Ripartono gli incentivi: Draghi ci mette 57 milioni

legge di bilancio

Ripartono gli incentivi: il governo Draghi ha preso atto che i fondi dell’elettrico erano  ormai esauriti e ha rifinanziato l’eco-bonus con 57 milioni.

ripartono gli incentiviRipartono gli incentivi: bastano fino a fine 2021

Il provvedimento, che  viene incontro a chi vuole acquistare un’elettrica in quest’ultima parte dell’anno, è contenuto nel decreto Infrastrutture e Mobilità sostenibili. L’ha approvato il primo consiglio dei ministri dopo la ripresa dalla pausa estiva, con un rifinanziamenti di  oltre 57 milioni di euro. Tecnicamente la norma di limita a trasferire le risorse che erano bloccate nel fondo di un altro incentivo, l’Extrabonus. Questi fondi erano rimasto inutilizzato a causa di un’interpretazione restrittiva del ministero dello Sviluppo Economico sul suo impiego. Il governo ha tenuto conto del rallentamento nella produzione, nella vendita e nelle immatricolazioni delle vetture, effetto della pandemia e della mancanza di chip elettronici. Questi ultimi indispensabili per la fabbricazione e il funzionamento delle automobili.

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Enrico Giovannini, ministro della Mobilità Sostenibile.

Ecco la nuova tempistica per gli ordini

Una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale, il provvedimento consentirà ai concessionari di ricominciare ad accettare gli ordini con l’incentivo, fino a 10 mila euro con rottamazione. Placando la rabbia dei tanti che stavano ormai pensando di rassegnarsi ad acquistare un’auto tradizionale. Il decreto ha fissato anche la nuova tempistica, sancendo che “la conclusione della procedura informatica per confermare la prenotazione dell’Ecobonus” possa avvenire::
entro il 31 dicembre 2021, se l’inserimento è avvenuto tra il 1 gennaio 2021 e il 30 giugno 2021;

 ed entro il 30 giugno 2022, se l’inserimento avviene tra il 1 luglio 2021 e il 31 dicembre 2021. I tempi sono validi per le auto elettriche, i veicoli per il trasporto merci, i piccoli veicoli a motore (dunque per le categorie M1, M1 speciali, N1 e L).


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Visualizza commenti (9)
  1. Potevano fare partire il bonus del 40% per chi ha isee basso, in modo da agevolare chi non ha capitale e soprattutto ha auto vecchie e molto inquinanti, che farà molta fatica a cambiare e figuriamoci un elettrica

    1. Bravo. Ma ai nostri politici di….. non interessa il popolino. Si ricordano solo nel periodo delle elezioni. Sti burini

  2. Sembra un regalo alle concessionarie…..
    Se prima per comprare una elettrica con rottamazione l’agevolazione ammontava a:
    6000 (ecobonus) + 2000 (extrabonus) + 2000+IVA (sconto concessionaria)
    ora diventa:
    6000 (ecobonus)
    Capisco che avendo spostato i fondi da ecobonus a extrabonus si perdano i 2000 dell’extrabonus ma perche’ si deve perdere anche lo sconto della concessionaria?

  3. Salve. X rinnovare l’incentivo di 57 m con 2 giorni. L’ecobonus-40% x le macchine elettriche non ancora partorisce. Vergognatevi scaldabanchetti a 15.000€ al mese. Andate tutti a casa. È Andate a lavorare sulla catena di montaggio a 1400 € al mese. Dopo vedete

    1. Basta ricordarsene alle prossime elezioni.
      Purtroppo, però, noi italiani votiamo con la pancia e non con la testa.

  4. Buona notizia solo in parte. Se ho ben compreso, sono stati “semplicemente” spostati i fondi dell’extrabonus sul “capitolo principale”. Pertanto il bonus con rottamazione sarà di 6.000 euro, oltre all’eventuale scontistica concessionaria. Se ad inizio agosto avessero messo i fondi sul capitolo giusto, tutto sarebbe proseguito regolarmente senza interruzioni. Comunque adesso la “palla” passa alla casa madre e concessionarie. Le auto elettriche sono oggettivamente costose ed il mercato di massa potrà svilupparsi solo a fronte di incentivi significativi. Se la Tesla al tempo ha diminuito il prezzo di listino proprio per rientrare nei vari bonus, credo che anche le altre marche possano ora colmare la differenza che si è venuta a creare.

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