Scuolabus a zero emissioni e zero costo per ogni Comune italiano che già disponga di una flotta di vecchi mezzi diesel o a benzina. Li trasformerà in veicoli 100% elettrici, retrofittandoli, la cooperativa pugliese Re Manfredi a proprie spese, chiedendo in cambio l’estensione del contratto d’appalto dai consueti 5 anni a 15. Il progetto si chiama SVOLTA GREEN e prevede anche l’alimentazione con energia rinnovabile autoprodotta da pensiline fotovoltaiche.
Dal profondo Sud, per l’esattezza da Manfredonia (Foggia), arriva un’idea geniale disegnata su misura per il trasporto scolastico. Il servizio, ricordiamolo, è un obbligo per tutti gli oltre 8.000 Comuni italiani, ma anche un onere non trascurabile. Il trasporto scolastico, infatti, si concentra in due sole fasce giornaliere (inizio e fine delle lezioni) di un’ora o poco più ciascuna. Il che comporta grande impiego di mezzi (sottoutilizzati) e di autisti qualificati ma “precari” (profili ormai rarissimi, da reperire).

Scuolabus con retrofit: la cooperativa Re Manfredi trova la quadratura del cerchio
Ma quelli che a prima vista sembrerebbero vincoli destinati ad aggravare i costi del servizio, per la cooperativa Re Manfredi scpa sono diventati lo spunto per inventare un modello vincente di transizione alla mobilità elettrica. Partendo da un’esperienza ventennale nel trasporto scolastico -la cooperativa serve già 60 comuni in Italia, con 600 dipendenti e una flotta di 300 scuolabus di proprietà – i dirigenti di Re Manfredi hanno intuito infatti che il servizio sembra tagliato apposta per i veicoli elettrici.
Percorsi quotidiani mai superiori ai 120-130 km, sempre uguali e sempre cittadini, si adattano perfettamente a un’autonomia anche modesta di 140 km. Le lunghe soste tra un servizio e l’altro, per di più in pieno giorno, consentono di ricaricare in tutta comodità anche attingendo all’energia solare autoprodotta. Le caratteristiche di guida dei veicoli elettrici sono perfette per un trasporto “speciale” come quello di bambini e adolescenti, senza troppo stress per gli autisti.
Costo zero per i Comuni se l’appalto dura 15 anni
Tutto bello, ma i costi? Uno Scuolabus elettrico di medie dimensioni – 40 posti- può costare, da nuovo, 200.000 euro e oltre, contro 100-120.ooo euro di uno a motore termico. «Ma noi non proponiamo ai Comuni di sostituire i suoi mezzi, nè pensiamo di poterli acquistare in prima persona, con investimenti milionari che non ci potremmo permettere» spiega il responsabile del progetto SVOLTA GREEN Ciro Palladino.
«Noi ci siamo attrezzati per retrofittare i vecchi veicoli che altrimenti andrebbero rottamati. Li ricondizioniamo nella carrozzeria e negli arredi, li dotiamo di tecnologie IoT e intelligenza artificiale per sicurezza e monitoraggio, li gestiamo e li utilizziamo per tutto l’arco del contratto d’appalto, e infine li retrocediamo gratuitamente ai Comuni». Partner tecnologici del progetto sono il Politecnico di Torino (ingegneria sistemi elettrici) e la Fondazione Links (intelligenza artificiale e big data).
“Rottamato? No, rigenerato!” è l’incipit di SVOLTA GREEN, riportato a caratteri cubitali sulla fiancata del primo prototipo che sta girando l’Italia in un tour promozionale presso i tradizionali clienti della cooperativa. L’ hanno realizzato le officine di alcune aziende partner. Ma se l’idea meravigliosa di Re Manfredi avrà il successo che merita saranno prodotti in proprio in un nuovo impianto.

Il Comune di Empoli è già in rampa di lancio
Come abbiamo visto la contropartita richiesta ai Comuni è allungare a 15 anni i contratti d’appalto. «E’ lasso di tempo necessario ad ammortizzare gli investimenti nel retrofit, che ammontano a 50-60 mila euro a veicolo» spiega Palladino. Ogni Scuolabus elettrico, però, risparmierà il 60% di energia; una flotta media di 13 mezzi eviterà emissioni di CO2 per 124 tonnellate di CO2 ogni anno e non emetterà gas inquinanti. La connessione totale dei mezzi, infine, permetterà ai genitori di seguire via App il viaggio dei figli e a questi ultimi di fruire di contenuti digitali educativi a bordo.
L’innovativo modello di business in project financing presenta un ulteriore vantaggio: «Con 15 anni di lavoro garantito possiamo assumere gli autisti tempo indeterminato. Speriamo così di poter rispondere alla drammatica penuria di personale qualificato» aggiunge.
Sarà probabilmente Empoli il primo Comune ad adottare il modello SVOLTA GREEN; ma trattative sono già in corso anche con i Comuni emiliani di Valsamoggia (BO) e Sassuolo (RE).
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Intelligente soluzione.
Bellissima cosa, basta che il contratto di appalto portato da 5 a 15 anni non sia da vampiri, cioè che sia in linea con gli appalti precedenti ma variabile solo nella durata.
Bravi bravi , finalmente qualcuno che fa cose veramente intelligenti.