Roba da privilegiati avere l’auto elettrica e il fotovoltaico a produrre energia. Salvatore scrive dopo il lettore che aveva raccontato questa accoppiata vincente. Vaielettrico risponde. L’indirizzo mail per scriverci è info@vaielettrico.it
Roba da privilegiati, un’utopia per la maggioranza degli italiani: perché non si aiuta chi invece vive in condominio?
“Scrivo per fare un breve commento sulle esperienze di chi ha la ‘fortuna’ di avere una casa dove è possibile installare il fotovoltaico. Al punto di raggiungere un’autosufficienza quasi totale e, in aggiunta, di avere le finanze che gli permettono di comprare un’elettrica a questi prezzi folli. Vorrei segnalare che la stragrande maggioranza degli automobilisti italiani vive in condomini dove il fotovoltaico è un’utopia. E un’altra stragrande maggioranza di cittadini non si può permettere un’elettrica (che poi dovrebbe essere comunque una seconda auto). Quindi perché non si fa in modo da incentivare, seriamente, almeno l’acquisto di elettriche? E di fare in modo che le colonnine per la ricarica siano più capillari, più economiche e anche più tutelate? Perché alla fine i benefici della mobilità elettrica devono essere per pochi? Badate bene, i miei sono quesiti ai quali mi piacerebbe che qualcuno riesca a trovare una risposta e un’efficace soluzione“. Salvatore Vicidomini.
Il “benaltrismo” è sempre in agguato…
Risposta. Il “benaltrismo” è un tratto caratteristico degli italiani: appena racconti un’esperienza positiva, subito qualcuno alza la mano per dire: “Serve ben altro…”. Lungi da noi pensare che in tutti i condomini delle grandi città sia possibile organizzarsi con pannelli fotovoltaici per auto-produrre energia anche per la macchina elettrica. Ma in realtà non sono pochi, nella grande provincia italiana, a trovarsi nelle condizioni di farlo e ci sembra giusto far circolare le espereinze positive. Per qual che riguarda le domande finali della lettera, ricordiamo che gli incentivi per le elettriche ci sono sempre stati. Solo che quest’anno si è scelto un meccanismo sciagurato, con contributi talmente alti da far esaurire i fondi in poche, lasciando i più a bocca asciutta. Per il 2025, poi, pare proprio che soldi per i bonus non ce ne siano: l’auto elettrica non è certo una priorità per il governo Meloni. Quanto alle ricariche, ce ne sono già opiù di 60 mila pubbliche. In rapporto alle auto con la spina circolanti in Italia, sembrano più che sufficienti. Poi, certo, capita che una parte di queste non funzionino o vengano vandalizzate, altre piacevolezza offerte da questo benedetto Paese…
- In viaggio con Polestar 4, oltre 400 km ignorando le colonnine: guarda il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano
Sarò ripetitivo. Probabilmente qualcuno dirà SI
Ma dopo 20.000 km fatti su Tesla Model 3 RWD Highland penso di poter parlare senza essere classificato come un NO BEV.
Dunque ….no Box….no BEV
1) A perdere tempo durante la settimana a caricare l’autovettura durante la giornata quando auto serve o potenzialmente può servire NO Grazie.
2) a regalare i soldi ad i Gestori delle colonnine NO Grazie.
3) il prezzo al kW è diventato esagerato. Salvo ricariche presso stazioni Tesla ad oggi è diventato un salasso soprattutto alla Luce dei Reali Km di percorrenza/autonomia della vettura.
Se mi metto in modalità 3 età (senza offesa per nessuno) la mia Model 3 con valore di cx di 0.219 (la miglior auto BEV da questo punto di vista..) con 1 kW faccio anche 11km…max 12km.
Nella realtà dinamica di ogni giorno siamo a 7/8 km di percorrenza
In Estate può scendere (esperienza sul campo a Cefalonia questa estate) anche a 3km per 1 kW in meri tratti di costiera non oltre i 50km/h.
Domande:
1) Riacquisterò auto elettrica…?
Si finché avrò dove caricare privatamente a prezzo conveniente come quello privato
2) Prossimo acquisto un previsione?
Model 3 RWD Long Range…..o al più la Performance che a paddone da 476km indicati come possibili con il cerchio da 20. Con quello da 19 saliamo a 524..530km
Ad oggi i 389 km stimati dalla mia macchina con cerchio da 19 siamo sui 340 reali…e la porto spesso allo 0%
In autostrada se vuoi tenerti una riserva di circa 40km residui(come ancora di salvezza per uscire eventualmente dall’autostrada)…siamo sui 220 km di autonomia a 135km/h e solo con me a bordo (pertanto le migliori condizioni).
Fatto Gragnano/Torino e ritorno (ATP Finals).
Provato Senza uscire alle Stazioni Tesla per ottimizzare i tempi e non perdere tempo nell’ uscire e rientrare nuovamente.
Morale 4 tappe di sosta necessarie (in termini di eseglligenza di rifornimento) partendo dal 100% di carica (a. Gratis ) da casa.
Questo con cerchio da 19.
Con cerchio da 18 forse si riducevano a 3….direi un Ni.
Fisiologicamente avevo bisogno di 4 tappe di sosta per la prostata ? No
Tre erano sufficienti.
La macchina si guida una bellezza e non stanca assolutamente. Pertanto avrei potuto fermarmi anziché ogni 220km …tranquillamente ogni 300..330km.
Mi è cambiato qualcosa ..Si.
Programmare di svegliarmi almeno …almeno un ora prima considerando che invece di 9 ore …ho impiegato 11 ore e 30 miniti
Io ho una Tesla Model 3 RWD con 19000 Km.
I tuoi numeri sono folli, nel senso che o hai il piede pesante, fratello mio (di Tesla), oppure… non so.
Come è possibile che tu faccia 3 Km con 1Kwh d’estate a 50Km/h?
Come è possibile che usi 333w/km andando a 50km/h?
Guarda, per me è strano, ma VERAMENTE strano quello che scrivi.
Non penso avendolo vissuto questa estate su un’ isola. Temperature intorno ai 35 gradi con quattro persone a bordo tutti i giorni ed un free box sopra al tetto a fare attrito.
Un volta rientrato e tolto il baule sopra tutto rientrato nella “norma”.
Nel Comune dove abito Carugate provincia Milano hanno installato parecchie colonnine, persino ai confini con i campi, ma sono sempre vuote non ci sono mai e dico mai macchine elettriche a caricare! Comunque purtroppo per me ho venduto la macchina ibrida perché consumava troppo tipo 12 km litro E sono tornato un endo termica pura
12 km al litro un auto ibrida? Cosa è, un porsche???
Non ho ricordi precisi sulle misurazioni che avevo fatto, ma in autostrada a 130 con la Niro ne faccio di più, ma non credo tanti di più…
La cosa bella è che recupero alla grande sull’extraurbano/cittadino scorrevole.
Poi magari lui si riferisce ad un Mild hybrid…
Buongiorno, io sono un operaio metalmeccanico, posseggo sia casa indipendente e auto elettrica e impianto fotovoltaico, come risparmiando e usando i soldi dove veramente c’è del vantaggio.
E dico per esperienza personale, io sta grande differenza economica tra elettrico e benzina non la trovo
Abbi pazienza, fammi capire. Io con sportage benzina 132 cavalli facevo 14km al litro, per cui circa 12,5 euro per 100 km. Con tesla model 3 con 283 cavalli, faccio 100km con 3,5 euro caricando a casa (senza pannelli). Anche qui, qualcosa non torna, mi sembra impossibile che non noti differenza, dovresti spendere 2 euro o meno per fare 100km con la configurazione che hai. A meno che tu non abbia un 1000 cavalli cybertruck. Non capisco
Luca … non amo fare i conti in tasca alle persone però qualcosa non torna, uno stipendio da metalmeccanico varia dai 1300 (giovane apprendista) ai 1800 euro al mese (questo lo so perchè mio genero è tecnico specializzato e ne porta a casa giusto 1800 con qualche straordinario) se uno non ha ereditato la casa dai genitori per acquistarne una deve dare un certo anticipo e fare un mutuo che si aggira in genere per 100000 euro a valori dai 400 – 500 al mese per 30 anni
https://www.mutuionline.it/news/quanto-costa-un-mutuo-da-100000-euro-ad-aprile-2024-00040227.asp
e 100000 euro in genere non bastano per acquistare una casa singola ma ne occorre direi almeno il doppio ragion per cui il mutuo in genere è più alto come minimo 140 – 150000 per cui il mutuo aumenta sensibilmente
https://www.mutuionline.it/news/mutuo-casa-nuovo-record-per-l-importo-medio-mai-cosi-alto-in-10-anni-00041597.asp#:~:text=L'importo%20medio%20per%20la,nel%202024%20rispetto%20al%202023.
, abbiamo poi il costo del fotovoltaico che per alimentare un BEV deve essere di almeno 5 – 6 KW con batteria di accumulo (direi tra i 15 e 20000) euro, di cui la metà ritorna indietro in 10 anni ma comunque la spesa va pagata subito con l’installazione, poi c’è il costo di un auto elettrica che anche usata si parla di 20000 euro, considerando che uno deve intanto anche vivere, pagare bollette e fare spese al supermercato e tutte le altre spese per una vita normale. ecc ecc.
Diciamo che quanto da lei prospettato è fattibile (senza rinunciare a tutto per anni e anni) se si lavora in 2 (ovviamente senza figli) altrimenti sinceramente i conti fanno fatica a tornarmi
Ottima risposta della redazione che si può tradurre in “Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto”. Ognuno fa quello che può
E dai con questa balla spaziale che per avere un’auto elettrica si debba per forza avere anche un impianto fotovoltaico! 😡
È perfettamente possibile avere un’auto elettrica anche se si vive in un condominio e non si ha un impianto fotovoltaico di proprietà.
Tutto quello che serve è avere un garage di pertinenza dell’appartamento, collegato allo stesso contatore, in cui installare una wallbox (la sicurezza prima di tutto!), oppure un garage comune con spazi assegnati in cui sia possibile installare una wallbox collegata al proprio contatore. E sono MILIONI gli italiani in questa condizione, me compreso.
Si certo, fattibile.
Hai fatto preventivi?
Io si. Box con cpi ti costa 3500 la wallbox.
tutto per avere un hardware che se costa 100 euro è tanto.
Io, che vivo in un condominio con garage singoli di pertinenza degli appartamenti, per il mio ho speso 1.100 di tutto (wallbox, installazione e certificazione).
Non ho ovviamente esperienza per un garage comune con posto auto assegnato e wallbox collegata al proprio contatore, ma forse potrebbe raccontare la sua esperienza Paolo Mariano, che è in questa situazione (https://youtu.be/nFV8jm3kOOM?si=P1tqG9V_VyusizNG).
In sei mesi contattate almeno 10 aziende che dovrebbero fare installazione di wallbox.
Fino ad oggi 1 ( una) sola ha risposto. Preventivo A PARTIRE da 4000eurini più iva. Ovviamente non possiamo sapere se ci saranno lavori extra muratura. E ovviamente senza il costo dell’ingegnere per il progetto. Vado verso gli 8k per ina wallbox
Con gli incentivi statali, OVVIAMENTE, le aziende se ne stanno approfittando.
Prima i prezzi non erano certo questi, un amico in posto auto esterno coperto ha montato la wallbox a 1500€ in un paio di mesi, incluso tutto l’impianto dal contatore e certificazione.
E poi ha pure richiesto l’incentivo.
sono esterrefatto.
una wallbox è poco più di un elettrodomestico,
io ho installato con mio cognato Prism di Silla Industries senza modificare granchè dell’impainto elettrico
tempo: mezza giornata
costo: il tempo (e la disponibilità del cognato)
ovviamente è solo il mio caso, casa privata e impianto non condominiale
ma queste cifre a me sembrano folli.
Sono nella stessa situazione di milioni di Italiani… abito in condominio con box privato .. non serve fotovoltaico per risparmiare soldi.. già sapere che spendo un quarto dai fossili mi garba moltissimo. Ho impianto normale da 3.3Kw.. una wallbox normale che puó esser impostata con gli Ampere tramite app… carico a 2.4kw.. non farò il pieno In una notte ma sufficientemente per l’uso quotidiano.. se devo fare viaggio lungo carico in 2/3 notti..
Volere ê potere. Unica auto di famiglia da 64kwh
Puoi darci qualche dettaglio in più? Ad esempio, marca e modello di wallbox, chi te l’ha installata, con quali lavori…
Ho risposto anche a Luca, sono gli incentivi a far uscir fuori questi prezzi.
Basterebbe mettere insieme più condomini per fare un lavoro comune per avere dei prezzi più aggressivi per fare un lavoro che sarà inevitabilmente più grande ma con parti comuni come canalette e cablaggi.
Al momento nessuno nel mio garage lo ha proposto, ma anche senza auto elettrica sarei stupido a non far fare almeno l’impianto salvo poi installare solo ed esclusivamente la wallbox quando sarà necessaria.
Camillo … dipende .. ad esempio nel condominio dove abita mia figlia la media è over 65 – 70 … se proponi una spesa simile per poter aggiungere in futuro una walbox … ti ridono in faccia.
Come in tutte le cose servirebbe equilibrio. Non esiste giusto o sbagliato ma giusto per me è sbagliato per qualcun altro o viceversa. Posseggo due auto elettriche e non tornerei mai al termico. Chi fa 400km tutti i giorni o quasi è ancora troppo presto per abbandonare il benzinaio. Così come chi deve caricare per strada. In sempre ha vita facile. Ma tutti gli altri italiani che non rientrano in queste due casistiche non dovrebbero neppure pensarci.
Io per le 3-4 volte l’anno che faccio viaggi lunghi più di 400 km in un giorno mi adeguo ad una sosta caffè in più. Ma in tutti gli altri giorni i dell’anno godo. Si guidando una tesla (non in elettrica qualsiasi) godo. Perché anche qui va sfatato il mito che l’elettrico non ti da le stesse emozioni del termico. Puzza di benzina, una comune accelerazione e il rumore della marmitta danno emozioni? La tesla piu economica che esiste (senza considerare l’usato) anche presa a rate ti fa risparmiare un sacco di soldi tra benzinaio, bollo, manutenzione. Ma lo sapete che neppure le pasticche dei freni cambiate prima di 100.000 km? Quindi chi dice che le elettriche sono troppo care non sa fare bene i conti perché alla fine della fiera ti costa meno di una Panda. Panda a rate + gestione Vs. Tesla base a rate + risparmio nella gestione.
Sono 6 anni che viaggio elettrico e percorro molti km. Vivo in condominio con impianto FV, ma carico anche in Azienda che dispone di Fv e molte colonnine per favorire elettrico con ricariche a basso costo grazie al FV. Nulla é semplice ma volendo si può. Ora alle comunità energetiche si possono abbinare impianti fv di grandi dimensioni in multiproprietà che permettono di azzerare la bolletta anche per chi vive in posti difficili per il fv. Piano piano arriveremo tutti ad avere energia a basso costo rinnovabile e auto elettriche.
Prima che arrivi nuovamente qualcuno che mi definisca radical chic con la villetta: se si vuole ridurre l’inquinamento in città, ovvero dove risiede la maggior parte della popolazione il passaggio alle vetture elettriche è determinante. Nessuno impone oggi di passare tutti ad un’auto elettrica, allo stop delle vendite di auto nuove termiche mancano ancora 11 anni. E nessuno obbliga chi oggi gira con la Panda di comprare la Tesla. L’idea mia è che chi oggi può fare qualcosa sarebbe giusto che lo faccia, anche per suo interesse. Se può ovviamente. Altrimenti se proprio non può non se ne faccia una colpa ma almeno eviti di insultare chi ha deciso di provarci. Tutto l’inquinamento che ho deciso di non produrre più usando mezzi più ecologici va a beneficio di tutti, anche a quelli che qui sparano a zero.
Spesso è solo una scelta o non volevo modificare le abitudini.
1. Vivere in condominio in palazzoni è bello? Nel nordest si cercano molte figure professionali che non si trovano: si vive in città e paesi, molti hanno il tetto di proprietà e, in Friuli, oltre che molto lavoro disponibile, c’è anche il contributo a fondò perduto del 40% che si somma al 50% nazionale. L’intera regione ha 1.200.000 abitanti, nei piccoli centri si trovano case a buon prezzo (tra i 1.000 e i 2.000 euro/mq).
2. Il “riccastro” che prende la fuoriserie endotermica passa davanti ai palazzoni sgasando e affumicando i poveri. L’analogo con auto elettrica, passa in silenzio e a zero emissioni. Se dovessi vivere in quei palazzoni, chi dei due ha una qualche ricaduta sul mio modo di vita? Ovviamente il secondo.
3. Le auto elettriche di seconda mano hanno costi molto accessibili. Perchè non considerarle?
4. Comunità energetiche. Ci avevo pensato ma poi ho messo un altro fotovoltaico. Si possono comperare quote equivalenti ai TOT. kWh a buon prezzo e UTILIZZARLI a costi estremamente bassi. Se non hai il tetto, leggi, informati e poi metti mano al portafogli.
5. Ieri in Trentino ho utilizzato due ricariche pubbliche da 22 kW. Una a Vigolo Vattaro, deserta, l’altra al supermercato di Rovereto, deserta. Questa storia che non ci sono colonnine è una stupidaggine. Scaricatevi l’app di un gestore e guardate, invece di fidarvi di false informazioni. Cordiali saluti
In Italia il “ricco” convince il povero che in realtà l’auto non inquina, e i problemi so “artri”.
Il problema vero degli italiani è l’analfabetismo funzionale: di fronte a calcoli di ritorno di investimenti inoppugnabili su fotovoltaico, auto elettriche, pompe di calore (etc etc) non è in grado di capire quanto risparmierebbe.
Il FV a casa dei miei genitori mi fa guadagnare tra vendita di corrente e risparmi oltre 1000€ l’anno, si è già completamente ripagato dopo 4 anni eppure conoscenti nello stesso paese continuano a non capirne il valore e non lo installano.
Neppure mio padre che ne beneficia l’ha capito fino a quando non gli ho fatto vedere nero su bianco le bollette, però lo posso capire visto che non è più giovanissimo. Il risultato è che adesso dopo 4 anni la corrente in casa è gratis, anche senza accumulo.
analfabetismo funzonale. Purtroppo è così ma non solo tra chi ha compiuto studi inferiori. Conosco persone laureate che non sono in grado (o probabilmente non interessate) a comprendere e a cambiare abitudini.
Analfabetismo funzionale sommato a disinteresse, salvo poi lamentarsi delle bollette o disperarsi quando un esame di salute piega al peggio. Troppo tardi…?
Camillo, analfabetismo funzionale? per favore smettiamo con queste leggende metropolitane, io conosco molte persone tutt’altro che analfabeti che hanno fatto bene i conti e con cui mi sono confrontato ed a oggi i conti non tornano. Ti faccio il mio caso, ho un fotovoltaico da 4Kw con batteria di accumolo da 5 kw, purtroppo esposto est ovest perchè il sud è in ombra, bhe pagato 14000 euro (recuperati 7000 col 730) a conti fatti rientrerò dalla spesa verso i 10 anni e a quel punto impianto e batteria daranno molto meno che da nuove, da metà ottobre a aprile manco riesco a riempire le batterie figuriamoci alimentare una pompa di calore o una BEV. io di rimborso GSE scambio sul posto (che dal 2025 per i nuovi impianti non ci sarà più) prendo circa 180 euro all’anno e ne spendo 30 di oneri GSE, non ho problemi a mostrarti le mie bollette a riguardo
Pompa di calore: ho cambiato la caldaia con una a condensazione lo scorso anno (2000 euro con bonus statale) , avevo fatto un preventivo della pompa di calore e come minimo erano 14000 … poi 5000 col 65% di sconto, 3000 euro in più, consderando che avrei risparmiato 250 – 300 euro all’anno rispetto a caldaia a condensazione sarei stato a pareggio dopo 10 anni …
Auto elettrica (non una citycar) non la posso ricaricare in BOX perchè il portone è troppo stretto, infatti ora la macchina la devo purtroppo tenere in strada, per cui dovrei andare a ricaricare a una DC (a 3km) al costo di 0.7 euro a Kw … o a 0,6 a una un po più lontana (8KM circa) per cuo a 9 – 10 euro per 100 km con ricariche di mezz’ora all’80% mentre ora ne spendo poco più di 7 col GPL ricaricando in 3 minuti.
Detto tutto ciò credo che sarei un alfabeta funzionale se passassi al “tutto elettrico” o tu credi che mi stia sbagliando?
Gent. Le Antonio
L’analfabetismo funzionale esiste ed è diffusissimo. Basta fare una ricerca online. Esempio “analfabetismo-funzionale-italia-ocse”
Fotovoltaico. 4 kW mal orientati (est-ovest), forse 2kW a est e 2 a ovest producono come uno da 3 o poco meno. Al nord, circa 3.000 kWh.
10.000 km/anno in elettrico sono circa 1.500-1.700 kWh.
Il consumo medio annuo di una famiglia italiana è sopra i 2.000 kWh. (trovi il dato in bolletta)
La pompa di calore (dipende da COP, EER, zona climatica, numero di persone per L’ACS) va da 2.000 a 5.000 kWh annui. Diversa faccenda per i prezzi della pompa di calore, i bonus hanno riempito le tasche fameliche di molti imprenditori, grossisti, installatori. Caleranno come sono precipitati quelli delle caldaie a condensazione rispetto a 15 anni fa.
La batteria di accumulo NON è quasi mai ammortizzabile (eccetto incentivi) ma ti aumenta l’autonomia.
Il tuo impianto è MOLTO insufficiente se vuoi elettrificare casa.
Basterebbe che il legisatore normasse la cessione di energia da parte del proprietario dell’immobile al condomino SENZA transito per la rete pubblica (“landlord-to-tenant”).
Così il proprietario metterebbe 100-200 kW sul tetto, le facciate, le pensiline etc.
In Italia sembra tabù, indipendentemente dal colore del governo e del Vaticano.
Questo dovrebbero chiedere i condomini di tutta Italia. Non frignare qui credendo di fare lotta di classe.
Non si è risposto alla domanda e cioè all’italiana.. nelle grandi città dove vo sono palazzi antichi e palazzoni con un numero elevato di condomini come so organizza x le ricariche auto a “batteria”?
A mio avviso anche sui palazzi storici dovrebbe essere permessa l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari termici. D’altra parte in Portogallo l’hanno fatto, non vedo perché in Italia non dovrebbe essere permesso. Ma in città come Roma e Milano mica tutti i palazzi sono storici! La maggioranza dei palazzi sono stati costruiti da inizio ‘900 e non possono essere considerati storici (eccetto pochi casi). Questo vale anche in molte città di provincia.
Posso rispondere io che abito in condominio e non posso ricaricare a casa e in box. Ho stipulato un contratto bundle casa/auto con un fornitore che mi garantisce il mio fabbisogno di KWH alle colonnine per un costo tra 0,33 e 0,38. Faccio 1000 km mese (c.ca 40 al gg.) con una MG4 pagata 23.400 € con i vecchi incentivi (ma recentemente era proposta a meno di 24 con sconti MG).
Con quello che risparmio in carburante, bollo e manutenzione, in tre anni colmo il gap di costo con una termica da 20k ovvero il minimo assoluto per una pari segmento. Dal 4.o anno sarà tutto guadagno.
Forse dovreste imparare a farvi un bel foglio Excel invece di voler pontificare sulle scelte degli altri.
Cos’è un contratto bundle? Sono interessato
In generale, il contratto bundle è unico per entrambe le risorse richieste. Nel caso specifico, contratto luce più ricarica alla colonnina pubblica a prezzo prefissato. Attendiamo che ci dica quale società lo fa. Lo scorso anno ricordo che A2A faceva prezzi ridotti ma non così buoni. Io ricarico di rado alle colonnine, non ho in informazioni aggiornate.
Da qualche giorno lo fa anche Enel
Chiedo scusa vedo solo ora.
Nel mio caso con A2A ho un contratto casa + 180kwh / mese di ricariche a fronte di un costo fisso di commercializzazione + PUN per i consumi di casa.
Se utilizzo tutti i 180 kWh siamo a 0,31 €/kWh in media ne consumo 150-160 quindi il costo kWh risulta un poco più alto.
Bisogna però capire quali sono le offerte disponibili ora …
Quindi non è il classico contratto di A2A + pacchetto kWh mensili scontati per i clienti, ma un contratto ad hoc?
Incrociando le dita che non ci sia nessun guasto…..
Sono d’accordo. Non me ne vogliano i redattori del sito, ma io questa transizione verso il 100% elettrico la vedo davvero molto dura, quasi utopica. Piuttosto, purtroppo, prevedo la “cubanizzazione” del trasporto.
Avete presente Cuba, dove in qualche modo girano ancora le auto americane degli anni 50? Poi, oh!, staremo a vedere.
penso che ad ogni generazione successiva di bev si allarga la platea di chi può farci un pensierino, e anche i casi difficili verranno risolti
es. già in una manciata di anni scendono i prezzi delle BEV compatte e imbarcano anche loro batterie che alle colonnine ricaricano in 15-20 minuti come le BEV premium di adesso (ora le compatte vedo sono più sui 30 minuti per ricaricare 10-80%), a quel punto anche di chi non può ricaricare ne a casa ne al lavoro può valutare
Si ma a che costi? le DC che ho in zona sono sui 0,7 al Kw (di AC vicine da ricaricare la notte manco l’ombra) .. se sommi questi costi al prezzo di acquisto il paragone con una ICE a GPL è decisamente perdente sia in termini economici che in termini di tempo sprecato per ricaricare.
Il problema semmai è il contrario, ovvero la trasformazione di auto estremamente inquinanti ed in generale di tutta l’elettronica/elettrodomestici in prodotti usa e getta.
In “occidente” ed in Italia c’è la spinta estrema ad avere l’auto ultimo modello come affermazione del proprio status, NESSUNA pubblicità di auto degli ultimi 20 anni ha mai parlato di prestazioni ma solo di quanto il tuo status sociale migliorerebbe con l’ultimo modello di BMW/Mercedes etc etc.
Con i prezzi alle stelle forse l’Italia sarà costretta a svegliarsi, capire che cambiare l’auto ogni 3 anni non è la normalità. Senza arrivare alle auto vecchie di 50 anni, si può arrivare senza problemi ad un compromesso di 8-10 anni se non si fanno troppi kilometri.
E basta!
Basta co sta storia della “stragrande maggioranza”!!!
A spanne e manazze, almeno la metà della popolazione vive fuori dai grandi centri urbani, e almeno un quarto ha tetto di proprietà o giardino dove mettere i pannelli.
Chi vive fuori città non è un privilegiato, è un maledetto pendolare che ha deciso di fare avanti e indietro per avere uno spazio migliore dove vivere.
Stare in condominio è una scelta!
Stare fuori città è una scelta!
Entrambe le scelte hanno vantaggi e svantaggi. Pensate che chi vive fuori sia un privilegiato? Privilegiatevi! Vendete l’appartamento in condominio e a pari valore prendere una casa indipendente fuori. Pensate che chi stia in città stia meglio? Perfetto! Vendete il villino in campagna e andate in condominio!
Fatemi solo una cortesia: se decidete di stare in città, non fate le vittime, piangendo miseria e inalberandovi quando l’amministrazione alza i limiti delle ztl e voi con macchinone da 50k rimanete fuori. La città ha delle regole, conoscetele e adattatevi.
O andate fuori.
Si chiama “chiagnifottismo” ed è una delle discipline dove gli italiani eccellono, seconda solo alla spesa dei soldi di altri.
L’italiano nasce già “vittima innocente”, viene educato come “vittima innocente” e, se e quando diventa adulto, si ritrova con tremila miliardi di debito.
Questo, anziché mettergli il dubbio sulla bontà del voto suo e dei suoi genitori, lo induce a covare una vendetta contro ignoti che sfoga facendo eleggere il primo esaltato che indica un presunto “nemico” causa di tutti i mali. Il resto della storia si ripete quasi uguale, indipendentemente dal fatto che il mentecatto di turno sia rosso, nero, secolare o religioso…
Scusi non ho capito. 1 italiano su 4 vive in una casa monofamiliare, eventualmente con giardino?
Io non so dove viva il Sig. Salvatore ma qui da me in Friuli bisogna essere ricchi per comprare un appartamento in città piuttosto che una casa indipendente in paese. A Udine o Pordenone si compra a più di 2 mila euro al mq, io ho speso 800€/mq. Che poi è il motivo principale che mi ha spinto 18 anni fa ad accettare di vivere in collina e farmi 45km al giorno per andare al lavoro. Ovvio che con l’incentivazione degli impianti fotovoltaici e l’arrivo sul mercato delle BEV mi faccio 2 conti e mi diventa conveniente fare l’investimento, ma sono un operaio metalmeccanico. Con lo stipendio che ho non mi davano neanche il mutuo per un appartamento in città. Casa più fotovoltaico più auto elettrica insieme mi sono costati 130 mila euro. In città non ci si fa molto con quella cifra, mi viene da ridere quando su Vaielettrico mi si da del ricco
Interessante .. peccato che il Friuli sia leggermente “fuori mano” e certi lavori li si trovino a Milano, Torino, Bologna ecc e non altrove, poi probabilmente li il traffico è relativo, provi a fare 45 KM la mattina imboccando la tangenziale a Milano o il raccordo anulare a Roma o a Torino o Genova … poi dopo aver buttato 3 ore (salvo imprevisti) al giorno in coda … magari qualche dubbio le verrebbe, sempre che non si prospetti una migrazione di massa di qualche milione di Italiani in Friuli … ma dubito che sareste contenti di tale soluzione.
PS in Lombardia con 130000 forse trova l’appartamente bilocale a 20K da Milano … per la casa singola occorre raddoppiare la cifra a cui si aggiungono 18-2000 di fotovoltaico e almeno 20000 per una BEV usata,
L’Italia purtroppo non è tutta uguale e i fortunati casi singoli non fanno media.
Rimango sconcertato delle risposte della redazione, e di molti utenti!
Vogliamo fare dell’ elettrico il mezzo di trasporto di massa o vogliamo che resti una nicchia per adepti?
Solo il 24,7 % degli italiani dispone di una villetta di proprietà e solo il 18,7 % vive in una casa semi- indipendente, villetta a schiera per intendersi, dove non è detto che il tetto sia di proprietà! Mal contatti il 43% degli italiani! (Dai dati ISTAT).
Uniamo il fatto che oltre il 25% degli edifici italiani risale a prima del 1945, sempre fatto ISTAT, ci si rende conto che la soluzione del fotovoltaico si tetto di proprietà è altro che “benaltrismo” è da privilegiato!
Uniamo il fatto che in un paese ampio come l’ Italia abbiamo solo 56 colonnine ogni 100.000 abitanti contro le 577 dell’ Olanda, le 308 del Lussemburgo, le 260 dell’ Austria, paesi peraltro molto più piccoli e “raccolti”, o le 106 della Francia e le 99 della Germania, si capisce come la realtà sia ben lontana dal mondo con il tetto di proprietà e come n gli incentivi stiano per la maggior parte, non esclusivamente, facilitando persone che comunque avrebbero possibilità di accesso all’ elettrico!
Tralascio ogni commento a chi scriveva di trasferirsi fuori città come se già ora le tangenziali e i parcheggi per i pendolari non fossero anch’ essi un miraggio! Consiglio di farsi un giro sulle tangenziali di Milano la mattina!
Giuseppe, la sua risposta, collegata con il dato relativo a quanti potrebbero ricaricare nel proprio garage, conferma comunque che sono MILIONI (cioè ben oltre i circa 250.000 attuali) gli italiani che potrebbero già oggi trarre vantaggio – portando anche un beneficio all’ambiente – dal passare, al momento di cambiare auto, all’auto elettrica. Vantaggio che diventa massimo per chi può anche installare un impianto fotovoltaico, ovviamente, ma vantaggio – e comodità impagabile – che esiste anche per chi può anche semplicemente ricaricare a casa.
Oggi le auto elettriche sono ancora poche nei segmenti maggioritari delle “utilitarie” (segmenti A, B e C), ma nuovi modelli stanno arrivando con prezzi più accessibili e sempre più ne arriveranno.
Peraltro, la stessa tendenza si verificò anche all’inizio della diffusione dell’auto termica – prima i modelli per i ricchi, poi quelli per la popolazione generale – e, più in generale, si è verificato per qualsiasi oggetto tecnologico. Quindi calma e gesso che da qui al 2035 molti dei problemi che abbiamo oggi si risolveranno.
Hai detto niente! Sono molti piu’ di quelli che pensavo io, ben il 43%!
Di questo ideale 43%, quanti hanno reale potenziale di istallazione? Diciamo la meta’, 21% (percentuale da veri privilegiati!!!). Sarebbe interessante sapere quanti hanno fotovoltaico installato, e di questi quanti hanno auto elettrica. Perche’ un dato che tutti abbiamo in testa e’ che la penetrazione dell’auto elettrica in Italia e’ il 3 (TRE!!!)%. Potenzialmente il mercato potrebbe essere 4-5 volte superiore. Il problema a questo punto non e’ nella capacita’ di ricarica a casa.
Per quanto riguarda il numero delle colonnine, in Italia abbiamo 23 colonnine ogni 100 auto elettriche. E’ il dato piu’ alto in Europa. Se non incrementa il mercato, non ha senso aumentare le colonnine.
Per quanto riguarda la tangenziale di Milano, grazie mille e contraccambio con un invito sul Raccordo a Roma a orario uscita ufficio. Rimane il fatto che se trovi insopportabile il traffico e hai la possibilita’ di comprare casa a Milano, fallo. Da quanto ne so, il mercato immobiliare a Milano e’ folle, peggio anche di Roma. Quindi uscire dalla citta’ e’ una scelta obbligata per molti. E qui si trascende dalla mera questione di pannelli si o pannelli no…
Vivo in condominio ed ho realizzato l’impianto fotovoltaico di proprietà sul tetto dello stesso (6 kW). Ciò lo prevede la legge, basta accordarsi con gli altri condomini ed è fattibile. Abbiamo da 4 anni 2 auto elettriche, una per la città (28kWh di batteria) e una da 58kWh di batteria per il mio lavoro e i lunghi viaggi ( una volta all’anno andiamo fino in Romania, 3500km a.r. e senza sentire assolutamente il bisogno di auto con autonomie maggiori ). All’anno compriamo per alimentare casa e 2 auto 600-800 kW di corrente dalla rete, non coperta dal fotovoltaico nei mesi invernali. Corrispondono all’energia contenuta in 60 – 80 litri di gasolio. All’anno. Per 2 auto. 20000 i km all’anno percorsi dalle 2 auto (7000 + 13000).
Fate i conti voi e decidete dove vale la pena investire i soldi.
Viaggi di 3500km con 58 kW di batteria?? Questo si che è masochismo estremo!
il masochismo e’ parlare senza sapere. ho una Tesla con batteria da 75 ‘
Kw. in 9 mesi ho fatto oltre 35.000 km con zero problemi. zero ansia.
Ha mai fatto un viaggio di 3500 km con un elettrica che impone di fermarsi ogni 200 km per evitare sorprese? Se si, o é masochismo estremo (e non giudico ovviamente) oppure non sa proprio cosa farsene del tempo. (e in inverno anche molti meno di 200 km se non si gira con ansiolitici)
Visto che insiste, chiedo a lei se ha mai fatto un viaggio di 3.500 km e quante volte si è fermato, magari a dormire la notte. Seconda domanda: ha mai viaggiato in auto elettrica?
Massimo Degli Esposti ha già risposto con alcune domande.
Davide parla di batteria da 75 kWh, Luigi confonde i numeri e parla di 200 km.
Un’auto con batteria da 55 kWh fa 200 km d’inverno a zero gradi in autostrada. Ma bastano pochi gradi in più per allungare l’autonomia o diminuire la velocità. 9 mesi l’anno, con 52 kWh reali, faccio quasi 400 km su statali a 90 km/h.
Con le proporzioni, i 75 kWh di Davide determinano circa 300 km nella peggiore condizione (forse poco meno) e almeno 500 nelle altre.
La tecnica di Luigi è ormai nota: prendere il “tallone d’Achille” dell’auto elettrica (autostrada + molto freddo per diverse centinaia di km con pannolone indossato perché bisogna correre senza mai fermarsi).
Ecco, chi ha queste necessità, 5si faccia prescrivere i pannoloni e faccia felicemente il pieno del dinosauro
Il mio intervento era relativo al post che parlava di 58 kWh e del viaggio da 3500 km comodo comodo. Ovviamente chi critica il mio intervento non sa neanche leggere. vogliamo parlare dell’invecchiamento oltre che del freddo? Aggiungiamo l’ipotesi che la batteria non sia nuova e abbia uno SOH del 90% giusto per esempio. Non gireremo mica sempre con auto nuove noi persone normali… anche meno di ogni 200 km se voglio star tranquillo (magari con bambini a bordo)
Lei continua a scrivere di ciò che non conosce
3500 km? in un giorno? mi sa che non sono io a non sapere cosa farsene del tempo. Pero’ ho fatto viaggi da 2.000-2.500 km in 2 max 3 giorni. Con soste di 15-20 minuti ogni 400 km. E ribadisco. zero problemi
Lunetta, è lei?
Sig. Davide, sta dando numeri insensati, se ne rende conto? Basta e avanza la matematica delle scuole primarie. Provate a rispondermi giustificando le affermazioni… giusto per vostra informazione, ne ho guidate parecchie di EV, ma non sono un fanboy
“basta accordarsi con gli altri condomini”
Nel mio condominio: UTOPIA
Più che altro, è un rischio.
Ho provato a parlarne con una ditta installatrice, dato che la mia porzione di tetto è circa 8-9 m², e mi hanno fatto notare alcune controindicazioni del fatto di “accordarsi con gli altri condomini”.
La più banale: dopo qualche tempo dall’installazione dell’impianto, un condomino che ha accordato la sua porzione di tetto vende l’appartamento e quello nuovo non vuole più accordarla.
Appunto. Ha confermato il mio post. Allora avevo capito bene.
Ecco perché si dovrebbe mettere per i soli mq relativi alla propria metratura.
Che nel caso di condominio se ti va bene corrispondono a 6-9 mq… Che ci metti???
solo per chiacchera, perché capisco i dubbi in caso di condominio, per 12 mq in pianta, che se “puliti” da ostacoli e se misurati lungo l’inclinazione del tetto sono anche leggermente di più, ci dovrebbero stare 3000 KWpicco, con pannelli recenti alta efficenza 23,5%, ancora economici (quelli costosi ora sono da 24-25%)
sopra ho fatto un lapsus:
3000 Wpicco, cioè 3 KWpicco
Più che accordarsi credo ci siano dei limiti. Io vivo al secondo piano, sotto al tetto. Trattasi di appartamento “mansardato”.
Se non ho capito male non potrei nemmeno tappezzare di pannelli FV tutto il tetto, ma praticamente solo 1/3 della superficie, visto che i 2/3 devono essere a disposizione dei due appartamenti sottostanti.
ATTENZIONE: nessun tipo di accordo deve essere fatto in condominio con gli altri o con l’assemblea, chi vuole mettere il fotovoltaico deve SOLO avvisare (per cortesia) che lo mette, e basta; se lo mette nei suoi millesimi la cosa finisce lì, ma può usare anche più dei suoi millesimi senza chiedere il permesso (uso maggiore della cosa comune), ovviamente mettendo in conto il rischio che tutti gli altri montino il fotovoltaico (attenzione, lo devono montare, non avere la voglia o il pensiero di montarlo) e quindi dover rientrare nei propri millesimi (solamente se tutti gli altri lo montano, ma quando mai?!).
Ok, ma volendo restare nei millesimi per non creare discussioni…chi mi dice quanti mq esattamente posso occupare in base ai millesimi? Posso chiamare di mia iniziativa un geometra che si occuperà del calcolo?
Stabiliti a quanti mq corrispondano i millesimi, parte la bambola di dove siano, se a N,S, E o O. Chi prima arriva scegli l’ esposizione migliore?
io vivo in condominio di 8 piani. ancora peggio.