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Scossa al mercato da Poste Energia: 250 mila contratti

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Da Poste Energia scossa al mercato: la nuova offerta luce e gas per il mercato libero di Poste Italiane ha già tagliato il traguardo dei 250 mila contratti.

scossa al mercatoScossa al mercato con l’offerta di luce e gas

In un mercato dell’energia sempre più concorrenziale, l’ultimo arrivato si è già ritagliato una buona fetta di clienti. Secondo gli ultimi dati resi noti dal TgPoste, l’offerta per luce e gas lanciata a febbraio continua a registrare un forte apprezzamento da parte dei clienti“. Questo “grazie alle sue caratteristiche di trasparenza e semplicità“. Il prezzo della materia luce e gas è infatti bloccato per 24 mesi e i clienti possono scegliere tra due opzioni di pagamento. C’è quella tradizionale, con importo variabile in base a quanto consumato nel mese. E c’è quella a rata fissa, calcolata sulla base dei consumi dell’anno precedente, che consente di pagare lo stesso importo per 12 mesi, senza avere sorprese in bolletta. Alla fine dell’anno, la rata viene ricalcolata per l’anno seguente sulla base dei consumi effettivi rilevati.

Un primo successo legato alla capillarità di Poste

scossa al mercato
Il prezzo dell’energia nel mercato “maggior tutela” in un grafico pubblicato dall’Arera.

È chiaro che non è soltanto il prezzo la chiave della buona accoglienza dell’offerta di Poste Energia. Come per la gestione del risparmio, l’azienda può sfruttare una rete di vendita capillare come gli sportelli dislocati in tutto il territorio nazionale. C’è infatti la possibilità di sottoscrivere l’offerta su tutti i canali fisici e digitali del Gruppo (Uffici Postali, web, APP Postepay e APP Bancoposta), integrati tra loro. È possibile in sostanza cominciare un preventivo sui canali digitali e terminarlo in Ufficio Postale e viceversa. Dopo un periodo di stabilità, il prezzo dell’energia è impazzito a fine 2021 e poi nel 2022, a causa anche delle tensioni legate alla guerra in Ucraina. Finalmente, come mostra il grafico Arera relativo alle utenze in regime di “maggior tutela” (fuori dal mercato libero), il costo al kWh è rientrato nel secondo trimestre 2023. Ma ci si aspettano altri rimbalzi nella seconda parte dell’anno. È in questo contesto che si è inserita Poste Energia con la sua offerta, legata a forniture tutte da rinnovabili.

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15 COMMENTI

  1. SARA’ CHE SONO UN PO’ SUPERFICIALE…
    … ma alla fine sono con enel e resto con Enel visto che la ricarica dell’auto la faccio facile in tutta Italia. Visto che l’impianto produce e il costo della materia prima non mi tange neanche di striscio ma mi girano quando vedo tutti quei costi fissi accatastati che sono una vergogna pazzesca.
    Scritto ciò ragioniamo su una cosa. Poste Italiane ha piazzato 250.000 contratti? Cioè hanno intercettato ogni cliente entrato in agenzia anche per ricevere una raccomandata?
    Ma il problema che ci si potrebbe porre è questo.
    Un impiegato di un istituto di credito è adeguatamente preparato per gestire una contrattualistica energetica… e le mille altre proposte trasversali che vengono sparate sul bancone principale?

  2. Facciamo un po’ di chiarezza sui numeri: il prezzo della componente energia attuale, sul mercato tutelato, è Pari a: 0,124 €/kWh (F1) e 0.112 €/kWh (F23), oltre ad una quota fissa annuale pari a 58,4 €/anno.
    I dati precedenti sono tratti dal sito Arera, file: “Condizioni economiche per clienti in maggior tutela”.
    In sostanza, il contratto per i clienti del mercato tutelato, è un contratto a prezzo variabile con aggiornamento trimestrale, ancorato al PUN (Prezzo Unico Nazionale). Infatti, il prezzo attuale è valido da aprile a giugno 2023. Anche sul mercato libero è possibile scegliere contratti con condizioni identiche a quelle del mercato tutelato, denominate placet.
    Il mercato libero, inoltre, permette di scegliere anche contratti a prezzo fisso, di durata annuale o biennale, in ogni caso interrompibili. E’ chiaro che conviene scegliere contratti a prezzo fisso quando si prevedono aumenti di prezzo, ed a prezzo variabile quando si prevedono riduzioni.
    Nel mio caso pago circa 0,12 €/kWh, fino a dicembre 2023, dopo aver bloccato il prezzo da dicembre 2021. Ricordo che il PUN medio, nel 2022, è stato pari a 0,303 €/kWh ! Ecco il motivo per cui sono passato al mercato libero da anni.
    Ho conosciuto nel 2022, per moti professionali, decine di persone che avevano aderito ad offerte di aziende operanti con operatori di call center “leggermente aggressivi” (truffatori?), che avevano offerto a famiglie con consumi minimi, contratti con prezzi unitari leggermente inferiori ai valori normali, ma con quote fisse di circa 100 € mensili (si mensili, non annuali, ho ancora le copie delle bollette).
    In questo caso l’unico consiglio che avevo fornito era stato di cambiare immediatamente fornitore e di rivolgersi ad una associazione di consumatori.
    Conclusione (la mia): preferisco che le persone che non hanno tempo, voglia o conoscenze adatte, si rivolgano a Poste, anziché alla miriade di aziende (un eufemismo) che hanno il solo scopo di truffare persone in buona fede.

    • Piccola precisazione: i contratti placet offrono condizioni contrattuali pari al tutelato, ma le condizioni economiche non sono identiche a quelle del tutelato, bensì i fornitori sono liberi di stabilire il prezzo al kWh della componente energia come meglio credono, anche sulle placet. Che in genere sono tariffe molto sconvenienti, perché messe a disposizione solo perché sono obbligati ad averle, ma le lasciano volutamente alte per scoraggiarne la stipula.. Della serie, fatta la legge trovato l’inganno.
      Purtroppo il mercato libero può essere estremamente conveniente, soprattutto in alcuni periodi, ma bisogna saperlo leggere e ci si deve informare periodicamente.

    • Facciamo un po’ di chiarezza: questo articolo parla della proposta di Poste italiane. Oggi, 26 maggio 2023, qualunque contratto del libero mercato è più caro del mercato tutelato.

      • Ipse dixit.
        Io facendo una prima ricerca velocissima per contratto a prezzo fisso (più svantaggioso in questo periodo) monorario e ne trovo 13 di offerte che vengono meno su base annuale rispetto al tutelato, in questo preciso momento. Guarda un po’…

  3. lol, praticamente “secondo i nostri stessi dati, stiamo andando benissimo”.

    Sarà per caso che il successo è dovuto alla possibilità, unica nel mercato, di poter rifilare i prodotti alle persone che vanno allo sportello a ritirare la pensione o a pagare un bollettino? Ogni pensionato che entra in un loro ufficio ormai ha addosso un bersaglio, dato dalla disponibilità economica garantita dalla pensione appunto: vendiamogli prodotti finanziari che non comprende, sim telefoniche, adesso anche contratti elettrici. Che oltretutto, visto di persona perchè ci han provato con mia madre, sono tutt’altro che concorrenziali, la stessa offerta flat con NeN era del 25% inferiore.

  4. Non per fare del “quindismo”,… e quindi?
    Non mi sembra un argomento assai attraente per l’automotive elettrico…

      • Attenzione che resta fissa non significa flat: se alla fine dell’anno hai consumato di più della quantità di kWh su cui era stata calcolata la rata, l’anno dopo la rata si alza di conseguenza per recuperare il pregresso (oppure si conguaglia se si cambia fornitore).

  5. Per fare capire la follia del mercato libero: chi ha sottoscritto l’offerta di POSTE paga l’energia 0,2485€/kWh (fisso per 2 anni). Oggi nel mercato tutelato è 0,067 €/kWh. Quindi a maggio chi è con POSTE paga l’elettricità il 400%. Ogni commento credo sia superfluo.

    • Io nell’ultima fattura ho visto la componente energia a 12,5 €cent, nel prossimo bimestre sarà anche qualcosa in meno.. rimane il fatto che la proposta Poste è praticamente il doppio del mercato tutelato.
      L’ennesimo fallimento del mercato libero… godiamoci il tutelato finchè possiamo..

    • Che l’offerta di Poste non sia conveniente è vero. Però i dati vanno riportati con cognizione di causa. Quello 0,067 €/kWh l’hai preso facendo una ricerca su Google? Perché è sufficente approfondire la questione per capire che quel dato (che non so come sia stato calcolato) è totalmente fuorviante. Per prima cosa, vai sul portale delle offerte e fai una stima della tua spesa: vedrai che ci sono offerte sul mercato libero che ti garantiscono un risparmio rispetto al tutelato (certo, ce ne sono anche molte di più care). Se vai a guardarti il prezzo al kWh della componente energia di quelle offerte troverai che è anche tre volte quello 0,067. Eppure anche le schede di confrontabilità confermano che le offerte migliori sul mercato libero sono più convenienti. Chi ha dunque ragione?
      Se non ti fidi né delle schede di confrontabilità né del portale delle offerte, cerca su internet il foglio elettronico con le stime della spesa dell’energia elettrica pubblicato periodicamente da ARERA, che poi sono i numeri che finiscono nelle schede di confrontabilità per la parte relativa al mercato di maggior tutela. Innanzi tutto vedrai come è variata la stima da ottobre 2022 a giugno 2023 (perché piace anche vincere facile usando come metro di paragone il prezzo del tutelato stabilito solo ieri, in un periodo di discesa dei prezzi… ma vediamo cosa costava anche solo 2-3 mesi fa, quando magari è nata l’offerta che stiamo confrontando, oppure facciamo il confronto con un’offerta del mercato libero altrettanto aggiornata!). In secondo luogo, se anche prendiamo l’ultima stima, ad esempio per il caso di tariffa residente con 6 kW, consumi annui di 6.000 kWh, troverai un bel 1.735,86€ (che peraltro se non ricordo male è pure una cifra imposte escluse). Bene, dividi 1.735,86 per 6.000 e vediamo che numero viene… Arrotondando 0,29 €/kWh! Altro che 0,067! Certo, anche il prezzo della componente energia pubblicizzato dai vari fornitori sul mercato libero è escluso imposte, costi fissi, ecc., ma se ti vai a prendere le varie schede di confrontabilità e fai lo stesso calcolo ti accorgerai che ci sono fornitori che costano meno dei tutelato, altri che costano di più, ma difficilmente troverai una differenza del 400% come pensi di aver evidenziato nel tuo messaggio qui sopra, a meno forse di non cercare le offerte placet più schifose possibile.

      Quindi, facciamo attenzione a sbandierate numeri a casaccio.

      • Il portale offerte è una baggianata per polli. Nell’ultimo anno ho fatto 3 volte una ricerca del migliore fornitore su questo sito fake e contattati tutte e 3 le volte il fornitore migliore la risposta ottenuta è stata che l’offerta mostrata sul portale offerte: non esisteva/ non si poteva applicare/ “la supercassolaconlioscapellamentoadestra”

        • E si vede che io sono più bravo a cliccare sul pulsante del mouse, dato che sono anni che uso quel portale come indicazione per stipulare contratti…
          Le leggi sì le condizioni? Perché se vuoi attivare contratti che sono chiaramente dedicati ad alcuni specifici clienti è abbastanza normale che magari quelle offerte non le trovi sui siti dei fornitori tra quelle attivabili da chiunque…

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