Se anche le elettriche occupano le colonnine…

Se anche le elettriche occupano abusivamente le colonnine di ricarica…Christian condivide la sua delusione, in questo caso per un’ibrida plug-in. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
se anche le elettriche
Il biglietto lasciato da Christian sul parabrezza della Ioniq plug-in parcheggiata davanti alla colonnina senza ricaricare.

Se anche le elettriche…/ A me è capitato con una plug-in: ho lasciato questo biglietto…

“Complimenti per il sito, vi leggo ormai da anni con piacere.  Vi scrivo per segnalare l’ennesimo comportamento scorretto di occupazione abusiva delle colonnine a Loano, nel Savonese.  La differenza questa volta è che l’auto incriminata è una Hyundai Ioniq plug-in, il cui proprietario, dopo aver caricato, non ha spostato l’auto. Giusto per dire che i maleducati ci sono ovunque, anche tra gli utilizzatori delle colonnine stesse! I vigili, interpellati, non sono intervenuti, giudicando la cosa meno urgente delle rimozioni forzate che stavano facendo per una festa di paese. E allora, ho deciso io stesso di ‘multare’ simbolicamente l’occupante, giusto per non lasciare completamente inosservata la questione. Saluti!“. Christian
se anche le elettriche
Riccione, 22 giugno: la Zoe parcheggiata davanti alla colonnina impedisce ad altri di ricaricare. Nell’altro stallo una Polestar.

È capitato anche a noi in quel di Riccione…

Risposta. È capitato anche a noi non più di 24 ore fa in quel di Riccione. Dovendo ripartire, abbiamo controllato se era libera la Be Charge in DC che si trova nel piazzale della stazione, comodissima. Sulla app entrambi gli stalli disponibili. Essendo vicinissimi, siamo partiti arrivando lì in non più di 3-4 minuti, trovandoci in questa situazione. Una Polestar stava arrivando in quel momento e il proprietario ha occupato uno stallo. Nell’altro era parcheggiata una Zoe non in ricarica. Da notare che nella zona c’erano in quel momento tantissimi parcheggi liberi. Abbiamo aspettato qualche minuto e chiesto in giro, ma del proprietario nessuna traccia. Mentre il proprietario della Polestar si è offerto di chiamare la Polizia Locale per chiedere un intervento. Abbiamo atteso un quarto d’ora poi, dovendo ripartire, ce ne siamo andati a ricaricare altrove (in autostrada). Ricordiamo per l’ennesima volta che il Codice della Strada prevede la multa “anche per gli stessi veicoli elettrici che non stanno effettuando la ricarica. O se hanno completato da oltre un’ora l’operazione“. Come si faccia ad accertarlo, resta un mistero.

Visualizza commenti (12)
  1. Ho notato anche io che spessissimo gli stallo sono occupati da elettriche non in ricarica oppure che ricaricano da sempre.
    L’altro ieri sono passato davanti a una colonnina in Prato della Valle a Padova e era tutto occupato da Tesla che non stavano ricaricando, il giorno precedente in un’altra zona della città sono passato al mattino e alla colonnina c’era una 500 in carica, ci ripasso in serata (una decina di ore dopo) ed era ancora lì.
    Per molti credo che sia una sorta di parcheggio privato.
    A San Severo (zona ospedale), un annetto fa, ho visto arrivare una macchina credo dei metronotte, dal lato passeggero è sceso uno che ha spostato la macchina in sosta (sempre dei metronotte) per metterci l’altra scarica e andarsene con quella carica. Ci sono passato per più giorni ed era sempre lo stesso inoltre lo stallo era sempre occupato da un’auto dell’azienda…

    1. Hai perfettamente dimostrato che il costo di stazionamento a fine ricarica è una necessità…a tutela del diritto degli utenti non un sopruso degli operatori di ricarica a loro sfavore.
      Forse dovrebbero pure introdurre un costo crescente per coloro che se ne approfittano continuamente (in alcune città il costo orario di parcheggio è molto alto).

      1. L’altra necessità collegata diventata assolutamente chiara è che le colonnine indichino CHIARAMENTE nel display da quanto tempo su ogni presa sia terminata la ricarica, funzione che oggi manca completamente.

        Questa informazione nel display della colonnina permetterebbe di aggiungere, oltre al sacrosanto costo di stazionamento a ricarica terminata, anche la CERTEZZA di poter chiamare con fiducia la Polizia Locale in quanto essi possono facilmente verificare che sono trascorsi i 60 minuti di tolleranza previsti per legge dal termine della ricarica e comminare quindi al trasgressore una multa per divieto di sosta come da CdS, art. 158, comma h-ter.

        (A dire il vero, oltre alla sanzione amministrativa, il CdS, art. 159, per la violazione dell’art. 158 prevede come prima cosa la rimozione del veicolo… per la quale però sappiamo tutti che occorre il verificarsi di uno specifico e rarissimo allineamento di galassie – quello di pianeti è troppo banale… –, per cui, piuttosto che niente, anche una bella multa ce la facciamo andare bene, dai… 😕)

        1. temo che se il gestore della ricarica attiva una tariffa allo stazionamento dopo la ricarica l’articolo 158 verrebbe “invalidato”
          questo passerebbe da sosta a parcheggio “Il parcheggio viene definito come una sosta prolungata all’interno di appositi segni tracciati sull’asfalto in aree chiaramente adibite” …. come la vedo io : mi metto in sosta per ricaricare .. 0,5 kWh (costo ipotetico) , rimane 5 ore per la carica completa 0-100% everyday (come le ibride che abbiamo in ditta o come il toyota elettrico) . Passate le 5 ore è carica ma siamo a lavoro e rimangono attaccate alle colonnine e le ritiriamo all’uscita +4 ore dopo carica raggiunta al 100% (stessa cosa alla notte 19.00-7.00 a seconda dell’uso ). il gestore mi applica idicativamente un costo pari al posteggio strisce blù 2 euro ogni ora che viene evidenziato sul display della colonnina ed addebitato sulla scheda “carburante” quinti intasca 8 euro solo per la fase di stazionamento senza erogare corrente . In questo caso potrei contestare una possibile multa dei vigili in quanto sto a tutti gli effetti fruendo di un parcheggio con annesa tariffa ad ora su spazi delimitati senza intralcio alla circolazione.

          1. Leonardo (R)

            Non credo proprio che una sosta si trasformi in parcheggio in modo così automatico. Infatti la tariffa pagata al gestore non è una tariffa di parcheggio ma un’addebito per “occupazione presa senza ricarica”.
            D’altra parte guardo la mia situazione in ZTL e vedo che nella mia città si parla di “sosta a pagamento” e “sosta strisce blu” quindi già la differenza tra sosta e parcheggio diventa difficile da sostanziare.
            Inoltre le regole della sosta tra punto di ricarica e resto dei parcheggi è evidente più o meno in tutto il territorio nazionale: anche in zone a strisce blu o con disco orario le auto in ricarica non pagano le tariffe della sosta a pagamento né sono tenute ad apporre il disco orario.
            Insomma, bello l’artificio dialettico della differenza tra parcheggio e sosta ma temo che sia ben difficile convincere un giudice sulla pertinenza di un eventuale ricorso.

          2. L’art. 158 sanziona il divieto di sosta in uno stallo per la ricarica di veicoli elettrici e scatta dopo 60 minuti dal termine della ricarica.
            Il costo aggiuntivo applicato dal fornitore di ricarica (e sono tanti i fornitori che lo applicano, alcuni anche durante i 60 minuti dal termine della ricarica stabiliti dall’art. 158) sono invece una penale per l’occupazione di una presa di ricarica senza ricaricare, comportamento che genera un potenziale mancato guadagno al fornitore di ricarica.
            Sono due aspetti del tutto scollegati.

  2. Faccio un po’ l’avvocato del diavolo: ho una plug in, che ci mette 3h circa a caricare. Se io mi trovo a dovermi assentare per 5 o più ore, al momento scelgo di non ricaricare perché non avrò tempo di spostare la macchina al termine. Però posso in qualche modo capire chi voglia comunque caricare

  3. Chiunque guida un auto elettrica migliora l’ aria a tutti…ma non è detto che abbia tutte le virtù…

  4. Leonardo (R)

    Mi aggiungo al gruppo, è già il secondo fine settimana di fila che una BMW occupa la colonnina IrenGo vicino a casa. Il proprietario la collega e poi la lascia collegata fino al giorno successivo, ben oltre gli orari notturni nei quali gli sarebbe consentito di prolungare la sosta. Qui penso sia complice la Iren, in quanto se si utilizza la loro App non ci sono penalità per chi rimane collegato oltre l’ora consentita dopo il termine della carica.
    Fortunatamente ho sempre potuto utilizzare la seconda presa anche se la posizione della presa mi costringe a parcheggiare l’auto nel senso contrario della strada altrimenti il cavo non arriva (dovrei acquistarne uno ancora più lungo).
    Intanto io documento tutto con fotografie, il giorno che non riuscirò più a ricaricare farò la segnalazione, con tutte le prove del caso.
    In definitiva, se tutti ci comportassimo come il proprietario di questa BMW, chiaramente le infrastrutture pubbliche non potrebbero bastare mai. Ma il problema non è delle auto elettriche ma dell’inciviltà dilagante. Che poi detto tra noi il problema dell’inciviltà non si ripercuote neppure tanto sulle auto elettriche quanto su altri aspetti della vita ben più importanti, eppure sembra che molti siano disposti a tollerare e soprassedere. Io preferisco restare intollerante e quando mi intralciano il cammino non ho problemi a picchiare duro, ovviamente sempre restando nella legalità.

    1. Prova a lasciare un educato biglietto chiedendo di non usarla come WB esclusiva .
      Se capisce … Bene… Sennò…

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