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Risarcimenti Dieselgate tagliati in appello

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Risarcimenti Dieselgate: ai 63 mila clienti italiani andranno le briciole di quanto stabilito dal Tribunale in primo grado. In Appello rivincita della Volkswagen.

Risarcimenti Dieselgate
Martin Winterkorn, all’epoca dello scandalo n.1 del gruppo Volkswagen, fu costretto a dimettersi e messo sotto inchiesta.

Risarcimenti Dieselgate: in Italia risarcimenti ridotti al minimo dal Tribunale

La Corte di appello di Venezia, con la decisione n. 2260 depositata ieri, ha parzialmente accolto il ricorso di Volkswagen (assistita dall’avvocato Giuseppe Curto). Riducendo da 180 a 19 milioni di euro il risarcimento del danno dovuto a circa 63mila proprietari di auto italiani riuniti in una class action patrocinata da Altroconsumo. Nel 2021, il Tribunale di Venezia (numero 1423/2021) aveva invece condannato il colosso automobilistico a pagare 3.300 euro ad ogni consumatore. L’importo si componeva di due quote: fino a 3mila euro per il danno patrimoniale e fino a 300 euro per il danno morale. In particolare, veniva riconosciuta la somma intera di 3.300 euro a coloro che avevano acquistato il veicolo nuovo e non l’avevano rivenduto tra il 15.8.2009 e il 26.09.2015. Importo dimezzato in caso di acquisto usato o di rivendita nello stesso periodo.

Risarcimenti DieselgateUno scandalo scoppiato nel 2015, con 11 milioni di vicoli coinvolti in tutto il mondo

Lo scandalo Dieselgate scoppiò nel settembre 2015, quando l’Agenzia statunitense per la protezione ambientale, EPA, notificò alla VW un avviso di violazione del Clean Air Act.Si tratta della legislazione sulla tutela della qualità dell’aria. Emerse che il gruppo tedesco aveva progettato i motori diesel Turbocharged (TDI) affinché attivassero i sistemi di controllo delle emissioni solo durante i test di omologazione. In questo modo i veicoli sul banco di prova avevano emissioni in linea con le prescrizioni regolamentari, grazie al software della centralina appositamente modificato. Emerse che, durante il normale funzionamento, i veicoli interessati producevano emissioni di NOx fino a 40 volte superiori rispetto ai valore registrati nei test. Un’attività illegale che ha interessato 11 milioni di veicoli in tutto il mondo. Da lì processi, arresti e maxi-cause di risarcimenti. Queste ultime, finite ora in Italia con mini-risarcimenti.

  • “Strada chiusa, vada a piedi alla colonnina…”. Mica facile ricaricare in Italia: il VIDEO di Paolo Mariano
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29 COMMENTI

  1. Il sistema protegge i potenti.
    I potenti sono parte del sistema.

    Basta leggere di alcuni processi, come ad esempio quello alla Eternit, e poi mi fermo per non essere denunciato.

    In un’intervista il povero Giorgio Ambrosoli pochi mesi prima di essere ucciso disse che il marcio e marcio a tal punto che era la stessa struttura portate del sistema.

    • ..ponte Morandi.. dove ci sono responsabilità anche di tipo ababstanza “attivo”.. vediamo se a forza di far passare tempo finisce a tallucci e vino o meno

      In America hanno tanti problemi, comprese tante ingerenze politiche, ma i processi almeno sono veloci, e temuti da tutti, questo gli da un vantaggio nel poter essere efficaci

      leggevo sotto che accennava che in USA VW ha dovuto risarcire

      anche se questo caso specifico (Diesel gate) lo trovo meno grave (nel senso che era il segreto di pulcinella per chi leggeva di motori che i test di omologazione fossero annaquati, lo facevano anche altri costruttori) di tanti altri processi legali per danni ambientali o peggio

  2. Il risarcimento a chi aveva acqustato un diesel??? A parte il fatto che chi compra i diesel se ne fregano altamente delle emissioni tossiche che emettono i motori, da sempre questo. Oltrettutto le emissioni se le respirano in gran parte quelli che stanno dietro alle loro vetture, quindi semmai andrebbero risarciti tutti gli altri e non loro.
    Ma dico con tutte le richieste sacrosante di giustizia che ci stanno al mondo che purtroppo non arrivano mai a nessun esito, per prescrizioni o altro, questa invece è addirittura arrivata in porto?
    Ce ne sarebbero di cose da risaricire ai cittadini, agli utenti finale, questa veramente è grossolana a dir poco.
    Ma perchè poi questo articolo OT in un portale che dovrebbe riportare notizie su auto elettriche? Mah…. Forse l’autore è un ex possessore di un diesel?

    • be no dai, per me è decisamente a tema

      credo che la logica del risarcimento fosse in ottica del fatto che chi ha comprato un diesel fidandosi dei proclami di pulizia ( o non curandosene come dici tu) si è poi trovato con un auto più svalutata, visti i provvedimenti anti-inquinamento a cui sono sottoposte dopo ceh vari test indipendenti hanno smentito i dati ottimistici dei costruttori

      poi lungi da me difendere le auto diesel, era solo per ragionare

      piuttosto in generale fa specie che in italia le cause legali abbiano spesso questo andamento tipico un po vigliacco (debole con i forti e forte con i deboli):

      – proclami di giustizia e risarcimento inizialmente
      – lascato passare qualche anno, quando si calmano i riflettori, si annaqua tutto

      tradotto:
      ammesso che 180 milioni fossero troppi per le sole auto italiane, e andavano a gravare su un’azienda che ancora può dare molto nel panorama europeo, 19 all’opposto sono una presa in giro, come verdetto sembra troppo azzerbinato, cosi tanto da far pensar male (possibili ingerenze)

    • Roberto perdonami ma non condivido il tuo commento. Sai quando ho comprato la mia diesel Audi che fa parte del Dieselgate?
      L’ho presa nel 2012 e sono agente di commercio e fino allora era un’ottima scelta, poi sono passato al metano e infine ora possiedo una EV pura.
      Forse dovresti informarti di cosa sia il Dieselgate perché a me sembra che non lo sai. In tutto il mondo ci sono state sanzioni severe e gli utenti sono stati tutti ripagati più o meno giustamente, tranne che in Italia, sono passati più di 6 anni.
      Infine ritengo che sia una notizia assolutamente pertinente per questo sito che parla del mondo EV che si confronta con quello della combustione interna che è nel nostro paese il 96% delle vendite attuali.

  3. E quale sarebbe il danno patito dall’utente finale? poi magari si scopre che tra quelli che si sono accodati ci sono quelli contrari all’elettrico.

    p.s. per favore “togliete la patente” a quelli che gestiscono la parte software del sito.

    • Per commentare senza imprecare ormai è necessario usare un ad blocker, banner che compaiono in continuazione e adesso l’ultima pubblicità di Nissan che ingrigisce completamente la pagina…
      Oltre che servirebbe un sistema di gestione commenti come Disqus, ma dopo averlo detto per anni (e tra i commentatori c’è gente che con l’informatica ci lavora) evidentemente non c’è la volontà di farlo.

      • Senta Luca, cosa significa la velenosa frase “non c’è la volontà di farlo”? Le sembra che sia nostro interesse creare problemi ai lettori? Non le viene il sospetto che ci sia impossibile far di meglio, magari per nostra incapacità?

        • No Massimo c’è la certezza che al cobtrario di quabto sostenete la pubblicità ha la precedenza sul servizio ai lettori….
          In un altro commento mi avete risposto che vale “solo” 1/3 de lvostro fatturato ma mi sa cge quel terzo è fobdamentale visto l’invadenza che ha nel vostro sito e che altrove non si riscontra…
          E questo è un vero peccato perchè se, nonostante tutto questo, siamo ancora qui a commentare vuol dire che gli argomenti che trattate ci interessano ma molto sinceramente ormai è diventato così faticoso farlo che fa passare la voglia di seguirvi.

          • La pubblicità è la condizione necessaria per dare un servizio gratuito, sottolineo gratuito, ai lettori. Quando i lettori saranno disposti a pagare il servizio, potremo fare a meno della pubblicità. Lei cosa ne pensa?

          • Assolutamente daccordo… peccato solo 2 particolari: 1) la pubblicità è essenziale ma non deve arrivare ad impedire il servizio (e qui ci stiamo arrivando dato che per leggere un articolo serve ricaricare la pagina un paio di volte… non ti dico per fare un commento…)
            2) quando in un altro articolo ho sostenuto proprio questo, cioè che voi vivete di pubblicità e perciò ci sta che abbiate un atteggiamento “acchiappa commenti” mi avete risposto picketing che non è vero perchè per voi è marginale visto che fa solo 1/3 del vostro fatturato.

            Ora un po’ di coerendlza e di onestà intellettuale sarebbe gradita.

          • Premesso che trovo curioso essere messi sul banco degli imputati per un’offerta informativa gratuita e a nessuno imposta, vorremmo metterei i puntini sulle i.
            1) Nessuno ci può definire “un servizio”, perché i servizi possono essere pubblici, quindi un diritto acquisito con la cittadinanza, oppure privati liberamente offerti sul mercato e tutti a pagamento.
            2) I ricavi pubblicitari ci permettono di sopravvivere, sottolineo sopravvivere (e chi ne capisce un po’ di editoria dovrebbe saperlo), ma non per questo condizioniamo la qualità dell’informazione alle logiche “acchiappa commenti”. Quindi le sue accuse sono quanto meno ingenerose.
            Ripropongo la domanda a cui non ha risposto: i lettori sarebbero disposti a pagare per leggerci? Lei per esempio?

          • Anche perché l’alternativa è spingere gli utenti ad usare gli ad blocker, di fatto vanificando la pubblicità stessa. Io sinceramente da telefono lo faccio, le pagine si caricano in un terzo del tempo (adb mi dice che su questa pagina ci sono 8 annunci e 5 tracker. 8 annunci per pagina??) e soprattutto mentre scrivo un commento non devo temere la pubblicità di Nissan che ingrigisce la pagina, perché l’unica soluzione in quel caso è ricaricare la pagina, perdendosi la bozza del commento.

            Massimo, voi usate ovviamente il backend di wordpress, ma provate ogni tanto a navigare il sito come un utente, specie da telefono? Vi pare onestamente bilanciata l’esperienza utente?

            Ps: si io pagherei 1-2€ al mese per togliere tutto, ma solo se moderaste anche i troll.

          • Al momento, caro Luca, il cestino contiene 126 commenti di probabili troll, accumulati in meno di due giorni. Ce ne sfugge qualcuno? Certamente sì. Ma provi lei che è del settore a suggerirci un filtro che ci consenta di identificarli e cestinarli a colpo sicuro. Noi dobbiamo leggere e moderare quotidianamente più di 200 commenti: provi a calcolare cosa significa in termini di tempo. Forse 1-2 euro al mese ci permetterebbero di sopravvivere senza pubblicità, ammesso e non concesso che tutti i nostri lettori la pensassero come lei. Ma nel panorama italiano dell’editoria on line nessuno c’è ancora riuscito.

          • Massimo io non devo rispondere ad alcuna sua domanda.. diete voi che volete far credere che la vostra è una “missione al servizio del pubblico” e non vi interessa guadagnare (così mi è stato risposto da parte vostra in un altro articolo). Io ho semplicemente detto che per una testata online gratuita certi meccanismi sono normali (quindi ho giustificato il vostro operato) ma questo non toglie che stanno diventando troppo invadenti..
            Ora c’è il problema della pubblicità (più di come viene gestita a parer mio che della presenza in se.. degli inserti pubblicitari sparsi qua e là lungo l’articolo danno molto meno fastidio di popup che si aprono continuamente comprendonio tutto ed alcuni non è neanche possibile chiuderli…) ma in passato non è che non avevate problemi a tal riguardo.. Lei ha buona memoria quindi non si potrà essere scordato gli “scontri” che abbiamo avuto in passato riguardo i vostri articoli “pro wallbox” dove dominizzavate oltre la reale pericolosità la ricarica da “carichino”.. be allora almeno l’80% dei vostri spazzi pubblicitari erano occupati da produttori di wallbox e puntualmente ogni 2 articoli uno parlava di un vostro lettore che chiedeva lumi riguardo l’istallazione di wallbox e voi rispondevano sempre dicendo che con il carichino praticamente era certo l’incendio (sto parafrasando ma l’atteggiamento era quello)….
            Ora le pubblicità sono cambiate e guarda caso si parla molto meno di esigenze di wall box e della pericolosità di ricaricare da carichino… com’è non vi scrive più nessuno su questo argomento? E prima vi scrivevano solo quelli che volevano la wall box e non vi ha mai scritto un lettore che sostenere di trovarsi bene con la ricarica senza wall box? Perchè un articolo in tal senso non l’ho mai visto (magari me lo sono perso io) e voi sostenete che siete “obbligati” a pubblicare ogni lettera dei vostri lettori per garantire il diritto fi parola a tutti….

          • Come avvenne al tempo, di nuovo mi trovo costretto a chiederle di non proseguire questa sgradevole conversazione. Le segnalo solo questi due articoli che smentiscono la sua ultima affermazione:
            La presa “blu” da 32 ampere: pregi e difetti
            Presa “blu” da 32 ampere/2 Ma il contatore non funziona così

            Sul resto mi rimetto al buon senso dei lettori, che possono controllare i nostri bilanci registrati in Camera di Commercio e valutare quanto “ci siamo messi in tasca” e quanto abbiamo investito per migliorare Vaielettrico e per retribuire una decina di giovani e valenti collaboratori.

            Senza introiti pubblicitari non sarebbe stato possibile, anzi saremmo morti qualche anno fa. Per i lettori poco male (giudichi lei). Per noi fondatori, titolari di oneste pensioni, sarebbe stato quasi un sollievo. Soprattutto se il nostro lavoro è ripagato da critiche come le sue.

          • @Redazione @Luca @Moreno

            Personalmente lo farei un piccolo abbonamento, sullo stile di altri forum, forse (?) a limare la pubblicità o retribuire un aiuto parziale a moderare i commenti, basterebbe una piccola percentuale di adesione, intendo dei lettori, perchè sono infinitamente di più rispetto a chi commenta

            previsti due modesti livelli di spesa che non impigriscano troppo al non fare l’adesione (es. 12-24e annui), a libera scelta trai due, e basta il livello minimo per avere un account (nick e pasword, usabili da un terminale alla volta, senza ammettere connessioni contemporanee di più utenti con lo stesso account) che permette di accedere al sito con meno pubblicità attivate ??

            l’accesso ai contenuti e a commentare ovviamente resta completo a tutti, solo che mantiene un po’ di pubblicità

            chiarendo che è un esperimento, poi si vedrà anno su anno

            poi minime cose, tipo associare un bordo di colore leggermente più marcato alle iconcina del nick-name, almeno chi legge sa che è un utente registrato, non completamente anonimo, e chi modera può evitare di leggersi anche questi

            PS: so che rimodernare una piattaforma web installata vari anni fa (per esempio per gestire la doppia visualizzazione per utenti che entrano con account e glia altri), può non essere banale, specie se contiene 10.000 (?) articoli e anche in base al tipo di assistenza fornita dal servizio di hosting

            si possono avere le idee per piccoli miglioramenti tecnici o di usabilità (ad esempio rendere più facile scorrere le sezioni degli archivi di articoli passati, è un peccato che tanto materiale non sia più in vista, trovo spesso artcoli interessanti anche se datati)

            ma avere comprensibile timore di metterci mano se alcune modifiche implicassero anche un aggiornamento di tipo maggiore del’installazione, a livello di impegno, tempo e imprevisti potrebbe essere un lavoro lungo

            solo per dire che capisco l’impegno che c’è dietro

          • Grazie R.S. Gli articoli ad oggi sono 10.186, i commenti 128.167. Apportare modifiche, anche solo alla grafica di un sito, implica un investimento di alcune migliaia di euro. Introdurre innovazioni sostanziali, tipo quelle che propone lei, molto di più. Senza considerare i rischi di far solo danni. Abbiamo ben presenti i problemi denunciati dai lettori e stiamo valutando possibili soluzioni. Chiediamo solo un po’ di pazienza

          • //Ma provi lei che è del settore a suggerirci un filtro che ci consenta di identificarli e cestinarli a colpo sicuro.//

            Massimo, io sono del settore IT ma non seguo siti web, ho nozioni di wordpress perchè lo uso da oltre dieci anni sul mio blog personale. E’ come se chiedesse a uno che progetta motori un’opinione sui tessuti dei sedili. Certo, si parla sempre di auto… in ogni caso, proviamo.

            Commenti: se uno ha un sito con tanto traffico la moderazione – anche solo intesa come valutare e cestinare i commenti – va fatta, non c’è chi la fa per voi. Ma fa parte del lavoro, se si ha una pubblicazione online. Per la loro gestione però , lo scrivo io e altri da anni ormai, esiste un plugin per wordpress che si chiama Disqus, può importare i commenti già esistenti, e rende sia la loro gestione che l’interazione degli utenti molto più efficace. Ad esempio l’indentazione, le citazioni, e altro.

            Pubblicità: immagino sia un plugin che fa comparire la pubblicità della Nissan che ingrigisce la pagina. WordPress spesso ha molti plugin e non è facile capire quale crei un problema, magari in seguito ad un aggiornamento. Ma disattivandoli uno a uno (non serve disinstallarli) ci vogliono pochi minuti per scovare il “colpevole”. E instanto così facendo si fa un favore agli utenti. Poi con calma si può vedere come riconfigurarlo per far tornare la pubblicità, o magari provare un plugin differente.

          • Grazie Luca per i suggerimenti. Vaielettrico si avvale di un webmaster che, mi pare, ha già prontamente risolto il problema Nissan. Il sito sta soffrendo al momento di una serie di problemi legati anche a un aggiornamento WordPress appena lanciato. Abbiamo valutato in passato l’opzione Disqus, scartandola per alcuni problemi legati alla gestione dei commenti lato nostro, come moderatori. Proveremo a riparlarne con il nostro webmaster.

  4. Ecco a cosa servono le lungaggini infinite della finta giustizia italiana,
    Vergogna assoluta, come infinite altre.
    Facciamo ridere i pagliacci.

  5. Come sempre I “potenti” possono fare le peggiori malefatte senza subire conseguenze….

    Qui non si tratta di un semplice “raggiro ai clienti”, quello che hanno fatto è una vera e propria truffa e non a danno dei soli loro clienti ma di tutto il mondo perchè i fumi che escono dai loro tubi di scappamento non li respiravano mica solo i loro clienti!!!!
    Per quello che hanno fatto l’unico provvedimento che sarebbe stato “proporzionale al danno ed alla condotta” sarebbe stato mettere i sigilli a tutti gli stabilimenti e togliergli la possibilità di continuare a produrre auto…

    E se non ci pensavano i governi sarebbe dovuto essere la gente comune a farli chiudere non acquistando più i loro prodotti… invece c’è ancora chi li reputa i costruttori migliori al mondo e quelli da prendere ad esempio…anche qui, dove ci si aspetta che la sensibilità a certi temi sia maggiore, non mancano di certo “affezionati” ai prodotti VW e sinceramente non riesco a capire come si possa conciliare le 2 cose….

    • No infatti, quelle emissioni tossiche le ho respirate io che mi sono sempre rifiutato di acquistare un diesel e tutti quelli che a piedi, in bicicletta o pure in auto purtroppo giornalmente in ogni istante si trovano queste auto diesel nei pressi…

    • È diventato inusabile ormai sto sito davvero, da smartphone ormai impossibile, passi per le pubblicità superivasive che escono da ogni dove, ma pure non poter più leggere perché tutto lo schermo mi diventa grigio senza poter killare la pubblicità…

      Ho partecipato anche io alla Class action, avendo acquistato in quel periodo un Audi con il motore incriminato. Ora non prenderò mai più in considerazione alcun prodotto VW, Audi, seat o Skoda nella mia vita, negli stati uniti questi pezzenti hanno rimborsato senza fiatare. Assolutamente mai più prodotti di questo gruppo, risulta pure facile non comprare una id qualcosa vista la notevole bruttezza.

  6. Sono anni che aspetto di essere risarcito, vergognoso l’appello, la mia unica soddisfazione è che non comprerò mai più un’auto del gruppo VW, fino a che esiste Tesla non sarà un problema.
    Scandaloso che l’Italia sia l’unico paese dove non si è fatta giustizia, da noi i disonesti vincono sempre!

    • Non solo VW tarocca i dati delle emissioni tossiche da motori diesel, sono tutte le case produttrici che falsificano i dati.
      Ma oltrettutto, questi dati falsamente omologati, sono fatti su test di durata minima, non tengono conto che la marmitta catalitica immagazzina particolato per diverso tempo per poi alla prima accellerata esploderlo fuori, con tante grazie a chi si trova nei pressi in quel momento….. Nessuno denuncia mai questa cosa, che è davvero clamorosa, incredibile.

      • Mi pare che una delle proposte per Euro 7 fosse di includere la fase di rigenerazione dei filtri nei test delle emissioni (ora è esclusa), oltre a limare ancora gli NOx

        ma poi si è scelto di non infierire, le per le auto sono state mantenute le norme Euro 6, se non altro meglio delle precedenti

        per non far aumentare i costi di sviluppo sui motori termici mentre devono sviluppare anche le Bev, e che tradotti in pratica sarebbero stati di circa altri 300.e a vettura per migliorare ancora i sistemi di filtraggio (i costruttori si strappavano le vesti parlando di 3000.e a vettura, che fa abbastanza ridere, manco fossero i filtri di un combustore industriale)

        si è scommesso che ormai i diesel nel venduto nuovo andranno a scomparire comunque, seguiti un po’ più avanti anche dai benzina, e in pratica sul nuovo sta succedendo, prendono piede le ibride a benzina e le elettriche

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