Home Nautica Rotterdam Port Fund si porta in banchina l’azienda di batterie

Rotterdam Port Fund si porta in banchina l’azienda di batterie

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Nei porti a breve sarà obbligatorio passare all’elettrico. Non solo per la propulsione delle navi. Tutti i veicoli e le macchine che lavorano nell’area dovranno essere a emissioni zero. Serve tanta energia. A Rotterdam hanno “risolto” con l’acquisto di un’azienda del settore.

Il Rotterdam Port Fund  ha acquisito una partecipazione in EST-Floattech, un’azienda olandese che sviluppa sistemi di accumulo di energia Li-NMC per applicazioni elettriche, ibride-elettriche e marine, nonché per applicazioni terrestri.

Energia recuperata dalle gru

La logica è chiara, rendersi indipendenti ed autonomi dal punto di vista energetico. Secondo il direttore di EST-Floattech, Trond Skaufel, attraverso questa acquisizione la società avrà accesso a “un’eccellente rete associata al settore portuale. I nostri sistemi di accumulo di energia possono essere utilizzati non solo a bordo delle navi, ma anche da gru e camion portuali. I benefici ambientali sono fondamentali, specialmente nelle aree urbane vicino ai porti. Attualmente stiamo studiando come immagazzinare e riutilizzare l’energia generata dalle gru in servizio”. Insomma si punta anche ad una quota di auto produzione energetica.

Per Bastiaan van der Knaap del Port Fund di Rotterdam è necessario sfruttare alternative sostenibili ai combustibili fossili, con i sistemi di batterie che contribuiscono in modo significativo alla transizione energetica nel settore marittimo. “Siamo convinti che EST-Floattech sia in una posizione ideale per svolgere un ruolo chiave in questa transizione, e Rotterdam Port Fund è desideroso di contribuire, in collaborazione con la direzione della società di venture capital Ponooc“. Quest’ultima è specializzata nell’investire in progetti eco sostenibili, anche nel settore energetico e della mobilità.

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