Se è il Comune a limitare i tempi di ricarica…Succede a Roma, dove spesso la permanenza alla colonnina è limitata dal Comune a 60 minuti. È giusto?

Se è il Comune…Un cartello dietro alle colonnine dice: “Max 60 min.”
L’interrogativo è stato sollevato su Linkedin (qui) da Gianluca Vergari, un nome conosciuto ai lettori di Vaielettrico. La sua è una famiglia tutta elettrica e lui stesso guida una Tesla Model 3 presa usata, che ha più di 200 mila km. Da attento osservatore, non si è fatto sfuggire quei cartelli che compaiono in tante ricariche della Capitale: “VEICOLI IN RICARICA – MAX 60 MIN”. Sono corretti? Secondo lui la risposta è: SÌ e NO (e sono anche “fuorvianti e scritti malissimo”). Perché a suo parere l’amministrazione capitolina gioca sull’equivoco. Il Codice della Strada, infatti, dice che l’ora che hai a disposizione non è relativa alla durata della ricarica. Ma al tempo che ti è concesso per liberare lo stallo terminata l’operazione. Tempo trascorso il quale sei passibile di multa e di penalità economiche da parte del gestore. È evidente che, interpretando alla lettera questi cartelli, la penalizzazione è più pesante per chi ricarica in AC, nelle colonnine da 22 kW. Mentre lo è molto di meno per chi ricarica nelle DC o HPC, dove l’operazione dura di solito poche decine di minuti.
“Tanta gente evita di ricaricare per paura della milta e della rimozione”
È verosimile che il messaggio (effettivamente un po’ ambiguo) sia stato apposto per la cronica mancanza di spazi (anche di ricarica) di cui soffre Roma. Gianluca, comunque, è convinto che con diktat come questo “tanta gente che evita di ricaricare in città per paura della rimozione. Oppure stacca il cavo a metà carica per non rischiare”. E pone alcune domande che girano tra chi guida elettrico nella capitale:
– Perché non scrivere chiaramente “Max 60 min dopo il completamento della ricarica”, invece di creare confusione?
– Perché continuare a installare cartelli senza indicare la delibera di riferimento sul retro (come invece prevede il Regolamento di Attuazione del CdS)?
– È davvero necessario eliminare l’esenzione notturna anche sulle colonnine lente, quando di notte gli stalli sono quasi sempre vuoti?
– I sensori di nuova generazione rilevano davvero se stai caricando o no, oppure i vigili multano lo stesso “a occhio” vedendo il cartello?
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Anche queste cose contribuiscono, e non poco, a rendere l’Italia fanalino di coda per quanto riguarda la percentuale di auto elettriche vendute tra i grandi paesi europei.