Schiuma nella colonnine A2A per bloccare le ricariche: un gesto di boicottaggio che si è ripetuto per due volte in tre giorni. La denuncia su LinkedIn del n.1 di A2A e-Mobility e di Motus-e, Fabio Pressi.
Schiuma nella colonnine A2A, Pressi: “Non è solo un gesto incivile…”
Ecco quel che scrive Pressi, accompagnando l’immagine che abbiamo riprodotto sopra e qui a fianco: “𝗟𝗮 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗲 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶… Quello di oggi è qualcosa di più. Utilizzare della schiuma per bloccare una colonnina non è solo un gesto incivile: è un tentativo di ‘tappare la bocca’ a chi investe sul cambiamento. Gli stessi autori probabilmente non sanno nemmeno che i parcheggi in cui sono installate le colonnine CityPlug di a2a E-Mobility non sono riservati ai veicoli elettrici. Sono spazi aperti a tutte le auto, anche tradizionali. Non c’è quindi alcuna ‘penalizzazione’ della sosta.
Questo è l’unico motivo per cui riesco a spiegarmi un atto tanto vile. Quando il dibattito sulle nuove forme di mobilità degenera in manomissioni e intimidazioni, siamo di fronte allo specchio più chiaro della paura del cambiamento. Una paura che nasce dal non comprendere le opportunità, i benefici e il valore che queste tecnologie portano a tutti, non solo a chi guida elettrico“.

Povere ricariche: tra cavi tagliati e gesti come questo…
Non bastavano quindi i furbacchioni che imperversano in tutta Italia (e non solo) tagliando i cavi di ricarica per rivendere il rame all’interno. Il boicottaggio dell’auto elettrica assume costantemente forme nuove. I commenti su LinkedIn al post-denuncia di Pressi vanno in due direzioni. Da una parte c’è chi chiede di identificare e punire gli autori della bravata. Dall’altra chi constata, con amarezza, che questi gesti vandalici si ripetono cliclcamente con ogni innovazione tecnologica. Sarà…
Il problema è che quasi mai i responsabili di questi gesti vengono beccati. Per quel che riguarda il taglio dei cavi delle colonnine, per esempio, siamo a conoscenza di un’unica banda fermata dalla Polizia a Roma dopo un blitz criminoso a Ladispoli. Troppo poco.
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Siamo sicuri che non sia la schiuma che avevano alla bocca per invidia rabbiosa?
Purtroppo si, la schiuma che dice lei è idrosolubile.
Il poliuretano invece una volta solidificato non si scioglie nemmeno tirando una giaculatoria di bestemmie.
Per me siamo sempre nello stesso filone di contrasto in tutti i modi alla mobilità elettrica.
Tagli, schiume o quant’altro inventeranno nel futuro.
Ovviamente cercheranno di camuffare i motivi, ma siamo sempre lì.
Spendere dei soldi per fare un dispetto agli altri senza trarne alcun beneficio, è la definizione stessa di stupidità. La fortuna è che gli stupidi sono anche incostanti e quindi fatto alcune volte la cosa finirà li.
Un po’ come Fleximan, si organizzano delle fototrappole e una volta beccato si danno 20 anni di carcere come esempio
Ma se non te li danno neanche se ammazzi qualcuno.
Denuncia a piede libero ed il giorno dopo ricomincia a fare quello che vuole
A mio parere non si tratta di resistenza al cambiamento ma semplicemente di una protesta contro le imposizioni.
Il furto dei cavi, invece, è semplicemente fatto a scopo di lucro.
Da noi rubano anche le grondaie in rame dei cimiteri per lo stesso motivo
Imposizione di cosa? Se non vuoi usare l’auto elettrica non usarla, ma non danneggiare gli altri. Io mica vado in giro a incendiare i distributori di carburante perché riforniscono auto che con i loro scarichi contribuiscono a rendere l’aria sempre più irrespirabile…
Immaginatevi le reazioni se qualche “ambientalista” pirla facesse una cosa del genere a una sola bocchetta di benzina in tutta Italia…
“Ecco quel che ha scrive Pressi,”
Vi prego: un errore alla prima riga dell’articolo, anche no.
Corretto, grazie
In tal caso propongo di sdoganare la pena che nel fare west veniva applicata ai ladri di cavalli.
Le lancio un suggerimento.
Qualche annetto fa stavo “sigillando” con la schiuma i lati di una porta sezionale di un garage.
Il lavoro è venuto bene, ma per sbaglio me la sono spruzzata anche sulle mani.
Epic fail, sono riuscito a “liberarmene” definitivamente dalla pelle e dalle unghie solo due mesi dopo. (due mesi per davvero, non per iperbole)
Quindi chi ha compiuto il misfatto avrà le tracce addosso per altrettanto tempo alpiu.
Ha detto “per sbaglio”.
Se i vandali non hanno “sbagliato”, non hanno nessun segno di schiuma.
Quindi “ciaone!”
Sempre che sia stato pirla come me e non abbia messo i guanti in lattice. E ancora dovrebbe essersi sporcato, non per nulla il becco della bomboletta è molto lungo.
No, vabè, la schiuma poliuretanica è veramente da m34d3.