Se ne va Toyoda, nemico carissimo dell’elettrico. Il timone della Toyota passa nelle mani dell’attuale capo di Lexus, Koji Sato: cambierà la strategia?

Se ne va Toyoda, “per promuovere il cambiamento”
Akio Toyoda, 66 anni, è il nipote del fondatore dell’azienda ed è da sempre un fautore dell’ibrido, molto critico nei confronti della svolta elettrica propugnata dai concorrenti. Ora ha deciso di farsi da parte, anche se non del tutto: la guida operativa passerà dal 1° aprile a Sato, lui manterrà la presidenza. Spiegando che “per promuovere il cambiamento in Toyota, ho deciso che è meglio per me sostenere un nuovo CEO, mentre io divento presidente“. Ma quale cambiamento? Non è mai facile decifrare le parole dei top manager giapponesi e anche quel che ha detto Sato è piuttosto ermetico: “Vorremmo dimostrare l’impegno per rendere le auto migliori attraverso azioni e prodotti concreti. Come l’accelerazione del passaggio all’elettrificazione e l’impegno nella produzione di automobili che rispondano a diversi valori e bisogni locali“.

Ancora ibrido e idrogeno nel futuro, ma con più elettrico
Non sono certo parole di rottura: si continua a parlare di elettrificazione (in cui ci sta l’ibrido e anche l’idrogeno), non di elettrico. E di “bisogni locali“, sottolineando che certi mercati non sono maturi per le auto a batterie. Ma probabilmente è finita l’epoca del muro contro muro e dei toni duri usati da Toyoda in più occasioni. Anche con azioni di lobby negli Stati Uniti piuttosto spregiudicate. Comunque la si pensi, l’elettrico è ormai una realtà a livello globale, con costruttori come Tesla che in pochi anni sono passati da zero a 1,3 milioni di auto vendute. E marchi come Toyota e Lexus non possono restare ai margini di un mercato che cresce anno dopo anno. I modelli lanciati finora, tra cui il Suv bZ4X, hanno avuto un’accoglienza molto fredda e c’è un grande lavoro da fare. È verosimile, dunque, che Sato si dedichi alla costruzione di una gamma elettrica degna della fama di Toyota e che i toni cambino. Anche perché non è facile vendere auto elettriche mentre si continua a dire che l’ibrido è molto, molto meglio.
- Il vero problema dell’auto elettrica? Guarda il video
I soldi non gli mancano, le idee ed il materiale umano anche….Toyota saprà riprendersi alla grande!
Vorrei sottolineare quanto sia importante questa cosa.
Non so quanti di voi conoscano le dinamiche delle aziende in Giappone ma in quella nazione è una famiglia. A volte più importante della propria stessa famiglia. Storicamente il dipendente resta in azienda a vita, perchè è un disonore andarsene.
Le cose stanno progressivamente cambiando di anno in anno ma riuscite ad immaginare l’importante di questa notizia?
Il CEO e SOPRATTUTTO erede del fondatore lascia il suo ruolo. E’ epocale. Vuol dire che internamente hanno un problema enorme.
E devono cambiare decisamente rotta.
Ora devono andare a tutta velocità verso le BEV e recuperare il terreno.
Fa riflettere la tempistica.
Tesla annuncia risultati record e il giorno stesso (o il seguente) il CEO di Toxota si dimette.
Non so se Toyota sia ancora in tempo per cambiare rotta. Quanto meno perderà parecchi soldi prima di rientrare dall’impasse, ma vedo più probabile un suo forte declino e ridimensionamento. La fortuna di Toyoda sarà allora stata quella di farsi da parte quando le vendite gli davano ancora ragione!
Infatti avevo una jaris a gasolio ed ora la Kona ev…un cliente perso…
Le mie ultime due opzioni erano Toyota C-HR oppure Kia E-Niro, ho acquistato la seconda.
Poi è anche vero che gli italiani non sono fulmini di guerra per cui sono sempre un passo indietro: quando sono uscite le ibride era meglio il diesel, con l’arrivo delle elettriche son diventati amanti delle ibride. Probabilmente i numeri di Toyota Italia non sono ancora troppo intaccati dall’arrivo delle elettriche. Mentre in USA e in Cina accusano il colpo.
Se per quello, almeno in Italia, anche sulle ibride Toyota Italia ha delle politiche quantomeno strane. Se è ancora così, 3 anni fa su una Corolla ibrida potevi avere (come optional, che credete?) l’avviso dell’angolo cieco solo col motore 2 litri, ma non col 1.8. Ditemi voi che c’entra con la motorizzazione.
Facendo queste scelte si sono IMHO molto “tedeschizzati”.
Ah ovvio, la mia prossima auto sarà tutto fuorché una Toyota.
contro chi ci si scaglierà se verrà a mancare? 🤣
Solo con chi dice sciocchezze, e la lista è tutt’altro che terminata.
Mi spiace, benché tu possieda numerose skill che ti renderebbero idoneo a ricoprire la posizione per un’autocandidatura di nuovo bersaglio, è richiesta la qualifica di CEO, sei fuori dai giochi.
già, non essendo elettrico le mie sono fastidiose.. 😉
Uhm… Non essere modesto. Allarga la mente (dato che non vuoi allargare il portafoglio e farti una BEV)
E per me nemico oltre che dell’auto elettrica anche di se stesso.
Sinceramente, faccio fatica a comprendere la strategia di Totyota.
Sono arrivati primissimo sull’ibrido. Potevano essere competitor di Tesla sulle BEV.
Se come dicono i nuclearisti, il Giappaone ri-punta sul nucleare, é un’isola quindi eolico off-shore a mazzi. Non so quanto rende il FV ma di certo NON punterei sul petrolio visto che non ne hanno.
Ma sull’elettricità che possono produrre in vari modi
E pensare che Toyota aveva una quota in Tesla agli inizi… 🙂
Invece di aumentarla quando c’era l’occasione ne sono usciti. Si chiama mancanza di visione. Purtroppo a Toyota così come ha avuto l’intuizione giusta con l’ibrido non ne ha avuta con la trazione elettrica. È un vero peccato.
Il problema di Toyota mi sembra semplice: in questo momento il settore che cresce più di tutti è l’elettrico e il produttore di auto che vende meno elettriche di tutti è Toyota. Tesla nell’ultimo anno ha fatto segnare un +40% di crescita, altri produttori hanno fatto bene grazie alle elettriche, Toyota è rimasta al palo. Chiaro che serve un volto nuovo per presentare le prossime elettriche perché palesemente Mr. Toyoda non è in grado di garantire il successo di vendite nel comparto ev dove comunque Toyota ha fatto investimenti enormi per i quali deve avere la certezza di rientrare. Da qui la scelta di un volto nuovo che però non tradirà più di tanto la vecchia scuola: Sato viene da Gazoo Raciing, la divisione sportiva di Toyota, e quindi difficilmente sarà un tipo margheritine e 155 km/h, magari piuttosto sarà l’occasione per vedere finalmente auto elettriche divertenti.
>serve un volto nuovo
… e chiamano l’attuale capo di Lexus. Le premesse non sono delle migliori…
“Il problema di Toyota mi sembra semplice”
Essere dei testoni giapponesi! Che per cambiare rotta devono sbattere ripetutamente contro il muro!!
E lo dico da felicissimo possessore di una Celica da ragazzo… e andai anche con molto piacere a visitare il loro showroom a Daiba. Mi rattrista tantissimo vedere questo continuo declino del brand… :/
Robaccia da serie B, la gente seria ai tempi aveva le Honda col v-tec 😛
Come se lei sapesse cos’è il V-Tec….
Ci conosciamo per caso? Io e Endyamar si, e per questo ci prendiamo in giro.
Comunque, ho avuto una Integra Type R prima e una S2000 poi, le che dice, so qualcosa dei motori vtec?
…se solo foste saliti sull’Autobianchi Bianchina con motore posteriore a sogliola sottopiano di carico non fareste tanto i gradassi! Faceva 0-100 in falsopiano…
Le famiglie i figli i nipoti dei fondatori nell’industria fanno sempre più danni dei fondatori stessi (non esenti da colpe, Agnelli docet)