Scattano gli incentivi e Giampiero si trova davanti a una brutta sorpresa: il prezzo dell’auto già prenotata aumenta di mille euro. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it
Scattano gli incentivi ed ecco mille
euro di rincaro sull’auto già prenotata
“Scrivo a voi perché siete un sito credo molto seguito. In questi giorni mi accingo ad acquistare un’auto elettrica con gli incentivi, ma memore di ciò che accadde nel 2021 sono andato dal concessionario già a Marzo. E, su consiglio del venditore, ho firmato un contratto di acquisto di un’auto in pronta consegna. Ad un prezzo e secondo la promozione del momento, che sarebbe stata bloccata, al quale sarebbe stati sottratti gli effettivi incentivi. Ieri mi chiama il concessionario per dirmi che in questi mesi ci sono stati dei rincari al listino e che quindi il prezzo di vendita è cambiato di circa 1.000 euro. Sono molto amareggiato e ho il timore che sia un “giochino” diffuso che fanno le concessionarie per “mangiarsi” parte dei già modesti incentivi. Per questo scrivo a voi, in modo che la comunità dei vostri lettori possa portare contributi di esperienza in tal senso. E condividere anche luci ed ombre degli incentivi nel rapporto con le concessionarie“. Giampiero Chessa
I rincari ci sono, ma gli impegni presi vanno rispettati
Risposta. Bisogna distinguere caso per caso. È vero che, quando arrivano gli incentivi, spesso i produttori ritoccano i listini. È accaduto soprattutto quando i bonus erano talmente generosi (fino a 8 mila euro on rottamazione) da rendere il rincaro meno percettibile. Nel particolare periodo che stiamo vivendo, le Case che aumentano un alibi ce l’hanno: i rincari (per scarsa disponibilità) di molte componenti elettroniche. Oltretutto i venditori hanno il coltello per il manico: avendo scarsa disponibilità di auto da consegnare, possono ridurre al minimo gli sconti. Tutto questo, però, non dovrebbe vale per chi ha già prenotato un’auto in pronta consegna, definendo un prezzo “bloccato” con la promozione del momento. In questo caso si tratta di un’auto già prodotta e disponibile in salone, per la quale l’aumento di 1.000 euro non è giustificato. E se esiste un contratto firmato, va fatto valere come impegno vincolante, altro che rincaro.
Grazie per le riflessioni e i consigli! L’auto di cui mi sono “innamorato” per fare il grande passo è una Twingo ZE. il concessionario si dice dispiaciuto ma di avere di fatto le mani legate. Stamattina ho scritto al servizio clienti e credo passerò per un’associazione di consumatori. Sinceramente sono pessimista. Ho la netta sensazione che non siano scelte periferiche e non posso fare le battaglie di Davide contro Golia. Grazie ancora per il confronto e a Vaielettrico per aver dato spazio alle mie perplessità!!! Vi terrò aggiornati…
Succede da sempre. In tutti i settori. Non ricordo esattamente il periodo ma poteva essere a fine anni novanta, mi capitò un novembre di farmi fare un preventivo per installare un impianto Gpl. Poi decisi di far passare le feste di natale per farlo l’anno successivo. A gennaio il governo decise per agevolare l’impianto aftermarket gpl del 50%. Non stavo nella pelle. Tornai dal concessionario installatore ed ebbi una amara sorpresa l’aumento si era mangiato tutto l’incentivo.
Da quel giorno ebbi una amara lezione di quanto i commercianti siano disonesti e di quanto i governi facessero leggi civetta per prendere voti senza veramente studiare i problemi di implementazione di buone iniziative.
Tutto questo mi ha portato al nichilismo più esasperato. Tengo ogni cosa fino all’impossibile. Cambio le macchine ogni 25 anni e odio tutti i commercianti.
Bella vita…
Qualunque incentivo deve rifarsi a listini bloccati.
Altrimenti tanto vale che vengano dati direttamente al venditore sulla base delle vendite effettuate. Vendi tanto incassi tanti incentivi, qual il giochetto è esattamente l’opposto, vendere o costruire poco ed incassare molto.
Il miglior modo per buttare nel cesso gli incentivi.
Io credo che si tratti solo di concessionari poco onesti: quando comprai la Twingo ZE andai in concessionaria, mi fecero un preventivo di quanto sarebbe costata l’auto togliendo dal listino gli sconti previsti e la rottamazione del mio usato, poi controllarono al momento sul sito del MISE a quanto ammontavano gli incentivi e fatto il conto la versione Intens mi costava 13500€. Firmai il contratto, consegna prevista dopo 90 gg, invece dopo 70 gg l’auto era in consegna ed ho pagato esattamente quanto concordato
Io avevo firmato un precontratto proprio per evitare che la mia Leaf salisse di prezzo. Infatti così è stato ma la mia offerta non è cambiata. Secondo me il concessionario in questione sta facendo il furbetto.
C’è da ripensare seriamente al sistema degli incentivi. Io ho purtroppo ho dovuto cambiare macchina e caldaia nel giro di 2 mesi il preventivo della macchina era di 17,000 euro a gennaio, stessa macchina adesso con incentivo 17,500. Anche della caldaia avevo un preventivo, prima degli incentivi il costo della sostituzione era di circa 1800 euro, adesso con il recupero del 65% costa 4000 euro, però mi regalerebbero una TV da 42″, insomma un affarone… I soliti furbi si arricchiscono e la collettività paga.
L’esplosione dei prezzi legati al 110% è stata denunciata più volte anche da Mario Draghi: è normale che quando la richiesta aumenta i prezzi salgono, ma qui c’è chi se n’è approfittato on modo vergognoso.
…ma non è un buon motivo per togliere il bonus 110%.
Gli aumenti ci sono stati anche in Nazioni dove il bonus non c’è, come Germania e Inghilterra, ma questo Draghi si è dimenticato di dirlo…
L’aumento dei prezzi non è legato al 110% o lo è in minima parte, viene usata questa falsa informazione solo per attaccare la forza politica promotrice della iniziativa, come qualche mese fa sempre Draghi disse che le truffe sui bonus erano sul 110%, anche questo falso.
Questo non mi é chiaro. Alla fine la concessionaria a me ha detto vediamo il 23..ci sentiamo per confermare se andato a buon fine la richiesta incentivo. Cmq non mi sembri il governo remi dalla stessa parte , anzi..
…e della clausola per cui i contratti di acquisto devono essere datati dal 17 maggio ne vogliamo parlare? È per questo che la concessionaria ha chiesto al cliente l’aumento di listino che c’è stato nel frattempo, giusto prima della pubblicazione del decreto in Gazzetta.
Se l’auto non è ancora stata immatricolata chiunque ha diritto a ricevere l’incentivo, a prescindere da quando ha firmato l’ordine!
Non mi è chiara una cosa: 1000€ in più ma da cui sottrarre poi gli incentivi oppure nonostante gli incentivi 1000€ in più?
Che tu li metta a monte o a valle, sempre 1k in più rimangono! L’incentivo è stabilito ed è fisso.
Allora , io sto acquistando una Skoda enyaq 60 praticamente con un solo optional ma il concessionario mia ha detto che aumenteranno il listino e probabilmente solo la 50 prenderà incentivi.
Tradotto , non li aumentano per grattare il fondo ma perché tutta la filiera domanda offerta li sta aumentando (in generale ora l’inflazione nel mondo é tra 6 e 8%) , fatevi i vs calcoli ..
Beh si, ma se l’auto la ha ordinata tot mesi fa, non è un problema del consumatore se poi ci mettono sei mesi a metterla assieme e ordinano i pezzi sei mesi dopo a prezzo maggiore… Di norma qualsiasi azienda con certi volumi contratta in anticipo i prezzi di quello che compra per assemblare l’auto per un tot numero di pezzi.
Se finiscono perché ne han fatte di più, il problema è della casa produttrice che ha sbagliato i conti, o ha sbagliato a contrattare i fornitori etc etc è un po come se prendi il latte a 1€ dal frigo al supermercato e mentre finisci la spesa in cassa trovi l’aumento di 10 centesimi, o come quando sale il prezzo del petrolio e il giorno seguente aumenta alla pompa malgrado quel petrolio fosse già stato raffinato e spedito su cisterna al distributore (e infatti non diminuisce mai alla stessa velocità ed entità con cui sale se paragonato all’andamento del petrolio.
Un contratto è un contratto, due parti sono d’accordo e una delle due parti è estremamente esperta in previsioni economiche e legali mentre l’altra è normalmente ignorante (rispetto a uno stuolo di economi e avvocati si intende), non è che se fai il rogito chi ti vende la casa ti alza del 10% rispetto a quanto concordato al compromesso senza conseguenze… Ci sono e anche molto onerose se fai il furbo.
Legittimo su un nuovo preventivo, modificare uno vecchio puoi, ma se non è stato bloccato con un anticipo (e infatti di norma te li bloccano solo per trenta giorni quando è senza acconti)
Corretto. A me il venditore ha detto una volta inserito il contratto ed incentivi il 23 sei protetto da aumento prezzo.
In generale , senza entrare nel dettaglio , condivido che loro avranno uno o più tier1 per la parte elettronica ed n produttori di semiconduttori sotto oltre ai quelli d’acciaio , pellame , vernici , plastica ecc ..
Se c’è carenza di fornitura (e non é neanche in esclusiva) se un cliente (car maker o tier 1) é disposto a pagare di più per ottenerlo probabilmente poi scarica sopra ed infine tutto si accumula sul consumatore.
Poi da vedere se il consumatore pensa che il prezzo sia congruo o no.
Non funziona proprio così, nella filiera dei contratti d’acquisto dei componenti siamo passati da adeguamenti dei prezzi trimestrali(fino allo scorso Dicembre) ad adeguamenti che sono settimanali, in qualche caso ho visto preventivi validi 24 ore; ergo l’adeguamento del listino sul prodotto finito viene fatto, te lo devono comunicare e se non ti aggrada il recesso dal contratto è senza penali
Che ci sia una velocità maggiore di cambio di prezzo è più che comprensibile, come anche che il costo dell’auto a listino non ci vedo necessariamente una scorrettezza (se l’aumento è giustificato e non modifica il margine di guadagno), quello che si questiona è che se oggi mi fai un contratto e lo abbiamo firmato e accettato entrambi, non esiste al mondo che cambi idea nel frattempo e mi alzi il saldo perché tu hai sbagliato o tuoi conti, hai sbagliato e ti attacchi la prossima volta starai più attento, non è che se io per x motivi son convinto che l’auto costi mille euro meno allora me la fan pagare meno. Se oggi vendi un auto devi garantire che quell’auto sia già pronta per essere assemblata ai costi dati in quel giorno, se sbagli e ne vendi di più di quante ne puoi garantire a quel prezzo non c’è ragione al mondo per cui a pagare l’errore sia l’acquirente.
Dipende nel contratto cosa c’è scritto…leggevo sul sito di un utente mi sembra con prezzo bloccato forfettario duferco per le ricariche che si é poi trovato una maggiorazione ed aveva diritto al recesso ma non più al prezzo pattuito.
Non sto dicendo sia giusto ma se uno lo fa é perché puó o in ns buonafede accettiamo la comunicazione o “obbligati” non vogliamo recedere
Che succede lo vediamo da che esistono i cambi operatore per i cellulari hehe
L’energia elettrica però è un po diverso almeno come mercato, se un’auto so già prima quante materie prime esterne ho comprato e quindi so esattamente quante ne posso produrre, non ne vendo più di quante ne posso fare, soprattutto non faccio contratti ma solo preventivi se ho incertezze
Nella energia funziona sicuramente così coi privati (almeno quelli che han un consumo annuo storicizzato su cui basarsi) ma sulle colonnine a consumo è difficile, puoi pre acquistare un tot di kwh ma se finiscono prima… Sbagliato è l’aumento a chi ha pagato un forfettario su base annua ma chiunque ha rinnovo mensile è ancora corretto gli venga cambiata la mensilità se ovviamente è previsto nel contratto cosa che nemmeno le telefoniche fanno
Marca e modello?
Credo che Giampiero possa scegliere due strade :
Quella di acquistare lo stesso il veicolo senza far valere i suoi legittimi diritti.
O quella di recedere il contratto di vendita per il mancato rispetto delle condizioni specificate nello stesso (se c’è ne sono), chiedendo la restituzione dell’acconto e la penale che credo ci debba essere se non si onora un contratto scritto.
La seconda via sarà sicuramente più tortuosa ma potrebbe spingere il concessonario ad indietreggiare sulla richiesta di revisione del prezzo
Con una email pec da parte di una associazione dei consumatori vedrai come rispetteranno il contratto con tanto di scuse… Provare per credere. Loro ci provano., se trovano il pollo gli va bene..
L’unica cosa che funziona quasi bene in Italia sono proprio quelli dell’associazione consumatori, anche io ho dovuto ricorrere a loro e per magia ho risolto tutto. Quindi si, gli conviene contattarli e sicuramente questo problema si risolverà.
Resta sempre il problema dell’incentivo con le richieste dello Stato “a partire da” come detto prima da un altro partecipante. Fanno proprio così ti rimodulano il contratto per farti rientrare e nel contempo applicano gli aumenti che purtroppo tutti conosciamo in questi tempi. Magari il venditore gli ha proposto il contratto precedente senza incettivi, ma con gli incettivi occorreva l’apertura di un nuovo contratto con gli aumenti del momento. Comunque i “giochini” sono tanti, i produttori di auto o grossi concessionari vanno sempre a piangere dal governo per rimettere incettivi per vendere qualche auto in più e poi aggiustano i loro bilanci a discapito dei clienti, poi anche questi nuovi finanziamenti che fanno sono il massimo per farti pagare l’auto circa il 50% in più, insomma non ti regala niente nessuno ma………
L’escamotage è proprio questo! Siccome devo “rifarti” un nuovo contratto sono “obbligato” ad aggiornare il prezzo. Questa dinamica è un ‘ insulto al raziocinio. Cioè: se quando ti ho venduto sulla carta l’auto( pronta consegna) ho previsto di ricavarci tot, adesso non posso dire al cliente che se non applico il rincaro non ho un margine. Su andiamo!!!!