Scene di ordinaria ricarica di sabato sull’AutoBrennero

Scene di ordinaria ricarica in un sabato in autostrada. Con la frustrazione di Maurizio nel trovare colonnine occupate da chi riempie la batteria al 100%. 

                                           di Maurizio Ruffini

“Voglio raccontarvi di un episodio che mi è successo durante una sosta all’autogrill. Quest’anno, per le ferie estive, ho scelto una località di montagna, le splendide Dolomiti, zona tra Brunico e Dobbiaco. Vivo nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola e ho a pochi km splendide valli e montagne, ma l’Alto Adige è stupendo. 

scene di ordinaria ricaricaScene di ordinaria ricarica: partenza per l’Alto Adige con la Kona 64 kWh…

Partito da Verbania alle 8:30, con la Kona 64KWh alla volta di Valdaora. Previste circa 5:30 h. di viaggio per 460 Km. ABRP mi propone una sosta a circa meta strada, ma ormai da tempo uso l’app come consulente a cui non dò troppa retta. Decido le pause in base al traffico, consumi reali e necessità fisiologiche, anche perché il percorso autostradale farò dà diverse opzioni di sosta per ricarica. Inoltre, è la prima volta che percorro il Brennero (A22) con un’elettrica e so che è uno dei pochi tratti, se non l’unico, che offre ricarica in autostrada gratuite. Sono curioso di verificare la presenza, funzionamento, velocità ed altro. So che sarà difficile trovare posto, viaggio di sabato, siamo in un periodo di ferie e inoltre non ho necessita di ricarica gratuita. Ho un abbonamento flat e dai conti fatti farò fatica a consumare i KW acquistati, ma sono curioso e magari in futuro potrebbe tornarmi utile. Ho però la sensazione inconscia che mi pentirò.

scene di ordinaria ricaricaSulla A22, tra ricariche gratuite e a pagamento

Il viaggio presenta le difficolta che immaginavo: mini-esodo e traffico. Viaggio sempre con il cruise a 120/130, ma la velocità media sarà bassa. Arrivo in zona Peschiera e l’uscita mi dà coda, ma la corsia telepass mi permette di evitarla. Si prosegue per Affi, dove dovrei prendere la A22 e dove c’è il primo punto di ricarica gratuita all’ingresso dello svincolo. Ci arrivo verso mezzogiorno, c’è una stazione di ricarica Tesla con diversi stalli dedicati e altri due postazioni libere per 4 stalli di ricarica gratuita. Una stazione è fast ed una lenta, come temevo sono tutte occupate, tra cui una impegnata da una signora con una Twingo a cui faccio consulenza. Non sapeva come avviare la carica, in realtà molto semplice: basta infilare la spina, non necessita di tessere di convalida od altro. Riparto, non ho problemi di autonomia, entro in autostrada alla volta di un autogrill dove ci dovrebbe essere un’altra ricarica gratuita, ma la brutta sensazione non mi lascia.

scene di ordinaria ricarica
Una stazione di ricarica in Autobrennero (Credit foto: archivio Autobrennero spa).

Si lotta al coltello per occupare stalli liberi

Arrivo all’autogrill alle 12:30 ed appena entro mi rendo conto dell’errore fatto, dare sempre retta al subconscio. Sabato di ferie all’ora di pranzo è il delirio, si fa fatica ad entrare, non parliamo di parcheggiare, sono in coda. Poco avanti si libera un posto ed un automobilista che l’ha appena superato fa scendere la moglie per impegnarlo, mentre cerca di far manovra per entrare. L’automobilista successivo entra imperterrito a costo di investire la poveretta, col marito che in auto impreca vistosamente. Chiaro che siamo in una situazione limite, ma è uno dei motivi per cui apprezzo uscire dall’autostrada per le  pause. Ma ormai sono dentro, ho individuato le colonnine di ricarica, sono 2 stazioni di ricarica multiple DC/AC con 2 stalli ciascuna. Come immaginabile, la ricarica Dc è occupata da due auto, una ID.3 e una Kia Niro. Mi affianco alla Niro, vedendo sul display che la carica è al 90% ed il proprietario è accanto all’auto: immagino stia per sganciare.

Mi avvicino a un signore con la Kia che è già al 90% di carica…

Ed eccoci all’episodio che mi ha spinto a scrivervi. Abbasso il finestrino e chiedo conferma del fatto che sta per liberare la colonnina. Già lo sguardo mi fa capire che ho fatto una gaffe: mi risponde piccato che la colonnina gli da ancora 30min circa per terminare la carica al 100% e mi spiega che l’ultimo 20% è la fase in cui la carica rallenta notevolmente. Gli faccio presente che ne sono consapevole ed è il motivo per cui ho impostato sulla mai Kona, la carica DC con il limite al 80%. La risposta che ottengo è allucinante: deve fare ancora 300 Km e in autostrada, le stazioni di carica sono scarse e non ha intenzione di perdere tempo ad uscire per cercare una stazione. Non riesco a replicare, prendo e riparto. Ritorno in autostrada e raggiungo Trento, esco e in 5 min sono presso un centro commerciale con ricarica fast. Metto in carica alla massima potenza gestita dalla Kona, circa 75KW/h, mi accomodo ad un bar e mangio un panino ed una crema al caffè ottima (l’auto elettrica fa male alla dieta) In mezzora ho caricato a sufficienza per arrivare a destinazione (arriverò con 160 km di autonomia residua).

scene di ordinaria ricaricaScene di ordinaria ricarica: se mettessimo un tempo massimo di occupazione?

Ma torniamo al motivo per cui ho scritto, quanto accaduto in autogrill. Il proprietario della Niro era esasperato da una sosta estenuante sotto il sole. Non so con quanta batteria fosse arrivato, ma il tempo che ha trascorso per l’ultimo 20% è stato sicuramente superiore ai miei 30 min in cui ho caricato 33KWh. Ero deluso dal suo comportamento, ho dato per scontato che, avendo acquistato un‘elettrica, avesse le conoscenze necessarie per fare le scelte giusto. Evidentemente non è cosi. Non si può pretendere che tutti abbiano la stessa visione di come si usa un’elettrica. E se le fast charge in autostrada fossero programmate di default per fermarsi al 80%? Nella prima stazione di ricarica gratuita in A22, ho visto un cartello che intimava come sosta massima un tempo di 45 min, per dare la possibilità a molti di usufruirne. Non ho visto se il cartello c’era nella stazione successiva, ma se ciò è lasciato all’educazione della gente il rischio è che si verifichino episodi come quello che ho vissuto. L’elettrica non deve essere paragonata in tutto e per tutto ad un’auto tradizionale: è un limite ed una pretesa non necessari.

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TAG: Scene di ordinaria ricarica 

Visualizza commenti (119)
  1. Premetto che sono “elettrico” da qualche mese e trovo il servizio gratuito offerto da A22 lodevole visto il costo dell’energia in questo periodo. Ed è proprio perché gratuito che ci si dovrebbe autoregolamentare per usufruirne al meglio per tutti… le fast dovrebbero essere lasciate/condivise/concesse a chi arriva alla ricarica con la batteria scarica perchè mi è capitato di arrivare al casello di Affi (VR) con 30km di autonomia e trovare una ID3 collegata da 10 minuti con batteria al 85%, una seconda macchina in attesa che una volta liberato lo stallo ( la ID3 ha usufruito di tutta la ricarica di 45minuti) si è collegato partendo da un buon 50%.
    Capisco, quando non c’è nessuno in attesa, che occupare e sfruttare tutto il tempo a disposizione non arreca disagio a nessuno… ma se ci sono tre auto in attesa non è certo quel 10/15% in più che ti svolta la giornata.
    Personalmente ho lasciato la fast quando era il mio turno ad almeno un paio di persone che oggettivamente ne avevano bisogno pur se arrivate dopo. Buonsenso, a volte basterebbe questo.

    1. Sono d’accordo in linea di principio. Ma il buonsenso è merce rarissima soprattutto quando viene richiesto agli altri senza fare i conti con le esigenze degli stessi. Magari chi ricaricava partendo dal 50% aveva fretta e non poteva permettersi altre soluzioni….

      1. infatti…nulla da dire per chi ricaricava dal 50% che ha senso fare con la fast (gratuita) se non ci sono altre soluzioni.
        Ma trovare il modo limitare la ricarica fino al 80%/85% quando poi c’è una riduzione della velocità (a quel punto potrebbe bastare una colonnina lenta) potrebbe essere un modo smart per permettere più ricambio di auto.
        Chiaramente è noioso perchè devi stare in prossimità della colonnina senza permetterti il “lusso” di distrarti per i 45 minuti di ricarica.

  2. Concordo che probabilmente servono più colonnine presso le aree di servizio autostradali. Ma, devono anche essere a pagamento, altrimenti l’utente non è incentivato ad usare i punti di ricarica alla partenza e alla fine del viaggio. Se devo andare in vacanza sulle Dolomiti, gli hotel dotati di wallbox forniscono il servizio di ricarica a pagamento. Se presso le aree di servizio autostradali trovo il servizio di ricarica gratuito, ho tutto l’interesse a caricare al 100%.

  3. Mi sembra una follia. Il senso ci dobbiamo autorazionare i tempi di ricarica, così ce ne è un po’ per tutti. Più leggo questo blog e più mi convinco che i tempi per l elettrico in Italia non sono ancora maturi. Infrastrutture carenti, batterie poco capaci, assistenza inesitenti. È quasi come il passaggio dalle carrozze a cavalli alle automobili: ci misero 50 anni. Per l’elettrico ce ne vorranno altrettanti.

    1. Che noia. Fortuna che è venuto lei a dirci la sua opinione basata sul nulla.
      Ce ne faremo una ragione.

      1. Luca Dell'Oca

        Dai, magari però adesso sta buono altri 50 prima di tornare a commentare, visto che per ora è una follia parlarne.

    2. Bernardo+Panizzo

      Posso portare la mia testimonianza per una e-Golf che ha solo un 30 kWh disponibili e 40 kW di velocità di ricarica. Nell’uso quotidiano non ci sono problemi, anzi è più pratica di una termica perché non devi mai andare dal distributore, non se mai in riserva, la ricarichi sempre a casa di notte.
      Io alle Fast in un anno ci sarò andato 5 volte se è tanto e sempre andato tutto bene, si passa la tesserà a voilà la carica parte.
      Quella volta che ho trovato bolgia con coda in Autostrada è andata a finire che sono arrivato con più autonomia del previsto perché andando piano si consuma meno
      In altra occasione anche se c’era tanto traffico , uscendo dall’autostrada in una Ionity stranamente ho trovato libero, evidentemente ci sono ancora poche BEV in giro e quelle poche riescono a farsi bastare la carica della batteria
      Vedo che più passa il tempo più la situazione della fast sta migliorando e non peggiorando perché la velocità con cui nascono nuove Fast è maggiore dell’aumento del circolante BEV

  4. Maurizio parto dicendo subito di comprendere il tuo interrogativo, quindi che senso ha aspettare mezz’ora per un 20% quando in quel tempo puoi caricarne il 50%? Meno capisco chi parla di questa sorta di galateo elettrico, magari il signore aveva già provato, come l’autore dell’articolo, a fermarsi nei due autogrill precedenti e, trovandoli occupati, ha deciso di non rischiarsela ulteriormente e, anziché perdere quella mezz’ora a cercare un’altra colonnina ha deciso per chiudere lì il discorso. Piaccia o meno, credo che determinati comportamenti siano imputabili più alla condizione attuale della ricarica che non al solito ‘quello è un menefreghista’

    1. Guido Baccarini

      “Meno capisco chi parla di questa sorta di galateo elettrico” non è un galateo elettrico, è galateo e basta.
      Magari il signore aveva già provato a fermarsi nei due autogrill precedenti e magari bastava rispondesse all’educato Maurizio “porti pazienza, è il terzo autogrill che faccio, non mi fido”.
      Maurizio avrebbe ringraziato e avrebbe atteso o se ne sarebbe andato al fresco come poi ha fatto, senza pensare che tutti sono egoisti.
      Io li attribuisco al menefreghismo generico, siamo su Vaielettrico e ci stiamo occupando della sottospecie “menefreghismo elettrico”, fossimo stati su Vaicolliscio ci staremmo occupando di quello che nella balera si comporta come se fosse l’unico in pista e sgomita.

  5. Chiedo se il tipo che ricarica a il 100% ha violato qualche legge scritta. Perché se non lo ha fatto è inutile e stupido lamentarsi. Imparate a lamentarvi di chi non rispetta la legge.

    1. Nello Roscini

      c’è anche l’etica
      dimenticata da molti italiani
      molto più in voga in paesi più civili del nostro
      l’etica è quel comportamento che ti dice di fare la cosa giusta senza bisogno dell’ennesimia legge ..
      a prova di “idiota” che per paradosso si crede “furbo”

        1. Maurizio però poneva l’accento su una parte secondo me interessanrte. In questo caso abbiamo due situazioni.
          – L’ignoranza, la disinformazione. Forse alla persona non è stato spiegato/non ha capito questa caratteristica (per noi banale) del fatto che sia più veloce fare due 20-80 che un 20-100.
          – L’ottusità di non porsi nella situazione di chiedersi come mai uno si fosse preso la briga di andargli a parlare per dirgli una cosa simile. Il beneficio del dubbio. E certo forse questo puo’ rientrare nella “stupidità umana”.

      1. Bernardo+Panizzo

        Il problema dell’etica lo ritrovo anche nel mondo del lavoro, dove c’è chi fa male il proprio lavoro o consegna prodotti non fatti a bene, tanto li per li il cliente non se ne accorge, cliente che può essere un privato o anche a sua volta un azienda. Secondo me la mancanza dell’etica danneggia la nostra economia molto di più dei cattivi politici o delle cattive leggi. In pratica in Italia A frega B, B frega C e C frega A, tutti si credo essere stati furbi, ma alla fine viviamo male tutti

    2. Eh, benvenuto Alessandro nel mondo degli elettroboys. Qui ci sono leggi scritte ma valgono poco, valgono di più le non scritte. Quindi qualcuno litigherà con te se stai caricando sopra l’80% o ti controlleranno il sacchetto della spesa per vedere se, secondo il loro diritto e le loro leggi, tu hai usato la colonnina del supermercato impropriamente (comprare solo un pacchetto di chewing gum non è fare la spesa, non barare!). Ti obbligheranno a ricaricare sempre alla massima velocità possibile (guai a ricaricare in AC anziché in DC se disponibili alla stessa colonnina) e guai a ricaricare troppo: rischi di trovarti le gomme bucate e un biglietto minatorio sul parabrezza che minaccia te e i tuoi figli piccoli.

    3. E no scusami.
      Stava ricaricando gratis.
      Lo scrocco fino al 100% quando un’altra persona sta aspettando mi pare troppo.
      Io mi sarei tolto subito.
      Diciamo che perlomeno per una forma di solidarietà sarebbe stato più che giusto che cedesse il posto.
      Sì ma che parliamo a fare ci sono quelli che al supermercato si attaccano e ci lasciano la macchina per tutto il giorno…

  6. Mamma mia continuo a leggere commenti insensati, probabilmente non mi sono spiegato bene.
    Ci provo di nuovo.
    Non avevo necessità urgente di caricare, non mi sono arrabbiato, ne volevo che mi lasciasse libera la colonnina, ero basito che il poveretto si sottoponesse ad una (per me) tortura del genere, cioè stare a mezzogiorno sotto un bel sole ad attendere mezzora (oltre al tempo già trascorso per la ricarica più corposa, la classica 20%-80%) per un residuo 10%, Io non l’ho mai fatto e non lo faro mai, non sono masochista, difatti la mia ricarica me la sono fatta ad un bar non affollato, seduto, aria condizionata, il concetto è cha davo per scontato che chi ha un’auto elettrica è informato su quanto conviene fare per ottenere il massimo dell’efficienza in tempo di ricarica e tempo di percorrenza e cioè che N°2 ricariche dal 20% all’80% presso una colonnina Fast hanno una durata inferiore di tempo rispetto ad una singola ricarica 20% al 100%.
    Una considerazione finale ma che ritengo importantissima, non stava pagando per un servizio e di conseguenza avrebbe tutto il diritto di usufruirne come meglio crede.
    Il servizio è gratuito, messo a disposizione della comunità, è presente un cartello che prescrive una sosta massima di 45 minuti, ho letto che la colonnina dovrebbe sganciare in automatico, se fosse vero il personaggio avrebbe dovuto sganciare, attendere qualche minuto e riagganciare.

    Che tristezza però che traspare da molti commenti …
    ” Io faccio quello che voglio gli altri si ……”

    1. Effettivamente, nel corso dei vari commenti, io ho frainteso. Grazie per i chiarimenti e spiegazioni aggiuntive.

    2. Caro Murizio, questa Tua ultima spiegazione chiarisce il Tuo pensiero, e credo che molti saranno della Tua stessa opinione, me compreso.
      Devo però aggiungere che alcuni commenti legati alla presunta “stupidità ” del soggetto siano da rimandare ai relativi mittenti. Quanto vediamo un comportamento di qualcuno che differisce dal nostro lo misuriamo secondi il nostro pensiero e le nostre esigenze senza valutare le reali motivazioni altrui.
      Nello specifico il soggetto era
      consapevole del maggior tempo di attesa per il 20% mancante. Se sceglie di farlo, ed è consapevole, non si può considerare “stupido” forse ha esigenze che gli impongono quest’attesa.
      Non ha violato nessuna regola e niente di etico, come scrive qualcuno…
      La proposta di Maurizio, di regolamentare la ricarica fast gratuita all 80%, potrebbe essere una soluzione che calma gli animi…
      In tutta questa vicenda quello che emerge è la necessità di un maggior numero di punti di ricarica.

      1. Luke non posso fare a meno di segnalarti 2 grosse imprecisioni che invalidano tutto il tuo ragionamento:

        1)”Non ha violato nessuna regola e niente di etico” sbagliato perchè ella colonnina in questione c’è un bel cartello che indica la regola che la singola ricarica non può durare liquidi 45 minuti e dato che il signore aveva ancora 30 minuti ed era già all’80% vien da se che aveva già finito i suoi 45 minuti e d’atto partire una seconda ricarica…. perchè la colonnina dopo 45 minuti si ferma ma i “furbi” non fanno altro che sfilare il connettore e rinviarlo facendo ripartire il timer senza passare il turno all’utilizzatore successivo… quindi il tizio avoglia se viola a una regola ma semplicemente se ne fregava….
        2)  “il soggetto era
        consapevole del maggior tempo di attesa per il 20% mancante. Se sceglie di farlo, ed è consapevole, non si può considerare “stupido” forse ha esigenze che gli impongono quest’attesa.” Sbagliato anche questo perchè non ci può essere alcuna esigenza che ti IMPONE di ricaricare l’ultimo 10% alla colonnina fast in DC dato che li affianco c’è ne sono altre in A.C. da 22 Kw… se hai esigenza di ricaricare fino al 100 % l’ultimo 10% lo devi ricaricare in queste seconde colonnine che sono li apposta per servire chi non può o non vuole sfruttare la velocità della fast.

        Come sempre per giudicare una situazione bisogna conoscerla…..
        Se jo ho detto ciò che ho detto nell’intervento iniziale è perchè conosco la situazione e so che non esiste motivo per cui uno si può abrogare il diritto di occupare in quel modo la colonnina

    3. Due domande con gli attuali rincari dell’energia elettrica cosa costa ricaricare un’elettrica oggi, 27 agosto 22?
      Per quanto tempo credete resteranno disponibili ricariche gratuite?

  7. Michele Soldo

    2% di auto elettriche circolanti e questi hanno già il coltello tra i denti,per la ricarica.
    Voglio vedere quando ci sarà il 20% di auto elettriche…🤣🤣🤣

    1. Guido Baccarini

      Pensi quando ci sarà il 20% di auto termiche e i distributori di benzina saranno più rari di un distributore di metano in Basilicata.
      Oggi chi passa all’elettrico ha qualche disagio. Domani, quelli che fieramente si oppongono per motivi ideologici e non economici, subiranno trattamento peggiore: perchè la benzina nel tuo garage, non la puoi avere, la corrente sì.
      Cheers.

      1. Cristiano Nardini

        Per legge può essere stabilita una data oltre la quale non produrre più auto termiche ma non per chiudere tutti i distributori lasciando ferma 4/5 degli italiani. Tutto il sistema economico crolllerebbe.

        1. Non sarà una legge a far chiudere i distributori ma semplicemente il fatto che calerà il numero di utilizzatori… non istantaneamente nel 2035 ma visto che le termiche verranno abbandonate dalla massa ben prima semplicemente perchè già ora i piani della maggior parte delle case costruttrici prevedono di smettere di produrre i motori termici ben prima della scadenza di legge è verosimile che se non nel 2035 al massimo nel 2040 il parco auto termico circolante sarà rimasto una piccola frazione rispetto all’attuale….
          Quindi secondo te in questo scenario i distributori resterebbero aperti per vendere 1/10 dei litri che fanno oggi? Come potrebbero far quadrare i conti e non andare in deficit??? Certo se chiè ancora restato al termico sarà disposto a pagare la benzina 10 volte più di oggi (in modo da moltiplicare i margini dei benzinai di 10 volte oltre a coprire l’aumento di tassazione che vi sarà) si potrà ottenere di non avere una chiusura di massa altrimenti sarà inevitabile non per una questione di obbligo di legge ma semplicemente perchè non sarà più profittevole a livello economico oer qualsiasi compagnia tenere aperti migliaia di distributori dove ognuno vende poco o nulla….

  8. ma quante assurdità mi tocca leggere.
    sono ad una colonnina, (gratuita o non) e sto caricando l’auto, fino a che non ho raggiunto il limite max di ricarica da li non mi muovo. altro che dovere, cordialità, buonsenso, colonnine che staccano dopo 45 minuti….state scherzando vero? adesso per fare il pieno all’auto devo anche stare attento di nn far perdere tempo ad altri.
    quinid voi se andate al ristorante, ed è tutto pieno, chiedete alla famiglia seduta di non mangiare il dessert e di lasciargli il posto perchè voi non avete ancora mangiato…..poi fatemi sapere il buon senso dove ve lo ritrovate.

    1. Alessandro D.

      Nella mente mi frullava la scena di uno che è al bar ed è in attesa di fare la sua consumazione e si rivolge al tizio che è davanti a lui e sta bevendo il caffè intimandogli di bere soltanto l’80% del suo caffè perché in fondo l’ultimo 20 per cento non serve poi così tanto e può comunque bersi un’altro caffè al prossimo bar. 🤭🤭🤭
      Vedo che non sono l’unico a cui è venuto in mente questo tipo di discorso😂😂😂

      1. Oltre a non conoscere l’uso degli apostrofi nella grammatica italiana non riesci nemmeno a capire che il paragone sarebbe sensato solo se il fantomatico bevitore di caffè occupasse l’unico posto al bancone bevendo il 20% in un’ora rispetto al restante 80% di caffè in 20 minuti. Tu attenderesti un’ora per il tuo caffè in quelle condizioni? Lo riterresti un comportamento educato?

        Dai su… non è difficile… poi certo capisco che vi piaccia trollare… ma che noia….

        1. Alessandro D.

          Sto usando il “dettatore di testi”, il quale scrive un po’ quello che vuole lui. In effetti mi accorgo che ha infilato un apostrofo di troppo. Temo che però ru non abbia capito che il tutto era per farci un sorriso. 😉

          1. Guido Baccarini

            Io l’avevo capito.
            A parte essere un pazzo a cui piace l’odore della miscela la mattina e avere l’abitudine, anche quando cammina per casa in pantofole, di fare le curve piegando la gamba e sfiorando il pavimento col ginocchio, non è un troll!

          2. Chiedo venia allora. Non avevo capito la battuta, visto il tenore medio dei commenti che abbiamo letto. Ti devo un caffè. Tutto però, non l’80%! 🙂

        1. Alessandro D.

          In effetti rileggendo mi era sfuggita la questione della ricarica gratuita. Perdonami, sono in vacanza. 😂 passo il tempo correndo dietro ai bambini, che in sti giorni sono particolarmente intenibili. 🤕😂

          1. Guido Baccarini

            “correndo dietro”: dura, eh? Ma poi crescono. E prendono la patente. Allora sì che l’espressione “correndo dietro” prende una piega….

          2. Alessandro D.

            Durissima Guido!😂 i figli vanno fatti da giovani e quando è arrivato il secondo avevo quasi 41 anni. 😂

        2. Finalmente qualcuno che lo dice!!!!

          E poi è un fatto di buon senso e buona educazione.
          Anche quando Faccio carburante faccio di tutto per fare prima possibile…

    2. Esatto, hai perfettamente ragione. A questo punto anche al Supermercato, se ho solo 2 articoli in mano, alla cassa mi metto a litigare con tutti quelli davanti a me con il carrello pieno pretendendo di passargli avanti. La lamentela dell’utente che ha raccontato il suo viaggio con l’unico scopo di lamentarsi per la colonnina occupata da qualcuno che ha deciso di caricare al 100% non ha alcun senso. E la cosa simpatica è che è pure andato a dirgli che avrebbe dovuto liberare la colonnina perché aveva raggiunto l’80%, io l’avrei mandato a quel paese.

      1. Leggendo i vari commenti mi sono reso conto che probabilmente non sono stato chiaro nell’esprimere il mio pensiero. Ci provo di nuovo.
        Non avevo necessità urgente di caricare, non mi sono arrabbiato, ne volevo che mi lasciasse libera la colonnina, ero basito che il poveretto si sottoponesse ad una (per me) tortura del genere, cioè stare a mezzogiorno sotto un bel sole ad attendere mezzora (oltre al tempo già trascorso per la ricarica più corposa, la classica 20%-80%) per un residuo 10%, Io non l’ho mai fatto e non lo faro mai, non sono masochista, difatti la mia ricarica me la sono fatta ad un bar non affollato, seduto, aria condizionata, il concetto è cha davo per scontato che chi ha un’auto elettrica è informato su quanto conviene fare per ottenere il massimo dell’efficienza in tempo di ricarica e tempo di percorrenza e cioè che N°2 ricariche dal 20% all’80% presso una colonnina Fast hanno una durata inferiore di tempo rispetto ad una singola ricarica 20% al 100%.
        Una considerazione finale ma che ritengo importantissima, non stava pagando per un servizio e di conseguenza avrebbe tutto il diritto di usufruirne come meglio crede.
        Il servizio è gratuito, messo a disposizione della comunità, è presente un cartello che prescrive una sosta massima di 45 minuti, ho letto che la colonnina dovrebbe sganciare in automatico, se fosse vero il personaggio avrebbe dovuto sganciare, attendere qualche minuto e riagganciare.
        E infine perché avrebbe dovuto mandarmi a quel paese, non l’ho offeso, ho chiesto con garbo, mi ha risposto un po’ meno garbatamente, ne ho preso atto e sono andato.
        Per me l’educazione è ancora un valore fondamentale ed un dialogo pacato altrettanto.

          1. Ma non è forse anche solo lo specchio di un problema più generalizzato? La gente sta a commentare sui social “chiacchierando” con chiunque ma ha PAURA o si infastidisce se qualcuno gli rivolge la parola “alla vecchia maniera”!

            La prima volta che ho provato una Tesla ero a Toronto, in Canada, e al supercharger un altro proprietario, in carica, mi ha osservato, ha capito che ero un po’ impacciato e mi ha spiegato la questione del lasciare uno stallo libero e poi ci siamo fatti una amabile chiacchierata su com’era la situazione BEV in Ontario.

            Altrochè rispondere scocciato se qualcuno “osa” rivolgerci la parola….

            Tutti guardano e ridono al piccolo schermo di fronte a loro e riservano il loro peggio per chi sta fisicamente vicino a loro. 🙁

          2. Luca Dell'Oca

            @Endyamar esattamente come molti commenti aggressivi su questo forum credo sparirebbero se ci si incontrasse di persona, dietro al monitor molti sono leoni da tastiera.

    3. Certo mio caro Matteo italiano medio(cre). 🙂
      E’ proprio di te che si parla quando si scredita il nostro paese. 🙂
      Scommetto che è tuo diritto saltare le file, accaparrarti tutto il buffet del matrimonio, tutti i gadget che trovi agli eventi…
      Tanto è tutto gratis e tu devi fare il cacchio del comodo tuo fregandotene degli altri. Mi pare giusto.
      Sei anche quello che in autostrada si piazza attaccato al posteriore zigzagando e lampeggiando perchè anche la strada è TUA e il TUO TEMPO è sacro.

      Ti svelo un segreto.C’è gente che se il ristorante è l’unico della zona, è pieno e vede gente in attesa di un tavolo da diverso tempo, magari un pensiero del tipo “dai alziamoci che quelli, poverini, attendono da 20 minuti” lo fa. E lo fanno perchè guardano oltre il proprio naso. E quando saranno loro in attesa di un tavolo nell’unico ristorante nella zona, magari qualcuno farà a sua volta lo stesso pensiero.
      Tu invece uscirai dal ristorante, sbattendo la porta incazzato perchè i gestori non ti hanno voluto aggiungere un tavolo tirato fuori dal nulla appositamente per Sua Santità Matteo l’Italiano Medio(cre).

      Invece di stare a commentare sui siti…. viaggiate, vi prego. Andate in giro a scoprire che non esiste solo il vostro paese e i vostri amici al mondo.
      Ma tanto.. Matteo non cambierà. Speriamo che qualcun altro venga stimolato da questi commenti. 🙂

      1. Non posso che condividere il tuo pensiero,
        Forse io avrei solo chiesto quanto gli manca.
        Detto questo l’educazione non fa parte di molti/troppi!!, E ma se capita dietro qualcuno carico il necessario e me ne vado.
        Ma il problema è un’altro è GRATIS allora si deve approfittare per risparmiare quanto?? 10€? Sono dei pezzenti e basta

      2. Carissimo Endyamar, fammi capire una cosa, mi dai del mediocre ma poi usi un avatar di un pagliaccio che tutto rappresenta fuorchè la ragione. mi fai morire dalle risate, dai ti prego, continua….

        1. Beh se la tua argomentazione è l’avatar che uso (che se ci tieni, lo uso perchè amo il personaggio di fantasia che rappresenta, che ritengo essere uno dei migliori esempi di caratterizzazione di un personaggio caotico) confermi l’italiana medio(crità). 🙂

    4. Guido Baccarini

      Doccia nello spogliatoio della piscina: aspetto 1 ora e 20 perchè il tizio dentro si sta depilando con una pinzetta il petto mentre canta a squarciagola “All’alba vinceroooooooo”
      In posta per ritirare una raccomandata, quello davanti a me sta raccontando la storia della sua vita allo sportello, 55 minuti di litigi con la madre e la moglie.
      Alla cassa in supermercato, quello davanti a me impila le scatolette di pomodoro cercando di fare un tetris, 35 minuti per vuotare il carrello: lo stesso che avevo trovato al banco salumi che si è fatto assaggiare 22 tipi di salume prima di decidere di non prenderne nessuno.
      Autolavaggio, il tipo prima di me, sdraiato sul tetto della macchina, sta alitando su ogni alone mentre amorevolmente accarezza la carrozzeria. Quando credo che abbia finalmente finito, tira fuori la pelle di “mamma di Bambi” e comincia a strofinare eroticamente la vernice.
      Sportello informazioni ASL, quello davanti elenca la lista dei suoi malanni, dalla piorrea all’alluce valgo con elencazione di tutte le visite che ha fatto mentre lei deve chiedere dove andare a fare l’ecografia all’addome, con la vescica piena che sta per scoppiare.
      Dal barbiere stanno discutendo da 50 minuti se fosse rigore o meno e intanto lei sta morendo di caldo con il telino addosso pronto a lavarsi i capelli fissando il soffitto.
      Un’auto arrivata al 97% carica 1% ogni 7 minuti, per cui per fare il restante 3% con cui potrà percorrere 20 km impiegherà 21 minuti. In quei 21 minuti io potrei caricare a sufficienza per fare 300 km.

      Lei non direbbe niente a nessuno, vero?

      1. I suoi esempi sono affini al caso in cui il tizio alla colonnina dopo aver caricato al 100% abbandona l’auto alla colonnina per un’altra ora per farsi i cavoli suoi. Se invece carica al 100% e poi se ne va subito via non capisco che motivo ci sarebbe per lamentarsi del suo comportamento. Fino a che l’auto davanti a voi è in carica c’è poco da lamentarsi, voi con la ev dovete fare la coda e muti. Non mi sembra che abbia ingiustamente portato via tempo a nessuno. Non è che siete stati voi a tagliare le gomme della i3 all lidl per caso?

        1. Guido Baccarini

          Ma Maurizio (autore testo) non si è lamentato col tizio! Ha solo fatto una domanda… è il tizio che sta sotto al sole per mezz’ora…

        2. Guido Baccarini

          L’esempio di quello che sotto la doccia si depila cantando, è analogo: finchè lui fa qualcosa che si fa in una doccia, non sta facendo niente di male. Solo se chiudesse l’acqua e rimanesse lì a guardarsi dei Tik-Tok, sarebbe in torto.
          Così come chi scarica una singola bottiglia d’acqua dal carrello, una alla volta, delle 12 casse cha ha preso o le 32 matite, sta semplicemente scaricando il carrello: nel peggiore dei modi, ma lo sta facendo.
          O quello che asciuga la macchina nell’autolavaggio.
          PS: mai caricato ad una colonnina gratis in vita mia, non so nemmeno se ce ne siano qui dove abito.

  9. Comunque se ci fosse un distributore di benzina in autostrada che erogasse gratis… la fila di termiche in coda sarebbe parecchio più lunga di quella descritta nell’articolo.
    Anche io sarei in coda! Oggi ho fatto il pieno di gasolio e ho pagato 141 euro!!?!

  10. Ma scusate, é come se io possessore di macchina termica non posso fare il pieno perché c’è gente dopo di me che deve fare rifornimento….

    1. Non proprio…. se vuoi fare questo paragone lo puoi fare ma devi immaginarti uno che si ferma ad una pompa di benzina e pretende di fare il pieno riempendo l’ultimo 20% del serbatoio con la pistole da cui esce la benzina goccia a goccia e non alla sua massima velocità, cioè a svariati litri al minuto…
      Adesso immaginati questa scenetta e dimmi quanto durerebbe questo ipotetico automobilista alla pomla di benzina prima che qualcuno gli dia un bel calcio nel didietro e gli dica di smammare….

    2. Enrico Ambrosini

      Si parla di ricarica gratuita. Sei sei a pagamento puoi stare quanto vuoi, tanto il gestore ti mette in conto anche i minuti di sosta. Un mio conoscente ha lasciato la macchina attaccata alla colonnina tutta la votte, con la scusa che abita a due passi, la mattina quando ha ripreso la macchina si è accorto di aver pagato più di sosta che di ricarica e si è pure arrabbiato…

  11. Una soluzione potrebbe essere adeguare le tariffe in base alla velocità di ricarica, o in alternativa alla percentuale della batteria.
    Nel primo caso si evita che l’autista abbassi la velocità di ricarica (per esempio perché intenzionato a lasciarla per molto tempo, tipo lavoro, evitando così di raggiungere il 100% troppo rapidamente e dover spostare l’auto pena una sovratariffa di parcheggio fine-ricarica).
    Nel secondo caso si suggerisce alle persone che quando si supera il 80/90% devono ripartire, altrimenti la tariffa aumenterà in modo lineare fino al 100%.
    Una soluzione tecnica insomma si può trovare, al contrario il problema della cortesia e della “partecipazione” rimane irrisolto.

    1. Rischiando come side effect la penalizzazione degli utenti più poveri. E’ noto infatti che le auto più costose hanno sia batterie più capienti e sia sistemi a 800 o 900 volt o comunque più veloci, capaci di ricaricare a velocità più alte. In questo modo il precario con la e-up che ricarica max 40 kw in DC rischia di pagare molto più del milord con la Porsche Taycan S Turbo che ricarica 270 kW in DC …

      1. Non proprio: perché già questo avviene con il rifornimento alla pompa autostradale che costa di più. Se avessi ragione sarebbero usate solo dai “ricchi”.
        E poi le colonnine elettriche (a differenza delle pompe) possono riconoscere l’auto che stanno rifornendo.
        Ripeto che le soluzioni tecniche si trovano.

  12. Buongiorno a Tutti,
    premetto che non ho un veicolo elettrico e quindi non ho esperienza nelle ricariche, spero di non dire troppe stupidaggini.

    Mi domando se sia eccessivamente complicato sviluppare colonnine di ricarica un po’ più “smart” in grado di gestire ricariche multiple in parallelo (non sto parlando delle colonnine AC 2x22kw)

    Una colonnina DC in grado di erogare 150kw o più potrebbe servire più stralli di ricarica contemporaneamente con delle priorità.
    Il primo utente a collegarsi avrebbe la massima priorità e gli sarebbe permesso di assorbire tutta la potenza che il suo veicolo può accettare, il secondo utente a collagarsi avrebbe la possibilità di assorbire tutta la potenza eventualmente residua e così via…

    Quando il primo utente completerà la ricarica o comunque se il suo assorbimento diminuisce (ricarica che raggiunge l’80%, batteria che si riscalda), l’accresciuta potenza residua sarà nuovamente ridistribuita in base all’ordine di arrivo agli altri utenti.

    Per il primo utente non cambierebbe assolutamente nulla in termini di potenza disponibile, tutti gli altri utenti potrebbero avere prestazioni degradate inizialmente finché non tocca a loro essere i primi.

    In questo modo la potenza assorbita dalle colonnine sarebbe massimizzata.
    Questo sarebbe ancora più vero con colonnine più potenti.

    Bruno

    1. Guido Baccarini

      “Una colonnina DC in grado di erogare 150kW o più potrebbe servire più stralli di ricarica contemporaneamente con delle priorità.” implica avere più cavi di ricarica, però, cioè avere già uno stallo differente. Le ricariche in DC hanno il cavo incorporato, quindi è uno stallo a tutti gli effetti, non basta aggiungere una presa e io mi attacco con il mio cavo da 7 metri stando in coda al tuo veicolo.
      Qualcosa di simile in realtà accade già.
      Ci sono stazioni di ricarica che hanno 8 colonnine da 250kW contemporanei: significa che sono alimentate a 2MW, altre che invece hanno una potenza complessiva di 1MW, vuol dire che possono sì ricaricare contemporaneamente 8 veicoli ma complessivamente non possono superare il MW (mediamente 125kW a stallo). Dato che difficilmente i veicoli sono allo stato di carica tutti uguale (il SoC), ci sarà qualche veicolo scarico che può attingere anche 250kW (perchè quando la batteria è molto scarica ha una velocità di carica molto alta) e ci saranno veicoli già al 70% che invece possono digerirne al massimo 40kW, statisticamente non è necessario garantire la piena potenza contemporanea a tutti gli stalli, ne basta di meno. Gli ultimi SuperCharger Tesla sono tutti di tipo V3, quindi da 250kW e per TUTTI gli stalli contemporanei, ma una parte di loro garantiscono quella velocità soltanto per la metà degli stalli contemporanei, che sono gestiti a coppie e numerati con lettere: A1 e A2, B1 e B2 etc. Se due si attaccano ad A, la potenza per A è di complessivi 250kWh da dividere in due, statisticamente uno farà magari 150 e l’altro 100 o anche 200 e 50.

      1. Grazie Guido per il chiarimento.
        Interrare 7 metri di cavo per poi sbucare 7 metri più in là con un altro cavo non lo vedo un grosso problema, credo basti un piccolo scavo come si fa già per la fibra ottica (ok bisognerà fare un cavo un poco più spesso ma sarà comunque più conveniente che installare una ulteriore colonnina)
        Però non ho capito una cosa: la gestione degli stalli A1, A2, B1, B2 è una cosa che fa solo Tesla o si trova già nelle colonnine singole fast charge degli altri operatori (come be-charge o enel-x)?

        Ribadisco che non sono utente “elettrico” quindi forse faccio domande stupide, ma il “problema” della ricarica lo avverto particolarmente visto che il mio utilizzo tipico è “80km al giorno per gli spostamenti casa-lavoro giornalieri, 300-400km in giornata 2 volte al mese nel weekend, 1200km una o due volte l’anno su più giorni” e il mio budget, con molta fatica, potrebbe arrivare al massimo all’ID3 da 58kwh.

        Forse dovendo sostuire la mia Seat Ibiza gasolio euro 5 di 12 anni (~250.000km) dovrei puntare ad un hybrid-plugin (anche se al momento i prezzi sono veramente alti)?
        Per inciso, nel 2010, la mia Seat Ibiza TDI90 era costata 13.100€ grazie allo sconto in concessionaria.

        Bruno

        1. Guido Baccarini

          Bruno, “Interrare 7 metri di cavo per poi sbucare 7 metri più in là con un altro cavo non lo vedo un grosso problema, credo basti un piccolo scavo come si fa già per la fibra ottica ” stai descrivendo di fare DUE colonnine…. non è più semplice? Una colonnina consiste essenzialmente in un trasformatore (entra AC, esce DC) e da una elettronica di controllo più il cavo. Quelle non-Tesla hanno il display per colloquiare con l’utente e fare partire la carica, ma non è strettamente necessario. Alla fine il costo di averne due piuttosto che una con due cavi è il medesimo, dato che dovresti avere comunque due trasformatori e due elettroniche di controllo.

          80 km al giorno o 300/400 km “in giornata” sono compatibili tranquillamente con anche meno di una ID.3 da 58kWh. Il problema nasce quando DEVI fare più dell’autonomia della macchina in singola tratta e devi necessariamente fermarti in viaggio. Se ricarichi all’arrivo o prima della partenza per il ritorno, significa che puoi farlo con relativa calma, non sei vincolato alle Fast, una colonnina in AC da 11kWh impiega 5 ore per caricarti completamente, non è un tempo impossibile se sei a destinazione e stai facendo altro. E di colonnine AC da 11kW ce ne sono davvero tante già oggi, basta informarsi sui luoghi più frequentati (casa di villeggiatura, parenti, etc.).
          La domanda fondamentale, in questo momento, è: puoi ricaricare a casa comodamente? Garage o cortile? se la risposta è sì, allora farei direttamente il salto ad una BEV, se la risposta è no, non puoi caricare nemmeno una ibrida plug-in. Consiglio la lettura dei vari commenti qui su Vaielettrico negli articoli che si sono occupati delle ibride per chiarirsi le idee, ovviamente al netto dei “talebani” da entrambe le parti!!!

    2. Mi vedo già la scenetta, col poliziotto che entra nel ristorante e trova un esagitato bloccato a terra. “Cos’è successo?” chiede al ristoratore. “Niente, all’improvviso mentre mangiava è scattato verso l’uscita come una saetta, senza pagare. E ha anche lasciato metà pollo nel piatto”. E l’esagitato, bloccato a terra da 2 energumeni “la ricaricaaaaaa!!!! E’ finita prima del previstoooooo!!!! Lasciatemi andare, devo liberare lo stallooooooo!!!!”.

  13. Non ha senso pretendere che chi sta ricaricando alla colonnina se ne vada prima del 100% di ricarica per far spazio agli altri. Avrà magari faticato anche lui a trovarne una libera e avrà pianificato il suo viaggio come fanno tutti con le ev. Mi vengono in mente alcune domande per gli esperti. Quando qualcuno vi fa notare che dal benzinaio ci resti 5 minuti per 800 km di autonomia non rispondete che con l’ev è la stessa cosa e che in 10 minuti ricarichi e vai? Non avete considerato che magari anche se voi ci state 10 minuti quello che la sta occupando prima di voi ci mette 3 ore? Quando fate i calcoli dettagliati della differenza di costo viaggio tra ev e termica perché non considerate anche i costi delle merende forzate in attesa della ricarica? Mi viene da ridere leggendo di questi problemi quando ancora le auto elettriche in circolazione le conti sulle dita di una mano, non voglio neanche immaginare come sarà in futuro.

    1. Guido Baccarini

      @Cvcekd
      Non dimentichi che qui si parla di ricariche in viaggio su colonnine Fast. E poi bisogna fare un distinguo (non è un artificio retorico) tra soste necessarie alla macchina e soste necessarie agli occupanti umani: queste ultime NON contano, perchè le BEV, a differenza del rifornimento di carburante, NON prevedono la presenza del guidatore. Se mi fermo in autostrada perchè devo fare rifornimento E fare la pipì E prendermi un caffè, prima riempio il serbatoio (o svuoto la vescica, dipende dall’urgenza!) POI faccio l’altra attività. E fare rifornimento in autostrada NON sono 5 minuti, soprattutto in orario di punta. Con la BEV il rifornimento avviene MENTRE faccio la pipì e prendo il mio eventuale caffè.
      Se invece mi sono fermato per necessità della macchina, allora il discorso è reale e concreto, non certo 3 ore, ma un’ora sì, è possibile. E come ho già scritto sotto, fare 20%-60% due volte (+40% ogni volta) richiede MENO tempo (sensibilmente meno) che fare 20-100%, oltre a dare meno fastidio agli altri utenti: è una questione di abitudine, intelligenza e conoscenza (elementare, ma si sa che una certa % di utenti non sa nemmeno la differenza tra benzina e gasolio e se non ci fosse il bocchettone diverso almeno in un senso…)
      E poi occorre distinguere anche per tipologia di macchina: con una Tesla, le ho riportato dati reali, in 15 minuti esatti carichi il 48% di batteria, macchine come Kona, ID.3, Ioniq etc. hanno profili di carica simili, sarà uguale nelle macchine elettriche del futuro anche di categoria inferiore, perchè rapidamente tutte si allineeranno verso l’alto. In questo momento non è vero per Zoe o Twingo o Corsa E, insomma, le piccoline (e non tutte hanno la ricarica in DC, chi ce l’ha solo in AC deve necessariamente rassegnarsi, ma è anche vero che qui parliamo di Fast DC)
      Oggi le BEV sono lo 0,3% del parco circolante ma è da pochissimo che hanno iniziato a mettere stazioni di ricarica autostradale, siamo praticamente all’anno zero, non mi fascerei la testa anticipatamente, semplicemente per una cinica considerazione economica: gruppo ENI, BP, etc. si sposteranno loro, sempre più attivamente, sul business delle ricariche, se vogliono sopravvivere. Perdere anche solo il 20% del fatturato per certi gruppi è insostenibile. C’è un nuovo mare in cui pescare e il primo che arriva accumula un vantaggio che gli permetterà di resistere meglio nella futura lotta. Io sono ottimista soltanto perchè so che qualcuno non vuole perdere guadagni: cosa muove il mercato, se non i soldi?

      1. “20%-60% due volte (+40% ogni volta) richiede MENO tempo (sensibilmente meno) che fare 20-100%”.

        Vero però non è sempre piacevole fare 2 soste anziché una. In un viaggio lungo, io potrei anche voler programmare un’unica sosta anziché 2. Tra l’altro, se faccio un’unica sosta, posso ottimizzare il tempo facendo pranzo e bisogni, se spezzo a metà che faccio, mangio il primo alla prima volta e il secondo alla seconda sosta? Il primo piatto alle 12:30 e il secondo piatto alle 15:00? La prima volta esco dall’auto e la seconda devo di nuovo devo uscire e visitare un altro autogrill? O devo restare in auto col clima acceso o fare visita alla colonnina amena?

        Dal punto di vista del tempo complessivo, delle prestazioni e della netiquette è come dici tu; dal punto di vista della praticità non è detto, magari la sosta unica può risultare molto più congeniale e pratica, perché vado ad incastrarla in un “tempo morto naturale” o meglio sfruttato.

      2. Mi permetto, sperando di non essere bannato per aver osato…. visto che viene nuovamente proposto il paragone con i tempi di rifornimento delle termiche, mi chiedo perché, una persona che ha 800 km di autonomia, possa sentire il bisogno di rifornirsi in autostrada…. dove non è un segreto che i costi sono enormemente più elevati. Spero di non ottenere le solite risposte scomposte… perdonate

        1. Quindi ai distributori in autostrada non ci si ferma nessun automobilista secondo lei??
          Infatti non ci si incontra mai nessuno a fare rifornimento, specie negli esodi estivo che se vuoi fare rifornimento c’è una fila che un altro pò arriva fino dentro l’autostrada (con buona pace dei 5 minuti per fare rifornimento…)
          Se nessuno li utilizza mi spiega lei da dove traggono profitto visto che non mi sembra che siano tutti in fallimento???

          1. Guido Baccarini

            Moreno
            Veramente Danzio si chiedeva perché tutti sono disposti a pagare il carburante anche il 10% in più rispetto ai distributori fuori, pur avendo 800 km di autonomia: sono tutte persone che stanno facendo un viaggio non stop da più di 800 km?
            Basterebbe rifornirsi prima di partire, no? O farlo all’arrivo…

        2. Danzio alla fine non è tutta questa spesa in più. Tra pagare 2 euro o 2,2, nell’ipotesi peggiore di un pieno sono 10 euro in più (anziché 100 sono 110 euro); nell’economia totale del viaggio non si avvertono tra quello che costa il pedaggio e la benzina alla fine il sovrapprezzo del distributore è una piccola penalità … Comunque sì, anche io faccio sempre il pieno prima di prendere l’autostrada, ma se avessi bisogno di rifornire una volta l’anno a prezzo autostradale non mi cambierebbe la vita …

        3. Magari perché se parti da Bergamo e devi andare a Pizzo Calabro o ti fermi tipicamente a Salerno oppure spingi la macchina!?

          1. Guido Baccarini

            Comprendere ciò che si è letto non è scontato. Forse la fretta?
            “perché, una persona che ha 800 km di autonomia”
            Da Bergamo a Pizzo Calabro sono 1200 km. Quindi non rientra nella casistica: ovvio che devi fermarti.
            Se invece stai facendo Bergamo – Torino – Bergamo, cosa ci fai fermo in autostrada a fare rifornimento pagando il carburante il 10% in più quando il tuo veicolo ha la tanto decantata autonomia non stop di 800 km che le elettriche si sognano?
            Questo era quello che si chiedeva il commentatore. Basta fare rifornimento prima o dopo, non durante.
            Ora è più chiaro?

  14. Qualcuno penserà che quando si passerà dal 4% attuale al 100% del venduto di auto elettriche, occorrerà dotarsi di una infrastruttura 25 volte più grande dell’attuale (auguri!). Ma è un calcolo sbagliato. Infatti il vero calcolo è peggiore di così perché l’infrastruttura dovrà essere probabilmente 100 volte più grande dell’attuale.

    Spiego. Nonostante oggi l’elettrico sia il 4% del venduto, esso corrisponde allo “zero virgola qualcosa” del parco circolante. Questo perché un italiano tiene un’auto mediamente per 23 anni e questo fa sì che la vita media sia 11 anni e mezzo. Quindi il parco auto oggi circolante comprende auto vendute dall’anno 2000 in poi con una media che ci dice che – mediamente – le auto hanno circa 11 anni e mezzo di vita. L’elettrico esiste in Italia solo da qualche anno e quindi non rappresenta il 4% del parco circolante ma il 4% di 1 anno su 23 + 3% di 1 anno su 23 (le vendite dello scorso anno, etc.). Quindi sul totale del circolante farà lo zero virgola niente.

    Quando il 100% del venduto nel 2035 sarà elettrico, dovremo calcolare che negli anni passati si è andato consolidato il volume di vendite e quindi la percentuale del parco circolante non sarà lo zero virgola ma probabilmente sarà vicina al 50%. Nell’anno 2058 dovremmo avere tra le circolanti una percentuale pari a circa il 100%.

    Leggevo di recente il piano del governo qualora dovesse mancare questo inverno il riscaldamento dalla Russia, col metano che oggi alimenta il grosso delle nostre centrali: spegnere i termosifoni e rinunciare all’illuminazione pubblica (chissà quanti nuovi autovelox e tutor nel frattempo!).

    Daje che ce la facciamo, daje!

      1. Oh, grazie Guido, uno che fa le ricerche, apprezzo! Comunque a naso c’avevo preso, è confermato lo “zero virgola qualcosa”. Quindi, se oggi lo 0.3% è bev, per avere una situazione come l’attuale e non peggiore (quindi sperando di avere le file di oggi e non file più lunghe) nel 2058 (col 100% del parco circolante costituito solo da bev) dovremo avere una presenza di colonnine DC sulla rete autostradale e fuori dai centri urbani pari a 333 volte quella attuale, soprattutto fintanto che continuiamo a puntare a colonnine a ricarica lenta e soprattutto se si avvera il sogno di VaiElettrico, sempre più citycar con batterie piccole che, per affrontare i viaggi lunghi, non possono contare su una ricarica al 100% a casa e arrivo a destinazione senza fermate: devono fermarsi per forza.

        1. Abelardo Provolini

          Se parliamo di viaggi lunghi e autostrade, che ragione hanno le ricariche lente? Mi aspetto che, nel 2050 o giù di lì, nei punti di rifornimento attuali, o se troppo piccoli, in nuovi punti di ricarica più adatti, si installeranno praticamente grossi parcheggi in cui ricaricare ad alta velocità. Se so che c’è un punto dove ricaricare ogni 50 km, che verosimilmente ha posto, mi preoccupo molto meno della capacità della batteria.

          Ovvio che per la ricarica da tutti i giorni, ha senso mettere, nelle aree residenziali e commerciali, un numero di punti di ricarica per chi non ha un caricatore privato, ma questi possono tranquillamente esser di tipo più lento, secondo me.

  15. Pezzini greta

    Anche noi ogni tanto usufruiamo delle free della A22..ma se ci capitiamo in orari”morti”..non ci va’ di azzuffarci per pochi euro di energia..ne risparmiamo già parecchi rispetto al carburante che usavamo prima..viceversa il problema non si pone,ci si mette in fila e si attende..sì può chiedere ma non si può pretendere di avere la colonnina libera se quello prima di tè è al 90%…nei supermercati è la medesima cosa..se sei fortunato te la trovi libera,altrimenti pace🖖

    1. migliorerebbe un po’, ma le persone devono comunque ricaricare per viaggiare, la fila si fa sempre. O pensi che le persone siano così tirchie da mettersi in viaggio solo perché la ricarica è omaggio?

      1. Caro sig. Enzo, purtroppo è così! Ho visto code e liti dietro le serrande ancora chiuse di quei negozi che vendevano TV a metà prezzo! Liti alla 6:00 del mattino, alla posta, per la pensione! Tutte le volte che vado nei supermercati che hanno la ricarica gratis, (guarda caso) vedo sempre parcheggiate in carica le stesse auto! Cosa non si fa per un pugno di kWh o per qualche kWh in più se è gratis! Bisognerebbe fare dei film western aggiornati ai tempi d’oggi! Per un kWh in più! Ma il bello del bello è che comprano auto da oltre 40 e più Mila euro (Porsche, Audi, Tesla, BMW ecc) per poi lasciarle in carica giornate intere dove i kWh sono gratis! Anche io vado a fare la spesa, credo un po’ come tutti! A volte, non sempre, usufruisco delle ricariche, ma se lascio l’auto in carica è giusto il tempo delle compere, (questo quando non ci sono le auto da 40 e più Mila euro lasciate in carica giornate intere)! Aggiungo che, se devo comprare 4 cose giuste, non perdo neanche il tempo di prendere il cavo, collegarlo, poi staccarlo e rimetterlo a posto! Parcheggio ovunque, entro compro l’occorrente e 10 minuti dopo torno a casa! Dimenticavo, io ho solo una piccola spring!

  16. Sono stato a Valdaora l’anno scorso in vacanza e le colonnine gratuite sulla A22 manco le ho considerate, partito dalla provincia di Como mi sono fermato lo stretto necessario alla ionity di Trento e poi via fino alla meta. Purtroppo quando si ha la possibilità di avere qualcosa gratis la maggior parte delle persone tende sempre ad abusarne e come ha già scritto qualcun’altro nei commenti preferisco evitare di avere a che fare con questo genere di individui.

  17. bell’ articolo che evidenzia tutti i problemi dell’auto elettrica.
    Quando ci saranno le risposte ai tanti problemi segnalati la comprerò di sicuro!

    1. io penso di comprarla lo stesso appena esce una piccola roadster a prezzi accettabili. Avendo 2 auto non avrei problemi, l’elettrica diventerebbe il mio gokart da città macinachilometri con cui guidare scialacquando corrente (tanto per quel poco che costa…) e pneumatici, mentre per i viaggi mi sposterei con la termica. Certo, i prezzi devono calare, non sono disposto a sottoscrivere prestiti per cambiare auto, mai fatto in vita mia e mai inizierò …

  18. Bernardo+Panizzo

    Un discorso che va al di là delle auto elettriche, ma negli anni ho sviluppato una ritrosia nel recarmi in luoghi affollati o mettermi in viaggio quando c’è molto traffico, preferisco starmene a casa a svolgere mestieri di casa o fare passeggiate a piedi o bici nella zona.
    Anche perché ho una moglie attacca brighe e per un nonnulla si spazientisce così per proteggere gli altri e lei stessa evito di mettermi in certe situazioni, diciamo che se ci fosse stata mia moglie a prendere il posto auto questo tizio se l’avrebbe vista brutta, e non sto scherzando ha sempre lo spray al peperoncino e coltellino a serramanico appresso.
    Poi quando ci sono cose gratuite sono diffidente perché arrivano certi personaggi come mosche sulla m…..
    Come hai fatti tu che sei uscito e sei andato al centro commerciale preferisco andare alla Fast a pagamento, anzi più costa meglio è così è più facile che sia libera, mi basta non spendere di più che andare a gasolio per una questione di principio per la quota di percorrenza oltre l’autonomia, mi terrei sui 60c/kWh oppure acquistare con Enel X tot kWh prepagati che costano meno come hai fatto tu
    Si forse è arrivato il momento di incrementare la quota costo dovuta al tempo di rifornimento, in modo da evitare inefficienze di chi aspetta di ricaricare l’ultimo 20% oppure se proprio lo si vuole fare perché si è stupidi oppure si ha comunque necessità di avere anche quel 20% per questioni di pianificazione, allora bisogna pagare

    1. Luca Dell'Oca

      Ben prima dell’auto elettrica ho imparato a evitate accuratamente gli autogrill. Le folle oceaniche generano tensione, l’arroganza e prepotenza della gente viene ulteriormente esacerbata, senza contare i prezzi assurdi del carburante e del cibo (odio profondamente la rustichella!).
      Abbiamo da anni deciso di spendere mezz’ora in più (tanto siamo in vacanza no?) uscire dall’autostrada e godersi la pausa pranzo in luoghi migliori, come trattorie, osterie, o anche semplici bar e pub.
      Non ci si può purtroppo lamentare troppo della maleducazione in autogrill, perché a me pare sia inclusa nell’autogrill stesso.

      Ovvio che se uno viaggia per lavoro il discorso cambia, ma nel caso io come detto da altri mi doterei di carta flat e mirerei subito le colonnine ultrafast a pagamento. Proviamo a immaginarci un secondo la scena se ci fossero pompe di benzina gratuite, dovrebbero mandare le forze dell’ordine dopo due minuti.

      1. Bernardo+Panizzo

        Si in effetti va a finire che si esce lo stesso dall’autostrada per altri motivi, quindi che vadano a quel paese con le Fast nelle AdS, se non le vogliono fare va bene lo stesso, più importante che ci siano Fast anche a media velocità tipo 50/100kw senza arrivare alle hyper fast da 350 kW fuori dalle uscite, sarebbe bello con servizi annessi gabinetti, ristori, negozietti , parco giochi per bambini in viaggio, anche i paesetti vicino alle uscite autostradali potrebbero con i loro centri attrezzarsi per questo
        Si anch io detesto i panini delle aree di servizio

        1. Hai descritto le situazioni che si creano nelle autostrade NON a pagamento. Ogni uscita crea un piccolo microcosmo che permette a tanti esercizi di prosperare e creare lavoro. 🙂

          1. Luca Dell'Oca

            Io quello che ho descritto lo faccio in Italia, quindi in autostrade a pagamento.

            E credo lo farebbero molti di più se smettessero di posizionare le colonnine nel nulla, senza il minimo sindacale di una tettoia e un bagno.

  19. Alessandro D.

    Prove tecniche di new normal? 🤔
    Speriamo di no. 🙄

    Il nostro amico Maurizio non ha tutti i torti. Anzi!
    Ma ohimè ci tocca crudelmente ammettere che il signore con la Niro, a strettissimo “giro di regolamento”, non stava rubando niente a nessuno visto che il servizio gli spetta (ha un’auto elettrica), lo paga di tasca propria e per quanto ci è dato di sapere potrebbe effettivamente aver bisogno di caricare fino al 100%. E in ogni caso, dacchè sta pagando, nessuno può pretendere nel bene o mel male di stabilire quali possano essere effettivamente o meno i “bisogni” degli altri. Insomma, materia complicata. Che però conferma il mio timore: sarà veramente complicato (non impossibile, complicato) pensare di gestire grossi flussi di veicoli su lunghe percorrenze semplicemente basandosi sulle colonnine di ricarica.

    1. Concordo, se io sto pagando per un bene di prima necessità, necessità intesa anche come condizione necessaria per permettermi di raggiungere la mia destinazione, non vedo il motivo perché dovrei interrompere l’erogazione prima del dovuto solo perché l’ultimo arrivato non ha voglia di aspettare che io finisca.
      Se chi arriva dopo alla colonnina ha necessità di ricaricare o aspetta il suo turno oppure ne va a cercare altre libere, è molto semplice, non occorre tirare in ballo moralità varie, senso di civiltà o altre scuse che non hanno niente a che fare con l’impazienza di aspettare!

      1. Marco F. Tu davvero credi cge il tizio che voleva ricaricare fino al 100% nei successivi 300 km che doveva fare non sarebbe più passato nelle vicinanze di un’altra colonnina di ricarica fast???
        Vogliamo credere che gli asini volano????
        Il tizio aveva tutto il modo e le possibilità di fare un altro rabbocco strada facendo ed avrebbe risparmiato anche tempo perchè se si fosse fermato quando aveva la batteria al 30 % per fare quel 20% fatto dal 80 al 100% ci avrebbe impiegato 10 minuti e non 30!!!!
        Ma no… lui aveva estremo bisogni di ricaricare fino al 100% lì per il solo motivo cge con tutta probabilità le altre colonnine che aveva lungo la strada da fare (che ricordo lui stesso aver dichiarato di ben altri 300 km) non sarebbero state gratuite…. Quibdi non si parla affatto di necessità ma di volontà ed ogoismo che sta sul confine dell’accattobaggik dato che quel 20%che lui voleva per forza a gratis in termini di spesa non possono valere più di 7-8 €…..

        1. Moreno, io non ho parlato di ricariche a gratis dove il buon senso dovrebbe essere la regola, anche perché meno problemi si creano tra noi beneficiari e più si ha la speranza che il servizio duri nel tempo; io mi riferivo al discorso di quando si “paga” un bene e non trovo giusto che qualcuno mi debba obbligare a farne a meno specie quando il mancato caricamento al 100% potrebbe arrecarmi problemi.
          Chi viaggia in elettrico sa benissimo che non si può fare sempre affidamento sulla colonnina successiva a tot km anche se nel range dell’autonomia disponibile per le solite ragioni, ovvero perché impegnata o non funzionante; quindi quando bisogna fare tanti km e c’è la possibilità di ricaricare al massimo, io non lo trovo sbagliato.

  20. Guido Baccarini

    Riporto l’esperienza Tesla.

    Condivido, intanto, il fatto che le colonnine di ricarica dentro l’autostrada sono comode TRANNE che nei periodi di vacanza: allora diventano un incubo ed è di gran lunga preferibile uscire…
    Nelle Tesla il limite viene automaticamente impostato all’80% se vengono rilevati gli stalli occupati al 50% (cioè, se in un Supercharger da 12 stalli ce ne sono già 5 occupati e arrivo io, l’occupazione è al 50%, se fossero già occupati 4, no) proprio per favorire tutti gli utenti. Poi manualmente posso anche forzarla al 100%, ma devo farlo io.
    Secondariamente, una Model 3, almeno la SR+ che possiedo, anche al 96% (che è il massimo che mi sia capitato di caricare in un Supercharger) stava ancora caricando a 22kW di potenza, dall’80% al 96% aveva impiegato solo 12 minuti, la temperatura esterna tra l’altro era di 10°.
    Ho caricato dal 32% all’80% in 15 minuti esatti (quindi +48%) e dall’80 al 96% in altri 12 (quindi +16%, un terzo della carica in quasi lo stesso tempo di prima).

    Chi ha una BEV sa perfettamente che fare due ricariche 20%-60% piuttosto che una singola 20%-100% richiede sicuramente meno tempo, anche tenendo conto di quello che serve per trovare la colonnina, aprire app, fermarsi etc. etc. e permette

    Il solito Bjørn ha fatto il suo percorso da 1000km con una Model 3 Performance impiegando 9 ore e 15 minuti, ricariche comprese ovviamente, ad una media di 108 km/h (soste comprese!)
    A titolo di paragone la Kona da 64kWh dell’autore ne richiede 11:30, 2 ore e 15 in più e la differenza, a parte la batteria di capacità inferiore (Tesla ha 82kWh), sta nell’infrastruttura e nella ottimizzazione dell’intero processo di carica.

    Assolutamente condivisibile il limite temporale dei 45 minuti. Se per caso io fossi in una situazione limite (quella è l’ultima colonnina prima della mia destinazione e mi serve assolutamente il 100%) dovrò staccarmi e rimettermi in fila, è una questione di civiltà, è la stessa identica cosa che capita quando in coda alle poste capita di avere davanti un singolo utente che però è un amministratore di condominio e ha 57 pratiche da sbrigare.
    Andrebbe semplicemente previsto “standard”: dopo 45 minuti, si interrompe. Parlo delle FAST >50kW, ovviamente.

    Quanta strada che c’è ancora da fare con le elettriche… in senso metaforico e letterale.

    1. Credo Lei uno dei pochi possessori Tesla corretti.A Milano in qualsiasi posto gratuito con cartello massimo 2 ore e ovvio con spesa al supermercato k offre il servizio trovo sempre Tesla che caricano oltre 2 ore (e arrivando a 5 e lasciandola parcheggiata anche a carica finita,Ho foto e proprietaria nn fa spesa e lavora nella banca vicina)oppure come a Brescia in cui hanno fatto gruppo whatsapp,comunicando a altri quando liberano e passandoci badge di ricarica vantando “prenotazioni”telefoniche)Da ACCATTONI INCIVILI! MI CHIEDO COME MAI MAGGIORANZA TESLA(PROPRIETARI)con benefici k Tesla offre e costi vantaggiosi.

      1. Guido Baccarini

        “Credo Lei uno dei pochi possessori Tesla corretti” ma spero proprio di no!
        Credo la maleducazione sia semplicemente trasversale, se il 10% della popolazione (cifra a caso) lo è, lo sarà anche il 10% dei Teslari. Già siamo “unti del signore” perchè il prezzo dei Supercharger è passato da 0,40 a 0,52, che è un aumento del 20%, contro il 200% che abbiamo avuto nelle nostre case (e qualcuno paga giusto quello per le ricariche casalinghe), abusare delle ricariche gratuite non è certo un reato però è da egoisti, avendo noi un’alternativa decisamente comoda. Come chi arriva in supermercato e si porta via due carrelli del prodotto in offerta: se il supermercato non ha posto limiti quantitativi, non sta facendo nulla di illegale, a parte lasciare tutti gli altri senza prodotto da bravo egoista.
        Le do una spiegazione io, molto semplice: lei vede prevalentemente Tesla a fare accattonaggio per la semplice ragione che… ci sono molte Tesla e che sono inconfondibili.
        Dove lavoro io c’è un grande parcheggio pubblico, almeno 150 posti, di solito il 100% dei veicoli elettrici parcheggiati è costituito da Tesla (anche 4, in certe giornate): ovvio che se uno di noi parcheggiasse davanti ad una colonnina senza ricaricare (ce ne sono 2) ci si farebbe caso che è una Tesla che sta parcheggiando abusivamente e non altre marche (che non ci sono).

    2. Guido e quando Tesla aprirà i supercharger a tutti? E’ in grado di bloccare all’80% anche i veicoli non Tesla? Non so se questo dato “passa” su tutti i veicoli e non è proprietario delle specifiche Tesla … c’è il rischio che a voi teslari vi stoppino di default all’80 e gli altri invece no, lasciando di default il limite al 100% (parlo di default perché hai scritto che comunque si può forzare la ricarica fino al 100%).

      1. Luca Dell'Oca

        Lo stato di carica (SoC) è una informazione che viene passata da ogni auto a ogni colonnina, fa parte del protocollo per come è stato definito. Anche sulle misere colonnine AC puoi leggere dallo schermo a che punto di carica è l’auto che ci è attaccata in quel momento.

        1. Grazie Luca dell’informazione, non lo sapevo. Da capire allora come il protocollo “stacco ad 80 ma tu puoi forzare a 100” funzionerà ai supercharger per le auto non Tesla …

  21. Colui che ha scritto tale osservazione ha centrato il punto del problema. Le attuali colonnine ultrafast sono insufficienti. E lo dico da possessore di un’ auto elettrica. Di fatto non possiamo contare su tali ricariche. Non possiamo contare sulle ricariche dell’ autostrada del Brennero, non possiamo farlo altrettanto con quelle FreeToX. Quindi le prove che ogni tanto si fanno non valgono, come quelle di Paolo e Matteo! O valgono solo in determinati orari (di notte?). Non si può fare affidamento a tali colonnine. La soluzione è quella di Tesla, che solitamente mette una decina e oltre di stalli. [in certi giorni e orari dell’anno vanno in crisi pure loro con l’avvento di turisti dal nord] O, in futuro, la ricarica a induzione che risolve alla radice ogni problema. Ma a oggi è inutile illudere le persone. E parliamo solo di quei viaggi, solitamente saltuari, che richiedono più di 400 km.
    E il discorso lo estendo fuori dalle ausostrade. Il numero di colonnine disponibile in ITalia è furoviante. Se guardiamo quante di queste sono ultrafast e pubbliche sono mosche bianche. Se poi sono vicini a servizi, ancora meno. Forsbo sarà colori che creeranno stazioni 4.0 con 10/15 stalli, anche solo da 75 kW di potenza. Io che abito a Bolzano solitamente mi lamento ma mi accorgo che siamo messi meglio di praticamente quasi tutte le realtà in Italia.

  22. È una critica ridicola: l’auto è mia e la carico a quanto voglio io, sia esso 30, 50, 100%, indipendente da quanto tempo ci si impiega. Non trovo giusta la sosta massima di 45 minuti per farvi usufruire tutti, la carica è un limite dell’auto elettrica, l’avete voluta? Adeguatevi.
    Ma attenzione, non Adeguatevi inteso come caricare l’auto solo dal 20 all’80% per la curva di carica più veloce, Adeguatevi inteso come sopportate di attendere finché ognuno non libera la colonnina alle sue condizioni, com’è giusto che sia: nessuno deve dirmi come gestire la mia auto.

  23. Concordo pienamente con Maurizio , anch’io ho una Kona e se anche volessi ricaricare a una fast oltre l’80% lo posso fare se NON c’è nessuno ma se arrivasse qualcuno mi sposterei immediatamente e mi aspetterei che chi compra un’auto elettrica abbia più senso civico ( ma purtroppo viviamo in Italia in un paese di egoisti e prepotenti maleducati ).
    Saluti e la totale mia comprensione x Maurizio

  24. Racconto MOLTO interessante. Purtroppo più si diffondono le BEV e più l’educazione media scenderà per uniformarsi al basso livello del nostro paese.
    L’idea dello stop a 80% non è male, ma se ci fossero stalli liberi uno potrebbe avere tutto il diritto di fare anche 90 per esempio. Quindi è una questione molto spinosa e difficile.

  25. Confermo che trascorsi 45 minuti la colonnina si sconnette da sola dando modo a chiunque di scollegare il cavo dalla vettura in carica e collegare il proprio mezzo (nel caso che il proprietario si perda in giro per l’autogrill dimenticandosi di avere un’auto). Purtroppo, è sempre facile trovare chi si ostina a stoccare il 100% di energia gratuita a costo di bloccare il traffico turistico e di lavoratori che ne avrebbero forse più bisogno in quel momento. Il blocco a 80% sarebbe veramente la soluzione in quanto impedirebbe il riavvio al termine del timer dei canonici 45 minuti preimpostato. Solo per insegnare queste regole dovrebbero inserire la materia “Auto elettriche” nei testi di scuola guida.

  26. In realtà c’era una soluzione semplice che si poteva attuare e xhe io faccio spesso quando per varie ragioni voglio ricaricare oltre l’80%….
    Il signore he voleva arrivare al 100% avrebbe potuto, anzi meglio dovuto, liberare la colonnina fast e collegarsi a quella lenta da 11 Kw tanto essendo già al 90% a lui non sarebbe cambiato nulla ed avrebbe lasciato la colonnina rapida a chi necessitava…
    È una semplice questione di intelligenza, educazione e buonsenso…. Lui ha creato un impedimento non da poco (nel tuo caso non necessitavo per forza di una ricarica ma poteva arrivare qualcuno con una necessità più urgente…) senza neanche averne il minimo vantaggio visto che nella colonnina in a.c. a quella percentuale di carica della batteria avrebbe ricaricato alla stessa velocità….

  27. caprone manicheo

    Ci fosse stata qualche colonnina in più,

    ma in italia il contratto di assegnazione dell’appalto continua a slittare in modo perpetuo (come le autorizzazioni a procedere con i campi eolici e fotovoltaici).

  28. La statistica non mente: più le elettriche si diffondono più la becera mentalità dell’italiano medio si diffonderà anche tra i possessori di elettriche. Se non si muovono a fare stalli in autostrada la prima rissa per la ricarica è questione di tempo.

  29. dato che evidentemente si ha a che fare con i bimbi dell’asilo. si mette che 80 % = 100 %. solo carica veloce poi blocca. a tutti.

    1. Eh no, Gigino, no! Eh non ci siamo! E io mi aspettavo il tuo conto -1000 miliardi di tonnellate di CO2, e oggi che si fa, si fa sciopero? Facciamo oziare la calcolatrice? No, no, ormai sono affezionato a quei calcoli lì, spara qualche numero a caso che sono in astinenza …

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