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Sardegna elettrica, la Regione ci mette 15 milioni

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I vigili sono già pronti

Una scossa  da 15 milioni di euro per far muovere in elettrico i sardi, ma pure i turisti che vogliono godere il “Sound of Silence” dell’isola. Il progetto è della Regione, con fondi comunitari (guarda la delibera). E prevede la realizzazione di 650 stazioni di ricarica ed incentivi economici per l’acquisto di veicoli. 

“Vogliamo che il 2018 sia l’anno della svolta, quello in cui poter invitare i turisti a lasciare a casa le loro auto impattanti perché potranno muoversi in Sardegna in modo sicuro, moderno e sostenibile”. Il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, firma l’accordo di programma. E pensa da economista (è docente universitario), disegnando una destinazione turistica senza emissioni nocive e attraente per la qualità ambientale. Una mossa che potrebbe mettere la Sardegna sullo stesso piano della regione più elettrica d’Italia, il Trentino Alto Adige (guarda il nostro articolo sugli incentivi)

 

L’investimento da 15 milioni di euro tocca un territorio abitato da 865 mila abitanti, più della metà della popolazione residente. Senza dimenticare i 3 milioni di turisti che mettono piede in Sardegna e che avranno a disposizione tour a emissioni zero. Nella rubrica turismo elettrico a breve pubblicheremo itinerari specifici, con la possibilità di noleggiare i veicoli a emissioni zero. Un valore aggiunto per la destinazione turistica.

Il presidente della Regione Sardegna
Il presidente Francesco Pigliaru

Il presidente- economista pensa anche alle ricadute occupazionali, a “quel lavoro qualificato di cui abbiamo così tanto bisogno”, mentre sul fronte metodologico c’è da ben valutare la regia unica degli interventi.

Le stazioni di ricarica della Regione

Questo aspetto è sottolineato dall’assessore all’industria Maria Grazia Piras: “Abbiamo evitato che ogni Comune desse vita a un proprio bando e, grazie al lavoro condiviso con i sindaci, abbiamo così scongiurato lo sviluppo di cinque iniziative diverse, un iter che avrebbe compromesso l’efficacia del piano. Ora abbiamo uniformità di regole, di procedure e di tempi. Il soggetto che si aggiudicherà la gara per realizzare le infrastrutture avrà una mappa precisa su dove e come installare le colonnine di ricarica”. Si sta disegnando la rete che passa sulle principali arterie stradali.Quelle Fast Charging (con potenza di alimentazione maggiore di 22 kW) saranno 50, quelle Quick Charging (con potenza di alimentazione compresa tra 7‐22 kW) arrivano a 300, lo stesso numero delle Slow Charging (con potenza di alimentazione compresa tra 3‐7 kW). Il progetto prevede 11 milioni per le stazioni di ricarica e l’acquisto di veicoli mentre altri 4 sono destinati ad azioni di sostegno delle imprese.

Si pensi  anche al mare, alla nautica elettrica

A Cagliari
Il veliero elettrico

Il piano regionale è  ricco di risorse, sembra ben strutturato, ma la Sardegna è circondata dall’acqua ed  i turisti vengono principalmente  per il mare. Esperienze interessanti esistono e le abbiamo documentate, per esempio il veliero nella costa di Cagliari. Ma in certe località marine, ad agosto, sembra di essere al raccordo anulare di Roma. Troppe barche rumorose e puzzolenti. Con un’azione di incentivazione della nautica elettrica si rafforzerebbe la dimensione ecologica dell’isola e si preserverebbe il suo più grande capitale: il mare cristallino.

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