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Sardegna: 1.148 colonnine Enel X per l’isola

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Enel x Oristano
La prima colonnina di ricarica fast in Sardegna
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Dopo le auto elettriche finanziate e già su strada, arrivano 1.140 colonnine Enel X in Sardegna. Buona notizia per sardi e turisti a propulsione elettrica.

assessore regionale sardegna
Anita Pili assessore Sardegna

Le stazioni di ricarica previste, anche fast, sono 574 per un totale di 1.148 punti di ricarica. Il programma, secondo quanto si legge in una comunicazione regionale che riporta le parole dell’assessore all’industria Anita Pili dovrebbe consentire “la copertura del servizio nelle principali aree urbane dell’Isola“.

L’annuncio arriva dopo la firma del “protocollo d’intesa per l’attuazione del programma di integrazione della mobilità elettrica con le Smart City” con Enel X. La società rappresentata da Augusto Raggi il responsabile  per l’Italia che ha espresso piena soddisfazione per il risultato.

Un investimento da 7 milioni per Enel X

Le infrastrutture di ricarica verranno installate in tutte le principali citta (Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Olbia), in tutti i Comuni della Città metropolitana di Cagliari e in altre città costiere, come Alghero, Pula, Porto Torres, Stintino, Castelsardo e in altri centri dell’interno.

Sardegna elettrica

Per dare attuazione al Piano regionale delle installazioni, favorire un’installazione coordinata delle infrastrutture di ricarica ad accesso pubblico e la diffusione dei veicoli elettrici è stato individuato, attraverso una manifestazione di interesse, un operatore privato che, con un investimento complessivo di circa 7 milioni di euro, realizzerà le infrastrutture di ricarica, in coordinamento con la Regione“. Queste le parole dell’assessore Pili.

Il progetto è collegato, come spiegano dalla Regione, al bando di 2,4 milioni di euro, destinato alle piccole e medie imprese che dispongono di aree accessibili al pubblico. Qui si installeranno le colonnine di ricarica veloce, vicino alle principali reti di collegamento tra i maggiori centri urbani (SS 131, SS 131dcn, SS 729 – Nuova Sassari-Olbia, SS 130, SS 125, SS 554 e SS 195).

Finanziate quasi 500 auto a Comuni e aziende, presto nuovi bandi

auto elettrica
Una delle 180 auto elettriche destinate ai Comuni sardi

In Sardegna come in tutto il sud, rispetto al centro nord Italia, sono mancati i bandi dedicati ai privati cittadini. Ma rispetto ad altre regioni c’è stato un buon investimento sulle flotte pubbliche e aziendali. Secondo i dati sono 180 i Comuni sardi finanziati per l’acquisto di un’auto elettrica (leggi qui) e 250 le imprese che hanno ricevuto il generoso incentivo (al 70% e con contributo fino a 25mila euro) per l’acquisto di veicoli elettrici.

Amministrazioni e imprenditori – questi solo dopo un cambiamento della legge che in una prima versione non stava funzionando – hanno risposto bene all’iniziativa. La buona notizia è l’annuncio del rifinanziamento dei bandi, sia per i Comuni che per le imprese. Inoltre sono in corso altri investimenti come quelli sulle smart grid  e sulle rinnovabili. Tutto bene? Non proprio. Ci sono tanti cittadini che lamentano la mancanza di incentivi ai privati, come succede nelle regioni del nord. Misure importanti in una regione con un potere d’acquisto minore e con i prezzi delle auto elettriche ancora alti.

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13 COMMENTI

  1. Peccato che il numero di auto elettriche in Sardegna sia irrisorio visto che non si degnano di dare un euro di incentivo ai privati per l acquisto. Lo fanno in Lombardia in Trentino in Piemonte…ecc ecc…. mentre in Sardegna hanno dato la precedenza alle piccole e medie imprese (con scarsi risultati) e ai comuni….e ai cittadini niente. Finche non si incentiva l acquisto per la massa non decollerà nessuna rivoluzione elettrica. Almeno i turisti saranno contenti

    • Salve Simone ha ragione sulla critica a questa scelta della politica e della burocrazia regionale sul tema incentivi ai privati. Ma la transizione in Sardegna si sta affermando come in altre parti del mondo e aumento il numero delle auto a batteria. Il bando per le aziende completamente sbagliato nella prima stesura, infatti non partecipò quasi nessuno, poi fu corretto e le risorse sono andate esaurite. Così come quelle dedicati ai Comuni, poi naturalmente gridano vendetta i soldi buttati via all’Asinara come ho scritto qui https://www.vaielettrico.it/scandalo-elettrico-allasinara-abbandonate-bici-scooter-e-barche-alla-spina/

      • Si ricordo la storia dell Asinara…davvero scandalosa come tantissimi altri sprechi qui in Sardegna. Speriamo che anche grazie ai vostri articoli qualche politico si ricordi anche di noi votanti e facciano qualche bando rivolto anche ai cittadini. Buon lavoro e grazie per le numerose notizie e info su questo mondo interessantissimo.

        • Grazie Simone per le belle parole e speriamo in un bando con incentivi per chi vuole acquistare l’auto elettrica nell’isola

  2. Oristano é stata più accorta e preventiva. Purtroppo il trend di vendita di auto elettriche sta progredendo molto più del numero di colonnine ad oggi in essere. Ben venga quindi questa prima iniziativa che mi auguro segni una pianificazione razionale per il futuro molto prossimo. Ricordo che sebbene i tempi di ricarica si stiano via via abbassando, non si può minimamente paragonare al numero di pompe disponibili dei distributori di carburante che in un solo paio di minuti fai il pieno. Bene quindi come inizio ad Oristano ma sarebbe opportuno provvedere a una immediata pianificazione delle aree e della loro distribuzione nel territorio di nuovo impianti. Anche gli scettici si dovranno convincere che nel giro di soli 5 anni si decuplicherà il settore elettrico e che se non preparati saranno i nostri burocrati poco accorti a mettere il freno all’evoluzione.

    • D’accordo su alcune cose, però questo programma mi sembra buono con quasi 1200 prese che dovrebbero essere piazzate nelle aree urbane a maggiore densità di utilizzatori – e con maggiori problemi di proprietà di un garage o di un posto auto per ricaricare a casa – e in alcuni paesi a vocazione turistiche che durante l’estate aumentano di 10 volte la popolazione

      • Difatti ho elogiato questa iniziativa per la quale ho semplicemente puntualizzato la necessità di provvedere da subito alla dovuta pianificazione strutturale e razionale per sopperire alla cronica mentalità di agire solo quando la richiesta oltrepassa la domanda obbligando a trovare soluzioni poco meditate e troppo spesso raffazzonate. Prevenzione e pianificazione sono prerogative per un futuro più organizzato e più produttivo. Purtroppo ahimè, la lungimiranza non pare essere la miglior dote dei nostri burocrati.

  3. Servono colonnine “lente” presso i punti turistici più belli: spiagge, lungomare, ecc. Arrivi, attacchi la spina e ti godi il mare tutto il pomeriggio, quindi stacchi e torni a casa! Così si bypass anche il problema della ricarica a casa per tutti quelli che non hanno il garage… Tutti vanno in spiaggia o in centro… Idem negli hotel ci vorrebbe la ricarica lenta per la notte.

    • Utopistico al momento. C’è ne vorrebbe una per ogni auto di villeggiatori da spiaggia e da hotel e un’impianto da centrale idroelettrica apposita. Pagheresti inoltre non solo il costo della ricarica ma anche il tempo di occupazione del suolo pubblico nell’attesa. Più facile immaginare grandi aree di sosta lontane dal siti di interesse gestiti da personale addetto a provvedere per te alla carica e distacco a turno di arrivo, disponendo di navette ad hoc ‘ovviamente elettriche’ per portare il “posteggianti” a destinazione e poi riportarli al mega parcheggio. Un pieno ti costerà come per la benzina ma a 0 emissioni a vantaggio dell’ambiente e del Belvedere. Tutto in attesa della carica a induzione lungo le strade, sempre che ancora prima, la mente tecnologica non escogiti altri sistemi piü razionali, in termini di economia, ambiente. Chi vivrà… Vedrà!

      • grazie Marco per il contributo. La questione dei parcheggi scambiatori è interessante – al di la anche del tema elettrico – per evitare la congestione fronte mare o anche nei centri cittadini – ma sulle città più grandi qualcosa si è fatto – e quindi traffico rallentato (più inquinamento, stress…) e altre patologie sociali. Detto questo probabilmente nel futuro con tante auto ci saranno sistemi di ricarica diversi da oggi più diffusi e tecnologici.

  4. Finalmente qualche segno di vita moderna in più anche da queste parti! Oristano e provincia sono molto più avanti del resto dell’isola già ora, finalmente si vedrà qualcosa anche nel Capoluogo e provincia. Evviva queste iniziative.

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