A scuola, sui banchi e in cattedra, si vuole far arrivare la mobilità elettrica. Questa la sfida lanciata da alcune scuole piemontesi che stanno lavorando per introdurre la formazione a emissioni zero nelle aule e nei laboratori.
Insieme 13 istituti piemontesi di Cuneo, Alessandria e Torino

Nei giorni scorsi è partito il progetto: “Rete di scuole per la mobilità sostenibile nella didattica”. In prima fila l‘istituto superiore “G. Vallauri” di Fossano, siamo in Piemonte e più precisante in provincia di Cuneo, che già da tempo punta sulla mobilità elettrica (leggi qui). Il progetto è stato firmato da 13 istituti piemontesi, a partire da Paolo Cortese dirigente scolastico del Vallauri, della provincia di Cuneo, Alessandria e Torino.
La proposta è partita dall’istituto Vallauri

L’iniziativa piemontese è ambiziosa: partendo dalla patria dell’auto italiana vuole diventare una realtà formativa nazionale. L’iniziativa viene illustrata a Vaielettrico dal docente Claudio Cavallotto del dipartimento di Meccanica, meccatronica ed energia e referente e-mobility per la scuola di Fossano. “Lavoriamo da tempo sul tema e sono in cantiere numerose iniziative come la partecipazione dal 25 al 27 novembre alla manifestazione JOB&ORIENTA di Verona che quest’anno sarà in versione digitale”.
Offerta formativa elettrica, docenti compresi
Chiaro l’intento di mettere in relazione il mondo dell’istruzione con quello del lavoro come si legge nei documenti approvati dagli istituti scolastici piemontesi: “Si vuole rafforzare e promuovere sul territorio nazionale l’offerta formativa di istituti tecnici e professionali”. Questo il cronoprogramma del progetto: nella prima fase il Piemonte a cui seguiranno, in un secondo momento, altre regioni. Nella terza si apre ad agenzie formative e ITS per arrivare infine alle scuole di ogni ordine e grado.
Il programma prevede la formazione per docenti e studenti attraverso la collaborazione delle scuole con gli enti pubblici. Gli organizzatori prevedono anche di realizzare proposte di orientamento per gli studenti e la collaborazione con le imprese del settore. Per raggiungere questo obiettivo spiega Cavallotto “ci sarà una formazione di alto livello destinata ai formatori” mentre per gli studenti sarà “mirata a creare una cultura di sostenibilità ambientale verso le tematiche dell’energia”.
Verso il tecnico dell’e-mobility
Vediamo le materie principali del corso per docenti dove sono previsti gli insegnamenti: “Meccatronici, energetici, elettrotecnici, informatici, logistica, manutenzione”. Per formare il tecnico dell’e-mobility ci sarà una forte attenzione alla formazione pratica ed operativa in collaborazione con officine, concessionarie, aziende. Sono poi previste altre iniziative come convegni, seminari, conferenze, concorsi, gare e premi.
Il prezioso contributo di Motus-e
In questo percorso di progettazione didattica ha dato un prezioso contributo MOTUS-E, segno della validità del progetto. Un itinerario che permette la formazione di alto livello per docenti e per studenti e favorire rapporti costruttivi e sinergici fra istituzioni scolastiche con progetti comuni ed infine, per potenziare in maniera costruttiva e partecipata i rapporti fra scuole e aziende dei vari territori.
Tutte le scuole della rete

Queste le scuole che hanno aderito alla rete: IIS Vallauri di Fossano, IPSIA Birago di Torino, ITI Natta di Rivoli, IIS Nervi-Bellini di Novara, IIS Pininfarina di Moncalieri, I.I.S. Romolo Zerboni di Torino, IIS JC Maxwell di Nichelino, IIS Peano di Torino, IIS Majorana di Grugliasco, IIS Olivetti Ivrea, Itis Grassi Torino, IIS Delpozzo di Cuneo, IIS Volta di Alessandria
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