Livewire ha depositato all’ufficio brevetti degli Stati Uniti un nuovo nome: “S4 Honcho”. Per ora è solo un nome ma dice già molte cose.
È bastato un nome per scatenare molti ragionamenti e parecchie speculazioni. Livewire ha infatti depositato il marchio S4 Honcho all’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO). Poco più che una sigla ma che rivela diversi dettagli. A partire da quel “S4”. Lo spin-off elettrico di Harley-Davidson infatti ha chiamato S2 l’attuale architettura che è alla base di S2 Del Mar, S2 Mulholland e S2 Alpinista.

Tutti questi modelli hanno in comune il power train che le rilega in quella categoria di moto da città. Hanno infatti un motore in grado di erogare una potenza di 84 CV (63kW) e una coppia di 263 Nm, ma hanno comunque un’autonomia dichiarata di 140 km. Numeri che quindi non le permettono di “andare lontano”, in nessun senso.
In pentola però bolle anche una S3, moto che quindi nasce sempre sulla piattaforma Arrow, ma di dimensioni e prestazioni superiori. Circolano già alcuni progetti realizzati in collaborazione con Kymco e potremmo essere abbastanza vicini a una qualche ufficializzazione, magari con un concept.

S4 Hancho, un cruiser per i lunghi viaggi?
E alla fine arriviamo alla nostra S4. La matematica porta senza troppa fantasia a supporre che si tratti di un modello di categoria ancora superiore. Ma quanto? Trattandosi della discendenza elettrica di Harley-Davidson non ci sono limiti all’immaginazione e alle dimensioni. LiveWire potrebbe lavorare anche su una Cruise per le lunghe distanze, magari una moto di stazza ragguardevole e conseguentemente anche con una batteria in grado di garantire alcune centinaia di chilometri di autonomia. Il tutto ovviamente, avrebbe un prezzo decisamente alto, ma probabilmente non sarebbe questo il problema. I clienti H-D sono già abituati: per una touring si veleggia sui 50 mila euro.
La vedremo in strada…
Per ora sono solo supposizioni, ma anche il nome, Honcho, ricorda un personaggio a metà strada tra un motociclista nomade e un antieroe di Sergio Leone. Insomma un nome troppo bello per non metterlo su una moto. Come al solito, non resta che attendere gli sviluppi tecnici e commerciali.

