Ritardi di consegna della Citroen e-C3: un altro lettore scrive la sua insoddisfazione e riferisce di problemi nelle prime vetture consegnate in Francia. Vaielettrico risponde. I vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it
Ritardi di consegna Citroen: “Dalla Francia notizie di problemi al software…”
“Vi avevo scritto per richiamare l’attenzione su ritardi e dubbi nelle consegne della Citroen e-C3. Oggi scrivo per due motivi.
Il primo: per ringraziare la signora Filomena per la sua mail di protesta e dare la mia disponibilità qualora si trovi il modo per fare chiarezza. E avere la garanzia che le auto vengano consegnate in tempo utile.
Il secondo è per dissentire e fare una piccola provocazione alla redazione. Non metto in dubbio la vostra buona fede nel dire che Citroen vi ha fatto sapere che stanno consegnando. Ma il team di Vaielettrico, quali persone esperte e non ingenue, possibile che non dica che per esempio in Francia, dove la sovvenzione statale scadeva a fine settembre, qualche auto è stata consegnata? Ma che gli utenti hanno già rilevato problemi dovuti al software e, forse per la paura di pagare penali, Citroen ha comunque messo in strada auto con problemi non risolti? Con il forte dubbio che quando consegneranno anche noi avremo lo stesso problema.
Proprio oggi ho sentito due concessionari grossi e ho provato a sentire Citroen Italia. Vi evito le risposte, farebbero solo confermare che siamo in alto mare o, come si dice da noi, nebbia in Val Padana. Speriamo bene“. Edoardo Telini
Vedremo a fine ottobre quanti clienti hanno avuto l’auto
Risposta. C’è solo un modo per scoprire se Citroen Italia ci ha detto la verità: scorrere il resoconto mensile delle vendite di tutte le auto elettriche pubblicato dall’Unrae. Ovvero dall’associazione dei costruttori stessi.
Il prossimo report, relativo a ottobre, verrà pubblicato a inizio novembre e lì capiremo quante vetture sono state consegnate. È vero che in Francia ci sono state lamentele tra i primi clienti. Il sito lavoiturehybride riferisce di mancanza di informazioni cruciali sul computer di bordo (consumi, tempo, temperatura esterna). Di tergicristalli automatici capricciosi e lettura irregolare dei segnali stradali e malfunzionamenti degli aiuti alla guida… Tutti problemi legati al software.
Vedremo se nelle auto in consegna in Italia la Citroen è riuscita a porre rimedio.
- Auto elettrica e hospitality: dopo l’incontro a TTG Rimini (VIDEO sotto), oggi giovedì 17 alle ore 17 webinar sulla ricarica nelle strutture ricettive. Il link per iscriversi.
Avrei già rescisso il contratto se non avessi posto in essere l’acquisto in abbinamento ad una rottamazione da ben 9mila euro che perderei. Certo nemmeno si può attendere un’auto per un anno e senza nessuna certezza. Il prossimo passo….una class action contro citroen non sarebbe una cattiva idea
Non credo sia solo Citroen. In generale le auto piu’ piccole stanno vivendo una progressiva regressione nel livello di validazione e messa a punto.
Introdurre il necessario livello di tecnologia si scontra con risorse e tempi ristretti, per controllare i costi. Il risultato finale potrebbe essere un po’ grezzo, inizialmente.
“Vedremo se nelle auto in consegna in Italia la Citroen è riuscita a porre rimedio” e che risposta sarebbe? Non dico che dobbiate essere a conoscenza di come stanno le cose senza informazioni, questo è chiaro, ma quantomeno formulare un considerazione un po’ più articolata non sarebbe male!
In ogni caso mi pare evidente che l’azienda ha fatto e sta facendo davvero una enorme figura di m…odesta entità, che ben poco di buono lascia presagire.
Sembra quasi che abbiano pianificato la produzione e le consegne in maniera del tutto campata in aria, promettendo le prime consegne per giugno. Poi a giugno hanno annunciato TRE mesi (!) di ritardo per “problemi software” e proprio alla fine dei tre mesi hanno cominciato a consegnare, solo in parte, le auto legate alla scadenza francese del 30 settembre; e quelle auto presentano vistosi… problemi software.
Il che, in un’era in cui per le aziende la cosiddetta “immagine” sembra spesso contare molto più sella sostanza, lascia davvero poco spazio per gli ottimismi.
Certo i problemi segnalati sono imbarazzanti, ma non è che a Stellantis in fondo ritardare le consegne fa comodo? Se immatricolano nel 2025 risulteranno un bel numero di vetture nella fascia di emissioni più bassa. Ciò permetterà di rispettare la prescrizione UE del 15% di vendite a zero emissioni, e non pagare le multe che spaventano tanto. Tutto ovviamente sulle spalle del cliente che ha dato fiducia e aspetta l’auto da mesi. Anche Renault con i ritardi nelle consegne della R5 dà da pensare.