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Salvini ha un’idea: il referendum contro l’auto elettrica

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Matteo Salvini: la Lega vorrebbe cancellare ecotassa e incentivi.
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Spacciandolo per un pronunciamento pro o contro le auto cinesi, Matteo Salvini ha annunciato che, se vincerà le elezioni di domenica, promuoverà un referendum contro le auto elettriche e pro auto diesel e benzina. E contro l’Europa, che le ha messe al bando dal 2035: «Siano gli operai di Mirafiori e di tutta Italia a dire se è giusto avvantaggiare la Cina».

“E’ follia, un regalo alla Cina”

salvini referendumParlando a Rivoli (Torino) di fronte a una platea zeppa di tue blu dell’ex Fiat, il leader della Lega sapeva di aver davanti un pubblico preoccupato di perdere il lavoro. Perciò non ha usato mezze misure: «I geni dell’Europa hanno approvato una norma che è una follia _ ha tuonato _. Significa distruggere il settore dell’auto in Italia, significa licenziare a Torino per dare lavoro a Pechino».

 

Ma il Carroccio è pronto a combattere. E Salvini, in un giuramento di Pontida 2.0, ha promesso che se gli italiani gli «daranno la forza di andare al governo» promuoverà «un bel referendum popolare per bloccare questa follia. Siano gli italiani a dire “sì” o “no” a un regalo alla Cina».

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La nuova 500 elettrica sarà la prima “cliente” del Battery Hub FCA di Mirafiori.

Ma sa che la 500 elettrica è l’oro di Mirafiori?

Forse Salvini non sa che la 500 elettrica, l’auto a batteria più venduta in Europa, è fabbricata proprio a due passi da lì, a Mirafiori. Dove ha sede anche l’avveniristico Battery hub FCA e dove il numero uno di Stellantis Calos Tavares vorrebbe più che raddoppiare la produzione, quando si attenuerà la crisi della componentistica. Crisi che l’Europa sta combattendo a suon di miliardi, finanziando generosamente la filiera europea dell’automotive elettrica. Batterie comprese, con una decina di Gigafactory nel continente. Una delle quali, Italvolt, potrebbe sorgere nel Canavese, a poche decine di chilometri da Torino.

Salvini e il referendum impossibile

La Costituzione italiana, tra l’altro, vieta di sottoporre a referendum i trattati internazionali. E il blocco alle auto termiche nel 2035, quando sarà ratificato dal Consiglio d’Europa, avrà a tutti gli effetti il valore di un trattato internazionale.

Curiosità: quasi contemporaneamente il premier Mario Draghi, a New York, stava incontrando 150 giovani attivisti per l’ambiente. Ha annunciato loro che l’Italia “darà casa” all’hub d’azione globale “Youth4Climate”, in collaborazione con il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite.

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66 COMMENTI

  1. Mi viene in mente quando 25 anni fa uscivano le prime macchine fotografiche digitali e la Kodak ridacchiava perché la qualità era molto più scarsa delle foto fatte con le loro macchine…
    Poi si è visto come è andata…
    Idem per la Mivar che è andata avanti da sola a produrre TV con tubo catodico quando tutto il mondo si lanciava negli LCD… con l’intenzione di salvare i posti di lavoro l’azienda è fallita e i posto di lavoro garanti…

      • il legislatore non ha imposto l’usp dell’auto elettrica,
        il legislatore ha imposto l’impossibilità di vendita di auto a combustibile fossile (semplifoco)

        mi sembra leggermente differente

        • Mi permetto di correggerla, ha imposto che le emissioni siano zero (semplifico), dunque ha imposto una tecnologia che diversamente sarebbe risultata scarsamente competitiva. Evento mai successo nel campo tech sopra citato

          • ha ragione, ha imposto emissioni zero.

            evento mai successo nel campo tech? già, e i risultati si vedo tutti!

            In ogni caso
            o accettiamo che il mercato si auto-regola, ma in questo suo auto-regolarsi va prevista anche l’eventualità infausta dell’estinzione di ciò che viene regolato, sia esso l’azienda come invece l’uomo stesso, in un processo continuo di generazione e distruzione e generazione
            oppure
            decidiamo che il mercato va condotto per mano per evitare il caso infausto, e allora è necessario che un organo superiore orienti il mercato stesso.

            a me l’idea di estinguermi non piace molto, l’estate 2022 ha dato un assaggino poco gradevole di quel che ci aspetta, mi chiedo perchè dovremmo attendere domani per fare ciò che è giusto e necessario oggi:
            prima si comincia e meglio è.
            sarà doloroso? non lo metto in dubbio, vivere 50 anni sopra le proprie disponibilità globali ha generato un debito ambientale che ora toccherà sanare.

            non è che se ho un dente cariato
            aspettare per paura del dolore
            migliora la situazione. anzi!

          • Sono perfettamente d’accordo con lei, cominciamo con il dire che è un’imposizione e non vi é nessuna convenienza, viceversa il mercato si auto-regolerebbe transitando verso la nuova tecnologia; come successo nei sempre citati esempi: macchine fotografiche digitali, telefoni cellulari, automobile agli albori, ecc
            Assodato questo, ci sarebbe poi da discutere dell’effettivo impatto di una imposizione del genere a livello di riduzione del rischio di “estinzione”

          • Non c’è da discutere. L’estinzione si evita smettendo di estrarre e bruciare bruciare petrolio e gas e smettendo di deforestare.

          • @Giovanni 25 Settembre 2022 at 9:30

            sono io a non essere d’accordo con lei!
            “è una imposizione”: sì, e nella vita ce ne sono tante, e spesso sono imposizioni per il bene della persona e/o per il bene collettivo. A me sembra che da una ventina d’anni a questa parte in Italia la gggente sia diventata tutta anarchica di quell’anarchia ignorante che pretende di fare quel che gli pare quando gli pare, e se le cose vanno male però deve intervenire paparino/mammina, cioè l’Autorità e/o lo Stato.
            Il mercato paice e si autoregola, ma se poi l’azienda rischia di chiudere allora deve intervenire lo Stato, con la CIG o altri intrugli economico-finanziari. Un mercato in cui i profitti sono privati e le perdite sono socializzate. Penso di non dovermi dilungare a fare esempi, nel piccolo caso di provincia come nella grande azienda multinazionale italiana.
            ignoranza a caterve

            “non vi è nessuna convenienza”: ovviamente questa è una baggianata sesquipedale! stavo facendo ieri i conti della mia personale convenienza ad avere Zoe + fotovoltaico, e pur caricando solo il 43% da solare, in un anno ho risparmiato 1500 euro, e siccome sono dati VERI, allora la sua affermazione è una baggianata nel piccolo, nel caso singolo, ma anche guardando al sistema Paese, perchè spingere in direzione di cura dell’aria, dell’ambiente e delle emissioni di CO2 è esattamente quel che ci difenderà dall’invasione di prodotti stranieri extra-UE: se aspettiamo che li producano loro per poi copiarli o salire sul carro del vincitore (vedasi le da lei citate macchine fotografiche digitali, telefoni cellulari) ci ritroveremo a dipendere, invece se avviamo OGGI la filiera poi domani avremo qualche possibilità. Guardi che in UE non sono tutti come gli italiani, che firmano trattati pensando poi di fare come gli pare (anarchia puzzona, again) se non poi piagnucolare di rincorsa. Ricorda il Secondo Conto Energia? fatto all’ultimo, di corsa, un gran casino? ha generato una filiera della produzione di pannelli fotovoltaici in Italia? no. i miei pannelli sono spagnoli, euro italiani finiti in Spagna.

            “effettivo impatto di una imposizione del genere a livello di riduzione del rischio di “estinzione” “: ecco bravo! discutiamone! Però prima lei STUDIA documenti, articoli scientifici, rapporti sul clima. E fa un ripasso rispetto al METODO SCIENTIFICO.
            POI se vuole discutiamo.
            “Uno vale uno” con la scienza non ci azzecca nulla: la scienza non è il bar, non è un video su youtube, non è una chat su Telegram, non un post su Facebook.
            STUDI, poi ne riparliamo volentieri.
            non ho e non abbiamo tempo da perdere nel bar di internet.

          • Caro massimo, smettere del tutto, converrà con me, è pura utopia; pertanto ci sarà eccome da discutere a cosa evitare, limitare o consentire.

          • Caro Giovanni, non convengo affatto. L’Accordo di Parigi parla chiaro: neutralità del carbonio entro il 2050. Significa non bruciare più idrocarburi.

          • @ Mario, se vi fosse convenienza sarebbe il mercato a chiedere a gran voce la transizione, oppure mi sta dicendo che siccome il mercato latita…sono tutti ignoranti e solo in pochi “hanno capito”?

          • @ Mario, quando vuole ci confrontiamo sui numeri, cominciamo con i seguenti: quale’è l’impatto sulle emissioni GLOBALI di CO2 del passaggio dell’intero parco circolante europeo da endotermico a elettrico?
            Avanti con i numeri e non con le chiacchiere…

  2. mi chiedo: se avesse detto “più elettriche cinesi”, quale sarebbe stato il tenore dei commenti..
    siamo a livello di respubblica e fattone quotidiano

  3. Mi dispiace contraddire la redazione ma anche se è verissimo che la 500e non è prodotta ma “ASSEMBLATA” a Marafiori, la maggior parte dei suoi componenti sono prodotti provenienti da fuori Italia e fuori europa.
    Io motore, il riduttore, l’inverter, le batterie, il caricatore ecc…non sono prodotte in Italia come lo è in parte per la sorella termica che viene prodotta tra la Polonia e l’Italia…
    Purtroppo l’indotto in Italia per l’elettrico viene cancellato…

    • Macché cancellato! Faremo altro e lo faremo bene come sempre abbiamo fatto nella storia:

      De Meo (intervistato sull’elettrico da GdS 3/7/2022): ““Se riusciamo a girare le filiere sulle nuove catene del valore, grazie anche alle nuove tecnologie, vedo la possibilità di creare contemporaneamente 400-500mila posti di lavoro nella sola Francia a fronte di una perdita di occupazione tra le 50 e le 75mila unità”

      • Mi scusi ma è male informato, le componenti di un auto elettrica sono il 70% in meno di un auto termica…cerchiamo di dire cose coerenti e sensate…

    • Vero. Ma l’indotto italiano elettrico non è stato “cancellato”. Semplicemente non c’è. E mai ci sarà se la politica insiste con le battaglie di retroguardia contro la transizione elettrica anzichè farsi in quattro per sostenere la conversione o la nascita di una filiera elettrica made in Italy

      • Lei è male informato, mi dispiace dirlo perché la stimo molto, se mi contatta in privato le posso mostrare che le maggiori aziende italiane tier 1 stanno già fornendo importanti componenti per il settore della e-mobility, ma il problema che la richiesta del numero di componenti è limitata e per coprire le richieste di componenti BEV, se sostituissero tutte le ICE, basterebbe il 30-35% della capacità produttiva attuale.
        Dopo non venitemi a raccontare che si possono costruire le batterie, perché come è sempre stato fino ad oggi, saranno fatte direttamente dalle case automobilistiche come è sempre stato per i motori termici, in quanto il è componente più importante è strategico…
        Anche perché in una azienda “normale” non si ha le capacità di investimento di una casa automobilistica, che può permettersi di passare dalla produzione di motori alla produzione di batterie…

        • c’è sempre il settore delle rinnovabili per impiegare nuove persone
          mi dirà che c’entrano le rinnovabili con la mobilità elettrica ?
          per me e per molti lettori di vaielettrico ,sono un binomio IDISSOLUBILE !!

          Tesla lo dimostra con PowerWall Megapack VPP fotovoltaico ecc..
          Musk è arrivato a dire che in futuro il profitto dall’automotive , rispetto a tutto il resto sarà MARGINALE !

          Ad Austin, in Texas, sta sorgendo il primo quartiere residenziale in cui tutte le abitazioni sono dotate dei Tesla Solar Roof e PowerWall
          12.000 EDIFICI !!!
          questa estate ,in California, è stata sperimentata con successo la prima centrale elettrica virtuale per stabilizzare la rete elettrica pubblica con 2600 powerwall

          al settembre ha già raggiunto i 50 MW disponibili con 3.500 aderenti proprietari di Powerwall
          il mondo sta cambiando , più rapidamente di quello che pensiamo

          l’elettrificazione non è solo automotive è l’insieme di tecnologie che si legano indissolubilmente alle rinnovabili

          Enel ,da sola , ha detto che per le rinnovabili creerà almeno 80000 posti di laro FISSI e non si sa quanto indotto

          capisco che molte persone riescono a vedere solo un aspetto per volta ..
          MA bisognerebbe guardare il QUADRO GENERALE

          cosa che distinguerebbe soprattutto i politici aspiranti STATISTI ;
          dai CIALTRONI DA BAR !

          my 2 cent EUROPEI

    • se l’imprenditore è cresciuto con i soldi publici ed è INDIETRISSSSIMO sulla COSTRUZIONE di un veicolo elettrico non è un problema Italiano. Se facciamo nostro questo problema tanto vale nazionalizzare l’azienda (che poi in realtà è straniera).
      C’è un fatto indiscutibile…. la fiat 500e si vende a bomba.
      Bene!! che comincino a predisporre un progetto di riedizione della stessa con una filiera di costruzione dei pezzi in Italia. Altrimenti che si attacchino alla batteria cinese e bim bum bam.
      Compreremo le Cinesi…

  4. Facciamo finta che il referendum sia possibile e che l’Italia potesse produrre auto ICE anche dopo il 2035. Dal momento che sarebbe praticamente l’unico mercato dove venderle, si tratterebbe di modelli largamente obsoleti perché non sarebbero giustificabili i costi associati a nuovi modelli e per giunta venduti a prezzi elevati vista la ridotta reperibilità dei componenti.

  5. premesso che non voterò salvini, 2 cose:
    leggeremo su queste pagine anche i “pensieri” di altri politici a riguardo?
    non mi sembra che ci siano gran programmi partitici che non siano acchiappa la poltrona..

    non è da ieri che che subiamo una concorrenza sleale da parte di altri paesi con manodopera a costo “zero”: volete vivere con 700 euro? non credo.
    allora come potranno aziende nostrane guadagnare (e garantire lavoro)?
    minor qualità su tutto.. ma noi si vuole la rolls a prezzo della panda.

  6. MANCANO SOLO 4 GIORNI!!!
    Dai ragazzi… cercate di avere pazienza.
    Solo 4 giorni e finalmente torneranno in pompa magna i tre dell’oca selvaggia.
    B. è l’unico che ha resistito alla nuova generazione. Poi ci sono la Meloni e il Salvini.
    Finalmente, con la maggioranza assoluta dei voti potranno fare tutto quello che questo sito aborra (elettrifichevolissimevolmente).
    Incentivi alle diesel, pm10 alle stelle. Pianura padana immersa nello smog e nei pfas. Blocco degli sbarchi (quelli dei moretti dell’africa… non quelli delle escort russe) e buchi di bilancio apocalittici.
    Salvini che vuole l’autonomia e la Meloni che gli dice: “stai zitto… sono arrivata prima io e faccio la premier”.
    Il ritorno della figlia di Mubarak e l’inaugurazione del Bunga bunga beach.
    La cittadinanza onoraria a Orban e il cenone di fine anno con Putin al Quirinale.
    Il condono edilizio e il giubileo dei tribunali (con la grazia se paghi subito un 10%).
    La Mirabilandia del globo, l’ombelico del mondo.
    Metteranno il gatto con gli stivali alle finanze e i tre porcellini alla transizione ecoillogica.
    Un periodo storico nuovo questo. Verrà ricordato come l’involuzione Italiana, il periodo della dieselizzazione mediterranea. Non ci vorranno neanche più i B.R.I.C.S. e ci ritroveremo tutti traghettati verso un Monti Bis dalla mattina alla sera.
    Salvatevi fin che potete, andate in vacanza domenica perché io di andare a votare non ne ho proprio l’intenzione.
    Già me l’immagino …la Lagarde che si siede a palazzo Chigi e sbianca vedendo che non abbiamo fatto i compiti per casa e ci siamo persi nel frattempo cartella, libri e anche la casa.
    Andiamoci a bere un bel Mojito domenica, anzi due… oppure facciamoceli direttamente a casa per comodità. Da lunedì si cambia, torniamo al 2011!!!!
    PS: da lunedì basta commenti altrimenti l’uomo delle felpe colorate vi querela e vi toglie anche l’auto elettrica. :))))

  7. Non vedo dove sia il problema, se la tecnologia è convenite per utenti e ambiente si confermerà la volontà di adottarla

    • Ricevere il mandato dai cittadini per amministrare un paese (uso amministrare … non governare poiché non siamo una mandria) non significa che possiamo permetterci di buttare via qualche miliardo di euro per chiedere agli italiani se vogliono le palline da golf verdi o gialle.
      Ci sono trattati europei che svolgono un ruolo sovranazionale perciò non si possono fare i referendum su temi già decisi e votati a Bruxelles.
      Ci sono due referendum sul nucleare e questo ci propina che adesso si metterà a fare le centrali nucleari. Non è solo una questione di tecnologia.
      E’ un modo per dire che se ne parlerà fra 5 anni.

    • Il problema è che è stato deciso dal parlamento Europeo dove siedono anche i nostri rappresentanti eletti. E i trattati ci impegnano ad adottare le direttive decise lì. Se ogni paese facesse quello che gli pare su qualunque argomento non esisterebbe l’Europa.

  8. personalmente sono contrario al ban totale, renderei gradualmente non conveniente l’auto a benzina, del tipo: aumento di 1% all’anno dell’auto a benzina gia a partire dal 2023

    • 13 anni di gradualità + i precedenti 10 non sono sufficienti?
      Fra pochissimi anni in europa e nel mondo vorranno solo auto EV.
      Addio al nostro lavoro.

  9. Se ci sono i disastri climatici (li abbiamo tutti sotto gli occhi e con tanti morti innocenti) con una frequenza assurda e colpa delle persone come lui.

  10. Uno slogan per Salvini potrebbe essere:
    “Prendi il suv (diesel da 2.5 tonnellate) e vieni al Papete, se no sei un rosicone!”
    Ma perchè non si gode il vitalizio e i suoi 18 milioni di euro di patrimonio personale lontano dalle telecamere? Farebbe del bene all’immagine dell’ Italia

  11. -Salvini ha un’idea-

    Bastano le prime quattro parole del titolo per suggerirmi che tutto sommato è superfluo leggere il resto dell’articolo ( di cui ovviamente posso immaginare il contenuto, conoscendo l’uscita del de cuius) e sentirmi libero di pensare a tutta una serie di perfidie all’indirizzo di quest’ultimo. “Salvini ha un’idea”… elegante ossimoro per mettere fin da subito all’angolo il personaggio, cui da sempre ho dato la qualifica di “mestatore”, qualifica che anche in questo frangente si conferma senza meno. 🤭🤭🤭🤭

  12. Non è un tema nazionale e va oltre il prodotto auto elettrica realizzata da sempre meno componenti, più costosi e prodotti altrove.
    Da anni l’UE ha aperto indagini su aiuti di stato nel settore che consentirebbero alla Cina di vendere a un prezzo artificialmente basso. Ancora più importanti le misure per difendere le imprese europee da acquisizioni da parte di compagnie extra-europee
    “Un’Europa che protegge” come ha suggerito Macron con l’intenzione di proteggere le imprese europee non solo dal Made in China ma anche dall’avanzata delle multinazionali statunitensi del digitale.
    Garantire protezione di fronte alla pressione delle compagnie digitali americane e della manifattura cinese non è semplice pre due motivi:
    1 – non sono poche le industrie europee che vantano partner commerciali cinesi e statunitensi;
    2 – corriamo il rischio di un’Europa sempre più isolata commercialmente, dedita all’isolazionismo economico. 

  13. Perfetto, nulla di nuovo all’orizzonte. Quando arriverà il momento sarà troppo tardi e molti piangeranno di non aver preso il treno al volo. Invece di favorire la conversione e incentivarla, distruggiamola che è più facile.

  14. Sparate populiste senza il minimo senso, solo per cercare di raccattare un po’ di voti, ormai è disperato perché i suoi elettori si stanno spostando tutti su fratelli d’Italia.

  15. Voi domandate “ma salvini sa che la 500 elettrica è l’oro di mirafiori?” Ed il punto è tutto li: salvini non sa; ma mica solo della 500.

    • Il prodotto 500 è giunto a capolinea. Le crisi imperversano su ogni fronte.
      La famiglia italiana con tutti i suoi problemi non si può permettere una 500.
      Oggi è il momento di una vera auto come quelle del dopoguerra che portavano ovunque famiglie e merci come la Fiat 600 Multipla, la Renault 4 e più tardi la Panda di Giorgetto Giugiaro voluta da Carlo De Benedetti nel 1976.
      Ora arriveranno la Renault 4 voluta da De Meo e la Sion della start-up Sono Motors.
      Stellantis deve mettere immediatamente in produzione la Centoventi a Mirafiori.
      Immediatamente Centoventi.

          • Il prezzo della SION è ora di 29.900 €, all’inizio doveva essere, mi pare poco sotto o sopra i 20.000 €, salito di oltre 4000.00 € negli ultimi 2 anni. Per una macchina ancora da produrre come aumento non è male! Pensare che volevo prenotarla 2 anni fa e preferii lasciar perdere….

          • 30.000 euro per la prima auto elettrica ad energia solare.
            Un apporto da stimare secondo la posizione del sole, l’elevazione, l’azimut, la latitudine e la longitudine.
            Un apporto che chissà perché, al momento hanno considerato solo Aptera, Lightyear Zero e le Beyond Zero di Toyota e Subaru.
            Toyota che per il solito SUV elettrico bZ4X dichiara circa 1.120 miglia di generazione di energia gratuita all’anno pari a 1802,46 chilometri/anno, 4.93 chilometri al giorno per il solo tetto.
            Sarà questa crisi economico energetica a favorire la proliferazione delle elettriche solari e la successiva generazione Aero Solar Car di cui Aptera sarà la capostipite.

    • Amino perdere i referendum con percentuali sempre più basse. Ahi noi, chissà che ci toccherà sentire la prossima settimana …

      • Io sto ancora cercando di capire che fine hanno fatto i famosi tablet di Maroni per il referendum consultivo in merito alla possibilità per la regione lombardia di diventare regione a statuto autonomo.

        Cioè una cosa totalmente inutile (era consultivo…) e propagandistica (non c’è stato nessun seguito in merito)

        VENTITRE MILIONI DI EURO per acquistare 24.000 tablet da usare per il voto, di cui poi non si è saputo assolutamente più nulla e che in teoria sarebbero dovuti andare in dote alle scuole della regione lombardia per far cosa non si sa… salvo diventare presto obsoleti, magari chiusi in qualche cassetto.
        ventitre milioni. E la cosa è stata serenamente dimenticata.

        • No no Alessandro, si è saputo e come.
          Quando arrivò il momento di convertirli x le scuole, i tecnici dissero che non si poteva fare perché prodotti poco prestanti e potenti, e altro. Praticamente della portata per scrivere un sì o un no e leggere delle frasi, ma inadatti per inserire contenuti di tipo scolastico.
          Ma la stampa pubblicò solo qualche trafiletto in quindicesima pagina in qualche giornale.
          Molto più importante invece tenerci quotidianamente informati sulla separazione Totti – Ilary Blasi.
          Questa è l informazione in Italia e vale per qualsiasi argomento purtroppo.

  16. Follia allo stato del arte, non sapendo dove prendere voti ora con questa sparata li cerca dai pro-ICE, tanto noi di auto termiche in Italia ne produciamo a milioni 🤦🤦
    Che io mi ricordo di auto a combustione per il popolo non ne facciamo più da diversi decenni , quindi facciamo il referendum lo vincono e dal 2035 tutti in Ferrari o Maserati, se saranno ancora a combustione.
    Mentre l’unica fabbrica Italia di auto la produce già 100% elettrica, quindi l’alternativa è auto straniere elettriche o unica elettrica italiana o auto non per il popolo, nel frattempo abbiamo perso il treno, spero proprio che siano sparate del ultimo secondo per racimolare qualche voto , che comunque qualche voto con una sparata del genere lo ha perso di sicuro 🤦🤦🤦

  17. Salvini rimane sempre Salvini, banale istinto politico e niente altro.
    Le tute blu interessate al lavoro oltre i prossimi 3/5 anni dovrebbero prenderlo a martellate sulle unghie.

    • No, no, caro Domenico, fanno benissimo. Perché chi vota Salvini deve sapere il livello di (im)preparazione di questo soggetto, io tendo a essere scortese con le persone che cascano dal pero quando votano politici che poi fanno danni … Se uno vuole esercitare il suo diritto di partecipare alla vita democratica del suo paese esprimendo il suo rappresentante in parlamento tramite il voto, allora ha il dovere di conoscere bene nel merito il programma e le idee dello stesso candidato altrimenti è meglio che se ne stia a casa o, cosa che suggerisco alle persone che non seguono la politica, annullino la scheda con una bella barzelletta, così almeno regalano un po’ di buonumore agli scrutatori al seggio.

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