

    • Proprio leggendo i numerosi contributi, sembra che quella di Paolo sia la prima auto nella storia che ha avuto un guasto che ha richiesto l’intervento del carro-attrezzi. Se uno sfoglia la collezione di Quattroruote, trova materiale per scrivere un’enciclopedia sui difetti delle auto tradizionali, in alcuni casi anche molto pericolosi. Di che cosa stiamo parlando?

      • In verità sono parecchi i possessori di varie recenti elettriche che hanno avuto problemi tali da dover lasciare per giorni se non per settimane la propria auto in officina, limitandoci ad esempio alla 500e, tra forum elettrico e Facebook, sono decine e decine, e parliamo di un modello consegnato in Italia a circa 5000 persone, perciò con percentuale di difettosità parecchio elevata
        Sto semplicemente e pacatamente parlando di questo
        Oppure si vuole sostenere che le elettriche, veri computer su ruote (decisamente di più delle endotermiche) sono attualmente il massimo di affidabilità e sopratutto le varie officine sono perfettamente “sul pezzo”?
        Io credo che, tranne Tesla, il resto é tutt’ora parecchio sperimentazione

        • Sì, ma bisogna ragionare sui grandi numeri, non sui casi singoli. E finora tutte le indagini sull’affidabilità dicono che le elettriche mediamente hanno meno problemi delle termiche, non foss’altro perché sono molto molto più semplici e hanno molte meno componenti a rischio di difettosità.

          • Assolutamente d’accordo su questo, dobbiamo ragionare su grandi numeri ….che però ora non ci sono, sicuramente tra uno o due anni una 500e o una e-208 o una ID3 saranno diventate super affidabili e bisognose di meno manutenzione
            Ma il problema attuale, su nuovi modelli presentati, magari primi modelli di un brand, é che ci sono innumerevoli problematiche, piccole e meno piccole, e i moltissimi interventi di malcapitati possessori sui social ne sono chiara testimonianza
            Identico discorso investe le reti di assistenza, al momento un concessionario che vende mediamente 1000 auto all’anno ha avuto vendite di poche unità di elettriche, e in officina quanto arriva una elettrica con un problema viene guardata con sospetto neppure fosse una aliena
            Tutto questo sicuramente verrà superato, speriamo in breve, ma ora é purtroppo così.

    • Nacot, un’elettrica è sotto i riflettori. E qualsiasi problema, anche problemi non connessi alla natura della trazione, sono amplificati.
      Quante auto termiche negli anni hanno sofferto di analoghi problemi?

  9. È successa la stessa cosa anche a me con la ZOE ZE40 però mi diceva ” guasto motore elettrico ” . Due ore dopo riprovo e tutto funzionava come se niente fosse accaduto. Problema MAI più ripresentato. Misteri della tecnologia …

  10. A me a Cuneo è capitato un inconveniente con la Zoe, oltre all’efficienza dell’intervento segnalo che come auto sostitutiva mi hanno dato un’altra Zoe.

  11. esatto dipende dalla concessionaria.. A me qui in Sardegna, mi è capitato di dover ricorrere alla assistenza renault x la mia twizy. che non partiva. Non solo si sono rifiutati di fare una diagnosi con il compiuter dell officina, ma mi hanno detto che non ci mettono le mani su quella auto hanno paura di rimanere folgoranti (con 58 volt??) e non ne capiscono nulla di quel modello. (la seconda auto elettrica più venduta della renault!!)

  12. Buongiorno.
    Anche a me è capitato di rimanere a piedi con un’auto del gruppo Volkswagen, e sono intervenuti immediatamente portando l’auto nella officina dove l’ho acquistata a 25km da dove ero fermo, e dopo mezzora mi hanno consegnato un’auto di cortesia.
    Servizio impeccabile della Volkswagen.
    Ma io avevo un’auto diesel, il servizio secondo me dipende dal marchio e la concessionaria, non tanto se un’auto è elettrica o meno.
    Volkswagen devo dire che sul servizio postvendita mi ha sempre soddisfatto.

      • il problema è stato il cambio di cui è stata cambiata la mostrina. Ho visto le fatture dell’officina: un giorno e mezzo di lavoro, tra cui le ore di test drive.
        Le 5 settimane sono dovute al fatto che l’auto era seguita non dall’officina ma da un team di fiat. Per cui le lungaggini sono state dovute all’attesa di aggiornamenti e tempi morti dovuti al team non disponibile.
        non sono riusciti comunque a replicare l’errore.
        Come auto sostitutiva mi hanno dato tramite europassistance una termica lancia Y. Per lo meno me l’hanno data dal primo all’ultimo giorno di permanenza in officina della 500.

  13. Non ho ben capito il punto dell’articolo.
    Il giornalista ha avuto un guasto alla propria auto.
    E fin qui comprendo umanamente ma non la necessità di farci un articolo.
    Al massimo una mail alla casa produttrice.
    Una PEC al massimo.

    Perché, poi, estende il problema oltre la sua vettura fino ad arrivare alla tecnologia di propulsione di qualunque altra casa automobilistica?

    • Vincenzo, questo sito è nato per scambiare esperienze concrete tra chi l’auto elettrica la usa tutti i giorni, anche a vantaggio di chi è semplicemente interessato ad acquistarne una in futuro. L’esperienza di Paolo ci sembra interessante da questo punto di vista: riguarda un modello molto atteso ed è dovuto, con ogni probabilità, a problemi di software. Ne riparleremo.

    • Vincenzo non sono d’accordo e l’ha ben spiegato Mauro. Queste esperienze di vita dei beta tester (a loro insaputa) delle auto elettriche sono utilissimi per orientare noi futuri acquirenti (perché prima o poi passeremo tutti all’elettrico, per forza). Utili anche i commenti di molti proprietari che hanno raccontato simili episodi anche coi loro modelli di auto. L’autore ha fatto bene a parlarne.

  14. Stessa cosa o simile con la mia e208. Circa 7 mesi fa. A parte ipotesi fantasiose quali “è possibile che la macchina è stata parcheggiata troppo vicina ad una antenna della telefonia” , un aggiornamento ha risolto il problema. Chiaramente in officina. Comunque dopo una riflessione, e dopo aver chiamato attraverso l’ SOS il carro attrezzi, ho provato a togliere tensione alla batteria dei servizi, tipo reset del PC ed aveva funzionato. Unico inconveniente il radar e tutti gli Ad in palla ed un albero di Natale acceso sul cruscotto. Poi in officina mi e’ stata spiegata la procedura macchinosissima per resettare senza questi inconvenienti. Dovrebbero fare un cartoncino riassuntivo per queste emergenze o almeno istruire il personale del call center.

  15. Mi è successa la stessa identica situazione…la macchina non si è mossa ed hanno dovuta spostarla e trainarla sui rulli!

  16. Io sono un gasolista convinto, (anche per l’ impatto ambientale) e quindi posso solo commentare:
    Mal voluto non è mai troppo….specie nel caso VW ID3 che è anche molto cara.

  17. Io sono ignorante… magari ciò che dico è una bojata ma a me ciò che inquieta parecchio è leggere che un auto elettrica non posso farla partire a spinta!!

    • Per le auto normali ci sono i jump starter che ti risolvono il problema con poca spesa (anche 43 euro): se la batteria è scarica, usi il jump starter e parte all’istante, bastano davvero pochi secondi (il vantaggio è che non hai bisogno di una seconda auto per partire, magari se ti trovi solo in casa può essere comodo avere una soluzione fai-da-te). NON SO (forse sì, forse no) se il jump starter può essere usato sulle auto elettriche che ad oggi sono ancora dotate delle normali batterie da 12v. In ogni caso la sostituzione (e in generale l’operatività su queste) è comunque più complessa, qui un articolo al riguardo: https://www.sicurauto.it/news/auto-elettriche-ibride/auto-elettrica-con-batteria-12v-scarica-come-cambiarla-quando-esausta/

      • Sul manuale della 500 elettrica è espressamente vietato l’eventuale utilizzo di jump starter o collegamenti tramite cavi a batterie di soccorso. Unica soluzione il carroattrezzi: bella rogna! su altri forum molti possessori di auto elettrica sostengono di avere utilizzato comunque booster o cavi senza nessun problema.

  18. Rimanere a piedi per un aggiornamento software. Volevo fare una battuta a riguardo,ma difficilmente farebbe più ridere dell’accaduto stesso. Ah,il futuro…

    • Perché rimanere a piedi per un aggiornamento software? Io l’aggiornamento l’ho lanciato dopo aver avuto il problema. Non prima. Anzi, al momento, una delle ipotesi è che l’aggiornamento sia stato risolutivo.

  19. Quando si dice il karma … questo ero un commento dell’autore di qualche giorno fa a difesa della ID3: “Sicuramente ID.3 presenta una serie di piccole problematiche a livello software, che con grande fatica Volkswagen sta cercando di risolvere. Fortunatamente, seppur da poco, è possibile farlo in remoto attraverso aggiornamenti online.
    Problemi di gioventù hanno riguardato in passato anche numerose auto termiche. E allora rimediare significava necessariamente sottoporre l’auto a richiami presso le officine. Forse questo con ID.3 si potrà evitare.”

    Forse questo con ID.3 non si potrà evitare, servirà direttamente il carro attrezzi. Vuoi vedere che gli aggiornamenti OTA, che dovevano semplificare la vita ai proprietari, rischiano di complicarla? (mi vengono in mente certi aggiornamenti OTA dei firmware dei cellulari che talvolta producono un brick del cellulare stesso, ovvero l’impossibilità di riavviarlo).

    Comunque anche Tesla è messa malino: le EEPROM davano problemi su alcune centraline (dopo un po’ non funzionavano più correttamente) e sono stati obbligati a cambiarle, mentre a Matteo Valenza, a causa di un aggiornamento non eseguito, non fu possibile ricaricare presso un supercharger (e anche dall’assistenza non sepperlo aiutarlo, la “lampadina” si accese a lui dopo averle provate tutte). Questi problemi di gioventù col tempo spariranno, ma sono preoccupato per VW: quando un firmware nasce così lento e con così tanti problemi, la via per un suo perfezionamento la vedo lunga e tortuosa. Molto più facile invece per Tesla risolvere i microbug su un firmware nato già su ottime basi …

    • Quanto disturbo nell’andare a recuperare il mio commento e riportarlo qui…!!
      Sono lusingato di meritare tanta attenzione! O forse a meritare tanto lavoro è qualcos’altro?
      Sappia, Enzo, che il problema con l’auto io l’ho avuto giovedì 22.04 e il commento che lei riporta è di ieri, 25.04.
      E ciò che scrivo nel commento è questo: a fronte di un errore software identificato (e che può lasciare a piedi qualche utente), molto rapidamente il costruttore può rilasciare un aggiornamento e inviarlo a tutte le auto, in remoto.
      Questo dovrebbe essere il senso. Nel mio caso specifico, forse (al momento ancora non lo sappiamo), addirittura la risoluzione del problema che ha causato il fermo dell’auto era contenuta nell’aggiornamento resosi disponibile lo stesso giorno. Probabilmnete il problema si era già verificato in passato in altre ID.3.

  20. quoto il commento di Davide Bianchi… magari non erano le luci ma l’aggiornamento che ha provato e riprovato ad installarsi senza mai riuscire a terminare e quindi ha scaricato la batteria di servizio, che ogni tot ore, a macchina spenta, viene monitorata e nel caso ricaricata dalla batteria alta-tensione (passando dal trasformatore di tensione)

  21. Se si lasciano le luci o altro acceso, la batteria di servizio si scarica, ed è probabile che fosse per quello, tuttavia, il pacco batterie, ricarica anche quella di servizio, ed è per quello che è ripartita.

  22. Un pulsante di emrgenza che tagli alimentazione al motore e azioni freni gradatamente con quattro frecce inserite non sarebbe male… Chiedo troppo?

  23. E se si incastra l’accelleratore? A me è successo nel 1985 ed ho risolto spegnendo il motore (senza estrarre le chiavi) e tirando la frizione.

    • penso che sia dal 1985 che gli acceleratori non abbiano più il cavo ma siano a tutti gli effetti, elettronici

      • Vero e non era neppure una De Lorean, ma ammettiamo che si possa verificare un malfunzionamento:
        – la prima cosa che viene da fare è premere il freno, ma c’è il motore che spinge, e bene;
        – la seconda cosa è metterla di N (neutral).

        Però a mio avviso la possibilità di fermare l’auto senza aggeggi elettronici è giusto che ci sia, (e pure sulle termiche hanno inserito da qualche anno sto freno a mano elettrico che se dovesse venire meno la corrente “ti attacchi”……..poi da quel che ho capito quello elettrico in velocità non funziona e poi non è neppure progressivo).

        Anni fa il padre di un mio amico si sentì male in auto e il passeggero riuscì ad azionare il freno a mano in modo da fermare l’auto e non successe nessun incidente.

Rispondi