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Scooter elettrici a tre ruote, sempre più diffusi!

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Uno sguardo al mondo degli scooter elettrici che viaggiano su tre ruote. Una piccola nicchia in evoluzione, che corre al passo coi tempi puntando su affidabilità e sicurezza.

Le sperimentazioni nel settore degli scooter a tre ruote sono in voga da parecchi anni e anche se non se ne parla tanto, questi speciali veicoli hanno comunque il loro mercato. Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare del Piaggio MP3 o del Yamaha Tricity, giusto per citare due dei modelli di riferimento in quanto a design e prestazioni.

Senza dubbio parliamo ancora di una nicchia se paragonato al ben più ricco e variegato mondo degli scooter tradizionali. Ma comunque di una nicchia che continua a sfornare prodotti sempre più avanzati, richiamando su di sé l’interesse di una parte del pubblico appassionato.

La rivoluzione “elettrica” della mobilità sta investendo anche questo settore. Al momento sembra essersi focalizzata principalmente sul segmento commerciale (per il quale gli scooter a tre ruote sembrano adattarsi molto bene) ma sono già diversi i produttori che testano modelli per uso privato e quotidiano.

Zeway Swapper Triango+, tre ruote elettrico francese

Due ruote davanti o due ruote dietro?

Al di là dei gusti stilistici, la scelta di uno scooter a tre ruote si poggia su due pilastri principali: stabilità e sicurezza alla guida. Soprattutto i modelli che adottano le due ruote anteriori sono considerati assai pratici e versatili in strada, e grazie alla maggiore aderenza sull’asfalto, molto più stabili dei due ruote tradizionali.

Gli spazi di frenata si riducono e la ciclistica dedicata aiuta poi a riequilibrare i pesi, anche se, ovviamente, a causa dei volumi maggiori, si perde un po’ di agilità nel traffico.

Da qualche tempo vanno forte anche i modelli con le due ruote posteriori, che puntano tutto sull’ampia capacità di carico. Non a caso questi tre ruote si adattano perfettamente ad un uso commerciale, specie nel campo del delivery, dove vengono già utilizzati da diverse aziende di servizi.
Poste Italiane, ad esempio, nel suo percorso green ha scelto già da tempo i Pulse elettrici della Ligier per le proprie consegne.

Nato per il trasporto, il Ligier Pulse 3

Ideali per il trasporto

Come detto, in ambito zero emissioni, il fenomeno triciclo è ancora molto di nicchia, ma non per questo ignorato da alcuni brand leader di settore.

Honda, per esempio, propone da qualche anno il Gyro E (anche in versione Canopy, con tettuccio e parabrezza), modello con due ruote posteriori pensato per l’utilizzo lavorativo. Caratterizzato dall’ampio portapacchi posteriore, il tre ruote è spinto da un motore elettrico da 4,4 CV ed è stato tra i primi ad adottare l’Honda Mobile Power Pack, su cui verrà creato l’atteso standard di batterie condivisibili insieme alle altre Big giapponesi.

Anche il colosso Vmoto ha già in gamma una flotta dedicata al delivery e allo sharing (Fleet) che utilizza anche uno scooter a tre ruote, il VS3. Il triciclo ha un ampio piano di carico posteriore e un portapacchi anteriore e garantisce secondo la Casa fino a 100 km di autonomia a velocità urbana (45 km/h).

Detto della francese Ligier e del suo Pulse 3 in dotazione alle nostre Poste (con sistema di pendolamento brevettato), rientra nella famiglia dei più diffusi tricicli pensati per uso professionale anche l’AA Cargo della giapponese Aidea (il designer è italiano), con ampia capacità di carico e tettuccio di protezione. Una novantina i chilometri di autonomia dichiarata per singola ricarica.

L’Honda Gyro E in versione Canopy

Tre ruote per il privato: Qooder, Doohan, Zeway

Pensati più per l’uso privato, invece, i tricicli elettrici che adottano la doppia ruota all’anteriore. Di solito hanno design più curati e caratteristiche più avanzate per rispondere meglio ad un utilizzo stradale differente. Anche in questo campo la sperimentazione c’è e fa progressi.

Uno specialista degli scooter a 3-4 ruote come Qooder un paio di anni fa ha sviluppato un triciclo elettrico, il QVe, con doppia ruota anteriore e motore da 34 kW realizzato dalla californiana Zero.
Un modello avanzato che vanta il sistema proprietario di sospensioni idro-pneumatiche HTS a controllo elettronico, che permette al veicolo di inclinare simultaneamente tutte le sue ruote facendo comunque in modo che restino aderenti all’asfalto. Il basculamento può essere poi bloccato tramite un semplice pulsante elettronico durante le soste o il parcheggio.

Sono da qualche anno anche sul nostro mercato i tricicli Doohan iTango e iTank, rispettivamente un ciclomotore e uno scooter equiparabile ad un 125 cc. Piccoli ma efficaci stando ai numeri dichiarati dalla Casa cinese, con autonomie sopra i 100 km grazie alle doppie batterie di serie estraibili.

Di recente uscita, invece, lo Swapper Triango+ proposto dalla start-up francese Zeway, più muscoloso e potente, con i suoi 5 kW e velocità fino a 80 km/h. Anche in questo caso siamo di fronte ad un modello simil 125, con doppia batteria, tre modalità di guida e un apparato tecnologico di tutto rispetto.

Doohan iTango e ITank

Lo stile prima di tutto: X-Oto

Tra le novità più interessanti annoveriamo anche X-Oto, scooter a tre ruote elettrico molto stiloso dell’omonima start-up californiana, appena uscito negli Stati Uniti. In questo caso le due ruote tornano ad occupare la parte posteriore del veicolo: sono più piccole rispetto alla singola davanti e poggiano su un sistema di sospensione brevettata auto-stabilizzante. In sostanza gli americani promettono “pieghe” motociclistiche decise, con un’inclinazione fino a 45 gradi.

X-Oto ha un motore brushless da 4 kW, per raggiungere una velocità massima di circa 70 km/h. La batteria consente di percorrere fino a 72 km con singola carica, distanza che può essere raddoppiata ricorrendo alla seconda batteria opzionale. L’equipaggiamento, come ci si aspetta da un mezzo di ultima generazione, è completato.

Per farsi un’idea anche dei prezzi, un triciclo moderno come questo è venduto negli Usa a 7.499 dollari (circa 6.800 euro).

Su tre ruote con stile: X-Oto

Il trike vintage di Làmpago

Chiudiamo con veicoli che hanno sempre tre ruote, ma sono qualcosa di concettualmente diverso, i cosiddetti Trike. Mezzi dalla forma decisamente originale, metà-moto e metà-auto, a più posti, che hanno una loro storia e i loro fan.

Per rimanere all’attualità, è appena stata lanciata sul mercato una versione molto naif di un trike a due posti elettrico, prodotto dall’azienda turca EV Làmpago. Personalizzabile in tutto, dai colori della carrozzeria ai dettagli dei tessuti interni, questo triciclo sembra incastonato in una carrozzeria di automobile. Colpisce per il suo design vintage, con dettagli stilosi pensati ad hoc, come la piccola portiera di accesso, il rivestimento del sedile in pelle Chesterfield, la borsa portaoggetti posteriore o il copriruota di scorta.

Il nome, di ispirazione spagnola, significa fulmine. Una provocazione, visto che Làmpago va… decisamente piano. Velocità massima a 45 km/h e autonomie tra i 30 e i 50 km, con la batteria al litio da soli 1,8 kWh di capacità e il motore da appena 1 kW.

Insomma, ideale per chi vuole girare la città con calma, magari in dolce compagnia. Con stile, ovviamente.

Tutta l’originalità del Làmpago

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