Romagna tagliata fuori dagli incentivi, Cesena protesta

Romagna tagliata fuori dagli incentivi in arrivo, per gran parte del territorio. L’Assessore all’Ambiente ci scrive protestando. Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it

“Bonus che esclude chi come noi lotta contro l’inquinamento”

Romagna tagliata fuori
Andrea Bertani, Assessore alla Sostenibilità del Comune di Cesena

“Da appassionato del tema e soddisfatto automobilista elettrico (grazie proprio agli incentivi), vi leggo sempre con piacere. In questo caso vi scrivo come Amministratore Comunale per registrare il disappunto della nostra città di Cesena riguardo al decreto incentivi. Comegià avete dato notizia, il MASE ha adottato il decreto che regola gli incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici, con il noto limite delle FUA. Nonostante l’obiettivo dichiarato del ministro sia di “supportare concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento“, i cittadini che vivono in alcune importanti realtà urbane della Romagna e del Bacino Padano non potranno però richiedere gli incentivi messi a disposizione.  Infatti la scelta di limitare gli incentivi esclusivamente ai residenti delle Aree Urbane Funzionali (FUA), peraltro aggiornate al 2011 e quindi con una fotografia ormai vecchia di 15 anni, esclude molte aree che sono in prima linea nella battaglia proprio contro l’inquinamento atmosferico.Nel bacino della Pianura Padana sono tanti i comuni come il nostro (con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, Cesena supera i 95.000) attivamente coinvolti nei Piani Aria Regionali (Pair). E sottoposti a stringenti obblighi di riduzione delle emissioni.

Romagna tagliata fuori, con Cuneo, Mantova, Rovigo…Perché?

romagna tagliata fuori

Questi territori nel corso dell’anno adottano infatti ordinanze antismog stagionali con limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti. Implementano misure emergenziali in caso di superamento dei limiti di PM10. E sono tenuti ad applicare restrizioni sull’uso di biomasse legnose per il riscaldamento. Nonostante questo impegno, il decreto esclude l’intera area territoriale che coinvolge città aderenti ai PAIR come Cesena, Imola, Faenza, e Lugo, ma anche importanti realtà urbane di Piemonte, Lombardia e Veneto come Cuneo, Mantova e Rovigo, solo per citarne alcune. In questo modo si crea il paradosso per cui tutti questi comuni “impegnati” vengono esclusi da uno strumento fondamentale per accelerare la transizione verso una mobilità più pulita. Per tutte queste ragioni chiediamo al Ministero di riconsiderare i criteri di accesso agli incentivi. Includendo tutti i comuni che aderiscono ai Piani Aria Regionali, che sono sottoposti a misure antismog, che si trovano in zone di superamento dei limiti di qualità dell’aria. E che partecipano attivamente a progetti di miglioramento ambientale. Solo in questo modo sarà possibile realizzare concretamente l’obiettivo dichiarato dal Ministro di supportare “concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento“. Senza lasciare indietro territori che sono in prima linea nella lotta per un’aria più pulita e una mobilità più sostenibile. Grazie per l’attenzione, continuate a fare buona informazione“. Andrea Bertani, Assessore Sostenibilità ambientale e Trasparenza, Comune di Cesena

Risposta. Che dire? Solo che ci sembrano tutti argomenti sensati, di cui il governo dovrebbe tener conto. Non si è ancora capito se si terrà conto dei vecchi FUA o se si aspetterà che l’Istat pubblichi l’aggiornamento delle aree. Nel frattempo restiamo in attesa di un provvedimento annunciato a maggio e ancora di là da venire. Inducendo le Case a varare i propri di incentivi…

Visualizza commenti (3)
  1. Come fai a generare consenso o disapprovazione?
    Semplice: prendi un parametro vecchio ma con i giusti valori utili allo scopo che fa al caso tuo, lo applichi per “punire” i comuni non politicamente allineati nel numero maggiore possibile, Forlì accede agli incentivi (cdx) cesena no (csx) ed è sotto un attacco istituzionale su tutti i fronti per questa distanza dal governo centrale.
    Avrebbero con piacere punito anche Ravenna e Rimini ma essendo sulla costa i valori degli inquinanti sono sempre migliori..Rovigo e Mantova come Cesena, che strano.

  2. Sono di cesena quindi posso dire davvero come stanno le cose.La giunta comunale fa molto per incentivare una mobilità alternativa,soprattutto con la costruzione di ciclabili.Ma purtroppo le persone sono troppo legate all’auto,come in parte è giusto che sia.Ci sono anche molte colonnine in zona.Spero che il governo cambi idea su queste aree che negli anni si sono poi evolute ed aumentate.

  3. Ma infatti è tutto sbagliato! Andrebbero dati questi e altri in futuro solo alla pianura padana, la zona più inquinata d’Europa!
    Aggiungendo forse qualche grossa città.
    Non a senso includere località e regioni dove l’inquinamento da mobilità non esiste.

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