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Sardegna: 2,4 milioni per colonnine (con fotovoltaico) anche nelle pompe di benzina

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una sosta per la ricarica

Pompe di benzina ed aziende finanziate dalla Regione Sardegna, con i fondi europei, per installare colonnine fast più fotovoltaico (obbligatorio) ed accumulatore. 

Questa l’estrema sintesi del nuovo bando dell’ente locale che mette a disposizione 2,4 milioni di euro per piccole e medie imprese che intendono attivare una stazione di ricarica lungo le strade principali dell’isola. La domanda si può inviare dal 25 maggio. Dopo l’accordo con Enel X per quasi 1200 colonnine (leggi), la Sardegna fa altro passo verso la transizione elettrica.

Nelle pompe si fa il pieno elettrico

Enel x Oristano
La prima colonnina di ricarica fast in Sardegna

L’idea, almeno in teoria, delle stazioni di servizio dotate di colonnine di ricarica elettrica rapida è ottima. Si va a colpire il bisogno più forte: assicurare una fonte di energia ai veicoli elettrici durante i viaggi lunghi e in un contesto di relax ovvero con la presenza di un locale dove prendere un caffè o mangiare. Una sosta comoda. L’obiettivo è scritto chiaro nel capitolo dedicato ai beneficiari: “Sono ammessi tutti i settori compatibili con la fornitura del servizio di ricarica in aree accessibili al pubblico: esempio distributori di carburanti, attività commerciali, autorimesse, ecc.“.

sardegna strada
Una delle strade dove si vogliono installare le colonnine (Foto Regione Sardegna)

La finalità è quella di offrire un servizio pubblico quindi, giustamente, si finanziano solo le strutture che mettono a disposizione: “aree private accessibili al pubblico nei comuni confinanti con le principali reti viarie di collegamento della Sardegna“. L’incentivo è ricco, il contributo coprefino a un massimo del 75% dei costi ammissibili ed entro il massimale stabilito dal bando“. Tradotto in numeri l’intervento deve essere minimo da 15mila euro e massimo da 150mila, a fondo perduto si prendono massimo 30mila euro.

Obbligatorio fotovoltaico e accumulatore

Un dato interessante e positivo è la richiesta di una integrazione tra la stazione di ricarica con “un sistema di generazione da fotovoltaico e un sistema d’accumulo (Micro grid)“. Si punta a far fare il pieno con energia pulita.  E lo scrivono spesso i funzionari regionali: “L’integrazione tra fonti rinnovabili e stazioni di ricarica oltre ad avere un impatto sulla riduzione delle emissioni, risulta essenziale per ridurre i picchi di potenza richiesti al sistema elettrico“.

La potenza minima richiesta

Non si finanziano, giustamente, le colonnine più lente. Si tratta di un servizio rivolto a viaggiatori – sia residenti, sia turisti – che hanno necessità di chiudere velocemente la pratica. Vediamo le caratteristiche minime: “potenza 43 kW CA – 22kW, 44-50
kW CC“. Si specifica anche “per poter essere in grado di ricaricare il maggior numero di veicoli, è necessario
prevedere punti di ricarica” con i seguenti tre tipi di connettori mobili:

1) di tipo 2 per la ricarica rapida in modo 3 (CA);
2) in modo 4 (CC) sistema CHAdeMO;
3) modo 4 (CC) sistema Combined Charging System (Combo2).

Altri requisiti richiesti: “l’assoluta interoperabilità con tutti i veicoli elettrici ed ibridi plug-in“. Infine disporre  modalità di pagamento che “permettono a tutti gli utilizzatori di usufruire del servizio” e l’erogazione continua ovvero 24 ore al giorno. Un vero e proprio distributore aperto al pubblico.

Per maggiori informazioni clicca sul link.

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11 COMMENTI

  1. “Un dato interessante e positivo è la richiesta di una integrazione tra la stazione di ricarica con “un sistema di generazione da fotovoltaico e un sistema d’accumulo (Micro grid)“. Si punta a far fare il pieno con energia pulita. ”

    Questo fa abbastanza ridere, scusatemi.
    In ambito residenziale, come nella foto, non si potra’ certo installare FV a sufficienza.
    Per caricare, per es., 6 vetture a 40 kW alle 9 di mattina anche con l’irraggiamento solare del sud della Sardegna servirebbero ~350-400 kW, sperando che non ci siano nuvole.
    Diciamo che la ricarica sara’ fatta in gran parte col mix elettrico della Sardegna, che non e’ per nulla pulito, anzi. In questo momento e’ a 447 gCO2/kWh , vedasi qui
    https://www.electricitymap.org/zone/IT-SAR

    • Caro Roberto grazie del contributo, ma non c’è niente da ridere.

      Si parla di integrazione tra fonti energetiche e si “si punta”… ovvero significa per quanto possibile. La foto di repertorio documenta solo delle colonnine non è riferito al progetto come è facilmente intuibile e come si evince dal titolo e dal passaggio del bando citato. La logica è di puntare soprattutto alle stazioni di servizio lungo le strade maggiori dell’isola. E queste, come sappiamo bene noi sardi, hanno spazio da vendere visto. Lungo la 131 per esempio ce ne sono diverse abbastanza isolate. E qui servono le ricariche fast.
      E ci sono aziende molto vicine alle reti viarie principali che hanno degli importanti impianti fotovoltaici come abbiamo scritto https://www.vaielettrico.it/formaggio-piu-fotovoltaico-per-la-colonnina-inaugurazione-il-14-ad-oristano/

      E proprio per il mix energetico che conosciamo bene è lodevole nelle intenzioni, poi valuteremo la realizzazione ma sulla base dei fatti, il voler concedere il contributo solo se c’è un apporto e una integrazione importante con un sistema fotovoltaico.

      • Interessante… quindi quando il fotovoltaico del caseificio ricarica le vetture elettriche non fa funzionare il caseificio, che deve usare energia di rete. Cambia poco.

        • Roberto non mi sembra corretto parlare di cose che non conosci in modo così perentorio. Se il caseificio produce un surplus mi sembra cosa buona e giusta metterlo a disposizione per ii turisti elettrici che poi magari si fermano a comprare allo spaccio. Condividi?

  2. Molto interessante la modalità di pagamento “Bancomat/Carta di Credito/Contante” così non si è obbligati ad utilizzare applicazioni, schede.

  3. Però di incentivare i comuni cittadini (la maggior parte dei quali in Sardegna come in quasi tutto il sud Italia non possono certo permettersi auto dal valore quasi piu alto della casa nella quale vivono) all acquisto di auto elettriche non se ne parla proprio!!

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