Troppi ritardi nella consegna delle auto termiche, difficile noleggiarle e quindi le compriamo con una procedura accelerata. Ed è tutta colpa delle auto elettriche. Giustificazione, incredibile ma vero, che si legge su un bando pubblicato sulla Gazzetta Europea.
L’Acquedotto di Pescara ha fretta: “Servono nuove auto, ma la crisi allunga i tempi di consegna”
I protagonisti che hanno firmato questa sentenza di totale colpevolezza dell’industria della mobilità elettrica si trovano in Abruzzo. Negli uffici di ACA Spa, già Azienda Consortile Acquedottistica, di Pescara. Andiamo a leggere il documento scritto senza sprezzo del ridicolo visti i giudizi perentori.
La crisi dell’automotive europea, si legge nel documento, è «determinata dal crescente sviluppo di veicoli elettrici».

Vediamo passo per passo la dissertazione che si può leggere in versione integrale nel link in fondo all’articolo. La premessa è una motivazione concreta ovvero la «giustificazione della procedura accelerata». In altri termini per acquistare le auto in tempi veloci i responsabili della società mettono sul banco degli imputati la transizione verso l’elettrico.
Subito l’estensore del bando parte con l’analisi: «Il settore automotive europeo negli ultimi anni sta attraversando una crisi senza precedenti a causa del crescente sviluppo di veicoli elettrici».
Per i tecnici dell’acquedotto è tutta colpa della «scelta ambientalista»
Giudizio azzardato visto che la propulsione elettrica fa sempre parte del settore automotive. Più nel dettaglio da Pescara sostengono che «tale scelta ambientalista ha obbligato alcuni costruttori a limitare la produzione di auto a combustione interna, con conseguente allungamento dei tempi di consegna delle auto nuove». Eppure il problema più che il ritardo nella consegne è la diminuzione della domanda, soprattutto negli ultimi mesi.
L’elettrico come demone, ma per fortuna per non cadere nel ridicolo si elencano altri elementi. Eccoli: «Tra le motivazioni ci sono anche microchip, la guerra in Ucraina e le difficoltà logistiche aggravate dallo stop delle portacontainer attraverso Suez».
Non è finita qui visto che nel bando si torna a mettere sotto esame la scelta ambientalista. «Le normative stringenti sull’emissione dei gas nocivi in Europa costringe ogni costruttore a rispettare alcuni limiti di emissione per evitare sanzioni considerevoli. Ciò, ha comportato una riorganizzazione della produzione eliminando alcune categorie di veicoli, tra questi 4×4 e Van di segmento “B”».
Il punto cruciale rilevato a Pescara è questo: «I noleggiatori non possono garantire in tempi brevi le consegne agli operatori finali, i quali il più delle volte, non hanno la possibilità di poter scegliere una flotta più adatta alle proprie esigenze».

Pochi i modelli termici disponibili con le “giuste caratteristiche tecniche ed estetiche”
A Pescara denunciano i tempi di attesa che «possono variare dai 6 mesi ad un anno».
Ma il dato che desta attenzione si legge in queste due righe: «I modelli a diposizione, se ci sono, il più delle volte non corrispondono per caratteristiche tecniche ed estetiche a quelle che sono le esigenze aziendali».
Ma l’estetica è così importante per l’acquedotto? Sono questi i problemi nella gestione del servizio idrico?
Conclusa l’analisi internazionale di mercato via alla procedura accelerata: «Pertanto, per le motivazioni sopra elencate, ricorre l’urgenza di acquistare mezzi nuovi al fine di evitare un disservizio in un particolare settore che è quello idrico, con ripercussioni sulla gestione e soprattutto sugli utenti finali».
Se fossi un magistrato aprirei un’indagine. Puzza proprio forte di interesse privato in atti di ufficio.
Per aggirare la legge e attivare la procedura d’urgenza (evidentemente devono dare soldi a qualcuno amico che gli fornirà dei veicoli invenduti che ha sul piazzale) inventerebbero qualunque cosa…
Si chiama politica e questa vicenda spiega perché nessuno va più a votare.
Ma prendere 300 mq di terreno comunale/provinciale metterci su 50 KWp di FV e 100KWh di accumulo LFP NO?
Una 50 KW DCX2 e 4X11KWAC per le ricariche con calma e prendono macchine elettriche.
Quale migliore occasione che se non si trovano macchine termiche?
Ma sei pazzo!? Poi rischierebbero di migliorare Pescara!
L’ACA di Pescara che conosco bene dovrebbe pensare meglio a risolvere i disservizi idrici (e pare lo stiano facendo….) invece che lamentarsi delle auto elettriche…
La mia opinione da Abruzzese è che si tratta di una farsa politica (ricordatevi che Pescara insieme a L’Aquila è una roccaforte della corrente politica di governo). Se veramente volessero acquistare con procedura d’urgenza potrebbero indirizzare le loro scelte sulle Suzuki Jimmy autocarro che sono 4×4 costano circa 16.000 + IVA e ce ne sono tanti parcheggiati presso i concessionari in pronta consegna. Con ogni probabilità hanno necessità di legittimare la corretta politica di governo e acquistare alcune auto che non servono prettamente per scopi lavorativi. Auto forse di rappresentanza e pertanto soggette ad aumento delle tempistiche di consegna.
Ma perché non comprano auto elettriche?
Esatto, soprattutto viene il dubbio sull’utilizzo perché dicono di non trovare l’auto con l’estetica giusta
Se è tutta colpa dell’auto elettrica ..
saranno contenti quelli pro 5G ..
p.s.
se non capite l’ironia ,forse avete scritto un bando di gara a Pescara
Concordo assolutamente col.pensiero di Moreno. Sarebbe interessante seguire gli sviluppi nella vicenda.
Dovrebbero farsi un viaggio in Cina: è la Commissione Europea che fa acquistare ai cinesi auto elettriche o ibride?
Siamo al:”Piove … Maledette elettriche !”.
Davvero imbarazzante…
grande Franz ottima battuta
veramente andrebbe detto “Diluvia & inonda ! MALEDETTE TERMICHE ! “
Scommettiamo che poi si scoprirà che grazie alla procedura d’urgenza poi si è acquistato le vetture termiche dal concessionario amico dei tecnici?
Che ovviamente dimostrerà la gratitudine agli stessi con qualche bel regalino….
Qui le motivazioni per richiedere l’urgenza sono talmente assurde che è palese che l’unica cosa che interessi è avere la procedura d’urgenza per poter indirizzare l’appalto a qualche “amico” che poi immancabilmente saprà dimostrare la propria gratitudine…
Pensato la stessa cosa.
Chiederemo lumi sull’esito della gara