S’allarga la famiglia dei pick-up elettrici Usa, ma il mercato non decolla

pick-up elettrici

Più o meno nello stesso periodo abbiamo assistito in America, al lancio di due pick -up elettrici: GMC Sierra EV Denali Max Range e di Slate The Truck. Rispettivamente il più lussuoso e il più spartano dei pick-up a stelle e strisceIl primo con ogni sorta di comfort e funzione utilitaristica e un prezzo che viaggia sopra i 90.000 dollari. Il  secondo, un veicolo da “soli” 20.000 dollari ideato dalla start-up Slate Auto, con Jeff Bezos come principale investitore. Si va molto per tentativi, insomma, per cercare la quadra nella transizione all’elettrico di un’icona del mercato auto americano come il leggendario pick-up. Con proposte anche agli antipodi.

Basta questo a capire il disorientamento dei più importanti brand di settore, invischiati in una crescente lotta per accaparrarsi le vendite. Per ora, senza un vero vincitore.

Mentre costruttori come Ford, Chevrolet e Rivian cercano risposte offrendo un range quanto più ampio di scelta tra equipaggiamenti e prezzi per i rispettivi modelli di punta (F-150 Lightning, Silverado e R1T), c’è chi come Tesla sta per ora perdendo la scommessa con il suo futuristico, e costosissimo, cavallo d’acciaio Cybertruck.

Il pick-up nel continente americano è una sorta d’istituzione. Negli Stati Uniti, in particolare, il successo è tale che questa tipologia di auto è diventata nel tempo una sorta di fenomeno di costume. Questo mezzo da trasporto di persone e merci, che ben si presta alla vita del lavoratore americano medio, sta vivendo come i suoi simili il delicato passaggio della transizione green.

Una svolta mal digerita ma inevitabile per alcuni, necessaria per altri, ma che nel mercato americano ha una valenza doppia. Sono infatti in molti a sostenere che dal successo o meno del pick-up elettrico – già presente sul mercato – dipenderà molto del futuro dei veicoli elettrici negli Usa. E non solo perché sono tanti, ma perché gli americani dediti al pick-up sono considerati i più restii a lasciare la benzina per la spina.

pick up

Brand al lavoro ma il mercato latita

Sulla reale necessità di mettere in strada dei pick up elettrici si discute da tempo negli Usa. E il fatto che i volumi di vendite in questo settore non decollino è anche per un certo scetticismo generale che aleggia sul passaggio alla mobilità green.

Tuttavia, non si può però certo dire che questo specifico mercato, ancorché di nicchia, non sia in espansione. Come detto, i grandi brand nordamericani non si sono tirati indietro, lanciando negli ultimi tempi una varietà di modelli abbastanza eterogenei, puntando sempre più su autonomie estese da abbinare a comfort, praticità e, in alcuni casi, anche un po’ di lusso. Senza uscire troppo dai canoni stilistici che hanno reso i pick-up così amati dal pubblico statunitense.

Ford, General Motors, Tesla, Chevrolet, Rivian, Ram hanno tutti in gamma versioni elettriche dei loro pick-up di punta, ma nessuna sta vendendo molto. Meglio ancora, tutti o quasi hanno dovuto rivedere le proprie aspettative, di fatto ridimensionandole.

pick-up elettrici

Ambizioni sovrastimate?

I problemi sono diversi, e la diffidenza di base verso il cambiamento c’entra fino ad un certo punto. Piuttosto, i costi della tecnologia green sono ancora molto alti, specie per veicoli a cui vengono richieste qualità strutturali e prestazionali elevate. E questo si riflette sul prezzo finale, che oggi difficilmente scende sotto i 60.000 dollari, con punte di oltre 100.000.

Poi ci sono le ambizioni dei costruttori e la volontà di fare sempre qualcosa in più rispetto ai competitors. Strategie che hanno portato più o meno tutti inizialmente a “sparare alto”, salvo poi fare i conti con la realtà delle vendite. Da qui un inevitabile ridimensionamento, con tagli alla produzione (in alcuni casi anche pause prolungate), tagli di prezzo, grossi piani di incentivi.

In alcuni casi il tentativo di far “accettare” il sovrapprezzo ai clienti con modelli di pick-up super prestazionali (soprattutto in termini di autonomia, anche sopra i 650 km, e velocità di ricarica) non ha del tutto pagato. Non a caso, infatti, oggi le stesse Case mettono in vendita varie versioni dello stesso modello per provare ad accontentare anche chi cerca un po’ di economicità. Qualche km in meno di autonomia (che per le distanze americane può essere un problema…), qualche optional a cui rinunciare, ma anche un po’ di risparmio di denaro.

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Dal lusso al basic. Il flop Cybertruck

In generale, la sensazione è che una formula vincente per questi veicoli, che devono abbinare innovazione a funzionalità, ancora non sia stata trovata. E le recenti storie di mercato lo dimostrano.

A partire dal Cybertruck. Un oggetto del desiderio super pubblicizzato alla vigilia, rivelatosi ai fatti un flop clamoroso, almeno ad oggi, con un progressivo declino nelle vendite, tagli alla produzione, stop prolungati e via dicendo. Una spirale negativa su cui ha inciso certamente il momento no di Tesla, a livello commerciale e d’immagine, e del suo divisivo fondatore Elon Musk.

Alla fine anche una potenza come Tesla è dovuta scendere a compromessi con la realtà, correndo ai ripari con soluzioni (anche scontistiche) per rendere più accessibile il suo pick-up elettrico nella speranza di frenare il crollo.

I principali modelli sul mercato

Ford F-150 Lightning

Con il Cybertruck in crisi, il suo principale avversario, il Ford F-150 Lightning è tornato ad essere il pick-up elettrico più venduto sul mercato americano. Il primo “truck” a batteria dell’Ovale Blu ha debuttato anche in Italia, ereditando gran parte del design di successo della versione termica (tra i modelli più venduti al mondo).

A livello di prestazioni l’F-150 Lightning può arrivare ad erogare fino a 580 CV di potenza con i suoi due motori elettrici, con una coppia massima di oltre 1000 Nm. L’autonomia dichiarata varia da 370 km in versione Standard Range (batteria da 89 kWh) ai circa 500 km per l’Extended Range (131 kWh). I tempi di ricarica sono rapidi, specialmente con una rete fino a 150 kW (90 km recuperati in 10 minuti).

La capacità di traino è di 4,5 tonnellate, mentre la portata è di 900 kg. Ford ha anche sfruttato l’assenza del motore termico nel cofano per ricavare un vano di carico extra da 400 litri e 180 kg di capacità massima, che include anche attacchi USB e prese elettriche.

Parlando di prezzi, il Ligthning negli USA è proposto con vari allestimenti a partire da circa 55.000 dollari (Pro) per arrivare a 85.000 (Platinum). L’importazione in Italia è ovviamente soggetta a costi aggiuntivi: la gamma “italiana” parte così da 115.000 euro IVA inclusa.

L’abitacolo del Ford F-150 Lightning

Tesla Cybertruck

Unico nel suo genere, rivoluzionario più o meno in tutto, il Cybertruck ha sconvolto il mercato dei pick-up elettrici. E non solo per il suo design “monolitico” e futuristico, il suo scheletro d’acciaio inossidabile con vetri infrangibili, così fuori dal tempo, divisivo, ma allo stesso tempo accattivante.

E’ infatti un modello molto all’avanguardia anche in termini tecnologici, di sistemi automatizzati, e in quanto a prestazioni ha molto da mettere sul piatto.
Il Cyberbeast è la punta di diamante della gamma, nella versione Tri-Motor eroga 850 CV circa e ha numeri da vera “sportiva”: 0-100 in appena 2,6 secondi e 209 km/h di velocità massima. L’autonomia maggiore, circa 590 km, la raggiunge però l’ultima versione (Long Range), immessa da poco sul mercato in risposta alle tante critiche piovute sulla creatura di Musk.

Una “mossa” che quantomeno ha permesso di abbassare i prezzi di listino: oggi si parte dai 62.500 dollari del modello base per arrivare ai 94.500 del top di gamma.

L’avveniristico design del Cybertruck

Chevrolet Silverado EV

A livello di potenza, capacità di carico e autonomia non è da meno un altro grande protagonista tra i pick-up americani, il Chevrolet Silverado. Anzi, la versione full electric ha “numeri” se vogliamo anche maggiori del Ford Lightning.

Disponibili anche qui diversi allestimenti (Work Truck, LT e RST,) con varie opzioni di batteria che influenzano l’autonomia e le prestazioni. Al suo massimo, in modalità Max Range, il Silverado EV può arrivare a sprigionare fino a 664 CV di potenza e 1064 Nm di coppia. L’autonomia dichiarata dalla casa madre GM è di ben 740 km per singola ricarica.

Il pick-up può trainare fino a 5,6 tonnelate e offrire un carico utile massimo di oltre 800 kg. Silverado EV è dotata di tecnologie avanzate, come lo sterzo integrale per manovrabilità a bassa velocità, un sistema di ricarica rapida e infotainment con Google integrato.
I prezzi variano dai 75.000 dollari dell’allestimento base ai 98.000 di quello top di gamma.

pick-up elettrici
Il Silverado EV

Rivian R1T

Puntando su forme più semplici ma ben riconoscibili, specie nella linea dei fari sul frontale, il pick-up elettrico R1T di Rivian è stato tra i primi ad arrivare sul mercato Usa.
Ha caratteristiche ben definite, potendo contare su versioni a due, tre o quattro motori distinti, progettati e prodotti internamente. Questa varietà di “scelta” comporta quindi livelli di potenza e autonomia differenti. I motori accoppiati ad ogni ruota possono garantire una potenza complessiva di 1.025 CV, con una coppia di ben più di 1.600 Nm. La velocità massima è di 210 km/h.

Il top di gamma può contare su batterie da 135 kWh e 180 kWh, che consentono autonomie dichiarate secondo il ciclo EPA fino ad un massimo di 640 km.

A livello di equipaggiamenti e tecnologie rivaleggia in tutto e per tutto con i principali competitor, fornendo livelli di assistenza alla guida completi, grazie ad un sofisticato sistema di telecamere e radar.

Negli Stati Uniti il Rivian R1T parte da una base di 70.000 dollari.

Rivian R1T

GMC Sierra EV

Il marchio specializzato in truck e SUV di General Motors ha sfoderato la versione elettrica del Sierra con il chiaro intento di spingere al massimo le potenzialità del settore. Il GMC Sierra EV di fatto è una versione ancora superiore e più lussuosa del “fratello” Silverado, di fresca uscita con il suo top di gamma Denali Max Range da oltre 100.000 dollari.
I dati sono pazzeschi. Al suo massimo, il pick-up può arrivare a superare i 700 km di autonomia, i 754 CV con il suo doppio motore e i 1064 Nm di coppia. In più, ha la capacità di generare energia fino a 10,2 kW di potenza, superiore agli altri pick-up elettrici. In sostanza potrebbe alimentare una casa per diversi giorni.

Oltre ad un certo lusso generalizzato, il Sierra EV è in grado di trainare fino a 4,5 tonnellate di peso e di trasportare fino a 657 kg nel lungo cassone di oltre 3 metri. Infine è dotata di alcune delle migliori funzioni di guida automatizzata attualmente in circolazione.
Ovviamente tutto ciò ha un prezzo. Di media più alto rispetto alla concorrenza tra le varie versioni del modello.

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Il particolare del cofano senza motore del Sierra EV Denali

Più scelta per il futuro

Ora, tra i pick up elettrici di altissima gamma, come i GMC, e quelli minimal con prezzi d’ingresso d’assalto, come quello promosso da Bezos, il successo, e la futuribilità, di questo settore potrebbe risiedere, come spesso accade, nel mezzo. Sicuramente starà alle Case saper offrire agli interessati una scelta quanto più varia di modelli “abbordabili”, lavorando soprattutto sui prezzi, ad oggi lo scoglio forse più alto da superare.

Dopotutto, va bene la moderna tecnologia, va bene l’essere green, va ben anche alzare l’asticella della competizione per soddisfare una certa megalomania intrinseca americana. Ma si tratta poi sempre di un pick-up. Una cabina di guida con un cassone aperto per il carico.

  • Guarda anche il VIDEO della rubrica “Il garage”

 

Visualizza commenti (4)
  1. Veicoli e energivori e propulsione elettrica sono agli antipodi. Le enormi batterie diventano un limite quando vanno ricaricate, e qui per un uso quotidiano americano significa 70/80kWh da ripristinare al giorno.

    1. No in quanto con i 200 kW di batteria coprivo quattro giorni pieni di viaggio e ricaricavo al 100% in hpc in 50 minuti al quinto giorno a batteria che comunque stava sopra il 10% ; percorrevo circa un centinaio di km al giorno ma sono tutte statali ed autostrade , sei sempre con il cruise inserito non come in Italia che stai sempre ad accelerare, rallentare, cambia limite ogni 500 metri, stop ecc. Questi suv e pick up possono caricare tutti alle hpc da 350

  2. Il sierra Denali e First editio nè quello che ho preso io lo scorso settembre, i conce ne sono pieni in pronta consegna a differenza che qui in Italia la vettura la devi ordinare ed aspettare mesi nn si sa per quale motivo. È tanta roba, un gradino sotto solo al Cadillac per finiture ed accessori; 200 kW di batteria, 4 ton in ordine di marcia, dimensioni abbondanti anche dentro tanto che al casello autostradale faccio prima a prendere il biglietto dall’emettitore dei camion e delle corriere ;il prezzo full optional si aggirava attorno ai 119 k $ ma tra sconti vari ed detrazioni (che cambiano da stato a stato ) e pagamento cash ( considerate che i concessionari propongono finanziamenti fino ad OTTO anni ma il pagamento cash è sempre fisto bene… Tutti e subito) . PS le detrazioni statali sono sulla dichiarazione dei redditi, scali da quelle che sono le tasse dovute annuali

  3. Alessandro D.

    Il pickup a batteria
    son costretti a darlo via
    con scontistiche spaziali
    e campagne nazionali.

    Quel cliente a stelle e strisce,
    come e peggio delle bisce,
    non lo prendi con la lenza
    di cavalli e di potenza:

    i motori a terre rare
    non lo inducono a sgarrare
    lui il pickup lo vuol ben cotto
    con in pancia il suo “vu otto”

    col carburo a ghigliottina
    che gorgoglia di benzina
    che misura, o sbevazzone
    non in litro ma in gallone.

    il cliente di tal mezzo
    trova elettrico un mal vezzo
    da “civili e urbanizzati”
    e puranco effeminati;

    l’uomo ver nella sua testa
    spara in aria se fa festa
    beve birra a profusione
    porta il cane nel cassone.

    Poi magari è un contadino
    che lamenta (quel tapino)
    che ‘l raccolto è andato male,
    che il suo campo più non vale,

    che stagione di una volta
    piano pian sia stata tolta,
    e che piogge e pur tifoni
    troppo scassino i marroni.

    Or non dico che il suo RAM
    sia cagion di cosa gram,
    e che proprio al suo furgone
    imputiam tale afflizione.

    Ma far finta che gli arbìtri
    di un motore da sei litri
    non producan conseguenza
    è un po’ tanto un’imprudenza.

    Collo rosso americano
    che sul camion guidi piano
    credi a me, io ti comprendo
    del “vu otto” me ne intendo:

    è un bel vivere, lo ammetto
    farlo andare è un bel diletto
    ma suvvia non esser cieco
    la benzina beve a spreco!

    Non ti dico che “D’un tratto,
    il cambiar sia bell’e fatto!”
    solamente ti consiglio
    con un candido bisbiglio

    di provar la soluzione
    dell’elettrico cassone
    con un test od un affitto
    ed un giro circoscritto;

    che magari poi ti piace
    e ti sembra fin vivace
    d’intraprendere la via
    di guidare a batteria.

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