Un batteria litio-ferro-fosfato (LFP) che può fare il pieno in 10 minuti debutterà il prossimo anno, probabilmente sulle vetture della joint venture SAIC-GM. L’hanno messa a punto e presentata congiuntamente il costruttore auto e il colosso delle batterie CATL. Si tratta della batteria più veloce mai realizzata, potendo supportare un fattore di ricarica 6C.
Chimica LFP, ricarica in 6C
SAIC-GM e CATL bruciano sul tempo tutti gli altri big delle batterie, BYD in primis, finora fermi al 5,5C. Ricordiamo che C (C-rate) si riferisce al moltiplicatore di carica della batteria, quindi 6C significa che la batteria può teoricamente essere completamente caricata da 0 al 100% in un sesto di ora, cioè 10 minuti.
Per una batteria di capacità medio grandi, diciamo attorno ai 60-70 kWh, vuol dire incamerare un’autonomia di 200 km in soli 5 minuti. Ovviamente se alimentata da colonnine ultra fast di nuova generazione, che raggiungono potenze superiori ai 400 kw. Di fatto, siamo a un passo dall’equivalente di un pieno di benzina.
Debutto nel 2025 su piattaforma Ultium?
Un risultato raggiunto, spiega una nota di SAIC-GM, sfruttando una serie di tecnologie per migliorare l’efficienza delle reazioni elettrochimiche, aumentare l’efficienza di carica e garantire prestazioni stabili. In particolare, una nuova formulazione dell’elettrolita migliora la conduttività e riduce la viscosità, potenziando la desolvatazione degli ioni di litio.
La nuova batteria debutterà nel 2025 sull’architettura della batteria ad alto voltaggio Ultium di General Motors. Ultium è la base dei veicoli elettrici di prossima generazione di GM. Con l’aggiornamento in arrivo il prossimo anno la piattaforma utilizzerà una tensione di quasi 900 V, un nuovo design strutturale CTP e una tecnologia di raffreddamento avanzata.
Non si dica che in Italia il mercato delle auto è in crisi per l’elettrico, è già agonizzante di suo, semmai l’elettrico può rappresentare uno sviluppo ( come si evince dalle continue nuove proposte e innovazioni) tuttavia la realtà è quella triste che alcuni governanti non vedono, “ non ci sono più imprenditori che possono sviluppare nuove tecnologie “ il capro espiatorio lo imputano all’elettrico mentre gli altri paesi lo cavalcano. Questa è l’Italia.
Indubbiamente Guido, indubbiamente. Le esigenze di alcuni sono già soddisfatte dall’ auto elettrica, non c’ è dubbio. Non saprei dire quanti però. Se dovessi restringere la cerchia a chi ha solo vantaggi al passaggio all’ elettrico (e sicuramente ce ne sono) una delle condizioni che andrei a verificare è se vende l’ auto prima della scadenza della garanzia perché su questo le elettriche sono una incognita bella e buona. E non c’ è solo la batteria: infotainment, bms, inverter, etc. … tanti componenti delicati … anche le auto a benzina sono una incognita ma non c’ è proprio paragone …
Se un amico fosse indeciso tra un ch-r e una bz4x gli suggerirei quest’ultima: entrambe hanno 15 anni di garanzia sull’auto e 10 sulla batteria sono il minimo per dormire sonni molto molto tranquilli, può andare dunque anche di elettrico puro. Per questo incrocio le dita e tutte le sere prego che la Toyota FT-Se abbia drift mode, frizione, cambio manuale (fake) e prezzo accessibile. Mr Toyoda, ti supplico, non tradirmi …
..ai ai ai .. pubblicità ingannevole sulla garanzia che non c’è.. toyota ha il vizietto di imbrogliare..
X la redazione: c’è un problema nella sezione commenti, non vengono correttamente agganciati al commento cui si riferiscono, mai successo prima di oggi
Non tutti, una parte effettivamente sono in ordine sparso
è un ossimoro: voi che potete ricaricare in garage, non fate 400 km al giorno ma volete un’ auto che ne faccia 1200 … chiaramente per loro l’ elettrica tecnicamente va già bene, è palese, ma credo che intervengano tanti fattori nella scelta, valore residuo, estetica, piacere di guida. Non credo convinceresti facilmente uno con una BMW M3 a passare alla M3 Performance di Tesla, né chi ha una Giulia TD a passare a una M3 RWD.
“fitto così” in Italia di gente con la Giulia TD o BMW M3… Tipico automobilista!
In questo hai ragione: sono diversi modi di guidare (sarebbe stupido dire che sono la stessa cosa, non lo sono) e posso azzardare una percentuale sparata lì: il 99% non ha mai provato e nemmeno lo farà mai, a prescindere.
Traduzione: a breve ricarica a 1,5 euro per kw
Sei il mio mito, mi leggi nel pensiero…
stai parlando ad individui che fumano sigarette per non dire altro… sai dei tuoi ragionamenti cosa se ne fanno? sacchetti bucati…
90 minuti di applausi!
(Si riferiva alla risposta di Guido)
Salve, da questa notizia si evince come il settore delle auto elettriche possa solamente evolvere in positivo dimostrando che’ e’ una tecnologia che ha ampissimi margini di miglioramento al contrario del motore termico oramai giunto al capolinea da tempo per efficienza ma questo i nostri governanti non vogliono comprenderlo.
Ben vengano queste notizie, ben vengano le persone che prima o poi si renderanno conto di tale possibilita’ di guida.
E’ solo questione di tempo, i ” dinosauri ” non possono fermare l’ asteroide che li colpira’.
P.s. Rimane il fatto che l’ Europa, l’ Italia in primis, ha affrontato malissimo questa transizione per il settore dell’ auto elettrica, non essendo riuscita ad essere coesa, lungimirante e credibile.
Guido non è proprio così. Quando comprai la Niro ibrida la pagai nuova 28.000 €. Per prendere una elettrica allo stesso livello ci volevano 40.000 € e comunque le prestazioni delle bev nel 2018 non erano quelle di oggi. Poi continuo a non capire perché insistere con la storia del piacere di guida, probabilmente la vostra memoria è rimasta ancorata ai vecchi diesel del 1980 : siccome ho sia una hev che una bev posso dire che non cambia proprio nulla. L’auto è silenziosa e come ho già detto il motore a benzina ha un sound impercettibile. Quando si va in città, lentamente, si viaggia per molto tempo in solo elettrico. Nessuno strappo o vibrazione, il cambio DCT è un orologio svizzero, i cambi di marcia sono fluidi. Quando si viaggia più veloce il rumore di rotolamento delle ruote e quello aerodinamico coprono abbondantemente quello del motore. Quindi, pur restando convinto che il futuro sarà elettrico non credo che avere saltato una generazione sua stato tutto questo danno
L’ ho stampata, incorniciata e appesa alla parete della cameretta. L’ elettrico ha tanto da dire ma usare l’argomento del piacere di guida no, è quantomeno controverso.
Ivano,
Il mio è chiaramente un discorso generalizzato, anche se rivolto ad un gruppo particolare di automobilisti, già avere un ibrida cambia la situazione, almeno in città.
Diesel del 1980? Ci dimentichiamo forse che fino a quattro o cinque anni fa qui su Vaielettrico guidavamo tutti macchine termiche? Suvvia.
Nel discorso economico, non dimentichiamo che nel 2018 il kilowatt finito per chiunque era abbondantemente sotto ai 10 centesimi. Mentre la benzina se non ricordo male…
Erano gli anni delle vacche grasse per chi girava in elettrico, spendeva davvero un assoluto niente. Anche se nei momenti bui Io non ho mai superato i 30 centesimi al kilowatt, parlo sempre di costo finito inclusivo di dispersioni di ricarica.
Per cui, nel discorso ipotetico, se partiamo dal 2018, C’è da togliere sei anni di bollo, sei anni di differenza tagliandi, almeno cinque anni, per non dire sei, di assicurazione dove si pagava meno, e il costo del carburante trascurabile, per almeno 4 anni. Certo, il prezzo di acquisto era molto differente, dodicimila euro sono tanti, ma se si fanno due conti con quello che ho appena nominato si assottiglia e anche di parecchio. Sul piacere di guida, Io insisto. Come macchina aziendali ho guidato di tutto, e non erano Panda.
Guido, anche con le hev ci si organizza. Il bollo per esempio non lo ho pagato per 5 anni esattamente come per la bev. Per i tagliandi ho fatto l’abbonamento, 189 € a tagliando tutti compreso fino al sesto anno. E comunque quest’anno che ho fatto il primo a pagamento ho speso 250€. Ho letto di qualcuno che per una ID3 ha pagato 400€. Che poi a parte Tesla tanti costruttori prevedono i tagliandi anche per le bev, per esempio io sulla Twingo devo farli, costano meno ma ci sono. Spesa carburante: ho segnato tutto i rifornimenti fatti in sei anni e mezzo con Spritmonitor, ho speso 4280 € per percorrere 56000 km. Percorsi in città ma comunque abito in collina e quindi c’è da salire. 20000 buoni li ho fatti in autostrada senza preoccuparmi di nulla, velocità da codice, clima acceso estate ed inverno, tante volte baule sul tetto. Se avessi ricaricato sempre a colonnina avrei speso meno ? (Io ho il FV e carico a casa ma non tutti sono nella mia condizione, parliamo di chi ha una bev e la lascia per strada) .Per il piacere di guida non discuto, è una questione personale. Odio il rumore, neppure da ragazzino andavo in giro con la moto smarmittata. Però il rumore ” giusto” di un termico non mi dispiace. C’è uno che abita un po’ più avanti di me, ha un pickup americano V8 a benzina. Confesso che il borbottio potente e profondo di quel motore mi piace, anche se come veicolo lo trovo inutile. C’è anche chi trova piacevole fumare sigarette, anche se avvelena se stesso e gli altri,io non fumo e va bene così. Il cambio manuale per qualcuno può essere piacevole, io ho la moto ( Yamaha) e lo scooter: lo scooter è un mezzo di trasporto, di piacevole ha poco, la moto una passione, un divertimento. Per qualcuno divertimento è avere il tablettone da 20 pollici e smanettare con le app, ma non per tutti è così. Sul fatto dell’inquinamento non c’è storia, le bev vincono a mani basse anche se in alcuni casi ci sono veicoli termici che consumano poco e vengono usati poco, buttarli via ( e smaltirli) per sostituirli con una bev nuova, che comunque va costruita, non mi pare tanto ecologico. Se non vengono buttati vengono rivenduti in altri paesi del mondo meno ” attenti” al green, però continuano ad inquinare, e l’aria è la stessa per tutti. La verità, come sempre, sta nel mezzo
Attenzione a non rimanere delusi dalle promesse…stiamo ancora aspettando le prime consegne delle e-c3, e la produzione della grande panda che sembra essere stata appena sospesa. Non oso immaginare se qualcuno dovesse perdere gli incentivi perché sono trascorsi i 270 giorni dal ordine. Io ho acquistato una elettrica ormai 6 anni fa e il numero di colonnine in centro a Bologna è rimasto praticamente lo stesso.
Esatto Gerardo a parole il comune di Bologna è a favore dell’ elettrico poi fa installare colinnine e non le attivano da due anni e come numero sono sempre quelle , é una vergogna.
In compenso gli autovelox funzionano benissimo, da quel che leggo …
@Enzo a Bologna gli amministratori hanno le idee un pò confuse e le provano tutte in attesa che qualcuna funzioni, questi i progetti in corso di realizzazione:
– tram elettrificato fuori le mura e a batteria dentro le mura
– autobus a batterie
– autobus ad idrogeno con centrale di produzione di idrogeno
Mentre adesso ci sono già i filobus.
adesso dovranno già iniziare a smantellare tutte quelle colonnine lente e già osolete (che messe assieme chiamiamole “obsolente”) che in molti casi non sono attive per piazzarne delle nuove ultrafast altrimenti si hai la batteria che si può caricare velocemente ma è come riampire una piscina olimpionica con la gomma da irrigazione da giardino ……..
Zero in elettrotecnica
kilowatt = potenza
kilowatt ora = energia
già oggi ci sono stazioni di ricarica da 300 kW alcune addirittura 400 kW
la velocità di ricarica dipende IN GRAN PARTE da cosa accetta la batteria in potenza
una tesla rwd ATTUALE ,LFP,carica 50 kWh (KILOWATTORA ) in 20-30 minuti
sia che tu usi una colonnina da 150 KW ,300 KW o 400 kW
è la batteria che decide
uno “standard” di misura che si sta affermando è ..
in quanto tempo un EV carica 300 km di autonomia
una model 3 consumerà i 50 kWh per fare 300 km (unità che si sta diffondendo tra le EV) e ci metterà 30 minuti scarsi
con una colonnina da 150kW come con una colonnina da 300kW
o con una recentissima 400kW
perchè , perchè con la sua chimica attuale non può accettare di più
una ipotetica model 3 RWD con batteria da 60kWh con le batterie dell’oggetto dell’articolo
potrebbe caricare in meno di 10 minuti i 50 kWh necessari per percorrere 300 km
my 2 info tecniche contro l’avanzata del nulla
c’è scritto così nell’articolo ma forse lei ha saltato di leggere …..caro professorino….
“Per una batteria di capacità medio grandi, diciamo attorno ai 60-70 kWh, vuol dire incamerare un’autonomia di 200 km in soli 5 minuti. Ovviamente se alimentata da colonnine ultra fast di nuova generazione, che raggiungono potenze superiori ai 400 kw”
quindi se non ti attacchi a queste colonnine non ricarichi in “soli 5 minuti” ma ci vorrà molto più tempo; considerato che moltissime colonnine sono di vecchia concezione nei centri urbani (11-22-50Kw) il vantaggio lo si ha solo selezionando adeguatamente quei punti di ricarica che si sposano con la tecnologia della batteria cioè quelle sulla rete autostradale e ci stà visto che è in autostrada che ti serve avere il pieno in tempi celeri.
ho provato a calarmi nel reale utilizzo di una batteria così
confrontata con le attuali LFP
le percorrenze dipendono molto dall’auto
e dalla sua AERODINAMICA,alias efficienza
se sta dentro ai 50 kWh per 300 km come la model 3 citata (che imho è il benchmark attule per l’efficienza )
a 6C caricare a 300 o 250 KW i 300km in 10 minuti è possibilissimo
insomma se prima un viaggio richiedeva due soste da 30 minuti
con queste nuove batterie a parità di capacità 60 kWh
su colonnine ionity o free2x ci metterà 10 minuti
tempo di sosta per 1000 km 60 minuti con le “vecchie batterie”
tempo di sosta per 1000 km meno della metà
siamo molto vicini ai tempi di un benzina ibrido taccagno che non usa bagni e non prende caffè all’autogrill
8:35
contro le
9:00
un ipotetica tesla 60kWh con queste nuove batterie
attualmente ci mette 9:30 fonte Bijorn Nyland
conclusioni dire che sono inutili con le attuali HPC autostradali ..
sono inutili
che lo siano per le hpc da 50-150 kW installate in città non ci piove anche se molti supercharger Tesla in città ,in Italia,hanno colonnine da 250 KW dal 2021
tranquilli in autostrada
non devono smantellare e rimpiazzare nessuna colonnina
le ionity sono accreditate a 350KW
e le free2X autostradali sono a 400kW già adesso
manca solo che ci aumentano ulteriormente il prezzo del kWh per supportare le nuove batterie
Notizia fantastica, soprattutto sul fatto della commercializzazione il prossimo anno.
Diciamo anche che sia alla fine del 2025 e che quindi di fatto sia in vetture consegnate dal 2026.
Permettetemi una esortazione/frecciata ad una specifica categoria di persone (mi rivolgo solo ed esclusivamente a loro).
Voi che:
– avete il garage servito dal contatore di casa
– non fate 400 km al giorno di autostrada tutte le settimane
– state aspettando l’auto elettrica perfetta che garantisce 1200 km senza soste e ricariche in 5 minuti
avete buttato via una generazione di auto che avrebbe potuto servirvi agevolmente per 6/8 anni, che si sarebbe ampiamente ripagata (se acquistata nel 2020, ad esempio, per 2 anni avreste avuto l’energia a prezzi ridicoli) e anche se il valore residuo nel 2027/28 quando andrete a cambiarla fosse prossimo allo zero, il riacquisto della nuova sarà decisamente inferiore, con un esborso economico in linea con un cambio di una termica. Ma vi siete persi anni e anni di piacere di guida, di minore inquinamento, di comodità di ricarica, tutto per aspettare un fantomatico futuro che non arriva di colpo, ma a piccoli passi. Diciamocelo: era una scusa. Perchè quando c’è da cambiare il telefono, lo fate, non aspettate l’iPhone XX+1 o il Samsung S2x+1, lo prendete e basta.
Sembrerà strano ma percorrere il tragitto casa lavoro per 220 giorni all’anno con un’auto che si ricarica in 5 minuti o in un’auto che si ricarica in 5 ore richiede lo stesso tempo (con le premesse di cui sopra), perchè le strade, nel tempo, non cambiano.
Con buona pace della zia malata che vi telefona alle 3 di notte in punto di morte e voi non potete correre a salvarla perchè avete la batteria al 30%: è la potente lobby dei taxisti che purtroppo, in quella emergenza che capita ogni 25 anni non può, contrattualmente, venirvi in aiuto.
Caro Enzo …con batterie così…prima o poi una bella spider BEV te la dovrai concedere 😉😁
ed a me toccherà convincere mia moglie a lasciare la sua adorata auto .. termica 😉
(Però tutti i viaggi li vuole fare in elettrico… perché è più comoda…e sì sentono i suoni della natura…)
NB speriamo che anche qualche produzione nazionale (Stellantis) sia basato su batterie di questo tenore ..(Store-dot o simili)
Assolutamente sì, spider o coupé 2 posti, sempre sportiva e compatta, con drift mode, sound e cambio simulato. Confido in Toyota, sperando in prezzi umani. Se esce domani la prendo subito, ma anche con le batterie standard, a me non serve la ricarica rapida
👍😁
Secondo me a questo punto possiamo considerare già superata la soglia ideale di velocità di ricarica per (almeno per il trasporto leggero).
Una volta che in 10-15 Min fai uno 0-80% non cè nulla di cui lamentarsi.
Velocità maggiori richiedono investimenti in colonnine di ricarica a potenze estremamente elevate a mio avviso non giustificate.
Mi spiego, preferirei di gran lunga che si investa in un maggior numero di colonnine piuttosto che avere pochi punti a potenza estremamente elevata.
Così anche con pacchi batteria più modesti si viaggia a lunghe distanze senza preoccupazioni.
Perfetto: al ban del 2035 mancano ancora 11 anni, se la velocità di sviluppo è questa molto ma molto prima non avrà più senso comprare una termica visto che rabboccare la carica avrà tempi brevissimi. Anche chi non ha la colonnina vicino a casa nel tempo di un caffè potrà caricare a sufficienza per muoversi parecchio e anche per i lunghi viaggi non ci sarà problema, i 5 minuti di stop per andare in bagno saranno occasione per averne tanti di km di autonomia. Manca solo il calo dei prezzi e poi si vedranno solo bev
per auto così attrezzate…la famigerata sosta HPC alle stazioni di servizio…e contenti tutti…
No ma in Italia c è il caro Pandino a metano e stiamo tranquilli così,il progresso e la tecnologia non è cosa per noi,i nostri governanti hanno deciso che le auto elettriche non devono circolare in Italia
Comprerò un Pandino a metano per usarlo come caricabatterie della BEV ..
In realtà i primi a raggiungere questo traguardo sono stati quelli di GAC sulla loro Aion V, con una batteria al grafene 6C (per giunta costosa). Il primato di SAIC-GM è di esserci riusciti con una LFP basata sulle Ultium, il che dovrebbe contenerne i costi e rendere il risultato abbordabile.
Ormai si va verso un futuro di ricariche ultra rapide con tempi di ricarica sempre più veloci. C’è ABB che è andata negli USA a installare le prime colonnine per megacharger (quindi oltre 1000 kW in ricarica) e ci sono produttori come BYD che si sbilanciano e parlano di batterie allo stato solido come batterie con adozione di massa entro 5 anni.
Con gli sforzi dei primi comuni virtuosi che vanno nella direzione delle ricariche HPC da 400 kW e oltre in pieno centro lo step evolutivo tanto atteso sta finalmente per concretizzarsi: sui lunghi viaggi, i tempi di percorrenza delle elettriche saranno davvero vicinissimi a quelli delle auto a benzina.
@Guido Baccarini
Peccato che né 6/8 anni fa, né oggi, né domani avrò mai i 50.000€ da spendere per la tua Tesla.
Continui a ragionare dal tuo pianeta con villetta e fotovoltaico, senza alcun contatto con la triste realtà.
Spiace che non sia in grado di comprendere quello che legge.
L’ho persino scritto per punti, niente.
se sei povero non è colpa del mondo zio…